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Vecchio 21-01-2003, 01.33.17   #61
Arsello Trepalle
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continuo a dissentire

secondo me tra la vita e la geometria o la matematica c'è un grande abbisso(con due b come si dice da noi)

i pensieri e i concetti di ognuno fanno muovere la visione da quel campo che è la realta.

certo un triangolo ha tre angoli per me e per te ma se si esce da quel campo e entriamo in una questione come per esempio questa:
L'uomo è buono?oppure l'uomo è più buono o più cattivo?
beh allora la maggior parte dell'umanità si dividerebbe e la realtà pure,i Cristiani direbbero che il male è in noi come peccato originale sta a noi cambiare lo stato delle cose,i musulmani direbbero che ogni uomo nasce buono e cosi via.
secondo me aveva ragione Biante.

Ciao
Arsello Trepalle is offline  
Vecchio 21-01-2003, 13.55.24   #62
david
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Scusa ma non stai dicendo niente di diverso da ciò che ho detto io. Se leggi attentamente ciò che ho scritto io faccio una netta distinzione tra IL PENSIERO e L'OPINIONE, esattamente come fai tu.
Il fatto che siamo concordi che esiste l'oggettività in determinati casi e la soggettività in altri è già di per sè abbastanza rivoluzionario di questi tempi!
Se si parte dal fatto che in termini di puro pensiero ( la matematica per esempio) siamo tutti in una realtà oggettiva condivisa vuol dire:
1 esiste il mondo del pensiero puro
2 il mondo del pensiero puro è oggettivamente uguale per tutti
3 il mondo del pensiero puro è condivisibile per tutti
4 conoscere ha un senso
5 non è vero che tutto è relativo, ma certe cose sì e altre no

Già questo è un passo in avanti enorme a livello di coscienza.

david is offline  
Vecchio 05-02-2003, 01.15.21   #63
david
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gli esempi di non-relativismo si possono trovare in ogni campo, non solo in quello asettici della matematica e della geometria: qualcuno ha notato come anche lo scorrere dell'acqua di un ruscello, la crescita delle foglie, dei fiori o comunque come ogni elemento della natura risponda a precise leggi nient'affatto "relative" se non per quanto riguarda i diversi materiali su cui tali leggi assolute si imprimono?
david is offline  
Vecchio 15-03-2003, 12.42.02   #64
david
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riflessione

Ho notato che i Forum lanciati da Fake Plastic Trees, chievo, osho, poison, A.Trepalle, the don sono certamente interessanti: i temi scelti, le motivazioni, gli scopi preposti; ma ancora una volta si rischia di creare dei giganti con i piedi d’argilla, tradotto significa grandi, enormi ragionamenti che però partono senza la base e le fondamenta che un ragionamento umano, Socrate insegna, deve avere: il nostro Pensiero ha o no la possibilità di raggiungere almeno una scintilla di Vero? Oppure ogni nostro sforzo in tal senso risulta per voi inutile? Ecco che allora chiedo a tutti di fare un grosso dietro-front e di ripartire dalla base, affinché non sia tutto inutile. C’è Oggettività possibile nel nostro Pensiero? C’è quella scintilla di divino in noi? Oppure siamo solo esseri animati che si illudono di possedere un Pensiero? Siamo noi o le nostre cellule a pensare?
Se non ci decidiamo a rispondere a queste domande è veramente tutto tempo perso.

Un saluto a tutti quelli che ci provano.
david is offline  
Vecchio 16-03-2003, 01.16.47   #65
osho
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Re: riflessione

Citazione:
Messaggio originale inviato da david
Ho notato che i Forum lanciati da Fake Plastic Trees, chievo, osho, poison, A.Trepalle, the don sono certamente interessanti: i temi scelti, le motivazioni, gli scopi preposti; ma ancora una volta si rischia di creare dei giganti con i piedi d’argilla, tradotto significa grandi, enormi ragionamenti che però partono senza la base e le fondamenta che un ragionamento umano, Socrate insegna, deve avere: il nostro Pensiero ha o no la possibilità di raggiungere almeno una scintilla di Vero? Oppure ogni nostro sforzo in tal senso risulta per voi inutile? Ecco che allora chiedo a tutti di fare un grosso dietro-front e di ripartire dalla base, affinché non sia tutto inutile. C’è Oggettività possibile nel nostro Pensiero? C’è quella scintilla di divino in noi? Oppure siamo solo esseri animati che si illudono di possedere un Pensiero? Siamo noi o le nostre cellule a pensare?
Se non ci decidiamo a rispondere a queste domande è veramente tutto tempo perso.

