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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 30-09-2007, 22.13.38   #11
semiseria
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Data registrazione: 03-09-2007
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)

Sei proprio una bella persona, sai? I tuoi compagni di classe sono degli autentici deboli, e devono avere una vita davvero vuota se non sanno fare altro che riempirla con cattiverie, oltre che con canne e alcool. Adeguarsi al gruppo e sentirsi forti al suo interno è tipico dell'età adolescenziale: tu sei in controtendenza e capisco che debba essere faticosissimo; non mollare, però, non ci sono solo loro; il mondo è pieno di gente che la pensa come te, come noi. Non è vero che i peccatori fanno la stessa vita dei giusti: gli mancano le più autentiche soddisfazioni, la serenità profonda, forse persino amicizie autentiche (non mi dilungo, ci sarebbe molto da dire!).
Stavo per scriverti di ignorarli totalmente... però chissà... Magari qualche bella rispostina ci starebbe bene; non è il caso di arrivare alle mani, ti abbasseresti al loro livello; mettili a posto con la grinta e la decisione che ti caratterizzano; saprai trovare tu il modo, le parole giuste, non c'è bisogno di offendere, basta dire la verità, la realtà di quello che loro sono.
Se hanno bisogno di darti fastidio è perché sei un personaggio scomodo, evidentemente li inquieti nel profondo.
Sono dei deboli, ricordatelo!
"Un albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce"
Fammi sapere il seguito, per favore....
semiseria is offline  
Vecchio 30-09-2007, 22.45.50   #12
hava
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Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)

L'incidente con la mamma della compagna di scuola non e' stata quella ad originare le presenti difficolta', ma se mai e' la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Tu sei diversa, perche' il tuo comportamento e' diverso, e questo irrita quei ragazzi che hanno l'unico scopo di continuare quel genere di vita. Dal momento che tu non partecipi ti sentono come una minaccia soprattutto per la loro coscienza, e vorrebbero trascinarti nel loro circolo vizioso. Ma ho l'impressione che tu sia abbastanza forte per dominare la situazione.
hava is offline  
Vecchio 30-09-2007, 22.59.03   #13
Horus_il_falco
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Data registrazione: 19-08-2007
Messaggi: 148
Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)

