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Vecchio 31-05-2011, 10.25.36   #81
jador
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Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)

Non ho compreso bene se per te la questione fondamentale e' comprendere il significato della schiavitu' primordiale, O liberarsi di quella schiavitu'.

Sulla prima questione comprendo lo sforzo, ma sulla seconda mi chiedo se e' filosofeggiare cio'.
A meno che non si decida di liberare i potenziali posteri dalla schiavitu' di venire al mondo non mettendoli al mondo.
Ma siamo sicuri che sarebbero d'accordo?
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Vecchio 31-05-2011, 22.08.32   #82
Tempo2011
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Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)

Tempo2011
Magari alla fine potremo comprendere anche il significato di quella schiavitù primordiale.
Jador
Non ho compreso bene se per te la questione fondamentale è comprendere il significato della schiavitù primordiale, O liberarsi di quella schiavitù.
Tempo 2011
Una volta conosciuta la volontà di chi ci ha creato, se una volontà esiste, si potrebbe decidere sul da farsi, se questa possibilità sarà alla nostra portata.
Inoltre, non so come potrei conoscerlo quel finale. Sta di fatto che noi esistiamo per una causa sconosciuta, qualunque essa sia. Apprenderne il significato, sarebbe un passo in avanti sulla strada della conoscenza, e come sappiamo essa porta alla libertà. Se poi questa interpretazione sia valida anche in quel caso, potremmo saperlo solo dopo aver conosciuto i fatti.
Jador
Sulla prima questione comprendo lo sforzo, ma sulla seconda mi chiedo se è filosofeggiare ciò.
Salvo che non si decida di liberare i potenziali posteri dalla schiavitù di venire al mondo non mettendoli al mondo.
Ma siamo sicuri che sarebbero d'accordo?
Tempo2011
A mio modo di vedere non vi è da fare nessuno sforzo: né da parte mia, né tua né di altri, poiché parlando della nostra libertà, di schiavitù ecc. ho voluto rilevare la mancanza atavica della libertà. Mancanza che esiste fin dalla creazione dell’umanità, giacché è avvenuta a nostra insaputa.
Per altro, mi chiedi se questo è filosofeggiare? A me sembra di sì e, perdonami, se non comprendo il tuo dubbio.
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Vecchio 08-09-2011, 14.19.47   #83
Ciroemilio
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Cool Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)

Se con l'essere schiavi, si rappresenta il ritrovarsi sottomesso all'autorità d'un altra creatura umana, questo è il trionfo dell'ego sulla comunione ,sull'agape .
Ma esiste un'altra rappresentazione, contraddittoria sicuramente, il paradosso della Verità: si è veramente liberi solo essendo schiavi di Dio!!

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Vecchio 07-10-2011, 02.50.44   #84
Tempo2011
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Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)

Citazione:
Ciroemilio
Se con l'essere schiavi, si rappresenta il ritrovarsi sottomesso all'autorità d'un altra creatura umana, questo è il trionfo dell'ego sulla comunione ,sull'agape .
Ma esiste un'altra rappresentazione, contraddittoria sicuramente, il paradosso della Verità: si è veramente liberi solo essendo schiavi di Dio!!

Oppure. se vuoi essere libero devi essere schiavo della cultura: scegli tu.
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Vecchio 08-10-2011, 13.12.59   #85
chalom
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Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)

noi crediamo di essere liberi,perché così ci dice la coscienza,ma la coscienza che abbiamo di essere liberi,non prova che lo siamo davvero;
quella coscienza potrebbe essere un'illusione pura e semplice per spingerci ad agire,perché dovendo agire,per forza dobbiamo credere di essere noi che lo vogliamo.
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Vecchio 11-10-2011, 11.46.28   #86
ulysse
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Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)

Citazione:
Originalmente inviato da chalom
noi crediamo di essere liberi,perché così ci dice la coscienza,ma la coscienza che abbiamo di essere liberi,non prova che lo siamo davvero;
quella coscienza potrebbe essere un'illusione pura e semplice per spingerci ad agire,perché dovendo agire,per forza dobbiamo credere di essere noi che lo vogliamo.
E' un susseguirsi di affermazioni prive di senso e soprattuto di una qualche nozione di psicologia o di genetica o anche di storia.
Sappiamo benissimo, o dovremmo sapere, che le idee-forza che ci inventiamo dalla religione, dalla politica, dalla filosofia, ecc..ci danno una bandiera e ci spingono alla conquista del monte improbabile...o dovrebbero

Ovvio anche che siamo il risultato psicogenetico del nostro passato anche lontano, nonchè della cultura in cui siamo immersi, ma ci resta ancora un pizzico di capacità di scelta e autodeterminazione (non di libero arbitrio) che è tanto piu grande quanto più siamo preparati, acculturati, smaliziati dalle esperienze, avvertiti dei trabocchetti che da un lato le pulsioni genetiche e dall'altro le sirene del mondo ci riservano.
Possiamo anche illuderci a volte o essere pienamente conspevoli di cio' che ci spinge o di cio' che vogliamo.

