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Vecchio 14-11-2002, 14.47.46   #1
david
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Data registrazione: 09-10-2002
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Relativismo etico o logica morale?

Prendendo spunto da questo tema continuamente “sfiorato” dai forum ma mai concluso né definito, ho voluto porre a tutti voi questo interrogativo. Per un motivo molto semplice: perché tutto parte da qui.
Non esistono valori, non esistono principi di sorta se prima non si risponde a questa domanda fondamentale; a questo proposito ha letto alcune frasi che Giovanni Paolo II (faccio notare che normalmente sono conosciuto come un perfetto anticlericale) ha espresso:

“ In questa prospettiva, parlando davanti all'Assemblea delle Nazioni Unite nel 50esimo anniversario di fondazione, ho ricordato che vi sono diritti umani universali, radicati nella natura della persona, nei quali si rispecchiano le esigenze oggettive di una legge morale universale. Ed aggiungevo: 'Ben lungi dall'essere affermazioni astratte, questi diritti ci dicono anzi qualcosa di importante riguardo alla vita concreta di ogni uomo e di ogni gruppo sociale. Ci ricordano che non viviamo in un mondo irrazionale o privo di senso, ma che, al contrario, vi è una logica morale che illumina l'esistenza umana e rende possibile il dialogo tra gli uomini e tra i popoli…

…c’è un rischio di alleanza fra democrazia e relativismo etico, che toglie alla convivenza civile ogni sicuro punto di riferimento morale e la priva, più radicalmente, del riconoscimento della verità. Infatti, se non esiste nessuna verità ultima che guidi e orienti l'azione politica, le idee e le convinzioni possono essere facilmente strumentalizzate per fini di potere. Una democrazia senza valori si converte facilmente in un totalitarismo aperto oppure subdolo, come dimostra la storia…

Eccomi d’accordo col papa. Non con il Vaticano, beninteso, che le strumentalizzazioni per fini di potere le sponsorizza in mondovisione…ma con il pensatore Carol sì.
Ritengo che il Relativismo, da un’azione liberatrice del Pensiero dai dogmi fideistici, è stato erroneamente trasformato dalle masse nel concetto aberrante “non c’è nulla vero al mondo, tutto è relativo”. Se nulla di vero c’è al mondo… stiamo perdendo una cifra di tempo su questo forum! Quindi vediamo di costruire insieme questa prima certezza: se ci riusciamo sarà una vittoria comune e potremo procedere verso nuove sfide più complesse, sennò resteremo a galleggiare nel fatato mondo delle apparenze.
Aspetto contributi di idee. (Se anziché mandare idee manderete Euro andrà bene lo stesso…)
david is offline  
Vecchio 16-11-2002, 22.18.48   #2
Attilio
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Data registrazione: 07-08-2002
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Per gli Euro

non se ne parla neanche di striscio!

Per i pensieri...

Non ero al corrente di questa affermazione del papa.

Ad ogni modo, come giovane cittadino di questa Repubblica, mi trovo davanti allo schifo più assoluto ogni volta che analizzo le motivazioni addotte dai politici per qualunque scelta. Ascoltandoli sembra che tutti abbiano ragione e detengano la risposta ai problemi.
Sapendo che ciò è impossibile, mi trovo a pensare appunto che ci facciano apparire il loro opportunistico modo di pensare (trattasi di un pensiero relativo che ci viene proposto come verità assoluta, 1 bugia mascherata da verità) come verità.
La loro è una visione relativa, dal punto di vista del loro interesse, ed in questo caso il relativismo viene reso assoluto perchè diventi reale e tutti ci credano e loro riescano a fare il prorpio gioco.

Allontanandomi da questa parentesi di sfogo, mi trovo in seria difficoltà a trovare un punto fisso nell'etica che guida la mia vita, faccio parte di quella generazione a cui tutti hanno raccontato una marea di palle per persegire il proprio interesse senza preoccuparsi di dare delle linee guida. Risultato: mi riesce difficile stupirmi di fronte a qualunque cosa, sono abituato al fatto che tutto è possibile e non so definire se è lecito o no.

Non so se ho afferrato il senso del discorso e se sono stato chiaro.
La certezza che guida la mia vita è che viviamo una vita sola, la viviamo insieme, per cui è nostro esclusivo interesse darci una mano in maniera da viverla il più umananemte possibile e non come delle bestie pronte a sbranarsi al minimo accenno di debolezza dell'altro.