Citazione:
Originalmente inviato da Alexiel
Continuo qui il messaggio...con le ultime riflessioni e domande.
Ci rimango così male da quello che vengo a sapere...
Che caterva di bugie che si è inventata A...e gli altri che le credono...
Non sono rattristata, ma molto, molto delusa...e io che ci ho pure sofferto, che mi sono tormentata a pensare a possibili colpe gravi commesse!
Ora le cose non sono per niente migliorate, anzi.
In classe non parlo più con nessuno, scopro addirittura che C, A e B hanno contattato il mio ex (cn il quale nn avevo più rapporti) per sapere informazioni su di me e sui miei punti deboli...e senza problemi mi parlano di lui e di cattiverie che direbbe sul mio conto, ma poi lungi da me lo sento che lo definiscono uno "sfigato che ci sta solo dicendo delle cose importanti..."
Grazie al cielo sono riuscita a parlargli e a bloccarlo prima che iniziasse a spifferare "cose vere", dice di essersi accorto anche lui di questo strano interesse morboso verso i miei segreti che avevano negli ultimi tempi C e A.
Soprattutto C, l'unico che ancora mi parla e si finge mio amico...
Quando li guardo in faccia mi chiedo...ma con che coraggio questa gente non si vergogna delle bugie che dice?
1)A, come diamine fa a vivere imperturbata in un mondo di così grandi calunnie?! Come fai a mentire a TUA MADRE con così tanta leggerezza?
Io quando sono uscita e ho bevuto un cocktail gliel'ho subito raccontato in modo che non pensasse che voglio avere segreti con lei!!
Possibile che per questa persona (A, s'intende) non esistano "sensi di colpa"?!
2)B, che fino a pochi mesi fa era la mia migliore amica e mi stimava, che cosa ha dentro di sè per poter essere così falsa e velenosa nei miei confronti, che per lei sono stata sempre pronta a dare molto, che verso di lei nutrivo una profonda sincerità e un forte affetto (fino a che non l'ho scoperta con la canapa in borsa...), che pur di chiarire una questione con lei ho fatto registrare un'assenza arbitraria e sacrificato la mia nota di condotta, prendendo un'insufficienza?
3)C perchè si schiera sempre dalla parte del più forte e non del più giusto?
Perchè esistono persone come lui, che per quanto riconoscano dove sta la correttezza preferiscono andarsene nella squadra avversaria dove c'è la vittoria sicura?
4)Degli altri non so cosa dire...come si può credere ciecamente alle calunnie di una tizia senza neanche informarsi sulla pienezza dei fatti da tutte le fonti?
Come si possono esprimere giudizi razionalmente così contraddittori a cuor leggero?
5) E ancora...su quale base giudicano i giovani d'oggi?! Cavolo! Se uno non esce la sera, se uno se ne sta con gli amici solo a mangiare una pizza senza andare a ubriacarsi, se uno rifiuta una sigaretta, se uno dice chiaramente (come ho fatto io in passato) "ho paura della canapa"...possibile che sia uno sfigato?
5a)Sono personaggi che non sanno fare il minimo ragionamento logico pulito, con il quale si renderebbero conto più che facilmente della mia innocenza...possibile che siano così stupidi?
5b) Possibile che siano stati così maledettamente subdoli da mettersi contro di me in gruppo e soprattutto quando stavo male, consapevoli che prendendoli uno per uno li avrei messi a tacere senza problemi (come già in passato è successo)?! È umano approfittarsi delle debolezze altrui e mettersi in gruppo soltanto per battere un individuo...ed è appagante come soddisfazione?
5c)Caxxo ma la società se ne accorge che questi giovani che cresce oggi con ideali totalmente distorti, saranno gli adulti che governeranno il mondo tra qualche anno?
6) Ora vado pesantemente sul soggettivo.
Ho deciso di tagliare definitivamente i ponti con questa gente.
Non mi spreco neanche a cercare di far cambiare idea a chi ha creduto come un'allocco alle menzogne di A.
Sono detentrice di verità, ma sono anche tremendamente sola.
Sapevo che prima o poi sarei rimasta da sola a combattere (vi sembrerà strano ma l'ho presentito mentre pregavo una sera...), sola per affrontare una vita e diventare più forte.
Non è facile andare avanti così, sola, giudicata e consapevole dell'ipocrisia di chi si finge mio amico, soprattutto ho di tanto in tanto la voglia (ora che ho ripreso la mia sicurezza) di fronteggiare questa gente e affondarli uno per uno, come so che sarei capace di fare...ma non so se è la cosa giusta.
Come posso combattere ferendo di taglio e d'affondo a testa alta, quando il mio avversario mi attacca solo subdolamente alle spalle?
Oppure devo lasciarli perdere, come sto facendo ora, e andare avanti per la mia strada...sapendo che un giorno la verità verrà fuori e mi gratificherà con le richieste di perdono di poveri idioti che non hanno avuto fede in me?
7) La verità, che ora sta chiusa in me e che io condivido se non con le persone che già mi credono e con i rarissimi che "vogliono sapere da entrambe le parti", verrà fuori un giorno?

Scusate la lunghezza del messaggio...ma sono cose veramente che mi hanno molto delusa...non credevo fossimo così maledetti noi uomini, e perdonatemi anche per le tematiche, forse non al top dell'interesse, ma secondo me degne di tristi note.
Aiutatemi a capire, a capirli e a capirmi perfavore.
Dopo questa situazione non chiedetemi più di avere fiducia in qualcuno per un bel po' di tempo...visto che l'unica certezza di verità ce l'ho in me stessa.
E' successo anche a me, veramente sono passati degli anni e ancora sento queste tue frasi come senza risposta, alcune cose forse non avrano mai risposta? me lo chiedo, oppure mi chiedo come é possibile che in questo mondo persino quelli che ti volevano bene ti nascondano le risposte del loro essere cosí velenosi, arrivisti e letteralmente cattivi?
Come é possibile che anche dopo anni e anni sia come se niente fosse, le persone oggi sono razziste, e ti buttano all'inmondizia con la tua stessa fiducia perché poi secondo loro non bisogna mai fidarsi e si approfittano che il mondo vale ***** ti traumatizzano tanto piú sei innocente in questione traumatizzano la tua anima, la tua psiche vogliono farti male, non sanno loro quanto. Chi é malato poi alla fine? il medico o il paziente?
Horus_il_falco is offline  
Vecchio 01-10-2007, 02.47.02   #14
cannella
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)

