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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 27-01-2007, 03.57.00   #21
Weyl
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

Citazione:
Originalmente inviato da Rudello
Secondo interludio

Ed aspettando l'illuminazione dei filosofi, che ci spiegheranno motivazioni e profonde radici, concretamente osserviamo che il sesso, nel matrimonio, è sicuramente una cosa buona.

O almeno lo sarebbe, se non creasse moltissimi più problemi di quanti non ne aiuti a risolverne!

Scusa, Maxim

Sostituendo "matrimonio" con il più generico "rapporto di coppia" mi associo pienamente alle considerazioni di Rudello.
Al di là del suo significato riproduttivo, oltre tale valenza, il sesso è assai più una complicazione, una fatica ed una fonte di problemi dentro il rapporto di coppia.
Per l'uomo un rapporto stabile di coppia è soprattutto un modo di mettere a tacere esigenze biologiche che, quanto più l'intelligenza lo soccorre, tanto più percepisce estranee alle sue più autentiche intenzioni: estranee in quanto scisse da ogni sua volontà razionale.
Per la donna, un rapporto stabile di coppia è soprattutto il conseguimento di un requisito minimo del consenso sociale, cui essa subordina il proprio concedersi ai bisogni biologici del maschio.
Nel tempo, ovviamente, la "normalità" sociale diviene un fatto acquisito, e il pagamento del "pedaggio" si fa gravoso e sempre meno sopportabile.
Il problema del sesso nel rapporto stabile di coppia è assolutamente maschile: l'onere di superare le proprie prerogative biologiche compete solo a lui.
Non è facile dissociarsi dalle proprie proiezioni di piacere oggettivate nel corpo femminile per un uomo, ma si tratta di un processo di "separazione" che unifica l'abbandono del retaggio ombelicale della "Grande Madre" con una emancipazione dalle proprie istanze istintuali, in un processo di Individuazione che l'Uomo (maschio) deve per forza elaborare intellettualmente.

Il rapporto di coppia è una forma abortita dell'Individuazione maschile.
Lo spaventoso potere attrattivo che la donna esercita sull'uomo non trova nella coppia alcun calmieramento, se l'uomo non avvia, contestualmente, un proprio personale processo di crescita e di affrancamento dai suoi stessi bisogni pulsionali.
A letto non si risolve alcun conflitto: semplicemente si ottiene di inflazionare la tolleranza del maschio alla protervia femminile.
Ogni orgasmo significa un arretramento nella sudditanza alla prepotenza della donna, fino al limite della sopportazione maschile: oltre tale limite il percorso della coppia tende alla distruzione del rapporto stesso.

L'unica soluzione "conservativa" sta nell'effettiva astinenza, la quale equilibra il bisogno femminile di potere e di signoria sul maschio, frustrandolo, con il bisogno maschile di conservare una identità dignitosa nella coppia.
Le esigenze bestiali del maschio vanno espletate, in tale prospettiva, al di fuori del rapporto di coppia.

Ma la vera soluzione non è conservativa.
L'uomo deve ritrovare la propria identità e dignità di genere sottraendosi a qualsiasi ipotesi di stabilità nel rapporto con la donna.
Solo illudendola di questa possibilità, ma sottraendovisi per principio, egli può conseguire un rapporto equilibrato con l'altro sesso.
Ma per far questo occorre, in primo luogo, operare un taglio definitivo di quel cordone ombelicale psichico che lo collega con l'idea, irreale, di un rapporto pacifico ed appagante con la donna.
Weyl is offline  
Vecchio 27-01-2007, 11.54.09   #22
Lucio Musto
Rudello
 
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Messaggi: 943
Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

Citazione:
Originalmente inviato da Weyl
Sostituendo "matrimonio" con il più generico "rapporto di coppia" mi associo .....

Trovo molto interessanti le osservazioni di Weyl, anche non condividendole del tutto e talvolta, lo confesso!, nemmeno comprendendo bene il significato di quanto dice.

