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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 01-11-2007, 15.10.56   #11
aile
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Riferimento: Autoerotismo… possibile parlarne?

Citazione:
Originalmente inviato da Franco
A che scopo la scrittura in generale? Quali e quanti i problemi coinvolti in senso oggettivo e soggettivo? Problema psico-logico? Problema per gli utenti del forum a cui piace la psico-logia? O non piuttosto un problema cartesiano? Quanto è pre-giudizio e quanto lo é inevitabilemte? Le domande anche qui potrebbero susseguirsi.........


Io ho inteso la parola "tabù" in una sua sfumatura,credo: qualcosa di cui,pur essendo tutti a conoscenza,non si riesce a fare un argomento di discussione.

E' ovvio che l'autoerotismo non è più un tabù dal punto di vista che chi
ne parla,sta dissacrando qualche muro di cristallo o sta parlando di qualcosa di "imparlabile".Non siamo più nell'epoca in cui la masturbazione è vista come peccato corporale.Socialmente,credo,e anche dal punto di vista medico e fisiologico,l'autoerotismo è diventato un argomento..come tutti gli altri,non mi sembra che ci sia questo grande oscurantismo e colpevolizzazione.

Spesso ho letto su riviste articoli a riguardo,e qui e là i tentativi (più o meno)
maldestri di educazione sessuale ci sono,quindi la mia definizione di tabù non era riferita una situazione di oscurità sull'argomento.Semplicemente come una difficoltà a parlarne.E credo che anche per gli altri,per gli uomini maturi,per chi è in coppia...la difficoltà sta nell'affrontare l'argomento..non nel fatto che l'atto di per sè sia visto in malo modo.

Credo che sia una grande conquista,quella di poterne parlare liberamente,io non sono ancora pronta,potrei scrivere mille particolari,qui,dietro lo schermo e la tastiera,ma parlarne di persona mi imbarazza.

Questo voleva essere il mio concetto di tabù.
aile is offline  
Vecchio 01-11-2007, 18.43.35   #12
Franco
Ospite abituale
 
Data registrazione: 21-10-2005
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Riferimento: Autoerotismo… possibile parlarne?

Citazione:
Originalmente inviato da aile
Io ho inteso la parola "tabù" in una sua sfumatura,credo: qualcosa di cui,pur essendo tutti a conoscenza,non si riesce a fare un argomento di discussione.

E' ovvio che l'autoerotismo non è più un tabù dal punto di vista che chi
ne parla,sta dissacrando qualche muro di cristallo o sta parlando di qualcosa di "imparlabile".Non siamo più nell'epoca in cui la masturbazione è vista come peccato corporale.Socialmente,credo,e anche dal punto di vista medico e fisiologico,l'autoerotismo è diventato un argomento..come tutti gli altri,non mi sembra che ci sia questo grande oscurantismo e colpevolizzazione.

Spesso ho letto su riviste articoli a riguardo,e qui e là i tentativi (più o meno)
maldestri di educazione sessuale ci sono,quindi la mia definizione di tabù non era riferita una situazione di oscurità sull'argomento.Semplicemente come una difficoltà a parlarne.E credo che anche per gli altri,per gli uomini maturi,per chi è in coppia...la difficoltà sta nell'affrontare l'argomento..non nel fatto che l'atto di per sè sia visto in malo modo.

Credo che sia una grande conquista,quella di poterne parlare liberamente,io non sono ancora pronta,potrei scrivere mille particolari,qui,dietro lo schermo e la tastiera,ma parlarne di persona mi imbarazza.

Questo voleva essere il mio concetto di tabù.


aile,

comunque positivo sarebbe se la parte del mio intervento da te quotata fosse stato uno spunto per riflettere. Temo però che tu non abbia compreso il mio discorso sulla scrittura, il quale intendeva porre la questione del peso della scrittura in quanto tale, più che quello della scrittura sul fenomeno dell'auto-erotismo umano. non intendo insomma dire che quello dell'auto-erotismo sia un argomento per me difficile perchè da me stesso in qualche modo vissuto come Tabù.

In ogni caso, quanto hai scritto mi offre la possibilità di ripetere in qualche maniera ciò nche ho scritto in altre discussioni centrate sulla sessualità umana.