Citazione:
Originalmente inviato da donella
Ipotesi da mamma: se i tuoi compagni ti avessero considerato "svampita" ...oggi saresti "dei loro" nonostante tutto.

Ma tu non sei "svampita" (lo dici tu e si vede). Ergo: quel che fai o dici o "sbagli".... è esattamente quel che VUOI fare, dire o "sbagliare".

Ti sei tradita? ... Per loro, una ragazza così, si "tradisce" se vuole farlo... altrimenti PUO' evitarlo...

Alla fine. sia pure molto indirettamente, quello che i tuoi "ex" amici ti riservano è un attestato di merito.

Sincera sincera sincera: se tu fossi mia figlia... cercherei con tutte le forze di farti "vedere" come si può essere molto più Autentiche o, all'estremo opposto, molto più Perfide. Nella convinzione assoluta che non si possa essere "un po'" autentiche e "un po'" perfide, ma nall'altrettanto forte rispetto della natura di mia figlia... a cui penso di dover dare tutti i colori ... afinchè possa scegliere quello che sente di più....

Poi, sempre da mamma, e sempre se tu fossi mia figlia... non passerei notti insonni... nell'assoluta certezza che - comunque - saprai senz'altro riprendere DA SOLA la regìa di tutto!!!


Quoto Donella perchè leggendo il tuo racconto ho percepito le sue stesse sensazioni.

Per risolvere i casi della vita è più utile partire da se' stessi che dal comportamento altrui: alla fine gli avvenimenti sono lezioni dalle quali si può imparare, oppure al contrario chiudersi a riccio nella convinzione che la colpa sia sempre degli altri.

Leggendo il racconto si evince un giudizio nemmeno tanto celato, che è il tuo in prima battuta:
Giudichi l'amica alla quale "piacciono troppo i ragazzi", e l'altra che prima era tua amica, abbandonata nel momento in cui ha scoperto che fa uso di marjuana.

Partiamo da questa seconda amica, che prima consideravi alleata e poi hai deciso che non meritava più la tua stima.
Perchè non meritava più la tua amicizia? Non ti fidavi più di lei? Pensavi che il suo comportamento avrebbe in qualche modo inciso su di te?
Forse per lei questa è stata una delusione, forse si sarebbe aspettata da un'amica che il suo comportamento sarebbe stato compreso o che comunque non avrebbe inciso sul vostro rapporto.
Forse un'amica potrebbe chiedersi cosa c'è dietro all'uso di una sostanza e nel caso offrire un aiuto.

Anche a me capitò una cosa simile ai tempi del liceo: difficile non capire che X faceva uso di sostanze ben più pesanti della marjuana.
Ma la compagnia, me compresa, che le voleva bene cercò di starle vicino il più possibile; sua madre che sapeva, me lo chiese direttamente.
Purtroppo non riuscimmo a fare molto ma lei sapeva che la porta era sempre aperta e più volte rimase con me nei pomeriggi di sconforto quando l'aiutavo a studiare e a ripassare le lezioni.

L'amica che mente alla madre invece: niente, ha detto bene Donella a mio parere.

Con questo non voglio affermare che tu abbia sbagliato e che gli altri siano nel giusto, ma ci sono malattie giovanili ed errori a volte fisiologici e la speranza che si tratti di un passaggio verso un'età più consapevole; l'importante è non rimanerne invischiati.

