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Vecchio 19-07-2006, 13.38.48   #1
elair85
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Data registrazione: 30-04-2006
Messaggi: 144
se stessimo sognando?

e se noi fossimo delle entita'superintelligenti, qualcosa che noi non potremmo nemmeno immaginare e la nostra vita fosse solo un lungo sogno?magari abbiamo una mente ultravasta, che necessita di un sonno lunghissimo per ricevere energia ed essendo straintelligenti cmq riusciamo a governare il ns sogno, sebbene cmq nel sogno siamo imperfetti...e magari la morte e'il nostro risveglio, ci sveglieremo in un mondo perfetto, dove siamo perfetti, e possediamo diversi sensi, diverse risorse etc... dove il tempo passa piu'lentamente, e se ci servono 70 anni per dormire, una giornata da svegli/vivi potrebbe essere di 2 secoli....!!!
elair85 is offline  
Vecchio 20-07-2006, 11.41.14   #2
S.B.
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
Credo che se così fosse non ci sarebbe modo di scoprirlo.
Infatti se noi stiamo dormendo non abbiamo percezione della realtà e comunque, anche supponendo il fatto, non sapremmo come studiarlo giacchè siamo nell'impossibilità di conoscere le 'regole del mondo reale' non potremmo sapere cosa significa sognare o dormire nella realtà.

Hai rivisto matrix di recente, di la verità?!
S.B. is offline  
Vecchio 25-07-2006, 10.27.59   #3
diogenerasta
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non lo diceva George Berkeley che la vita fosse un sogno? Correggetemi se sbaglio, con gli studi sono arrivato a S. Agostino
diogenerasta is offline  
Vecchio 26-07-2006, 13.30.58   #4
elair85
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Data registrazione: 30-04-2006
Messaggi: 144
sei

gia il secondo che me lo kiede ma probabilmente sono l'unica persona al mondo che nn ha mai visto Matrix!!!!!!!!!!
elair85 is offline  
Vecchio 26-07-2006, 17.30.51   #5
diogenerasta
Ospite
 
Data registrazione: 25-07-2006
Messaggi: 14
bè cerca di vederlo, è bellissimo, però solo il 1.
diogenerasta is offline  
Vecchio 26-07-2006, 22.31.26   #6
cincin
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-05-2006
Messaggi: 185
Re: se stessimo sognando?

Citazione:
Messaggio originale inviato da elair85
e la nostra vita fosse solo un lungo sogno?
C'è da fare solo una cosa, allora:svegliati, elair.
Se c'è il sogno allora ci deve essere anche il sognatore
cincin is offline  
Vecchio 27-07-2006, 07.52.59   #7
sapienza
Utente bannato
 
Data registrazione: 26-07-2006
Messaggi: 43
Re: se stessimo sognando?

Citazione:
Messaggio originale inviato da elair85
e se noi fossimo delle entita'superintelligenti, qualcosa che noi non potremmo nemmeno immaginare e la nostra vita fosse solo un lungo sogno?magari abbiamo una mente ultravasta, che necessita di un sonno lunghissimo per ricevere energia ed essendo straintelligenti cmq riusciamo a governare il ns sogno, sebbene cmq nel sogno siamo imperfetti...e magari la morte e'il nostro risveglio, ci sveglieremo in un mondo perfetto, dove siamo perfetti, e possediamo diversi sensi, diverse risorse etc... dove il tempo passa piu'lentamente, e se ci servono 70 anni per dormire, una giornata da svegli/vivi potrebbe essere di 2 secoli....!!!
Caro Elair85,
non ti stai sbagliando, solo che questa nostra esistenza è un'incubo, viceversa la realtà da cui si proviene in Spirito è quella Vera, ma per accettare questo devi credere non con la tua mente razionale, poichè non potresti uscire dalla logica dell'incubo, ma devi risvegliarti (e lo puo fare anche prima della morte fisica) ed essere come un bambino, cioè fare un cammino al ritroso, non pensare più da adulto e credere ad un mondo perfetto, ma solo con la parte più intima di te stesso, talmente intima da non conoscerla neppure te stesso che ne sei la forma-sostanza trasformata.
Sapienza
sapienza is offline  
Vecchio 08-08-2006, 14.58.52   #8
epicurus
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Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
Riferimento: se stessimo sognando?