Tuttavia non farò alcun commento, né critica per evitare di andare OT, come si dice nei forum di discussione; infatti, come Weyl correttamente puntualizza i riferimenti sono al più “generico rapporto di coppia” mentre l’autore del tema ha specificato di riferirsi a quel particolare “rapporto di coppia” che è il matrimonio.

Magari Weyl aprirà una discussione apposita, più ampia e generale ovvero focalizzata su un qualche altro tipo di rapporto di coppia, o di gruppo. Sarà molto interessante, e se al mio modesto livello, ci parteciperò senz’altro esponendo il mio specifico pensiero.

Comunque, grazie!
Lucio Musto is offline  
Vecchio 27-01-2007, 13.24.18   #23
odissea
torna catalessi...
 
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

Citazione:
Originalmente inviato da Rudello
Ahi! Ahi!... cortese Odissea!... temo di non aver buone notizie, per te!

Io non volevo intervenire, in questa discussione, ma in qualche modo mi ci hanno costretto...

Purtroppo quello che hai quotato tu era il mio pezzetto più soft!...

Prima di finire dovrò dire ben altre cattiverie!...

Ma stringi i denti e cerca di resistere!... in fondo io ho più di quarant'anni di matrimonio sul groppone ed ancora continuo...


sto stringendo forte i denti ma più leggo i tuoi interventi e (come potrebbe passare senza farsi notare?) quelli di Weyl, più sento i molari scricchiolare

più che stringere, digrigno.

La parola compromesso mi fa molta paura, aspetto con grande curiosità sincero interesse il seguito; compromesso fra cosa e chi?

Unica parentesi "speranzosa" la nostra Pantera Rosa con la quale mi sento abbastanza in sintonia se non per un cruccio (quello che ha sempre fatto poi naufragare le mie storie). Mi chiedo infatti qual'è il confine fra "alimentare un amore" e il volerlo tenere in piedi a forza; sembrano due cose diverse, ma spesso si sconfina e dall'uno si passa all'altro senza rendersene conto.
odissea is offline  
Vecchio 27-01-2007, 14.25.17   #24
Patri15
Frequentatrice abituale
 
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

Citazione:
Originalmente inviato da odissea
sto stringendo forte i denti ma più leggo i tuoi interventi e (come potrebbe passare senza farsi notare?) quelli di Weyl, più sento i molari scricchiolare

più che stringere, digrigno.

La parola compromesso mi fa molta paura, aspetto con grande curiosità sincero interesse il seguito; compromesso fra cosa e chi?

Unica parentesi "speranzosa" la nostra Pantera Rosa con la quale mi sento abbastanza in sintonia se non per un cruccio (quello che ha sempre fatto poi naufragare le mie storie). Mi chiedo infatti qual'è il confine fra "alimentare un amore" e il volerlo tenere in piedi a forza; sembrano due cose diverse, ma spesso si sconfina e dall'uno si passa all'altro senza rendersene conto.

La parola compromesso mette molta paura anche a me: ma devo convenire mio malgrado che anch'io ne riconosco l'utilità.

Ti faccio un piccolo esempio, Odissea, andando solo un attimo o.t.: mio marito sta vivendo da mesi sul lavoro una autentica agonia.La ditta per cui lavora è sempre più in crisi, molti dipendenti anziani sono, con un giro di parvenza legale, diventati agenti, quelli più giovani hanno mantenuto il posto e ricattano i poveri agenti (fregando in poche parole loro i clienti).

Ora, dipendesse da me, non avrei accettato una situazione simile, semplicemente indecorosa, avrei fatto a pugni o preso a calci nelle ... quelle carogne.

Mio marito rendendosi conto che alla sua età il mercato del lavoro offre ben poco, accetta, un po' con diplomazia, un po' a denti stretti.

Stiamo io e lui, dunque elementi di una coppia sposata, condividendo un momento di forte tensione:la mia rabbia verso quei maledetti, si accomuna alla sua preoccupazione di non riuscire più a mantenere la famiglia, oltre al fatto che deve digerire con disgusto piatti ben poco piacevoli.

