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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 21-06-2007, 23.09.15   #1
marco gallione
Utente bannato
 
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
Prendersi e (non) riprendersi. Possono rinascere i rapporti di coppia?

Quando una storia finisce, superata la prima fase delle speranze e dei patemi d'animo, accade di frequente che si crei una indifferenza sentimentale-amorosa profonda tra quelli che sono diventati degli "ex".
Molte le sfumate casistiche: nei casi più passionali ci si odia per sempre, nei casi più equilibrati si diventa amici per sempre, nei casi più longevi si diventa fratello-e-sorella per sempre, nei casi più frequenti si diventa invece sinceramente indifferenti l'uno all'altro.
Tutte queste situazioni sono contrassegnate da un sentimento, o meglio da un non-sentimento, del tipo: "ma è davvero accaduto che io fossi innamorato di quello o di quella??"

Esiste, d'altra parte, tutt'altra casistica.
A chi capita di vivere con la stessa persona due storie d'amore, inframmezzate da un abbandono più o meno sofferto. O addirittura che si piglia e si ripiglia di continuo...

Per cui: l'amore è uno, nasce e muore una volta sola? Oppure nasce e può rinascere anche dalle ceneri di se stesso?
marco gallione is offline  
Vecchio 25-06-2007, 08.53.42   #2
catoblepa
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-06-2006
Messaggi: 282
Riferimento: Prendersi e (non) riprendersi. Possono rinascere i rapporti di coppia?

Citazione:
Originalmente inviato da marco gallione
Quando una storia finisce, superata la prima fase delle speranze e dei patemi d'animo, accade di frequente che si crei una indifferenza sentimentale-amorosa profonda tra quelli che sono diventati degli "ex".
Molte le sfumate casistiche: nei casi più passionali ci si odia per sempre, nei casi più equilibrati si diventa amici per sempre, nei casi più longevi si diventa fratello-e-sorella per sempre, nei casi più frequenti si diventa invece sinceramente indifferenti l'uno all'altro.
Tutte queste situazioni sono contrassegnate da un sentimento, o meglio da un non-sentimento, del tipo: "ma è davvero accaduto che io fossi innamorato di quello o di quella??"

Esiste, d'altra parte, tutt'altra casistica.
A chi capita di vivere con la stessa persona due storie d'amore, inframmezzate da un abbandono più o meno sofferto. O addirittura che si piglia e si ripiglia di continuo...

Per cui: l'amore è uno, nasce e muore una volta sola? Oppure nasce e può rinascere anche dalle ceneri di se stesso?

Domanda tosta.....

Per provare a rispondere (anche se già so che non c'è una risposta) posso dirti che man mano che vado avanti con le esperienze sentimentali-erotiche , mi accorgo che:

non si prova mai lo stesso identico sentimento per partner diversi...

...le storie iniziano e finiscono in modi apparentemente simili ma ognuna con sfumature e strascichi diversi...

...qualche volta crediamo che sia amore , ma dato che poi non rimane molto di quello che si è vissuto, allora capiamo che era solo un momentaneo bisogno di compagnia e di sesso (o da parte nostra o da parte di chi ci illude e poi ci lascia dopo averci usati)...

...può capitare di riprovarci con una precedente partner, ma gira gira le vecchie magagne ritornano a galla prima o poi...

insomma ...come dice una canzone degli U2 ..."they say in love there are no rules" ossia: si dice che in amore non ci sono regole....
....beh, mi pare molto ma molto vicino alla verità.
catoblepa is offline  
Vecchio 25-06-2007, 23.22.24   #3
marco gallione
Utente bannato
 
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
Anche i ricchi piangono... e si ripigliano

Leggo sull'internét che il Principino UK figlio di Carlo e Diana, che si era lasciato mesi fa con la super-sventola capello lungo, ricca rampolla (anch'essa UK resident), forse si stanno rimettendo insieme...

gossip sparagnino, o conferma della rinascita dell'amore?
marco gallione is offline  
Vecchio 26-06-2007, 01.48.38   #4
Indecisive
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Data registrazione: 11-06-2007
Messaggi: 30
Riferimento: ..,ma quasi l'imbroccano

Citazione:
Originalmente inviato da marco gallione
Leggo sull'internét che il Principino UK figlio di Carlo e Diana, che si era lasciato mesi fa con la super-sventola capello lungo, ricca rampolla (anch'essa UK resident), forse si stanno rimettendo insieme...

gossip sparagnino, o conferma della rinascita dell'amore?