Vorrei subito farti notare come i tuoi interventi non si armonizzino con quelli di maxim ed arwen. Già il titolo dato al thread lascia intendere in che modo il suo autore intenda la questione. Non mi sembra che maxim sia il tipo da soffrire d'imbarazzi e pruderies vari in argomenti concernenti il sessuale. Almeno nell'ambito di "Riflessioni"! Auto-erotismo...possibile parlarne? Domanda che lascia subito intendere la risposta: no, di auto-erotismo non si parla. Lo stesso maxim:"Non se ne è mai parlato in questo forum a parte in una vecchia discussione ove l’argomento era presentato come una sorta di “problema”…che ne pensate miei cari psicologi sull’argomento? …quale rapporto avete avuto od avete con tale pratica?"

Sin'ora gli interventi sono stati pochi. Si è appena cominciato, è vero. Eppure è gia accaduto qualcosa che forse è in secondo piano e che sarebbe probabilmente rimasto tale fino alla chiusura dell'intera discussione: c'è chi ha detto che l'autoerotismo non è più una gran tabù e chi au contraire ha puntato il dito contro la "chiesa cattolica" - le virgolette desiderano invitare il lettore e la lettrice alla riflessione sull'etimo dell'aggettivo "cattolica" , il quale in quanto significante qualcosa come "universale" mal si presterebbe a fungere da complemento di specificazione-, allo scopo di ribadire ormai "classiche" coppie di concetti e fenomeni: sesso e tabù(sesso come tabù) e "chiesa cattolica" e tabuizzazione del sesso in quanto tale; ma nessuno ha ancora parlato, scritto di auto-masturbazione scendendo come si dice nei particolari della propria esperienza. Con ciò non intendo dire che nell'ambito di una situazione come quella di "Riflessioni" lo si "debba" fare.

Scrivi:"Io ho inteso la parola "tabù" in una sua sfumatura,credo: qualcosa di cui,pur essendo tutti a conoscenza,non si riesce a fare un argomento di discussione."

Già questo non è per me scontato. Ne se proprio certa? Tutti sono a conoscenza dell'auto-masturbazione? Intendi forse dire che "tutti" sono consapevoli di toccarsi in qualche maniera nel senso che maschietti e femminucce si toccano spesso per fare la pipì e lavarsi? A tal proposito sarebbe molto interessante ri-flettere sul fatto che i maschietti a differenza delle femminucce siano anatomo-fisiologicamente costretti a toccarsi per poter fare la pipì. Chissà quante madri avranno mollato la presa dell'evacuazione del maschietto dicendosi:" tanto se lo prende in mano comunque! e se lo prenderà in mano comunque per migliaia di volte.
Che sollievo invece per le femminucce:" possono fare pipì e cacca senza toccarsi!, che miracolo, che benedizione............

In che senso "a conoscenza" dunque?! Conoscenza di quale natura e grado? In che senso le nonnine di 80-90 anni sono a conoscenza dell'auto-masturbazione? Sei proprio certa che dopo un periodo di infantile e dunque ssotanzialmente in-conscia esplorazione auto-erotica abbiano vissuto una vita di consapevole auto -erotismo?

Come conciliare una conoscenza universale del fenomeno con la difficoltà di parlarne, discuterme? E' quello dell'auto-erotismo un tabù o no? E' forse quello dell'auto-erotismo il più grande dei tabù sessuali? E quello femminile ancor di più di quello maschile? Una donna che si masturba senso sensi di colpa non è forse il più grande dei tabù sessuali? e dunque uno dei più grandi Tabù della famiglia umana? Ciò che massimamente deve esser-proibito? E se sì, perchè?

Franco
Franco is offline  
Vecchio 01-11-2007, 19.20.00   #13
DaphneArgent
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Riferimento: Autoerotismo… possibile parlarne?