Troverei utile nel tuo caso la sospensione del giudizio nei confronti dei tuoi amici, il resto verrà da se'.
cannella is offline  
Vecchio 01-10-2007, 14.40.03   #15
crepuscolo
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)

Citazione:
Originalmente inviato da Alexiel
Salve, grazie per le risposte che mi avete dato, come vedo confermato da voi, non sono io ad essere in torto...
E infatti io non sento nessun senso di colpa, ma ancora mi rimane dentro il cruccio di come certa gente fa a vivere in un mondo di calunnie...
Secondo voi quando mi guardano in faccia, consapevoli delle balle inventate, provano qualcosa di simile alla vergogna?
Vi faccio un esempio, ieri sera sono uscita con una mia VERA amica, con cui sto bene, e che dice di avere i miei stessi problemi, di trovarsi cioè fuori luogo nella sua classe perchè diversa dalla gente omologata.
A casa c'erano i miei genitori...sapete cos'è successo?
Sono arrivati scherzi telefonici da parte di A, B e un loro amico (C era via con i suoi genitori, ma sicuramente non si sarebbe tirato fuori da quest'idea) in cui m'insultavano e prendevano in giro me e il mio ex (che non c'entra assolutamente con loro...).
Quando mia mamma me l'ha detto ci sono rimasta male...lei era furiosa...io solo vuota...alla nostra età si fanno ancora scherzi telefonici?
La cosa che più mi fa rabbia è che sono in gruppo, in superiorità numerica...perchè non vengono ad affrontarmi di petto?
Io sarei disposta ad affrontarli di petto, e non so se, con la forza d'animo e la convinzione che ho, finirei per perdere, a meno che, come spesso ho visto fare a B (la mia ex migliore amica, tanto per intenderci), si arrivi alle mani.
Ma anche se dovessi inesorabilmente uscirne sconfitta da uno scontro faccia a faccia, preferirei vivamente che questa guerra si combattesse alla luce del sole, come fanno le persone mature.
Perchè ricorrere a falsità subdole, ad insulti così insidiosi?
Mi sento così impotente...io non reagisco di mia volontà, perchè non voglio dargliela vinta e cedere alle loro provocazioni alle spalle, ma anche il non reagire, con la forza e le potenzialità che ho, mi fa stare male e mi fa sembrare come se stessero vincendo loro.
Inoltre ho una gran paura che ora comincino a prendersela magari con il gruppetto dei soprannominati "bigotti" solo perchè sto con loro e perchè sono dalla mia parte...
Ho paura di fare del male ai pochi e veri amici che mi ritrovo.
La via che ho intrapreso io è quella della giustizia, senza dubbio, ma è così tortuosa e odiata dagli altri che anche se so che devo continuare mi vengono un sacco di dubbi e angosce, e non ditemi che sono debole: non lo sono, perchè la continuerò fino in fondo...
Solo che sono incerta...a cosa mi servirà arrivare in fondo?
Avrò poi qualcosa di più rispetto agli altri, se non una coscienza pulita?
Alla fine peccatori e santi vivono la stessa vita, anzi, molte volte i peccatori ricevono molte più gratificazioni, e non è giusto per niente.

Decidi.
In qualche modo ti mancano questi personaggi, da te descritti come: bugiardi, ingiusti etc. Che guerra vuoi fare e a chi , non vuoi dargliela vinta solo perchè in fondo ti dispiace essere fuori dal branco...se davvero vuoi differenziarti ricorda che forse dovrai rimanere sola. Impossibile stare con ..e allo stesso tempo lontano da...Dici cosa mi servirà arrivare fino in fondo? A nulla, cosa cerchi? Ti servirà a stare bene con te stessa, ti sembra poco?
crepuscolo is offline  
Vecchio 02-10-2007, 13.38.43   #16
donella
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)

Citazione:
Originalmente inviato da cannella
Troverei utile nel tuo caso la sospensione del giudizio nei confronti dei tuoi amici, il resto verrà da se'.

Sintesi, per me , SUBLIME!!!!!!!
donella is offline  
Vecchio 02-10-2007, 15.21.40   #17
Alexiel
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)

Citazione:
Partiamo da questa seconda amica, che prima consideravi alleata e poi hai deciso che non meritava più la tua stima.
Perchè non meritava più la tua amicizia? Non ti fidavi più di lei? Pensavi che il suo comportamento avrebbe in qualche modo inciso su di te?
Forse per lei questa è stata una delusione, forse si sarebbe aspettata da un'amica che il suo comportamento sarebbe stato compreso o che comunque non avrebbe inciso sul vostro rapporto.
Forse un'amica potrebbe chiedersi cosa c'è dietro all'uso di una sostanza e nel caso offrire un aiuto.