Mah, anche qui in Inghilterra si mormora di un presunto ricongiungimento e si dice anche che lei nel frattempo si sia data alla pazza gioia.

A proposito dell’argomento in oggetto, ho una storia da raccontare. Riguarda un mio amico, L.
L.,ormai quasi 80enne, è nato in Inghilterra e si è trasferito in Nuova Zelanda da ragazzo. In questi ultimi anni ha intrapreso molto viaggi per il mondo e un bel giorno torna anche in Inghilterra, a far visita ai pochi parenti e compagni di scuola rimasti. Gli viene voglia di ricontattare una vecchia fiamma di quando aveva 20 anni. La trova. Lei è ormai vedova e si ricorda bene di lui. Si innamorano di nuovo (dopo 50 anni!) e lui se la porta in Nuova Zelanda. Vivono insieme per un po’ e poi partono alla volta di un viaggio di mesi on the road per Nuova Zelanda e Australia. Alla fine del viaggio non si sopportano più. Lei ritorna in Inghilterra.
Sembrava una bella fiaba, fino all'epilogo, reale, forse troppo reale...

Conosco decine di storie di ricongiungimenti falliti. Alcune molto tragiche, a mio parere, finite dopo tira e molla di anni e anni.
A me è capitato una sola volta, un mio ex che ha cercato di ricucire il rapporto dopo un anno, ma per fortuna io ci avevo già messo una pietra sopra, anzi un macigno.
Comunque, non credo che funzioni la maggior parte delle volte. Per tanti motivi.
Uno di questi è che tendiamo a ricordare la/l’ex secondo l'immagine che ce ne siamo fatti e non come realmente è. Nel frattempo sia noi che loro siamo cambiati.
Se si è sofferto molto rimane quel senso di inaridimento che rende il rapporto un po’ forzato e poco spontaneo.
Inoltre, penso che si riesca a rimanere buoni amici solo in casi molto limitati:

- si era già più amici che amanti;
- si ha una grande forza mentale e si riesce a vedere l'altro/l'altra come una persona nuova, a prescindere dal fatto che è stato un ex.
Indecisive is offline  
Vecchio 26-06-2007, 08.49.08   #5
catoblepa
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-06-2006
Messaggi: 282
Dai. Marco, io ti avevo preso sul serio e tu mi parli di argomenti da novella 2000?
catoblepa is offline  
Vecchio 26-06-2007, 21.44.00   #6
marco gallione
Utente bannato
 
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
Investire sui NOI stessi ha senso?

Dalle prime risposte ricevute, emerge un ragionato scetticismo circa la possibilità che davvero la rinascita di un amore, sotto nuove spoglie e in tempi diversi, sia proficua. Ed è effettivamente difficile darvi torto.

Avanzo però un leggero paradosso.
Siccome sul Forum si legge spesso della incapacità di amare, della paura che ciascuno di noi ha di restare solo (che ci rende insopportabili), o piuttosto della scarsa volontà a capire l'altro quando ci ama/soffoca troppo, o in definitiva della scarsa maturità/stabilità sentimentale che ci caratterizza, allora mi vien da dire: trovate impossibile che due che ci hanno provato, ma che non ha funzionato, provino - più esperti e maturi (grazie anche all'iniziale o primo fallimento ) - a ricominciare?

Certo, a volere le cose bisogna essere in due, e questo rende organizzativamente più difficile un ri-inizio (pur anche diverso nei modi e nei presupposti..).
Ma se la si vuol mettere - diciamo così - pessimisticamente, allora (per trovarci un po' di ottimismo) dovremmo dire che il fallimento di un rapporto al limite serve, come esperienza, per il prossimo...

Insomma, perchè non è la stessa coppia a beneficiare della propria esperienza iniziale negativa, facendo così un "regalo" alla nuova coppia che nascerà da ciascuno dei due?

Nessuno qui sul Forum che non abbia una esperienza diversa da raccontarci??
Nessuno che possa dirci, con la sua esperienza, quello che tante volte abbiamo sentito dire.. tipo ... ci siamo conosciuti, è iniziata, poi non eravamo sulla stessa lunghezza d'onda, ci siamo allontanati e poi, più consapevoli, è ricominciata con nuova e più consapevole linfa?
Nessuno?