Io penso che l'autoerotismo sia una pratica naturale così com'è l'atto sessuale 'a due'. Anzi credo che sia una cosa fondamentale nell'età adolescenziale, perchè ci introduce al sesso, ci prepara psicologicamente a quando lo faremo con un altra persona, così da non coglierci totalmente impreparati ^_*

Dal punto di vista culturale, penso che tutto dipenda dall'idea che la chiesa ci ha dato dell'atto sessuale, ovvero che è qualcosa di impuro se non quando è fatto per procreare. disperdere il seme è peccato, e l'autoerotismo è la rappresentazione più calzante di questa dispersione. quindi, questa timidezza secolare riguardo al sesso, più le inibizioni e tutto il resto, hanno reso la masturbazione qualcosa che dalla società in generale non è ben vista, e anche se non siamo più vincolati in tal modo alla Chiesa è inevitabile che qualche briciolina di questi preconcetti permanga nella società.

Per tutto il resto concordo più o meno pienamente con Vagabondo!

La figura della donna è stata messa in una posizione sconviente dal punto di vista sesso, e accantonando la pornografia ecc che penso sia proprio un mondo a parte, è difficile che la società intenda la donna come una creatura che può provare piacere, ed è per questo quindi che la masturbazione femminile è vista in modo così anomalo, quasi come se non fosse possibile che la donna possa avere la voglia di provare piacere. invece per l'uomo, che per produrre sperma e quindi procreare ha la necessità di godere, a cui quindi il piacere si associa con molta più rilassatezza, forse la pratica dell'autoerotismo è vista in modo scontato.
Cosa ne pensate?

Riprendendo più direttamente la domanda di maxim, io ho un rapporto molto spontaneo e privo di inutili pudori con l'autoerotismo, è una cosa che rilassa, da piacere, svaga, libera il corpo e ti sfoga da quasi ogni nervosismo ^_* Inoltre è utile per conoscere il proprio corpo, scoprire nuovi punti di piacere, così da poterli condividere col partner e godere insieme di più dell'atto. Non penso assolutamente che in età matura sia qualcosa di risibile, data l'opinione che ho della pratica, e penso invece che sia normale alle volte aver voglia di stare da soli piuttosto che farlo sempre col partner. è un modo diverso di godere, tutto qua.
DaphneArgent is offline  
Vecchio 02-11-2007, 01.04.15   #14
aile
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Riferimento: Autoerotismo… possibile parlarne?

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Originalmente inviato da Franco

Scrivi:"Io ho inteso la parola "tabù" in una sua sfumatura,credo: qualcosa di cui,pur essendo tutti a conoscenza,non si riesce a fare un argomento di discussione."

Già questo non è per me scontato. Ne se proprio certa? Tutti sono a conoscenza dell'auto-masturbazione? Intendi forse dire che "tutti" sono consapevoli di toccarsi in qualche maniera nel senso che maschietti e femminucce si toccano spesso per fare la pipì e lavarsi? A tal proposito sarebbe molto interessante ri-flettere sul fatto che i maschietti a differenza delle femminucce siano anatomo-fisiologicamente costretti a toccarsi per poter fare la pipì. Chissà quante madri avranno mollato la presa dell'evacuazione del maschietto dicendosi:" tanto se lo prende in mano comunque! e se lo prenderà in mano comunque per migliaia di volte.
Che sollievo invece per le femminucce:" possono fare pipì e cacca senza toccarsi!, che miracolo, che benedizione............

In che senso "a conoscenza" dunque?! Conoscenza di quale natura e grado? In che senso le nonnine di 80-90 anni sono a conoscenza dell'auto-masturbazione? Sei proprio certa che dopo un periodo di infantile e dunque ssotanzialmente in-conscia esplorazione auto-erotica abbiano vissuto una vita di consapevole auto -erotismo?



Aiuto!Non so da dove cominciare!
Innanzitutto sì,credo che tutti siano a conoscenza della
masturbazione.Quando dico tutti,intendo tutte le persone con un grado di cultura più o meno elevato.
Insomma,molti argomenti di questo forum non sono proprio alla portata delle nostre nonne,quindi col termine tutti non intendevo la totalità della popolazione umana,ma l'insieme delle persone che suppongo abbiano dai 12,13,14 ai 60-70 anni,non analfabeti,cresciuti nella società italiana,che hanno frequentato la scuola almeno fino alla seconda/terza media.Cioè persone con le quali si discute sul forum.Piu o meno,non da prendere alla lettera!