Un saluto a tutti quelli che ci provano.

Grande david hai capito tutto, hai citato il più grande:Socrate.
Nessuna affermazione ma solo domande per raggiungere il nulla.
La discussione serve per conoscersi. per conoscere le nostre personalità. Tutto li! Per spogliarci dolcemente.Ogni domanda ne crea un altra, all'infinito. L'ultima è "chi sono io?"
Amo molto anche Diogene, nessuna teoria. Hai sentito parlare dello zen? Pura immersione nella vita nel qui e ora. il pensiero
è illusorio. Hai fatto ottime domande, ogni risposta può essere
solamente parziale.
Piacere di conoscerti.alla prossima....
Sampai.
osho is offline  
Vecchio 18-03-2003, 22.55.07   #66
david
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grazie osho per aver risposto all'appello. Ma gli altri dove sono?
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Vecchio 24-04-2003, 17.34.37   #67
Antonio Franco
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fatesichesipossarispondereaipo stdi7pp

Falco omonimo concordo l'umanità tende ad una stessa etica, ma necessita delle condizioni adatte (la ricchezza). Che Dio ce la mandi buona (e sono ateo e ottimista).

Faccio notare, riguardo la politica, che un politico non è un coglione, no, è un uomo che cerca di rispondere alle esigenze della società e alle proprie. Se tali esigenze non sono nobili non è il caso di restare schifati dall'ordine che regge il mondo, ma di capire come e quando è possibile pensare alle cose nobili.

David, a proposito delle tre ideologie. Tu non sei libero (è la mia tesi, non un dogma, non mi sbranate), tu (tutti) sei ignorante, questa ignoranza ti dà potere, perchè ti permette di considerare diverse alternative. Nell'ambito della tua ignoranza tu le scelte le fai, cionondimeno restano prevedibili, se uno conoscese tutti i dati necessari (il problema è che nessuno conoscerà mai tutti i dati necessari, che sono tutti-tutti i dati, perchè una sola virgola cambia tutto). L'uomo cerca la conoscenza, appena la avrà smetterà di scegliere e si annullerà. Il fattore ignoranza dovrebbe permetterti di accettare il determinismo (che io amo e trovo una grande scoperto del settecento - perchè ha le sue radici nell'illuminismo - non perché abbia due secoli sia sbagliato). Non è elencazione di dati, ma invito alla ricerca di corrispondenze e apertura al relativismo. Di quest'ultimo termine tu hai colto l'accezione negativa, ma ti invito a cercare sempre degli equilibri.
A me le ideologie sembrano due: 1) questo è buono; 2) questo è buono in determinate circostanze. Il relativismo non dice (o almeno non dovrebbe dire) che non possiamo conoscere niente: dice che ogni cosa che conosciamo non possiamo applicarla sempre. Dati alcuni postulati però un ragionamento funziona.
La matematica non è avulsa dalla vita. Essa funziona proprio cosí.

L'esempio del rosso. Guardando un colore tu vedi rosso e io vedo verde (ho un difetto di vista con buona pace delle onde, delle misurazioni, di Visechi - immagino sia quello che tu hai detto ma io faticavo a capire). A te insegnano che si chiama rosso, e a me pure. Newton, Goethe, Merlau-Ponty e gli altri parleranno di rosso e dei suoi effetti, io e te capiremo perfettamente la volontà del rosso. Quando capiremo invece che vediamo due cose diverse?
I daltonici sono in minoranza (non sono daltonico), questa è la base della pretesa di oggettività. Il tuo è il mattone dell'uomo sano, condiviso da tutti gli uomini sani (che sono pochi) e tu sei fortunato ad esserlo ma non dovresti dare per scontata la tua condizione speciale di uomo normale.