Quando ho visto B fumare per la prima volta canapa (e ridursi non molto bene) gliel'ho detto che disapprovavo il suo modo di fare e che la sostanza che portava in borsa mi faceva paura, e anche che mi faceva temere per lei.
Lei mi ha semplicemente risposto di farmi i caxxi miei, che stava bene così, non aveva bisogno di prediche o altro.
Quella sera in cui lei ha fumato (eravamo in gita scolastica) subito si è sparsa la voce, un po' perchè le sue condizioni erano evidenti (anche se negava con ostinazione e rabbia), un po' perchè si sa, alle lingue piace spettegolare.
Lei si era arrabbiata molto con me, rimproverandomi di averla portata in mezzo agli altri (quando lei ha tirato fuori la canapa c'erano altre 5 persone circa, di cui due già ubriache fradice, e in seguito i 3 sani se ne sono andati da altre parti a divertirsi e a conciarsi, rimasta sola con lei e gli altri due ho pensato di farmi seguire dove c'erano altri nostri compagni) e di aver reso "pubblica" la sua condizione.
Le avevo chiesto scusa, anche se non mi sentivo per niente colpevole.
Il mio gesto era frutto del panico e della preoccupazione; non potevo di certo lasciarla lì come un sacco di patate in una città straniera.

Da questo io ne deduco che se lei avesse veramente problemi, avrebbe anche cercato di capire che il mio agire non era mirato ad altro che al suo bene, inoltre sapeva che l'avrei aiutata o avrei cercato, qualsiasi cosa avesse.
Io dal canto mio, come posso stare vicino ad una persona che mi rifiuta?
Ci sono stata per 6 anni con lei, donandole sorrisi silenziosi e incoraggianti quando stava male e non voleva parlarne.
Non posso combattere contro i mulini a vento.
Con lei ho chiuso definitivamente ieri: in piena ricreazione sono andata in bagno per bere e l'ho trovata lì, infreddolita e ammalata.
Avevo voglia di chiederle con strafottenza dove fossero i suoi amici, dove fosse A, la sua migliore amica (che ho visto tra l'altro con un altro ragazzo in pausa), dove fosse C, con cui sembra avere così tanto feeling ultimamente...
Ma non le ho rivolto la parola, ho salutato una per nome passandole davanti, e una mezz'ora dopo la sento che mi chiama "stronza perchè non l'ho neanche cagata in bagno quando stava male...", naturalmente spettegola con C e A.
Lo so, sono stata insensibile e maligna nell'agire, ma sono stufa, ora sono diversa da prima, e loro non esistono più, anche se sono sola.
E che spettegoli pure (non chiedo che abbia il coraggio di venire a dirmi le cose in faccia). Mi sa che ha una moralità e una visione degli amici un po' alterata.

Citazione:
In qualche modo ti mancano questi personaggi, da te descritti come: bugiardi, ingiusti etc. Che guerra vuoi fare e a chi , non vuoi dargliela vinta solo perchè in fondo ti dispiace essere fuori dal branco...se davvero vuoi differenziarti ricorda che forse dovrai rimanere sola. Impossibile stare con ..e allo stesso tempo lontano da...Dici cosa mi servirà arrivare fino in fondo? A nulla, cosa cerchi? Ti servirà a stare bene con te stessa, ti sembra poco?

No, non mi dispiace essere fuori dal branco, perchè nel branco non ci sono mai stata.
Alle spalle so che loro mi definivano "sfigata" comunque, perchè non uscivo la sera.
Sono uscita una volta con loro, ho bevuto un cocktail e sì, lì per lì mi sentivo bene, ma poi ho avuto vergogna di me stessa.
Che cosa ho dimostrato a me stessa bevendo con loro? Niente.
Che cosa ho trovato in me stessa dopo aver bevuto? Il solito vuoto e i soliti problemi.