Anche esperienze in senso contrario, ovviamente, son più che benvenute..!
marco gallione is offline  
Vecchio 27-06-2007, 08.28.00   #7
querelle
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Messaggi: 48
Riferimento: Prendersi e (non) riprendersi. Possono rinascere i rapporti di coppia?

Penso che ci si lasci per lo stesso motivo per il quale si stà insieme, per egoismo. E' un lento processo di reciproca consapevolezza delle distanze che ci separano. Si entra vicendevolmente, attavero l'altro/a, a contatto con la nostra solitudine e lì appunto si è soli, in trincea. Condividere questa cosa con un altro è, per mia esperienza, qualcosa che obiettivamente si cerca in tutti i modi di evitare (...anche per me è così, ma da deficiente quale sono, quando sento la voglia di scappare mi lego alla poltrona per vedere dove si và a parare). L'intensità personalmente, è essere così sereni nella propria solitudine da accettare anche la solitudine dell'altro. Queste però sono solo parole, perchè io esperienza di ciò non ne ho mai fatta eppure lo desidero.
Volando + bassi, concludo dicendo che vogliamo sempre fare il punto della situazione perchè, inutile negarcelo, quello che intimamente cerchiamo è la sicurezza. Ma indovinate un pò nella vita quante sicurezze ci sono?
E' tosta, c'hanno messo quì e abbiamo provato a dare un senso e dei nomi alle cose ma ci siamo legati da soli. Adesso è una parola rimettere tutto in discussione. Il fatto è che mentre stiamo con qualcuno/qualcosa, registriamo tutto e poi ogni volta che rientriamo in contatto con quella cosa, non solo continuiamo a registrare ma rimandiamo in onda pure le puntate precedenti. La freschezza si và a far benedire ed inizia un processo di autoisolamento dal quale l'unica scappatoia (illusoria) è riniziare con qualcun altro (si rimette nel videoregistratore una cassetta "vergine" che poi tale non è). Quindi, può rinascere per me un rapporto nella misura in cui si "dimentica".
querelle is offline  
Vecchio 27-06-2007, 09.53.03   #8
falbala48
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Messaggi: 110
Riferimento: Investire sui NOI stessi ha senso?

Citazione:
Originalmente inviato da marco gallione
Dalle prime risposte ricevute, emerge un ragionato scetticismo circa la possibilità che davvero la rinascita di un amore, sotto nuove spoglie e in tempi diversi, sia proficua. Ed è effettivamente difficile darvi torto.

Avanzo però un leggero paradosso.
Siccome sul Forum si legge spesso della incapacità di amare, della paura che ciascuno di noi ha di restare solo (che ci rende insopportabili), o piuttosto della scarsa volontà a capire l'altro quando ci ama/soffoca troppo, o in definitiva della scarsa maturità/stabilità sentimentale che ci caratterizza, allora mi vien da dire: trovate impossibile che due che ci hanno provato, ma che non ha funzionato, provino - più esperti e maturi (grazie anche all'iniziale o primo fallimento ) - a ricominciare?

Certo, a volere le cose bisogna essere in due, e questo rende organizzativamente più difficile un ri-inizio (pur anche diverso nei modi e nei presupposti..).
Ma se la si vuol mettere - diciamo così - pessimisticamente, allora (per trovarci un po' di ottimismo) dovremmo dire che il fallimento di un rapporto al limite serve, come esperienza, per il prossimo...

Insomma, perchè non è la stessa coppia a beneficiare della propria esperienza iniziale negativa, facendo così un "regalo" alla nuova coppia che nascerà da ciascuno dei due?

Nessuno qui sul Forum che non abbia una esperienza diversa da raccontarci??
Nessuno che possa dirci, con la sua esperienza, quello che tante volte abbiamo sentito dire.. tipo ... ci siamo conosciuti, è iniziata, poi non eravamo sulla stessa lunghezza d'onda, ci siamo allontanati e poi, più consapevoli, è ricominciata con nuova e più consapevole linfa?
Nessuno?