Certo che è un duro e periglioso cammino il nostro, se vogliamo essere almeno un poco originali e protagonisti della nostra vita e non cedere ai luoghi comuni e condizionamenti genetico/sociali, ed anche teistici, in aguato.

Ma se siamo curiosi e avventurosi, intraprendenti, ecc...una vita vissuta puo' essere anche interessante, affascinante, intrigante, divertente...altro che stare dubbiosi a piagnucolare e temere che non sia tutta illusione.

Ma se anche fosse ilusione di libertà o di altro, che fà?

E' comunque vero che, anche se è illusione...l'adrenalina, le emozioni, i piaceri...o anche le paure e i dolori sono sempre miei!
O si dice tanto per dire e c'è qualcun altro che raccoglie al posto mio?
Non credo proprio!
ulysse is offline  
Vecchio 26-02-2012, 00.34.43   #87
mioara_elena62
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Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)

Citazione:
Originalmente inviato da VanLag
Ci sono lettere interessanti nella rubrica Lettere Online. Questa, da cui stralcio un pezzetto, è di Marco Zulian e si intitola: - Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi?

....... la schiavitù, ora, è divenuta, interiore. La nostra coscienza è proprietà di coloro che controllano le televisioni, le pubblicità, i mezzi di comunicazione di massa che, lentamente e consapevolmente, tentano di unificare tutti gli ideali, tutte le menti al solo fine di vendere e guadagnare. Seneca ci aveva avvisato: si può perdere la libertà esteriore, ma non bisogna mai divenire schiavi interiormente, perché perdere la propria coscienza significa perdere noi stessi. Come aveva ragione, il vecchio filosofo romano! Lo si può sperimentare girovagando per i vicoli delle nostre città: vedi tante anime vuote, insipide, che ragionano, parlano, discorrono nella stessa maniera. Le osservi: sono incatenate, dipendenti alla tecnologia, alla moda, ai milioni di servizi che la società le offre. Un legame che diventa indissolubile solo quando tu decidi di lasciar che la corrente di parole inutili ti travolga e si impossessi di te.
Esiste un rimedio a questo processo, che si è profondamente radicalizzato nella società moderna?
Dal mio punto di vista, non vi è soluzione. L'unico deterrente, forse, che permette di fronteggiare e difendersi da un mondo che vuole costringerti a diventare un ignavo, come diceva Dante, è usare l'arma della ragione. Bisogna sapersi ascoltare, essere in grado di analizzare e selezionare gli impulsi esterni e, soprattutto, porre un proprio punto di vista originale: quando la mente sarà libera di giudicare, anche tu sarai veramente libero.
Leggi la lettera

.....L'unico deterrente, forse, che permette di fronteggiare e difendersi da un mondo che vuole costringerti a diventare un ignavo, come diceva Dante, è usare l'arma della ragione.......

Quoto ed applaudo!

Ciao!!! Questa consapevolezza, può arrivare quando sei "fuori"...finchè siamo dentro, possiamo solo abbelirci sempre di più la propria gabbia...allora, sttaccare la spina alla tv e radio, può offrirci tempo per noi stessi...e sarebbe una sbarra che cade...è una scelta nel diriggere il proprio pensiero, attenzione, dove noi vogliamo in quel momento, invece dove vogliono gli altri...Sicuramente, non è facile, ma neanchè impossibile. Mi sono venute in mente le feste comandate...ma perchè qualcuno mi deve dire quando devo festeggiare? giorni nei qualli devo mangiare certe pietanze?...ci dicono che dobbiamo prenderci cura della nostra salute...perchè la salute ha bisogno delle cure? la prevenzione...una pulce nell'orrecchio, un dubbio sullo stato di salute...perchè ci devono dire ciò che ci fa bene o ciò che ci fa male? ....la via, è la conoscenza di sè..come funzioniamo, cosa siamo...
mioara_elena62 is offline  
Vecchio 27-02-2012, 23.18.04   #88
Tempo2011
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Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)

Citazione:
VanLag

Ci sono lettere interessanti nella rubrica Lettere Online. Questa, da cui stralcio un pezzetto, è di Marco Zulian e si intitola: - Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? –

....... la schiavitù, ora, è divenuta, interiore. La nostra coscienza è proprietà di coloro che controllano le televisioni, le pubblicità, i mezzi di comunicazione di massa che, lentamente e consapevolmente, tentano di unificare tutti gli ideali, tutte le menti al solo fine di vendere e guadagnare. Seneca ci aveva avvisato: si può perdere la libertà esteriore, ma non bisogna mai divenire schiavi interiormente, perché perdere la propria coscienza significa perdere noi stessi. Come aveva ragione, il vecchio filosofo romano! Lo si può sperimentare girovagando per i vicoli delle nostre città: vedi tante anime vuote, insipide, che ragionano, parlano, discorrono nella stessa maniera. Le osservi: sono incatenate, dipendenti alla tecnologia, alla moda, ai milioni di servizi che la società le offre. Un legame che diventa indissolubile solo quando tu decidi di lasciar che la corrente di parole inutili ti travolga e si impossessi di te.
Esiste un rimedio a questo processo, che si è profondamente radicalizzato nella società moderna?
Dal mio punto di vista, non vi è soluzione. L'unico deterrente, forse, che permette di fronteggiare e difendersi da un mondo che vuole costringerti a diventare un ignavo, come diceva Dante, è usare l'arma della ragione. Bisogna sapersi ascoltare, essere in grado di analizzare e selezionare gli impulsi esterni e, soprattutto, porre un proprio punto di vista originale: quando la mente sarà libera di giudicare, anche tu sarai veramente libero.Leggi la lettera

.....L'unico deterrente, forse, che permette di fronteggiare e difendersi da un mondo che vuole costringerti a diventare un ignavo, come diceva Dante, è usare l'arma della ragione.......