Non voglio dargliela vinta perchè odio perdere, l'ho sempre odiato.
Mi sento impotente a sapere che loro ridono e s'inventano balle su di me.
Io sono una ragazza da scontro diretto, odio gli inganni e le cose subdole, mi piacciono i confronti i faccia a faccia onesti e leali...e loro non li sopporto perchè stanno agendo in modo molto scorretto e pusillanime.

Stare da sola.
Stare da sola mi servirà a non infangarmi ancora di più la coscienza, a sapere di non essermi umiliata solo per entrare in un gruppo.
Sarà motivo di orgoglio e dignità, anche se è una strada dura quella controcorrente.
Quello che spero è che mi renda più saggia e più forte, un po' più consapevole della vita e della gente che mi circonda.
Perchè ho tanto bisogno di crescere per diventare una donna matura e grande.
Alexiel is offline  
Vecchio 04-10-2007, 22.04.40   #18
NebbiaINvalPadana
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)

Dire che ti sia capitata una cosa meravigliosa mi sembra eccessivo
Ma è pur vero che questo grosso problema rappresenta per te una grandissima opportunità.

Tuttavia vedo in te un elemento molto pericoloso per stessa. Sembra che tu ci tenga a dimostrare che tu hai ragione e gli altri torto, che tu sei quella buona e loro i cattivi. Da come l'ha descritta tu sembra anche così, cioè che tu sia stata presa di mira, ma tu non devi dimostrare niente a nessuno.
Innanzitutto perchè una persona che sa di valere non da valore -mai- ai veleni altrui, perchè inevitabilmente arriva a dargli una mano.

Ho visto in te la necessità di avere delle conferme anche qui nel forum. Ora, non vorrei sembrare eccessivamente critico nei tuoi confronti, anche perchè sentire che non ti trovi bene con persone dai valori incivili (chiamiamoli così) non può che catturare la mia simpatia. Anche io, e non solo (ma siamo un forum di disagiati? ) abbiamo avuto esperienze analoghe.

Ad ogni modo, non ti devi mai contrapporre a loro, cioè:

1. Sarebbe un dialogo (già se fosse un dialogo sarebbe tanto) che non porterebbe alcun beneficio per te, evitalo

2. Se sai di essere nel giusto non hai bisogno che qualcuno te lo confermi, soprattutto queste persone! Ad esempio quando un idiota mi da ragione io mi metto paura. Cmq questo non vuol dire essere arroganti, discutere civilmente con persone valide è sempre un buon abito.

3. Noto un eccessivo coinvolgimento emotivo in tutto questo, comprovato dal romanzetto che hai scritto , il che porta con sé sofferenza mentale e a volte fisica, cose che tu non vuoi! Niente coinvolgimento emotivo.

4. Non fare l'errore di credere che la situazione migliori o che le persone migliorino. Tra qualche tempo qualcuno tornerà da te, tieni la porta chiusa, perchè se li fai entrare faranno casino di nuovo. Le situazioni non migliorano, solo tu puoi migliorare.

Chiuso questo paragrafetto (anche io sto scrivendo un romanzo ) noto che vedi la "canapa" come una specie di diavolo fatto persona. Mi trovi d'accordo che come tutte le droghe siano dannose, ma le canne non sono certo peggio dell'alcol, anzi... per esempio il tabacco è più dannoso, cmq: http://www.mentecritica.net/la-marij...nte/jimmi/290/ .

Poi non ho ben capito perchè hai raccontato tutto alla madre. Se il tuo intento era quello di aprirle gli occhi, allora è onorevole, ma dubito che una S.... incallita abbia una madre di natura molto diversa. Nel migliore dei casi non è in grado di gestire la figlia e se tu le racconti determinati fatti non migliorerai le condizioni della madre, della figlia, e darai carne ai lupi.

PS Le persone sono sempre in cerca di un capro espiatoria da lapidare. Soprattutto chi disconosce il loro sitema di valori. Ma se tu vuoi migliorare le cose devi essere il più gentile che puoi, perchè se reagisci con violenza, fisica o verbale, darai loro un motivo (futile, ma un motivo) per odiarti.