Seconda cosa: magari i maschietti si toccheranno per la minzione,ma ti ricordo che le donne hanno uno stretto rapporto col loro corpo in quanto ogni giorno si toccano per lavarsi e una volta al mese hanno il ciclo mestruale
che bene o male ti costringe a fare conoscenza col tuo corpo.Che vuoi dire?
Che secondo te le donne ,non dovendosi toccare per andare al bagno,
ritengano vergognoso il fatto di toccarsi per masturbarsi?

Io a scuola (media) ho studiato il corpo umano e l'apparato riproduttivo.
Ho letto dei libri (consigliati a scuola/presenti in casa) dove era presente il tema della masturbazione,bada bene,non letteratura erotica,letteratura e basta.Ho partecipato a dei colloqui con specialisti per l'educazione sessuale (liceo).Insomma,non mi è mai sembrato che l'argomento fosse così oscuro,magari ho un 'idea sbagliata.
Almeno quelli che hanno dai 27 anni in giù hanno avuto questo tipo di formazione.

Gli altri non lo so.Potrebbe essere una domanda interessante:come siete venuti a conoscenza dell'esistenza della masturbazione?Io verso i 14 anni,
in seguito a
-letture
-educazione sessuale
-chiacchiere con gli amici
I miei impulsi sessuali sono arrivati più tardi.Magari qualcuno sente prima gli impulsi sessuali e scopre la masturbazione piu naturalmente,con le "proprie mani".

Ultimo punto:suppongo che la masturbazione sia spontanea.Quindi non so se tutte le persone abbiano una vita auto-erotica,e francamente non credo sia un grosso problema per chi non ne sente il bisogno.Il problema è per chi ne sente il bisogno,lo fa ,e crede che stia facendo una cosa fuori dal normale.
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Vecchio 02-11-2007, 18.04.12   #15
Franco
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Riferimento: Autoerotismo… possibile parlarne?

aile,

mi piacerebbe capire meglio ciò che ci comunichi.

Prima di ogni cosa mi preme dirtti che osservo contraddittorietà tra cio' che scrivi nel primo intervento e ciò che scrivi nell'ultimo. Come faccio a capire la posizione di chi da una parte afferma di non riuscire assolutamente a parlare di auto-masturbazione con le amiche e dall'altra vorrebbe sostenere la tesi secondo la quale quello dell'auto-erotismo non è un "argomento così oscuro"? Dici di aver ricevuto una certa educazione scolastica e familiare. Ma la mia domanda é: come (con-) ciliarla con il tuo attuale vissuto?

Infatti scrivi:" Ho partecipato a dei colloqui con specialisti per l'educazione sessuale (liceo).Insomma,non mi è mai sembrato che l'argomento fosse così oscuro,magari ho un 'idea sbagliata."
Consentimi, ma il fatto che tu abbia avuto la possibilità di leggere dei libri di educazione sessuale nei quali si faceva menzione dell'auto-masturbazione e che alcuni "specialisti" ne parlassero, non dimostra affatto che quei libri e quegli specialisti fossero portatori di chissà quale illuminatissima visione.
Ti sarei grato se tu potessi fornirmi i titoli di quei testi o magari, se ne fossi ancora in possesso, se tu potessi riportarne qualche passo qui in "Riflessioni".

Parli della tua esperienza scolastica in materia di sessuologia come se qualcosa di analogo accadesse per tutti e tutti. Sbagli e consentimi, il modo in cui manifesti il tuo vissuto auto-erotico mii fa comprendere facilmente il perchè.

Scrivi:"Innanzitutto sì,credo che tutti siano a conoscenza della
masturbazione.Quando dico tutti,intendo tutte le persone con un grado di cultura più o meno elevato.
Insomma,molti argomenti di questo forum non sono proprio alla portata delle nostre nonne,quindi col termine tutti non intendevo la totalità della popolazione umana,ma l'insieme delle persone che suppongo abbiano dai 12,13,14 ai 60-70 anni,non analfabeti,cresciuti nella società italiana,che hanno frequentato la scuola almeno fino alla seconda/terza media"


Chiedendo di tener presente che qui non si stà ancora parlando del "come è" della masturbazione ma "solo" del suo "che è", tengo a dire che trovo la tua riflesione altamene problematica. Intendi veramente affermare che l'analfabeta sia stato in quanto tale impossibilitato all'esperienza e alla conoscenza della'auto -masturbazione? Fai forse parte della famiglia di coloro che credono che anche l'impulso auto-erotico fondamentale sia qualcosa di deciso, voluto e programmato? Spero sul serio che tu non ne sia convinta e che abbai tentato un escamotage linguistico per contraddirmi.
Non solo, ma non è proprio l'uomo come animale culturale quello che ha negato, detto no al corpo, al sesso, alla masturbazione? L'uomo istruito sarebbe quello che conosce e riconosce il sessuale mentre quello poco istruito o "analfabeta" colui che lo ignora?