Per aiutarlo devo cercare di placare quel guazzabuglio di emozioni niente affatto positive che mi frullano dentro.

In tali condizioni quando non lavoriamo, e non parliamo di lavoro cerchiamo di uscire per passeggiare, ascoltare un po' di musica, mi sono anche messa a guardare la televisione.

Al sesso - ora come ora - ben poche volte pensiamo.
Siamo entrambi "sconfitti" e questa sensazione, seppur mascherata da entrambi, non ci permette di andare oltre all'addormentarsi mano nella mano come due vecchietti (beh, giovani non siamo) o fratello e sorella bambini.

Ovvero nel matrimonio, la solidarietà, il legame affettivo - ma forse soprattutto il sentirsi inermi contro una società che spesso schiaccia l'individuo, può placare l'istinto, l'attività sessuale.

Questo che ho raccontato può essere un fatto sui generis, eppure nella convivenza matrimoniale fatti analoghi esistono.

Ecco dunque perchè non posso essere d'accordo con Weyl - abbiamo punti di vista all'opposto - diametralmente, nel senso però di casistica diversa.

Ci si sposa, secondo me, non necessariamente per passione: il concetto di matrimonio è più fondato sul rispetto reciproco, sull'affettività, sul voler figli insieme, ovviamente anche sull'intesa sessuale.

Per quanto ne so, la vera passione nasce fuori dal matrimonio, in quanto tragressione.

Chiedo scusa per essermi dilungata a non finire.
Ciao a tutti
Patri15 is offline  
Vecchio 27-01-2007, 17.50.38   #25
Lucio Musto
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

Citazione:
Originalmente inviato da Patri15
La parola compromesso mette molta paura anche a me: ma devo convenire mio malgrado che anch'io ne riconosco l'utilità.

Ti faccio un piccolo esempio, ...


Chiedo scusa per essermi dilungata a non finire.
Ciao a tutti

Hai detto benissimo, Patri.
Come esortava un mio saggio maestro: "...e spiegati con un esempio!..."

Vale molto più una testimonianza che cento teorie!

Tutta la mia personale solidarietà e comprensione
Lucio Musto is offline  
Vecchio 27-01-2007, 18.49.18   #26
Lucio Musto
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

Quarto interludio – bestiale.

«La parte più grossa del problema risiede nel fatto che un sesso sia nel corpo della donna, con la sua testolina dura, ed un altro nel maschio, con la sua testaccia sciacqua!...»

«Che intendi, uno sbaglio della Natura…, o auspichi un mondo omosessuale?...»

«Per carità!... quello sarebbe peggio di questo!... e non mi permetterei mai di criticare la Fattrice di tutti noi!»

«E allora?...»

«Dico solo che Madre Natura con gli uomini è stata parecchio matrigna!... perché era già stata capace di fare meglio… molto meglio! Pensa, maturare sessualmente contemporaneamente, come maschio e come femmina, e trovare un altro in calore come te!... quello sì, che significa fare sesso!... Ma ganzo, come lo facciamo noi!»

E lemme lemme il mio amico lumacone strisciò via, lasciandosi dietro la solita scia di bava argentea…

Scusa Maxim

Rudello 27 gennaio 2007

Ultima modifica di Lucio Musto : 28-01-2007 alle ore 01.04.44.
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Vecchio 27-01-2007, 22.16.00   #27
tammy
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

i "vecchi" dicevano che: a letto si risolvono tutti i problemi familiari.
Io, da adulta, concordo con chi invece dice/scrive che il sesso nel matrimonio o convivenza non risove un bel nulla.
Ecco...magari si dicono le stesse cose con parole diverse, ma mi pare di capire che la fine di un matrimonio e l'inizio dell'unione reciproca, sia proprio la sepoltura o quasi del lato sessuale nella coppia.
Prima o dopo madre natura trarrà le sue differenze e ne vedremo delle belle
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Vecchio 28-01-2007, 02.41.17   #28
Lucio Musto
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

Il sesso “nel” matrimonio


Normalmente ci si sposa giovani… in età fertile, come si suol dire, ed è giusto che sia così perché la parte “animale” dell’uomo quand’è giovane i figli li fa meglio, più forti e più sani.