Forza e coraggio.
NebbiaINvalPadana is offline  
Vecchio 05-10-2007, 13.18.22   #19
Alexiel
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Riferimento: Colpevole di verità (e altre questioni)

Citazione:
Originalmente inviato da NebbiaINvalPadana
Dire che ti sia capitata una cosa meravigliosa mi sembra eccessivo
Ma è pur vero che questo grosso problema rappresenta per te una grandissima opportunità.

Tuttavia vedo in te un elemento molto pericoloso per stessa. Sembra che tu ci tenga a dimostrare che tu hai ragione e gli altri torto, che tu sei quella buona e loro i cattivi. Da come l'ha descritta tu sembra anche così, cioè che tu sia stata presa di mira, ma tu non devi dimostrare niente a nessuno.
Innanzitutto perchè una persona che sa di valere non da valore -mai- ai veleni altrui, perchè inevitabilmente arriva a dargli una mano.

Ho visto in te la necessità di avere delle conferme anche qui nel forum. Ora, non vorrei sembrare eccessivamente critico nei tuoi confronti, anche perchè sentire che non ti trovi bene con persone dai valori incivili (chiamiamoli così) non può che catturare la mia simpatia. Anche io, e non solo (ma siamo un forum di disagiati? ) abbiamo avuto esperienze analoghe.

Ad ogni modo, non ti devi mai contrapporre a loro, cioè:

1. Sarebbe un dialogo (già se fosse un dialogo sarebbe tanto) che non porterebbe alcun beneficio per te, evitalo

2. Se sai di essere nel giusto non hai bisogno che qualcuno te lo confermi, soprattutto queste persone! Ad esempio quando un idiota mi da ragione io mi metto paura. Cmq questo non vuol dire essere arroganti, discutere civilmente con persone valide è sempre un buon abito.

3. Noto un eccessivo coinvolgimento emotivo in tutto questo, comprovato dal romanzetto che hai scritto , il che porta con sé sofferenza mentale e a volte fisica, cose che tu non vuoi! Niente coinvolgimento emotivo.

4. Non fare l'errore di credere che la situazione migliori o che le persone migliorino. Tra qualche tempo qualcuno tornerà da te, tieni la porta chiusa, perchè se li fai entrare faranno casino di nuovo. Le situazioni non migliorano, solo tu puoi migliorare.

Chiuso questo paragrafetto (anche io sto scrivendo un romanzo ) noto che vedi la "canapa" come una specie di diavolo fatto persona. Mi trovi d'accordo che come tutte le droghe siano dannose, ma le canne non sono certo peggio dell'alcol, anzi... per esempio il tabacco è più dannoso, cmq: http://www.mentecritica.net/la-marij...nte/jimmi/290/ .

Poi non ho ben capito perchè hai raccontato tutto alla madre. Se il tuo intento era quello di aprirle gli occhi, allora è onorevole, ma dubito che una S.... incallita abbia una madre di natura molto diversa. Nel migliore dei casi non è in grado di gestire la figlia e se tu le racconti determinati fatti non migliorerai le condizioni della madre, della figlia, e darai carne ai lupi.

PS Le persone sono sempre in cerca di un capro espiatoria da lapidare. Soprattutto chi disconosce il loro sitema di valori. Ma se tu vuoi migliorare le cose devi essere il più gentile che puoi, perchè se reagisci con violenza, fisica o verbale, darai loro un motivo (futile, ma un motivo) per odiarti.

Forza e coraggio.

Grazie mille, ti quoto pienamente perchè riconosco che hai assolutamente ragione.
Cercherò di seguire i tuoi punti e non farò mai più rientrare nessuno di quelli tra le simpatie.

C'è una cosa che però forse non hai capito (come dici anche tu): io parlando con la madre di A le ho solo raccontato che A non era stata con me la sera prima e che non avevamo ricerche da fare per storia, presupposti da cui poi la donna non so quali conclusioni abbia tratto.
Secondo la versione di A (quella ufficiale cioè, che tutta la scuola conosce), io mi sarei presentata da sua madre e le avrei raccontato tutto di mia spontanea volontà: che lei fuma, beve, ecc.
...La fantasia degli adolescenti vola!!
Alexiel is offline  

 



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