Scrivi:"Seconda cosa: magari i maschietti si toccheranno per la minzione,ma ti ricordo che le donne hanno uno stretto rapporto col loro corpo in quanto ogni giorno si toccano per lavarsi e una volta al mese hanno il ciclo mestruale
che bene o male ti costringe a fare conoscenza col tuo corpo.Che vuoi dire?
Che secondo te le donne ,non dovendosi toccare per andare al bagno,
ritengano vergognoso il fatto di toccarsi per masturbarsi?"


Grazie per avermi ricordato che "le donne" si toccano per lavarsi e che ogni mese hanno il ciclo mestruale. Non me ne ricordavo più!

Problemini:

- Stai forse parlando di te? Io so con certezza di donne che non si lavano tutti i giorni e che non necessariamente si toccano lì - come ancora alcune pediatre dicono alle bambine - quando si lavano. Oltre a ciò, il problema non è solo un problema d'esistenza del contatto, quanto di modo...

Scrivi:"Ultimo punto:suppongo che la masturbazione sia spontanea.Quindi non so se tutte le persone abbiano una vita auto-erotica,e francamente non credo sia un grosso problema per chi non ne sente il bisogno.Il problema è per chi ne sente il bisogno,lo fa ,e crede che stia facendo una cosa fuori dal normale."

Qui sono particolarmente interessato: cosa intendi con masturbazione come atto spontaneo? Nella lingua italiana si danno due significati fondamentali, i quali non vanno proprio a braccetto.

Per cui, ancora una volta:Come conciliare una conoscenza universale del fenomeno con la difficoltà di parlarne, discuterme? E' quello dell'auto-erotismo un tabù o no? E' forse quello dell'auto-erotismo il più grande dei tabù sessuali? E quello femminile ancor di più di quello maschile? Una donna che si masturba senso sensi di colpa non è forse il più grande dei tabù sessuali? e dunque uno dei più grandi Tabù della famiglia umana? Ciò che massimamente deve esser-proibito? E se sì, perchè?

Franco
Franco is offline  
Vecchio 02-11-2007, 20.45.15   #16
aile
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Riferimento: Autoerotismo… possibile parlarne?

Citazione:
Originalmente inviato da Franco
aile,

mi piacerebbe capire meglio ciò che ci comunichi.

Franco

Mi rendo conto di non essere molto chiara,ma rispondo un po' per sommi capi perchè tu fai tremila domande e io non capisco se c'è e dove,ironia.Cioè ti dico,anch'io non ho capito bene la tua idea,e non so se secondo te è un tabù si o no...
Mi sembra che nel mio primo post ho scritto:l'auto erotismo è un argomento di cui,pur essendo tutti a conoscenza,è difficle parlare.
Intendo che non è un argomento di cui è difficile parlare in quanto difficile in sè,o troppo complicato nelle sue accezioni.
Esempio:è difficile parlare di religione,è difficile parlare della situazione delle donne nei paesi islamici,è difficile parlare di relatività..perchè sono argomenti spesso non ben conosciuti e che molte persone apprendono per sentito dire,o conoscono solo i primi rudimenti.
Con l'autoerotismo,invece,la difficoltà non è dovuta alla scarsa conoscenza,o alla complessità,semplicemente a un vago senso del pudore,non saprei come altro definirlo .Della serie:quello che faccio quando sono solo,sono fatti miei e solo miei,e non mi va di parlarne.
Col livello di istruzione intendevo dire che sicuramente quelli che hanno un po' studiato si saranno trovati a confrontarsi con l'argomento sessualità.Perchè tu dicevi che magari qualche nonna ultraottantenne non ha mai vissuto la sua vita autoerotica.E forse non ha mai preso consapevolezza della naturalezza della cosa dati i tempi in cui viveva.Questo intendevo,per rispondere alla domanda sulla nonna che è rimasta ignara di tutto,Ovviamente ogni essere umano scopre la sua sessualità a prescindere dalla sua istruzione,ma intendevo,che date le imposizioni della società,può essere che presone meno acculturate come le nostre nonne o bisnonne abbiano fatto tutta una vita,magari non conoscendo la sessualità come la conosciamo noi ora.Anche da un punto di vista fisio-biologico.
Questa me la devi riproporre in parafrasi:

