Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Filosofia

Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Filosofiche



Vecchio 17-11-2006, 01.40.12   #1
leyander
Ospite
 
Data registrazione: 11-11-2006
Messaggi: 21
cose che fanno riflettere (parte III)

tutto quello che pensiamo e diciamo lo pensiamo veramente noi? per me no:


La causa sono i nostri sensi (servono per farci vivere ma non per farci pensare, senza i 5 sensi forse saremmo arrivati alla verità di tutto?). Tutto ciò che vediamo, sentiamo, leggiamo, influenza e condiziona la nostra ragione. Tutto quello che pensiamo e diciamo, per la maggior parte, si basa su quello che hanno percepito i nostri sensi nel corso della nostra esperienza di vita. Quando diciamo o pensiamo a una cosa, la diciamo in base a quello che abbiamo letto, visto o sentito precedentemente che sia un minuto fa o dieci anni fa e magari neanche ce ne accorgiamo che quello che diciamo non viene tutto dalla sola nostra mente. L’unica maniera per pensare solo con la nostra mente è quello di eliminare i 5 sensi ma così moriremmo. Un esempio è che quando da bambini ci dicono di credere in Dio e a quello che dice la religione cattolica condizionano il nostro modo di pensare perché siamo incapaci di ragionare su cose complesse e quindi in futuro il nostro pensiero potrà essere condizionato da questo.
leyander is offline  
Vecchio 17-11-2006, 12.20.25   #2
Weyl
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
I miei gatti

Citazione:
Originalmente inviato da leyander
tutto quello che pensiamo e diciamo lo pensiamo veramente noi? per me no:


La causa sono i nostri sensi (servono per farci vivere ma non per farci pensare, senza i 5 sensi forse saremmo arrivati alla verità di tutto?). Tutto ciò che vediamo, sentiamo, leggiamo, influenza e condiziona la nostra ragione. Tutto quello che pensiamo e diciamo, per la maggior parte, si basa su quello che hanno percepito i nostri sensi nel corso della nostra esperienza di vita. Quando diciamo o pensiamo a una cosa, la diciamo in base a quello che abbiamo letto, visto o sentito precedentemente che sia un minuto fa o dieci anni fa e magari neanche ce ne accorgiamo che quello che diciamo non viene tutto dalla sola nostra mente. L’unica maniera per pensare solo con la nostra mente è quello di eliminare i 5 sensi ma così moriremmo. Un esempio è che quando da bambini ci dicono di credere in Dio e a quello che dice la religione cattolica condizionano il nostro modo di pensare perché siamo incapaci di ragionare su cose complesse e quindi in futuro il nostro pensiero potrà essere condizionato da questo.

Hanno anch'essi cinque sensi e ascoltano pazientemente le discussioni che si fanno, talvolta, in questa stanza.
Stranamente, nessuno di loro ha ancora espresso opinioni a riguardo dell'esistenza di Dio.
Neppure un cenno di assenso o diniego.
In compenso mia figlia, a quattro anni (asilo dalle suore), una sera prima di addormentarsi scoppiò in lacrime: "Non ci credo...- singhiozzava - quando uno muore rimane sotto la terra! Solo gli uccellini vanno in cielo, perchè loro possono volare, ma le persone non possono."

La facoltà che distingue e rende gli uomini unici su questo pianeta è quella che ci consente di assentire o no ad un'idea in funzione del fatto di essercela rappresentata mentalmente attraverso un atto di consapevolezza, e a valle di quest'ultimo.
Il bambino subisce semplicemente il principium auctoritatis, attraverso il credito ingenuo che attribuisce alle figure adulte.
Il suo assenso precede, quindi, semplicemente ma non necessariamente, l'atto di coscienza che accompagna la rappresentazione mentale dell'idea, sostituendone il riverberio critico.
Le sue opinioni sono, quindi, in un certo senso, congelate e sospese, ancorate all'attribuzione di un'autorità alle figure ispiratrici che tali idee gli hanno proposto.
Nel momento in cui il bambino prende le distanze da tale autorità, anch'egli è libero nel suo arbitrio, pur nei limiti della concretezza del suo pensiero.
Weyl is offline  
Vecchio 17-11-2006, 15.03.30   #3
epicurus
Moderatore
 