Per Steppenwolf: sei grande, davvero. Yes global (con criterio) pure io.
Per Agostina: credo esista una coerenza esplicita e una implicita (in relazione a ciò che alla gente va di ammettere).
Per Catharsis: giusta osservazione, la nostra vita è importante solo per noi. Da tenere a mente.

David non ce l'ho con te. Non sentirti aggredito. Anche perchè secondo me sei una persona intelligente (e anche Respirazzurro). Hai colto un aspetto fondamentale: il triangolo ha tre lati. Finchè siamo tutti d'accordo su cosa sono i lati. Il problema è essere tutti d'accordo. Vi rimando a quando si cercherà di definire la verità.
Antonio Franco is offline  
Vecchio 26-04-2003, 18.44.50   #68
david
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Un saluto a tutti i pensatori

Buongiorno Antonio Franco.
Prima di tutto ti ringrazio per aver risposto al mio invito: ultimamente, problemi tecnici del sito a parte, pochi hanno voglia di tirare fuori qualcosa di presumibilmente vero dal proprio Io; vedo che sono molti quelli che preferiscono trattare argomenti più “leggeri” rispetto all’esistenza o meno del Vero e della nostra possibilità di comprenderlo.
Detto questo ti rispondo più che volentieri: il determinismo è un’ipotesi filosofica che tutto sommato renderebbe la vita più semplice per tutti se solo fosse vera…io ne sono stato affascinato intorno ai vent’anni ma qualche anno dopo, approfondendo gli studi riguardanti lo spirito umano, ho cambiato opinione ( non che tutti lo debbano fare, comunque). Per il determinismo tutto ciò che sta per capitare, ma anche tutto ciò che io stesso sto per pensare, è già determinato al 100% e quindi il futuro è già scritto in toto; il tempo è in realtà un’illusione sensoria, così come la nostra libertà frutto in realtà, come dici tu, dell’ignoranza nostra. C’è un piccolo problema in tutto questo: se di determinismo è fatto il nostro universo, già tutto è determinato dall’inizio dei tempi alla fine (se c’è) del mondo, compresa la mia e la tua opinione e il loro apparente evolversi e mutare. Tutto quello che in questo momento ti sto dicendo e quello che tu penserai nel momento in cui leggerai queste mie parole “è già scritto” perché ogni mio pensiero è in realtà determinato da una reazione chimica provocata a sua volta da qualche altro fattore, e così capiterà a quelli che tu riterrai tuoi pensieri e che in realtà saranno ancora una volta semplici reazioni chimiche predeterminate. Sarà allora perfettamente inutile MA INEVITABILE in questa ottica deterministica sia che tu rifletta, sia che io ti risponda, sia che tu legga altri forum. Tutto è predeterminato, compresa ogni tua azione, sentimento e pensiero: compreso tu, in poche parole. La tua stessa vita sarebbe solo un’illusione: in realtà ciò che devi ancora vivere è già fin d’ora predeterminato, solo che tu ora non sai nulla. In realtà sei già inesistente, morto ( dai, non sarai veramente determinista…!) ma non sai ancora di esserlo. Il determinismo è esattamente il completamento del materialismo. La materia, in effetti, potrebbe essere “determinata e predeterminata” anche se già la teoria dei quanti oggi mette in forte dubbio tali teorie settecentesche: la tua coscienza, a mio parere, no. Io ritengo che la coscienza umana sia l’unico elemento al di fuori degli schemi materiali-deterministici e quindi capace, anche se non automaticamente, di raggiungere spazi di libertà: basta una “goccia” di libertà dagli schemi deterministici, basta un solo atto libero umano per cambiare l’intero futuro che altrimenti sì sarebbe già programmato. In questo modo do anche un senso al tempo, che non sarebbe più mera illusione, e al fatto che io, tu e chi sta leggendo in questo momento queste parole con noi non facciamo qualcosa che in realtà sia solo una sorta di sogno fatuo.

Ti ringrazio infine per la stima che contraccambio. Con un’aggiunta: il problema che dobbiamo intenderci su cosa siano i lati di un triangolo è, come dimostrano gli ultimi venti anni di filosofia, un problema semantico. Ormai troppo spesso ci fermiamo al diverso senso che attribuiamo alle parole e da qui perdiamo il senso della realtà. Riagganciamoci alla realtà e “vediamo” i tre lati del triangolo: non ci saranno incomprensioni e raggiungeremo qualcosa di “VERO”.