Anche esperienze in senso contrario, ovviamente, son più che benvenute..!
Uffa non ho mai scritto tanto, da quando apri nuove discussioni ho scoperto che mi interessano quasi tutte e non posso farne a meno.
Veniamo al dunque, certo parlo della mia storia personale, mi offro volentieri ...mi sono separata dopo 20 anni... durante la crisi che precede l'uragano che spazza via tutto lui ha incontra una donna in chat...nasce una grande passione....ma lui è combattuto, dice di amarmi ancora (lo dice ancora oggi a distanza di sette anni)ed allora va e viene per quattro volte, dice che con lei gli basta solo un rapporto di amicizia ....ma lei vuole di più...allora paziente aspetto, lo riaccolgo ma lui è infelice si vede...lo lascio libero di andare o di restare... lui prova ma lei non gli da tregua...ogni qualvolta che sa che lui parte lei lo raggiunge...mi tiro indietro....lui torna..insomma sarebbe la storia infinita, credo che se avessi accettato avremmo vissuto in tre...quando come diceva indecisive c'è troppo dolore in una rottura è difficile tornare indietro e ricominciare...soprattutto quando c'è questa gran confusione nei sentimenti...ergo per me è impossibile.
falbala48 is offline  
Vecchio 27-06-2007, 11.58.16   #9
visir
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Messaggi: 436
Il mito di Orfeo e la piantina del visir.

Si racconta che Orfeo disceso agli inferi per riprendersi la donna amata fu tradito dalla sua mancanza di fiducia e, guardandosi indietro, venne trasformato in una statua di sale.

Nulla di nuovo sotto il sole, dunque.

Migliaia di anni sono passati, migliaia ne passeranno e l'uomo dovrà affrontare sempre se stesso, le proprie paure per essere libero.
Come Sisifo spingiamo enormi massi continuamente, senza soluzione apparente.

Personalmente mi faccio un punto di comprendere ogni volta quanto sia sciocco questo stato di cose, pur spingendo con molta lena i miei massi.

Ricordo che da bambino feci crescere una piantina.
La curavo ogni giorno in classe nella mia scuola elementare, quando fu grandicella dalla bambagia la piantai in un piccolo vaso di terracotta.
La inaffiavo e curavo con dedizione assoluta, ogni giorno.
Al momento propizio la portai a casa per farne dono a mia madre.
Il cuore mi traboccava di gioia.
Salite le scale di casa, lo ricordo come fosse adesso, inciampai nell'ultimo gradino e il vaso si ruppe.
Piansi.
Piansi, disperato, non posso descrivermi il mio dolore.
Una vicina sorridendo del mio sconforto mi regalò un altro vasetto e potei fare il mio dono.

Penso che l'amore sia un po' così, non bisogna piangere per i vasi rotti se la nostra piantina è ancora viva e può essere donata a chi riteniamo degno di questo regalo.
Si trova sempre qualche anima buona che sente le nostre lacrime e ci fa un piccolo regalo che ci permette di poter fare quell'ultimo metro che ci mancava per arrivare alla nostra casa.

Due cose sopra tutto tornano alla mia mente: non guardarsi mai indietro per non divenire una statua di sale e badare a dove si mettono i piedi ad ogni passo.

Buona piantina a voi...
visir is offline  
Vecchio 27-06-2007, 12.00.27   #10
vagabondo del dharma
a sud di nessun nord
 
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Originalmente inviato da marco gallione
Dalle prime risposte ricevute, emerge un ragionato scetticismo circa la possibilità che davvero la rinascita di un amore, sotto nuove spoglie e in tempi diversi, sia proficua. Ed è effettivamente difficile darvi torto.

Avanzo però un leggero paradosso.
Siccome sul Forum si legge spesso della incapacità di amare, della paura che ciascuno di noi ha di restare solo (che ci rende insopportabili), o piuttosto della scarsa volontà a capire l'altro quando ci ama/soffoca troppo, o in definitiva della scarsa maturità/stabilità sentimentale che ci caratterizza, allora mi vien da dire: trovate impossibile che due che ci hanno provato, ma che non ha funzionato, provino - più esperti e maturi (grazie anche all'iniziale o primo fallimento ) - a ricominciare?