Chiedo scusa se non ho seguito il discorso.
Attilio is offline  
Vecchio 17-11-2002, 02.16.58   #3
david
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Non è che ti sei discostato molto dal tema che ho proposto, anzi; il Relativismo politicamente spacciato è uno degli aspetti più gravi, come accenna anche il buon vecchio Carol.
Il problema politico è serio: relativizzando di volta in volta la verità, determinando la verità del momento a seconda degli istinti delle masse per demagogia, o per convenienza ( è buona e giusta la guerra preventiva contro l’Irak , senza fornire agli altri stati prove effettive di colpevolezza per esempio) non si fa altro che diseducare l’uomo, soprattutto quello che non ha i mezzi intellettuali per comprendere i fatti e le opinioni altrui.
L’uomo inerme viene diseducato quotidianamente, viene abbruttito e portato ad essere un mero “consumatore” di prodotti a lui inconsciamente imposti, siano essi spettacoli, detersivi o partiti politici.
Il tutto è relativo ha fatto sì che l’uomo si convincesse che è inutile perseguire un’idea, perché il principio giusto non esiste. Le idee sono morte, sono state chiamate in modo denigratorio “ideologie” e sono state sconfitte.
Chi propone qualcosa di nuovo è ormai per definizione un utopista e basta. Questo è il prodotto del Relativismo Etico.
david is offline  
Vecchio 17-11-2002, 04.34.29   #4
sisrahtac
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Citazione:
Una democrazia senza valori si converte facilmente in un totalitarismo aperto oppure subdolo, come dimostra la storia…
Cosa tocca sentire dopo millenni di totalitarismo portato avanti nel nome dei valori....sono i vostri dogmi a portare al totalitarismo,non certo il relativismo....il dubbio è una qualità!chi invece da tutto per scontato è nel torto.Bisogna non essere certi di ciò che ci circonda per non farci ingabbiare....
sisrahtac is offline  
Vecchio 17-11-2002, 10.44.59   #5
Ygramul
Anima Antica
 
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Exclamation Lao-Tzu: La Regola Celeste

"La virtù superiore non si cura della propria virtù
e perciò è virtù.
La virtù inferiore non perde mai di vista la propria vortù
e perciò non è vera virtù.
La virtù superiore non agisce e non si prefigge alcun fine.
La virtù inferiore agisce e si prefigge dei fini.

La persona umanitaria agisce e non si prefigge alcun fine.
Il moralista agisce e si prefigge dei fini.
Il ritualista agisce e, quando non ottiene risposta,
si rimbocca le maniche e cerca di imporsi.

Perciò quando il TAO va perduto, appare la virtù;
quando la virtù va perduta, appare l'umanità;
quando l'umanità va perduta, appare la morale;
quando la morale va perduta, appare il rituale.


Il rituale è solo un guscio esteriore della sincerità
e l'inizio del disordine.
E la divinazione è solo un fiore esteriore del TAO
e l'inizio della stupidità.

Perciò il saggio si attiene alla sostanza e non al guscio,
al frutto e non al fiore.
Lascia una cosa e sceglie l'altra"

Vi ho ricopiato questo brano, soprattutto per la frase centrale (ma preferivo scriverne anche il contesto). Se notate, secondo il taoismo la morale è un gradino molto basso....
Ygramul is offline  
Vecchio 17-11-2002, 13.26.41   #6
Morfeo
 
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Ygr...

Peccato che dei 10 che lo leggeranno soltanto un paio capiranno di cosa parla, ma non avrà importanza perché già la pensavano in quel modo...

La cosa grave è che qualcuno potrà leggerci anche il contrario di ciò che dice!!!

Purtoppo è troppo ermetico per questo mondo abituato a farsi spiegare tutto a disegnini e che cerca il tasto "any" sulla tastiera...



Con malinconia,
Morfeo.
 
Vecchio 17-11-2002, 15.21.03   #7
sisrahtac
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Complimenti per il testo!Non c'è nulla di peggio di una religione ritualistica fatta di madonne piangenti sangue o santi stigmatizzati o altre figure con cui intortare la gente...o di una religione che vuole imporre una ferrea morale...solo così,senza questa "bassa spiritualità", possono apparire i veri sentimenti umani senza alcun filtro imposto dall'esterno...e magari raggiungere il TAO(che sinceramente non ho idea di che cosa sia,ma penso che sia uno di quei tanti sinonimi di Dio,anima,vita,ecc,ecc.....)
sisrahtac is offline  
Vecchio 17-11-2002, 19.45.54   #8
david
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Allora, finalmente noto che gli interventi arrivano. Già mi sembra buono: l’argomento, mi rendo conto, è complesso, ma è fondamentale.
Prima di tutto è bene chiarire alcuni significati essenziali, senza i quali non possiamo capirci:

per il buontempone Catharsis:
1) il totalitarismo, e penso che anche tu possa ricordare tali avvenimenti storici, non è mai nato dal “consolidamento” dei valori ma dallo “stravolgimento” dei valori: questo significa Rivoluzione, e fini ad oggi non sempre ma spessissimo dopo le rivoluzioni sono arrivati i totalitarismi, puntualmente. Fare tabula rasa dei valori, non commento la bontà degli stessi, fino ad oggi ha portato ai totalitarismi. La storia lo insegna.
2) i “vostri” dogmi è un’affermazione un po’ ridicola, perché l’accusa non può certo essere rivolta a me o agli altri partecipanti al forum. Io non sono un conservatore, non sono un clericale, aborro i dogmi di ogni genere. Anzi, questo forum l’ho proposto proprio per l’abolizione del vero dogma dei nostri giorni: la Verità non esiste.
3) Siamo tutti d’accordo che il dubbio può essere una qualità ma se tu estendi il dubbio a tutto ciò che esiste mi chiedo come fai ad essere certo in questo momento di leggere questo messaggio scritto da questo interlocutore chiamato david: nel dubbio totale, come già ho letto in altri forum, è meglio limitarsi alla ricerca del piacere e basta. Ergo, fatti fuori un vasetto di Nutella e non scrivermi altri messaggi se non sei sicuro di esistere! Se così non è e qualche certezza ce l’hai anche tu scrivimi pure e ne sarò lieto.
4) Abbi dubbi, occorre averli per cercare e conoscere, ma per cercare e conoscere occorre anche CREDERE CHE SIA POSSIBILE ARRIVARE A DEI RISULTATI. Sennò finiamola di cercare e accontentiamoci di Buona Domenica e Scherzi a parte…

Per quanto riguarda i commenti al messaggio di Ygramul:
essendo il Taoismo, così come il Buddismo, alle radici del mio percorso di formazione resto abbastanza sbigottito nel vedere come lo si possa stravolgere; tutto probabilmente deriva, come dice Morfeo, dal fatto che ” è troppo ermetico per questo mondo abituato a farsi spiegare tutto a disegnini e che cerca il tasto "any" sulla tastiera... “
Il dubbio, e il fatto che in tali termini lo ponga dovrebbe essere apprezzato, è proprio che la nostra società, dal punto di vista dell’interiorità individuale, è da poco scesa mediamente parlando dallo scalino del moralismo (già negativo, beninteso) a quello del rituale:
“Il rituale è solo un guscio esteriore della sincerità e l'inizio del disordine. E la divinazione è solo un fiore esteriore del TAO e l'inizio della stupidità. “
A mio parere infatti mai come oggi il disordine e il caos, a livello mondiale, prevalgono e la gente istupidita e incapace di pensare con la propria testa diventa gregge.
Si è mai visto, a proposito di divinazione, un periodo storico tanto rivolto ad una divinazione tanto superficiale quanto ignorante (tarocchi fatti da personaggi a dir poco improponibili eppure seguiti e amati come guru, per esempio) come quella odierna?

Recuperiamo la sostanza delle cose, sapendo che tale sostanza esiste. La ricerca che ognuno di noi può fare ha un senso.
david is offline  
Vecchio 17-11-2002, 20.07.14   #9
sisrahtac
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A me a scuola mi hanno insegnato che si fanno le rivoluzioni per porre fine ai totalitarismi,non per crearli...mah,a quanto pare i miei professori erano degli ignoranti...
sisrahtac is offline  
Vecchio 17-11-2002, 20.29.52   #10
david
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Caro Catharsis,
ognuno giustamente deve dare il suo contributo.
Quello che chiedo, a te in particolare, è solo un pizzico di riflessione in più, soprattutto per rendere più chiaro il discorso.
Mi aspetto che chi faccia un’obiezione come la tua, basandosi su una presunta “sapienza scolastica” almeno non esordisca con un “a me mi ” di biscardiana memoria…
Parlando di cose più serie vorrei che mi facessi nome e cognome dei professori folli che hai avuto, visto che secondo loro ( o forse secondo te?…) Franco ha preso il potere in Spagna per abbattere un precedente totalitarismo, così come Mussolini in Italia…e dove li metti Lenin e Stalin?
Che razza di professori hai avuto? Vabbè che siamo in Italia, però mi sembra troppo!
Consulta qualche testo, anche on line se non ti piacciono i libri, basta che non ti rivolgi più...a certa gente, mi raccomando...!!!
david is offline  

 



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