L'avatar di epicurus
 
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
Riferimento: cose che fanno riflettere (parte III)

Citazione:
Originalmente inviato da leyander
tutto quello che pensiamo e diciamo lo pensiamo veramente noi? per me no:

La causa sono i nostri sensi (servono per farci vivere ma non per farci pensare, senza i 5 sensi forse saremmo arrivati alla verità di tutto?). Tutto ciò che vediamo, sentiamo, leggiamo, influenza e condiziona la nostra ragione. Tutto quello che pensiamo e diciamo, per la maggior parte, si basa su quello che hanno percepito i nostri sensi nel corso della nostra esperienza di vita. Quando diciamo o pensiamo a una cosa, la diciamo in base a quello che abbiamo letto, visto o sentito precedentemente che sia un minuto fa o dieci anni fa e magari neanche ce ne accorgiamo che quello che diciamo non viene tutto dalla sola nostra mente. L’unica maniera per pensare solo con la nostra mente è quello di eliminare i 5 sensi ma così moriremmo. Un esempio è che quando da bambini ci dicono di credere in Dio e a quello che dice la religione cattolica condizionano il nostro modo di pensare perché siamo incapaci di ragionare su cose complesse e quindi in futuro il nostro pensiero potrà essere condizionato da questo.

in sostanza mi trovo concorde col discorso di weyl che, almeno così mi pare, sottolinea come la riflessione possa contrastare il palgio che si può subire dagli adulti.

ma io vorrei subito evidenziare le 'stranezze' dell'intervento di leyander, e ancor più strano è che in questo forum -- e anche fuori -- tali osservazioni sono abbastanza frequenti.

tu sostieni che tutto ciò che noi diciamo e pensiamo non è detto/pensato realmente da noi. ma che significa questo discorso? detto così non ha molto senso, infatti non vedo come dar significato al concetto che mentre io sto pensando non sono io a farlo. forse ci si riferisce al fatto che si è stati plagiati, condizionati così pesantemente che ormai siamo dei burattini. questo nel mondo accade, ma la stragrande maggioranza delle persone non sono così come tu affermi: certo, ci sono innumerevoli micro-condizionamenti, ma questi non sono vincoli assoluti, ma solo spinte ad agire in un determinato modo. e, come sappiamo, le spinte possono essere contrastate dal altre spinte contrarie. per esempio, come diceva weyl, quando noi riflettiamo possiamo liberarci dai condizionamenti (o limitarli).

ma il discorso che più mi ha sorpreso è quello sui cinque sensi? tu azzardi la teoria che senza i cinque sensi, potremo arrivare alla verità di tutto. ma riflettiamo... senza i cinque sensi posso arrivare alle seguenti credenze vere? che parigi è la capitale di francia, che mia mamma è viva, che quel tizio sta derubando quella gioielleria, che il reddito è la somma tra consumo e risparmio, che approssimativamente la forza è il prodotto tra massa e accellerazione, che l'unità ereditaria degli organismi viventi è il gene, che la velocità orbitale media del sole è di 217Km/s, che l'acqua pura è H2O, che etc. etc. etc.

no, senza i cinque sensi non posso arrivare a nessuna di queste verità, e neppure a molte altre. oserei dire che non riusciremmo ad arrivare a nessuna verità, neppure quelle considerate a priori della logica e della matematica. infatti senza stimoli dall'ambiente il cervello di un essere umano non si svilupperebbe e l'uomo rimarrebbe un vegetale. quindi, come vedi, i cinque sensi non ci servono solo ed esclusivamente per vivere, ma anche per essere delle persone.

il problema non sono gli stimoli esterni, ma come noi li interpretiamo. se fin da piccoli veniamo plagiati in un determinato modo (poniamo che siamo nati nei campi di concentramento nazisti come cavia per un esperimento psicologico), allora ci si aspetterà che tale individuo sia completamente condizionato, in poche parole non sia un individuo. ma la maggior parte di noi cresce con una buona dose di capacità critica, e questo permette di ragionare su ciò che i nostri sensi ci informano. il problema non sono i nostri cinque sensi, ma se noi abbiamo la capacità di riflettere su ciò che ci accade. e questa capacità non è una cosa trascendente che nessuno potrà mai avere, o che solamente qualche illuminato può sperare di raggiungere.....