Chiedendo di tener presente che qui non si stà ancora parlando del "come è" della masturbazione ma "solo" del suo "che è", tengo a dire che trovo la tua riflesione altamene problematica.

Uno dei libri che mi viene in mente in cui ho trovato la masturbazione è "Porci con le ali"(Lidia Ravera con un altro autore di cui non ricordo esattamente il nome),poi in alcuni libri di Bukoswki (Storie di ordinaria follia e altri),poi in "L'amante di lady chatterly".
L'educazione sessuale era fatta con domande e risposte dopo una breve introduzione all'argomento.Le domande ,per quella femminile, erano del tipo:
è normale masturbarsi ogni giorno?
si può perdere la verginità con la masturbazione?
è pericoloso usare oggetti durante la masturbazione?

Quindi,torno a chiarire:l'argomento per me non è oscuro,lo conosco,
i miei amici lo conoscono,l'ambiente in cui vivo non condanna una donna che ha voglia di soddisfazione sessuale,eppure mi trovo a disagio a parlarne,a volte
perchè non mi piace l'atteggiamento maschile nei confronti dell'argomento.
Tra donne,in privato,io non ne ho mai parlato,l'argomento in genere è sorvolato.
Non so neanch'io bene il perchè,era questo il messaggio del mio primo post.
Volevo solo dire come la vivo io.

Qui sono particolarmente interessato: cosa intendi con masturbazione come atto spontaneo? Nella lingua italiana si danno due significati fondamentali, i quali non vanno proprio a braccetto.

Spontaneo l'ho inteso come qualcosa di istintivo,e credo che non sia necessariamente la stessa cosa per tutti.Magari qualcuno non ne sente il bisogno,o magari non durante l'adolescenza,qualcuno forse non passa un giorno senza masturbarsi.QUindi volevo dire che ,essendo una cosa istintiva,
non si può parlarne come se stiamo parlando di quanti denti abbiamo,o di quante costole,ma è un argomento delicato,oguno ne ha una sua visione personalissima,e la vive e l'affronta in base ai suoi personali vissuti.Quindi non si può stabilire con due parole perchè è difficile parlarne.Che mi sembra era l' argomento iniziale.

Lo so che non è un'opinione straordinaria e illuminante, che arricchisce l'argomento in contenuti,ma in genere parlando parlando si danno spunti ad altri e magari si arriva,col tempo, a qualcosa di più interessante e concreto.
aile is offline  
Vecchio 02-11-2007, 22.23.35   #17
senzanome
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Riferimento: Autoerotismo… possibile parlarne?

beh.. racconto la mia esperienza.
la prima volta che ho scoperto la masturbazione ero piccola, bambina. credo sia stato per caso non mi ricordo bene. comunque mi ricordo benissimo il senso di colpa enorme che ho avuto e che avevo tutte le volte subito dopo essermi masturbata. certo ero piccola non potevo mica mettermi a fare grandi riflessioni, ora invece... vabbè andiamo avanti.
mi ricordo che stragiuravo a me stessa che non mi sarebbe risuccesso. a pensarci adesso mi fa così strano, l'avevo quasi dimenticato.
ricordo poi molto bene quando sopravvenne la liberazione. ero già grandina, facevo le superiori, e trovai per caso un libro che si intitolava Noi e il nostro corpo, un libro scritto da un gruppo di femministe americane, avete presente quei libri che erano il risultato dei collettivi di donne, quelli in cui negli anni '70 le donne si mettevano tutte insieme a parlare tra di loro di sesso, si sessualità ecc?
sono molto grata a quel libro. uno dei capitoli era appunto dedicato alla masturbazione affrontata sia dal punto di vista, come dire, scientifico, sia dal punto di vista psicologico. c'erano anche racconti di donne che descrivevano come piaceva loro masturbarsi, le fantasie che avevano. Che ve lo dico a fare? una vera e propria liberazione. Lo lessi avidamente e mi sentii così normale e felice. da lì in poi è andata molto ma molto meglio.
devo ringraziare quel libro perché all'epoca persone con cui parlarne non ce ne erano proprio intorno a me.