Quoto ed applaudo!
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mioara_elena62

Ciao!!! Questa consapevolezza può arrivare quando sei "fuori"...poiché finchè siamo dentro possiamo solo abbellire sempre di più la nostra gabbia. Allora, staccare la spina alla tv e radio può offrirci tempo per noi stessi. Sarebbe una sbarra che cade. Una scelta nel dirigere il proprio pensiero, la nostra attenzione dove vogliamo in quel momento e non indirizzarla dove vogliono gli altri... Sicuramente non è facile ma, secondo me, neanche impossibile. Mi sono venute in mente le feste comandate; ma perché qualcuno mi deve dire quando devo festeggiare? Giorni nei quali devo mangiare certe pietanze? Ci dicono che dobbiamo prenderci cura della nostra salute. Perché la salute ha bisogno delle cure? La prevenzione? Una pulce nell'orecchio, un dubbio sullo stato di salute. Perché ci devono dire ciò che fa bene o ciò che fa male? La via, è la conoscenza di sè..come funzioniamo, cosa siamo...
Secondo me quella descritta dalla lettera è una visione un po pessimistica della vita e della modernità, poiché l'evoluzione tecnologica ha portato tanti cambiamenti utili che hanno migliorato la situazione esistenziale della società in cui viviamo. Proprio così, bisogna parlare della nostra società poiché in tutto il mondo non è la stessa cosa e, quindi, bisognerebbe fare dei distinguo. In questo caso bisognerebbe analizzare solo quei comportamenti che, per Elena, sono negativi e comportarsi di conseguenza. Per esempio, è vero che la TV ci può condizionare, ma più che l'adulto può danneggiare gravemente il bambino, poiché non ha il vissuto sufficiente per difendersi. Per altro: ma chi è che segue ancora la pubblicità in televisione?
Tempo2011 is offline  
Vecchio 28-02-2012, 22.01.31   #89
mioara_elena62
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Originalmente inviato da Tempo2011
Secondo me quella descritta dalla lettera è una visione un po pessimistica della vita e della modernità, poiché l'evoluzione tecnologica ha portato tanti cambiamenti utili che hanno migliorato la situazione esistenziale della società in cui viviamo. Proprio così, bisogna parlare della nostra società poiché in tutto il mondo non è la stessa cosa e, quindi, bisognerebbe fare dei distinguo. In questo caso bisognerebbe analizzare solo quei comportamenti che, per Elena, sono negativi e comportarsi di conseguenza. Per esempio, è vero che la TV ci può condizionare, ma più che l'adulto può danneggiare gravemente il bambino, poiché non ha il vissuto sufficiente per difendersi. Per altro: ma chi è che segue ancora la pubblicità in televisione?
Ciao! Ho letto il pensiero del Tempo2011, che rivella nella mio discorsso un giudizio negativo verso certi comportamenti. Vorrei sottolineare il fatto che io, ho solo esposto delle domande fatte a me stessa ed ho affermato che l'influienza che ha sù di noi i mezzi di communicazione, si può comprendere solo quando sei "libero" o fuori da quell'influienza. Questa affermazione, arriva dalla mia propria esperienza ed ognuno è "libero" di voler provare o no. Credo che la capacità crittica si basi sempre sù credenze, verità, convinzioni...una "gabbia", anche sè doratta, rimane pursempre una gabbia e se esiste una libertà, non può che essere mentale.
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Vecchio 03-03-2012, 12.21.08   #90
mioara_elena62
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Riferimento: Esiste la vera libertà o siamo tutti schiavi? (di Marco Zulian)

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Originalmente inviato da Tempo2011
Mi sono auto quotato poiché ne avevo parlato e, volenti o nolenti, lo siamo in modo vergognoso e senza nessuna speranza; salvo che non ci ancoriamo alla resurrezione. Come potrai notare il problema se lo ponevano già da qualche millennio.
Per altro, non so rispondere alla tua domanda, ma la conoscenza è sempre un concetto di sviluppo e di evoluzione. Speriamo bene.
Ciao!!!! Considero BELLISSIMA, la refessione di JADOR! Possiamo fare un percorso, sia spirituale che scientifico, però, la paura della morte può essere annulata soltanto sperimentando ciò che la vita è(sperimentando, non esperimentando) e vivendo di consequenza con un punto di riferemento diverso(innevitabilmete), perchè non creato dalla mente, che può essere chiamata "libertà mentale". Un abbraccio!
mioara_elena62 is offline  

 



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