epicurus
epicurus is offline  
Vecchio 17-11-2006, 16.20.23   #4
leyander
Ospite
 
Data registrazione: 11-11-2006
Messaggi: 21
Riferimento: cose che fanno riflettere (parte III)

Citazione:
Originalmente inviato da epicurus
in sostanza mi trovo concorde col discorso di weyl che, almeno così mi pare, sottolinea come la riflessione possa contrastare il palgio che si può subire dagli adulti.

ma io vorrei subito evidenziare le 'stranezze' dell'intervento di leyander, e ancor più strano è che in questo forum -- e anche fuori -- tali osservazioni sono abbastanza frequenti.

tu sostieni che tutto ciò che noi diciamo e pensiamo non è detto/pensato realmente da noi. ma che significa questo discorso? detto così non ha molto senso, infatti non vedo come dar significato al concetto che mentre io sto pensando non sono io a farlo. forse ci si riferisce al fatto che si è stati plagiati, condizionati così pesantemente che ormai siamo dei burattini. questo nel mondo accade, ma la stragrande maggioranza delle persone non sono così come tu affermi: certo, ci sono innumerevoli micro-condizionamenti, ma questi non sono vincoli assoluti, ma solo spinte ad agire in un determinato modo. e, come sappiamo, le spinte possono essere contrastate dal altre spinte contrarie. per esempio, come diceva weyl, quando noi riflettiamo possiamo liberarci dai condizionamenti (o limitarli).

ma il discorso che più mi ha sorpreso è quello sui cinque sensi? tu azzardi la teoria che senza i cinque sensi, potremo arrivare alla verità di tutto. ma riflettiamo... senza i cinque sensi posso arrivare alle seguenti credenze vere? che parigi è la capitale di francia, che mia mamma è viva, che quel tizio sta derubando quella gioielleria, che il reddito è la somma tra consumo e risparmio, che approssimativamente la forza è il prodotto tra massa e accellerazione, che l'unità ereditaria degli organismi viventi è il gene, che la velocità orbitale media del sole è di 217Km/s, che l'acqua pura è H2O, che etc. etc. etc.

no, senza i cinque sensi non posso arrivare a nessuna di queste verità, e neppure a molte altre. oserei dire che non riusciremmo ad arrivare a nessuna verità, neppure quelle considerate a priori della logica e della matematica. infatti senza stimoli dall'ambiente il cervello di un essere umano non si svilupperebbe e l'uomo rimarrebbe un vegetale. quindi, come vedi, i cinque sensi non ci servono solo ed esclusivamente per vivere, ma anche per essere delle persone.

il problema non sono gli stimoli esterni, ma come noi li interpretiamo. se fin da piccoli veniamo plagiati in un determinato modo (poniamo che siamo nati nei campi di concentramento nazisti come cavia per un esperimento psicologico), allora ci si aspetterà che tale individuo sia completamente condizionato, in poche parole non sia un individuo. ma la maggior parte di noi cresce con una buona dose di capacità critica, e questo permette di ragionare su ciò che i nostri sensi ci informano. il problema non sono i nostri cinque sensi, ma se noi abbiamo la capacità di riflettere su ciò che ci accade. e questa capacità non è una cosa trascendente che nessuno potrà mai avere, o che solamente qualche illuminato può sperare di raggiungere.....


epicurus

io vi ho dato un input e ne è uscito fuori un output. l'input passa al vostro cervello che riflette ma in base a cosa? noi abbiamo la capacità innata di ragionamento? quella capacità è solo una derivazione di quello che percepiscono i nostri sensi e che poi il cervello spiega con le parole attraverso l'uomo, quello che diciamo sono dati di fatto, che siano giusti o sbagliati quello dipende dalla nostra esperienza e non da una verità assoluta. Senza i 5 sensi tu non puoi vedere, ascoltare, sentire, toccare, gustare. Non hai niente nel tuo cervello che può dare vita ad una riflessione. Nello stato vegetale è probabile che scopriamo o intervengono altri sensi, che ci illuminano come dici tu. Io penso che con la ragione non si arriverà mai a quello che i filosofi tanto sperano. Bisogna inventarsi qualcos'altro. Per ora nessuno è riuscito a dimostrare la esistenza o non esistenza del tracendente, sarà perchè la ragione non riesce a raggiungerlo? boh.
leyander is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it