a proposito del parlarne tra donne a me capita, purtroppo non con tutte le mie amiche. con alcune sì, perché so che sono più aperte, più libere, con alcune ci scherziamo sopra. mi è capitato però di avere amiche con le quali non ho mai toccato l'argomento e con le quali non lo toccherei mai, perché sento che non può essere argomento di discussione tra di noi.
stessa cosa con gli uomini. mi sento libera di parlare di autoerotismo con un uomo o se è la persona con cui godo di una certa intimità oppure se è un amico di cui conosco l'apertura mentale.

detto ciò, molto sinteticamente aggiungo che:
1. la masturbazione è a tutt'oggi un tabu
2. la cultura cattolica in italia ha fatto e continua a fare danni
3. il piacere alle donne è nella nostra cultura (non solo nella nostra) ancora negato e colpevolizzato nonostante lo si sbandieri ai quattro venti
4. il piacere autoindotto poi per è ancora più colpevolizzato e giudicato
4. ho trovato molto interessanti alcuni spunti di riflessione venuti da parte maschile ai quali non avevo pensato, grazie.
senzanome is offline  
Vecchio 03-11-2007, 02.41.34   #18
senzanome
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Originalmente inviato da senzanome
4. il piacere autoindotto poi per è ancora più colpevolizzato e giudicato
4. ho trovato molto interessanti alcuni spunti di riflessione venuti da parte maschile ai quali non avevo pensato, grazie.

e...

4. mi pare chiaro che non so contare dopo il 4.
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Vecchio 03-11-2007, 18.46.50   #19
Franco
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Riferimento: Autoerotismo… possibile parlarne?

aile,

in questo post sarò piuttosto secco, altrimenti rischierei di vedermene attribuite 6000 di domande

Se avrai cura di rileggere uno dei miei interventi ci troverai quanto segue:"comunque positivo sarebbe se la parte del mio intervento da te quotata fosse stato uno spunto per riflettere. Temo però che tu non abbia compreso il mio discorso sulla scrittura, il quale intendeva porre la questione del peso della scrittura in quanto tale, più che quello della scrittura sul fenomeno dell'auto-erotismo umano. non intendo insomma dire che quello dell'auto-erotismo sia un argomento per me difficile perchè da me stesso in qualche modo vissuto come Tabù."

Ribadisco ed approfondisco. No, per me la masturbazione, -meglio è dire l'auto-masturbazione- non è un tabù. Sino ad ora però non il concetto stesso di tabù non è ancora stato approfondito. Chissà in quanti sensio esso potrebbe essere applicato al proprio vissuto auto-erotico. Posso infatti e molto sinteticamente dire che per me lo è e non lo è. Lo è nel senso ad esempio che quando mi masturbo non avverto sensi di colpa, che da quando molto giovane mi sono masturbato con una certa coscienza non ho avvertito il peso di nessuno sguardo indagatore e condannatore - dei preti mi sono liberato molto giovane - che quando mi masturbo riesco a vivere uno sfogo piacevole di una certa qualità e via dicendo. Lo è nella misura in cui non essendo un essere a-sociale, devo in una certa misura fare i conti con tutti i maschietti e tutte le femminucce per le quali lo è. Lo è, vale a dire, nella misura in cui essendo quello dell'auto erotismo -come ben afferma la dolce senzanome - ancora un forte tabù, un forte oggetto di proibizione, condanna, demonizzazione, impedisce a coloro per i quali non lo è di parlarne, di farne in un ambito pubblico più o meno allargato oggetto di discorso, motivo d'approfondimento della propria condizione esistenziale e di quella umana in generale. Tabù fortissimo in Italia e non solo, quello dell'auto-erotismo diventa proibizione, divieto, impedimento anche per coloro per i quali sostanzialmente non lo è. Il tabù dell'altro diventa anche il mio anche se vorrei non viverlo come tale.