Come avviene anche negli altri animali quando si è “troppo” giovani i figli di solito non vengono per niente. Non guasterà infatti ricordare ancora una volta che, incidentalmente, nel disegno della natura il sesso serve anche a fare i figli.

La gioventù è anche il periodo dell’apprendimento, del perfezionamento della personalità individuale, dell’accrescimento muscolare, della conquista del proprio gradino nella scala gerarchica del proprio gruppo sociale, delle esplosioni ormonali necessarie per favorire il ribollire di tutte queste frenetiche attività…

Notiamo di sfuggita, ma ci ritorneremo subito, che quanto più è “civilizzata” la società, tanto più queste “qualità” che ho elencato si spostano avanti nel tempo. Si studia per più tempo, si diventa manager più da adulti, si continua ad andare in palestra… Ci si sposa più tardi.

Già, perché ci si sposa più tardi?... Non certo perché ci voglia più tempo per maturare sessualmente!... al massimo quello è questione di latitudine e di clima, civiltà e società non c’entrano!

Ci si sposa più tardi perché i mattoni costitutivi del rapporto matrimoniale sono pronti più tardi.

Questo è il punto che io intendo sostenere. Il sesso è uno degli elementi costitutivi del matrimonio.

Uno degli elementi, non l’unico, anche se importantissimo. Non sempre (nel tempo) non in ogni coppia (nella moltitudine).

Man mano che la civiltà diviene più complessa, la cultura più sofisticata, la sopravvivenza meno problematica, gli interessi più ampi, le “parti” componenti il matrimonio diventano più numerose ed ognuna, percentualmente, meno importante.
E’ così per ogni “elemento costitutivo”, è così anche per il sesso.

Laddove in un gruppo estremamente primitivo la prestanza fisica è praticamente l’unico valore utile a stabilire una scala di “buoni partiti”, man mano che il gruppo si evolve i valori si moltiplicano, il dimostrarsi “macho che più macho non si può” finisce per non essere più una garanzia assoluta di successo.

Anche se l’espressione è poco gradita, il matrimonio, particolarmente quello occidentale attuale è un “compromesso”, o magari diciamo pure una “mediazione ponderale” fra un notevole numero di elementi… fra i quali, il sesso.

Non scandalizziamoci di quest’idea, perché l’aver declassato il sesso a ruolo non preponderante nel matrimonio non è una cosa squallida (un po’ si però, per noi sempre allupatissimi!), ed ha le sue indubbie positività!... Vediamo.

Se la nostra realtà è un misto di corpo e pensiero, cultura e socialità, spirito e materia, ciccia e anima e tutto quant’altro vi pare, individuare dei campioni “globalmente” più aderente a questa poliedrica realtà per affidar loro la continuazione ed il miglioramento della specie, è senz’altro buona cosa, o almeno cosa più allineata a quanto ha fatto fa natura fin dall’inizio.
I nostri figli saranno “figli del loro tempo” e quindi meglio adatti a viverlo, con maggiori speranze di migliorarlo ed evolverlo in corpo, spirito, anima e materia ed in quant’altro vi pareva prima.

Precisato questo torniamo in argomento. Sesso, matrimonio, ed in particolare l’atto sessuale nel matrimonio.

Ovviamente, è ora chiaro, che un matrimonio basato solo sul sesso non ha ragione di nascere se intesa sessuale non c’è, non ha motivo di sopravvivere quando l’intesa si sciupi o svanisca.

Voglio dire che il sesso non conta, nel matrimonio?... No, assolutamente!... Conta, conta eccome!... quanti matrimoni si scassano se non arrivano figli!... Conta, ma non è tutto. E forse nei matrimoni di oggi conta più l’avere figli si/no che il trovarsi bene a letto no/si.
Semplicemente perché il desiderio dei figli è istintuale, il piacere del letto, culturale. Ma di quest’ultimo dettaglio ne parleremo in un altro capitolo.