Citazione:
Originalmente inviato da elair85
e se noi fossimo delle entita'superintelligenti, qualcosa che noi non potremmo nemmeno immaginare e la nostra vita fosse solo un lungo sogno?magari abbiamo una mente ultravasta, che necessita di un sonno lunghissimo per ricevere energia ed essendo straintelligenti cmq riusciamo a governare il ns sogno, sebbene cmq nel sogno siamo imperfetti...e magari la morte e'il nostro risveglio, ci sveglieremo in un mondo perfetto, dove siamo perfetti, e possediamo diversi sensi, diverse risorse etc... dove il tempo passa piu'lentamente, e se ci servono 70 anni per dormire, una giornata da svegli/vivi potrebbe essere di 2 secoli....!!!

il tema della vita-sogno (e della vita-illusione), come molti analoghi problemi gnoseologici, mi ha sempre affascinato. io stesso ho apeto in passato più di una discussione a riguardo.

tali problemi hanno più di una volta attirato la mia attenzione non solamente per un loro intrinseco fascino, ma anche perchè credo che molti problemi analoghi poggino su fraintendimenti linguistici, e che siano in ultima analisi problemi solo nella misura nella quale si ha l'impressione (l'illusione) che alcuni modi di esprimersi abbiano un significato (quando in realtà non ce l'hanno).

la tesi è:
le nostre vite potrebbero essere solamente dei sogni, dai quali un giorno ci sveglieremo, trovandoci in una realtà, probabilmente, radicalmente differente dalla nostra (anche noi siamo totalmente differendi dall'immagine di noi stessi nel sogno).

e solitamente si aggiunge (come qui si è di fatto aggiunto) che di tale tesi è impossibile dimostrare la verità, come la falsità. diciamo che concordo su quest'ultima osservazione, ma per ragioni e in misure molto differenti da quanto è emerso finora in questa discussione. infatti io credo che di tale tesi non si potrà dimostrare mai la verità o la falsità, non per un nostro limite epistemico, bensì perchè tale tesi, in realtà, non esprime nessuna tesi (a tale tesi non si ha dato un senso proprio).

perchè tale tesi, che a prima vista sembra sensata quanto "il sale è sul tavolo", non ha un vero e proprio significato, cioè non esprime nulla?

confrontiamo le seguenti proposizioni:

1. un giorno mi risveglierò da questo sogno, in una realtà differente.

2. ora sono sulla Terra come Pinco Palla, ma un giorno, bruscamente, mi troverò in un altro mondo (chiamiamolo Xworld), in un altro corpo, inserito in un altro contesto sociale (e quindi con un ruolo e una posizione sociale differente).


di fatto che differenza c'è tra queste due proposizioni? non è un modo di esprimersi migliore quello della (2), rispetto alla (1)? perchè mai dovremo identificare la nostra vita sulla Terra da Pinco Palla come sogno, mentre quella su Xworld come realtà? non potrebbe essere, allora, anche viceversa? ma allora che senso ha quello che stiamo dicendo? solitamente un sogno è confuso, non è composto da immagini vere e proprie (bensì di 'immagini mentali', che sono differenti delle immagini che la vista ci fornisce): così ci hanno insegnato ad usare la parola "sogno".

ma se entrambe le vite sono indistinguibili (e non hanno le caratteristiche di confusione, etc., che hanno i sogni), allora io preferisco dire (2) che (1) (e riconosco in (1) un modo improprio di usare il linguaggio per descrivere tale fenomeno). se mi dovesse veramente capitare una cosa del genere, non direi (1), bensì riconoscerei l'incredibilità dell'avvenimento e la consequenziale ammissione di non aver termini adeguati per descrivere il fenomeno, e che quindi devo descriverlo in modo 'neutro', come tipo la (2) fa.


epicurus
epicurus is offline  
Vecchio 10-08-2006, 12.22.49   #9
Catone
Ospite abituale
 
Data registrazione: 10-01-2006
Messaggi: 193
Riferimento: se stessimo sognando?

Citazione:
Originalmente inviato da diogenerasta
non lo diceva George Berkeley che la vita fosse un sogno? Correggetemi se sbaglio, con gli studi sono arrivato a S. Agostino
Berkeley portava l'empirismo alle estreme conseguenze. Per gli empiristi quella che noi chiamiamo realtà è l'insieme delle nostre percezioni. Secondo Berkeley Dio potrebbe non aver costruito nessuna realtà oggettiva e, di conseguenza, nessun essere umano ma solo un insieme di percezioni che hanno forma nella sua mente.

Il problema è un altro: quando si entra sul piano metafisico ci si può immaginare di tutto. Se la realtà metafisica è al di fuori della nostra percezione, allora può essere tutto o il contrario di tutto. Diventa automaticamente indimostrabile e inconfutabile. Secondo me però tutto origina da una constatazione: la nostra finitezza, la nostra mortalità, bocconi troppo amari da ingoiare. L'uomo si è sempre difeso con le costruzioni metafisiche alle quale dava, sotto il profilo culturale, valenza di realtà: nel medioevo Dio esisteva eccome e gli uomini vivevano presi tra cielo e terra! Poi sono arrivati gli illuministi, hanno negato la metafisica e sono cominciati i nostri problemi esistenziali.
Catone is offline  

 



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