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Vecchio 27-08-2006, 14.21.52   #21
Fallen06
Ospite abituale
 
Data registrazione: 12-08-2006
Messaggi: 127
Riferimento: Pensiero prelogico, pensiero logico; differenze, somiglianze

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Abbiamo convenuto che può esistere pensiero logico prima della parola e che può mancare anche con la parola.

Ehm..no,conveniamo solo sul secondo punto,non sul primo

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Possiamo convenire anche che in linea di massima (adesso non faccio assolutismi in questo) un possesso ed un uso di un alto numero di parole tende a condizionare il pensiero verso una logica concettualizzata?

Intendi una logica più elaborata,astratta,magari come la logica pura o matematica?
In questo caso saremmo d'accordo.

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Intendo posso descriverti abbastanza bene il funzionamento di un pc ma in realtà al massimo ho smontato i componenti, non ho mai smontato un transistor per vedere come è fatto, neanche mai un hard disk, però conosco tutta la logica di funzionamento del pc, questo è un esempio tanto per capirsi, ma potremmo spostarlo ad ogni campo dell'umano pensiero, le parole, la conoscenza di più parole possibili mi permette di conoscere molto di quello che un altro uomo potesse e volesse trasmettermi ma senza farne esperienza diretta, senza la parola, senza la fotografia o il disegno nessuno potrebbe descrivermi un paesaggio lontano, a meno che non prendessimo in considerazione la telepatia.

Penso di aver capito quello che intedi.Ma non riesco a pensarla come te,perchè non credo sia così vero che l'uomo occidentale abbia raggiunto questo grado di separatezza dall'esperienza diretta.In fondo raggiungiamo certi gradi d'astrazione solo in pochi campi dello scibile,magari in quelli in cui siamo più addentro,che abbiamo studiato in qualche modo.
Ma in generale l'esperienza diretta continua ad essere importante per noi,ed anche in un percorso di studio di alto livello che voglia essere completo si richiede esperienza diretta(parlando dell'antropologia,ad esempio,si abbisogna di fare esperienza "sul campo",almeno qualche volta,per capire più a fondo ciò che si è studiato-e lo si capisce davvero più a fondo).

Certo,non nego comunque che nella nostra società ci sia una tendenza forse sorprendente alla conoscenza astratta dei problemi;pensiamo e ragioniamo con concetti generali e i nostri stessi discorsi spesso riguardano problematiche che non sono particolari,come "cosa è la scienza","come agisce la democrazia",e via dicendo...
Forse però questa è una differenza più quantitativa che qualitativa,fra noi e le popolazioni etnologicamente rilevanti.Non voglio parlare in generale per tutte quelle popolazioni,sarebbe impensabile,come detto richiederebbe conoscenze che non ho.
Ma limitandomi al caso citato nel mio post iniziale,se una certa popolazione ha idea del principio causalistico..beh,mi pare abbia anch'essa un ragionamento astrattivo,una capacità teoretica..niente male!
Probabilmente la usa in maniera diversa,più nascosta,meno evidente(data la presenza pervasiva della magia e della stregoneria,ad esempio),o anche,appunto,quantitativament e meno rilevante.
Non trovi?
Fallen06 is offline  
Vecchio 27-08-2006, 18.39.32   #22
Uno
ospite sporadico
 
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
Riferimento: Pensiero prelogico, pensiero logico; differenze, somiglianze

Citazione:
Originalmente inviato da Fallen06
Ehm..no,conveniamo solo sul secondo punto,non sul primo

Ops.. hai ragione ho sbagliato io nel metterle insieme, tu hai acconsentito solo alla seconda
Ti dirò che sto continuando il discorso solo perchè mi sei simpatico, non ti accanisci (come del resto faccio io) e non si mai che vediamo qualcosa di nuovo, però credo che neanche per il 2012 (in cui non succederà nulla ) ci incontreremo


Citazione:
Penso di aver capito quello che intedi.Ma non riesco a pensarla come te,perchè non credo sia così vero che l'uomo occidentale abbia raggiunto questo grado di separatezza dall'esperienza diretta.In fondo raggiungiamo certi gradi d'astrazione solo in pochi campi dello scibile,magari in quelli in cui siamo più addentro,che abbiamo studiato in qualche modo.
Ma in generale l'esperienza diretta continua ad essere importante per noi,ed anche in un percorso di studio di alto livello che voglia essere completo si richiede esperienza diretta(parlando dell'antropologia,ad esempio,si abbisogna di fare esperienza "sul campo",almeno qualche volta,per capire più a fondo ciò che si è studiato-e lo si capisce davvero più a fondo).