Saluti e a presto a tutti quanti i seguaci del Vero…
david is offline  
Vecchio 27-04-2003, 12.31.57   #69
Antonio Franco
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1) la vita + semplice x tutti? davvero? e perché? cosa cambia, se siamo deterministi oppure no? tu credi che il determinismo sia quello frainteso dai Romantici?
Semmai pone l'uomo in un'ottica di responsabilizzazione, e non alla mercé (manco so se si scrive cosí) di forze inconoscibili e imperscrutabili che provvedono alle cose al posto tuo. Il determinismo da potenza all'uomo: era qui che volevo mettere l'accento. Se le cose non accadono per determinate ragioni da noi conoscibili, non potremo mai capire come controllarle.
Tutto questo potere viene meno se accettiamo un atto libero dell'uomo. Fammene un esempio. E quando me lo avrai fatto chiediamoci: e perché? Siamo sicuri di non poter trovare una risposta?
Poco importa se tutto questo è teoricamente prevedibile: quando lo sarà per noi, allora avremo smesso di pensare. Cosa cambia per noi adesso accettando che esiste un destino. Tanto non lo possiamo conoscere.

2) il problema qual'è? Se tutto e già predeterminato, cosa cambia? Dovrò comunque pensare a cosa fa piacere ad una donna se voglio portarmene a letto una (e capita abbastanza spesso)(che ci provo); dovrò comunque studiare per passare il concorso se voglio il posto.
Non è inutile che noi si discuta, io sto imparando tanto: e non vedo motivo di smettere semplicemente perché per me non possono esistere universi paralleli dove io invece che scegliere di studiare chitarra un giorno ho deciso che mi piaceva di piú l'ocarina.
La vita non è un'illusione: il determinismo non prevede che non esistano gli ufo o i fantasmi o l'anima: semplicemente parte dal presupposto che se ci sono c'è un motivo.
Il punto credo (senza offesa per quanti lo pensano) che molti di noi pensano di poter cambiare le cose allo stesso modo di Luke Skywalker: vogliono salvare l'universo, vogliono che una loro azione si ripercuota alla grande, vogliono poter dire: ah, se non era per me; vogliono sentirsi protagonisti = importanti = amati = sicuri = niente paura.
Il determinismo non è il completamento del materialismo (che se non erro afferma che niente esiste senonché la materia); il determinismo è dire che operiamo in un universo in cui tutte le cose (materiali e non) sono collegate e che se scopriamo quali sono questi collegamenti possiamo avere piú controllo: quello che succede con le scienze.

3) in realtà sono già morto? il termine "già" fa pensare ad una locazione temporale, nella quale io sono "ancora" vivo. Se astrai dal tempo non siamo tutti morti: siamo tutti eterni (poi c'è chi è piú alto e che è piú basso).
Per la faccenda del tempo: io la vedo cosí: il tempo è la percezione dell'uomo dei collegamenti causa-effetto che sono il collante dei vari elementi dell'universo (non è questo il luogo per discutere il perché siano molteplici). Forse oltre ad essere una dimensione è anche un senso ( il sesto, settimo: fate vobis - come diceva Totò).

Sulla definizione di vero ti invito al 3d: il tempo è piranha.

Mi spieghi che dice la teoria dei quanti? Please, mi incuriosisce da tempo, ne sento sempre tanto parlare.

Ti ringrazio tanto, è la discussione piú costruttiva che sto portando avanti su questo forum.

P.S. la faccina incazzata non è per te: uso solo quella (mi fa morire dal ridere).

Ultima modifica di Antonio Franco : 27-04-2003 alle ore 12.35.36.
Antonio Franco is offline  
Vecchio 29-04-2003, 13.46.12   #70
david
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Mi fa piacere proprio che questo forum rappresenti qualcosa di veramente costruttivo visto che è proprio quello il mio obiettivo ! Mi riprometto di rispondere al più presto alle questioni poste fino ad ora; ora sto per partire per una settimana di immersione culturale a Roma di cui sento da tempo il bisogno. Quando torno rispondo volentieri...intanto saluti a tutti!!!

david is offline  

 



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