Certo, a volere le cose bisogna essere in due, e questo rende organizzativamente più difficile un ri-inizio (pur anche diverso nei modi e nei presupposti..).
Ma se la si vuol mettere - diciamo così - pessimisticamente, allora (per trovarci un po' di ottimismo) dovremmo dire che il fallimento di un rapporto al limite serve, come esperienza, per il prossimo...

Insomma, perchè non è la stessa coppia a beneficiare della propria esperienza iniziale negativa, facendo così un "regalo" alla nuova coppia che nascerà da ciascuno dei due?

Nessuno qui sul Forum che non abbia una esperienza diversa da raccontarci??
Nessuno che possa dirci, con la sua esperienza, quello che tante volte abbiamo sentito dire.. tipo ... ci siamo conosciuti, è iniziata, poi non eravamo sulla stessa lunghezza d'onda, ci siamo allontanati e poi, più consapevoli, è ricominciata con nuova e più consapevole linfa?
Nessuno?

Anche esperienze in senso contrario, ovviamente, son più che benvenute..!

Falbala, ricordi che ne abbiamo già parlato?

Marco, se ti interessa, puoi andare a riprendere un thread da me aperto un po' di tempo fa dal titolo "il richiamo dell'ex", che tratta argomenti più o meno simili e dove troverai altri pareri non ancora postati d queste parti.

Ricordo di averlo aperto (forse anche tu ti trovi nella stessa situazione, non so) dopo che la mia ragazza mi aveva lasciato. Un periodo nero, di grande tristezza e oscurità, durante il quale tuttavia sentivo che mi aveva lasciato sì, ma la cosa non la lasciava per nulla indifferente. Era come se sapessi che lei, stando lontana da me, avrebbe sicuramente avvertito quello che sentivo io, le stesse cose, e non avrebbe saputo resistere al mio richiamo. Sai, sono quelle sensazioni che avverti grazie ad un sesto senso e che non sai bene spiegarti da dove provengano. Sapevo che quando la lasciavo andare e le concedevo la piena libertà, smettendo di assillarla e contattarla, lei avvertiva la profonda mancanza di me. Ci voleva solo del tempo.

Sai perchè ero così sicuro? Perchè era già accaduto. Eravamo stati insieme per la prima volta per 5 anni. Ci eravamo mollati e per 3 anni non ci eravamo più frequentati. Tuttavia da tanti segnali si percepiva che lei ci teneva a me e che si sarebbe rimessa con me di corsa. Avrebbe fatto di tutto per rimettersi con me, pur essendo stata lei a volermi lasciare, peraltro in un quadro di profonda crisi della storia. Le parti si erano invertite. L'ho fatta tribolare per un lungo periodo prima di rimettermi con lei, decidendo (molto razionalmente) dentro di me che lei fosse la donna della mia vita e che non potevo ignorarne il richiamo.

Ci siamo riemssi insieme, siamo stati pure bene insieme, ma c'era qualcosa che non andava anche questa volta. E allora lei, ex abrupto, senza nemmeno dar luogo ad una "crisi", se n'è andata di nuovo lasciandomi disperato. Ed ecco che aprivo quel thread, il richiamo dell'ex, perchè sentivo il mio potere su di lei, percepivo la mia forza, il mio fascino su di lei, qualcosa di magnetico soprattutto da un punto di vista fisico e passionale. E in effetti ho avuto ragione, lei si è rifatta sotto, voleva riprovarci, si chiedeva cosa ci fosse di tanto profondo che continuava a tenerci insieme nonostante tutte le peripezie. Io ci andavo con i piedi di piombo, non ce l'ho fatta a ricominciare incondizionatamente e con fiducia. Troppe le scottature prese. Al che lei ha capito e si è allontanata, lasciandomi comunque un profondo senso di amarezza. Sentivo che finiva qualcosa, stavolta veramente per sempre. Qualcosa di unico e bello, ma anche di tragico e patologico (così ha definito lei il suo ciclico bisogno di me). Qualcosa che ora sembra andato per sempre.

Ma io non mi fido del richiamo dell'ex: è qualcosa di diabolico e qualcosa a cui forse non sfuggiremo mai. Parlo di ex importanti, decisivi, storie grandi e memorabili (nel bene e nel male).

Volevi una storia, marco, eccoti servito...

Ultima modifica di vagabondo del dharma : 27-06-2007 alle ore 14.00.26.
vagabondo del dharma is offline  

 



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