Ovviamente non si può fare di tutta l'erba un fascio ma come tendenza intendo... provo a farti degli esempi perchè non sono sicuro che tu abbia capito completamente cosa intendo (ed io non so esprimermi.. uffa..) ... ma risponditi in sincerità:

Sei a tavola mangi pollo, se ci pensi al volo lo vedi nell'aia che mangia o lo vedi nella vaschetta di polistirolo e celophane al supermercato?
Se pensi alla benzina, pensi ad un liquido, o ad un distributore?
Se pensi al caldo in pieno inverno mentre sei fuori di casa al freddo ti viene in mente la tua casetta caldina, i termosifoni, il caminetto se lo hai ect etc... o pensi solo ad una sensazione di benessere ec aldo su tuo corpo?
Se pensi alla natura ti viene in mente l'africa o qualche paese ancora poco abitato.. anche un bosco di casa nostra, ed i suoi animali o pensi alle formiche nei giardinetti pubblici più vicini a casa tua?
Se pensi alla civiltà pensi a vestiti confezionati, auto, città, leggere, studiare su libri etc etc o pensi che sei cosciente che non c'è bisogno di usare la forza per salvaguardarti, che se uno per strada sta male ti dispiace etc etc (non voglio entrare in morale)

Ok sono esempi bislacchi... potrebbe essere anche un caso che in tutti tu pensi la seconda opzione, ma mi raccomando intendo se pensi spontaneamente e al volo, non ragionandoci sopra... e in senso statistico, qual'è il modo in cui pensi più frequentemente, poi ovviamente il tutto dipende dal tuo background se abiti in campagna e i tuoi allevano le galline può essere normale che tu non la veda come al supermercato... anche se non ci metterei la mano sul fuoco...
Quello che intendo è che il nostro pensiero "civilizzato" ci stacca dall'oggetto pensato in mille modi diversi , cosa che non succede alle popolazioni... come le chiami? etnologicamente rilevanti? quelle...

Altri esempi, se un masai sa che il figlio è pronto per andare a caccia, lo porta con se, sta attento che non sia sbranato da un leone che andando con il vento giusto le prede non scappino (è logica no?) ma poi lascia che il ragazzo impari, magari osservando ciò che lui fa..... noi oggi qualsiasi cosa dobbiamo fare minimo ci dobbiamo leggere un manuale di istruzioni, scritto poi spesso da chi non ha mai fatto quella determinata operazione ma a cui è stata solo raccontata... non esiste più un apprendistato in niente... tutta teoria... e se poi arriviamo a fare l'esperienza ci arriviamo talmente condizionati che il nostro pensiero lavora in quella logica complessa che ti dicevo alcuni post più in alto.. una logica che si autoalimenta in costruzioni che spessissimo sono scollegate dalla realtà... per cui per riprendere il tuo primo post non è che noi abbiamo buon senso e il primitivo no, il primitivo lo ha pulito da tutti gli orpelli che ci abbiamo aggiunto noi... ma come dicevo alcuni post fa, il primitivo non può per esempio costruire un grattacielo, ma neanche un singolo uomo occidentale, mentre un singolo uomo primitivo può sopravvivere nella foresta ed un singolo uomo occidentale difficilmente...

Ok ho incasinato tutto ancora meglio vedi se riesci a tirarci fuori qualcosa, se no non importa

Ah riguardo la tua domanda
Citazione:
Ma limitandomi al caso citato nel mio post iniziale,se una certa popolazione ha idea del principio causalistico..beh,mi pare abbia anch'essa un ragionamento astrattivo,una capacità teoretica..niente male!
Probabilmente la usa in maniera diversa,più nascosta,meno evidente(data la presenza pervasiva della magia e della stregoneria,ad esempio),o anche,appunto,quantitativament e meno rilevante.
Non trovi?

Se per teoria intendiamo, come penso sia corretto, parlare, pensare, scrivere, insomma concettualizzare un'attività che l'uomo può compiere, mi s che sapere che se ti avvicini ad un leone (esempio) questo ti mangia non lo vedo poi così astratto... al contrario la magia e la stregoneria agli occhi di qualcuno potrebbe sembrare astrazione (come le nostre religioni), ma il fatto che noi ci avvicniamo a tali cose in questo modo non è probante che anche loro lo facciano...

Uno is offline  

 



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