Comunque, ora il sesso conta ancora, ma non è più tanto importante. Una volta i ripudi per “infertilità” erano contemplati ed ammessi, oggi viene considerata di più l’ “incompatibilità di carattere” che da sola racchiude (lasciatemela passare così) tutto il coacervo delle incongruità fra quei “mattoni del matrimonio” che dicevo prima. Dalle discrepanze culturali, alla diversa valutazione della ricchezza, della posizione sociale, dello stile di vita, degli interessi negli svaghi e come al solito tutto quant’altro vi viene in mente… Le norme basilari per l’educazione dei figli?... si, anche questo! E palestra si/no e danza classica o pallavolo per la bambina?... si, anche questo!... e Panda 4x4 o GrandePunto?... tanto costano uguale!... Si, scassa più questo un matrimonio di dieci defaillance a letto o cento mal di testa simulati.

Concludendo. Il sesso conta ancora parecchio nel matrimonio, almeno per alcuni anni dopo la celebrazione dello stesso e prima dello svanire degli ultimi sprazzi di “originalità”.
Personalmente invidio, ma credo solo relativamente a quelle persone che esaltano il proprio rapporto intimo col partner, dopo vent’anni «…come il primo giorno!»...
Senza malizia direi che o sono partiti proprio maluccio… o l’hanno consumato poco!

Direi invece che è certamente ancora bellissimo, ma usuale come il cappuccino della mattina, cui uno si è abituato e non può più farne a meno… ma magari senza mostrarlo è sempre un po’ meno dolce e più tiepido. Mi lamento?... no!, ammiro Madre Natura per la sua preveggenza!

Perché se non ti accorgi che il cappuccino diventa sciapo, e lo gusti ancora mentre va esaurendosi, vuol dire che quel piacere rovente iniziale lo hai gradatamente sostituito con altre dolcezze, quel valore con altri altrettanto validi, il fremito urgente della pulsione di una volta con la serenità di uno sguardo complice, capace in un attimo di raccontarsi le spiagge bianche di un continente intero.

Non salterai più la staccionata per ostentazione della tua prestanza (con la pancetta ed i capelli grigi saresti anche ridicolo) ma sorriderai rassicurante, assicurando ancora la tua presenza. Ripetendo il tuo si. E quel tuo matrimonio, sarà un matrimonio ancora riuscito… e riuscito benissimo!


Rudello 28 gennaio 2007 parole 971 FR “l’atto sessuale come componente del matrimonio”
Lucio Musto is offline  
Vecchio 28-01-2007, 14.52.18   #29
angelo della luce
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

Weyl mi fa morire quando dice:

L'unica soluzione "conservativa" sta nell'effettiva astinenza, la quale equilibra il bisogno femminile di potere e di signoria sul maschio, frustrandolo, con il bisogno maschile di conservare una identità dignitosa nella coppia.
Le esigenze bestiali del maschio vanno espletate, in tale prospettiva, al di fuori del rapporto di coppia.

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Vecchio 29-01-2007, 09.40.19   #30
maxim
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

Le vostre dissertazioni sul sesso matrimoniale (interludi ed esempi compresi) mi rendono molto triste!

Trapela un senso di rassegnazione…e la rassegnazione è una gran brutta bestia perché le si costruisce attorno un’impalcatura di alternative e scusanti che non sono mai sufficienti a coprire quel malessere di fondo che ci accompagna, non solo dentro il rapporto di coppia, ma anche al di fuori…nella vita di tutti i giorni.

Intesa sessuale e felicità di coppia sono strettamente connesse…non può esistere l’una senza l’altra. Tutto il resto è un sopravvivere al quotidiano nella “Famiglia & Figli SRL”.

Abbandonarsi al momento di intimità, in maniera giocosa, sensuale,…concedersi una serata a scherzare maliziosamente per scoprire lati ancora nascosti del partner (e ci sono anche dopo molti anni) credo aiuti ad affrontare la vita anche con più ironia e serenità…e francamente non riesco a comprendere perché una simile complicità riesca solamente a rarissime coppie.

maxim is offline  

 



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