Mi sembra che nel mio primo post ho scritto:l'auto erotismo è un argomento di cui,pur essendo tutti a conoscenza,è difficle parlare.
Intendo che non è un argomento di cui è difficile parlare in quanto difficile in sè,o troppo complicato nelle sue accezioni.
Esempio:è difficile parlare di religione,è difficile parlare della situazione delle donne nei paesi islamici,è difficile parlare di relatività..perchè sono argomenti spesso non ben conosciuti e che molte persone apprendono per sentito dire,o conoscono solo i primi rudimenti.


Continua ad essere per me molto problematico. Te lo posso dire?

Anche qui taglio corto dicendoti che non ritengo quello dell'auto-erotismo un argometo facile. Per nulla! Ritengo sia anche una questione di tipo d'approccio, di livello e qualità della coscienza di chi ne parla. Certo, chi non è a conoscenza dell'auto-erotismo nel suo esserci, nella sua esistenza, nel suo che è - sto parafrasando come da tua richiesta, - dell'auto-erotismo ad esempio come manipolazione auto-erotica. Anche il prete ne sa, anche il prete sa della masturbazione nel suo darsi essitenziale, nella sua realtà, nel suo che c'è, ma con quale coscienza? Con quale grado e qualità coscienziale?
Anche la chiesa romana ne sa? a il fatto che ne sappia nella maniera della condanna, della proibizione, significa che ne sa in senso assoluto? Che nel suo saperne, interpreta il vissuto di coloro che ne godono e di coloro che ne soffrono? Riesce a fare distinzione tra coloro che ne soffrono e coloro che ne godono? Riesce anche solo ad immaginare le gradazioni di vissuto di coloro che ne soffrono e di coloro che ne godono? Basta affermare come si legge nel "Catechismo della Chiesa cattolica" che :" Sono peccati gravemente contrari alla castità , ognuno secondo la natura del proprio oggetto: l'adulterio,la masturbazione, la fornicazione, la pornografia, la prostituzione, lo stupro, gli atti omosessuali. Qusti peccati sono espressione del vizio della lussuria"., per conoscere l'auto-erotismo umano? Assolutamente no.

Uno dei libri che mi viene in mente in cui ho trovato la masturbazione è "Porci con le ali"(Lidia Ravera con un altro autore di cui non ricordo esattamente il nome),poi in alcuni libri di Bukoswki (Storie di ordinaria follia e altri),poi in "L'amante di lady chatterly".

Non riesco assolutamente a conciliarlo con il sempre tuo:"Io a scuola (media) ho studiato il corpo umano e l'apparato riproduttivo.
Ho letto dei libri (consigliati a scuola/presenti in casa) dove era presente il tema della masturbazione,bada bene,non letteratura erotica,letteratura e basta.Ho partecipato a dei colloqui con specialisti per l'educazione sessuale (liceo).Insomma,non mi è mai sembrato che l'argomento fosse così oscuro,magari ho un 'idea sbagliata.
Almeno quelli che hanno dai 27 anni in giù hanno avuto questo tipo di formazione."


Non solo gli scritti di Bukoswski e "l'amante di lady Chatterly sono letteratura erotica, ma non sceglierei mai Bukowski per sostenere o dimostrare la mia conoscenza del mondo auto-erotico umano.

Franco
Franco is offline  
Vecchio 04-11-2007, 13.50.46   #20
DaphneArgent
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Riferimento: Autoerotismo… possibile parlarne?

Citazione:
Originalmente inviato da senzanome
e...

4. mi pare chiaro che non so contare dopo il 4.

AHAHAHAH questo mi ha fatto morire!

comunque!

Mi trovo totalmente d'accordo con l'opinione di senzanome, e perfino nell'esperienza. Anche per me da bambina è stato uno scoprire la masturbazione un pò traumatico.
Prima di tutto ne sono venuta a conoscenza semplicemente leggendo un trafilettino nella rivista Cioè. poi mi sono documentata col dizionario e ho iniziato.
Inizialmente l'ho presa davvero male, anche io ogni volta mi sentivo in colpa, perchè avevo paura che fosse una cosa sbagliata, anormale (per quanto non fossi a conoscenza ancora delle limitazioni che pone la religione e in generale la società). in più a scuola all'epoca in cui i maschietti iniziavano a farlo vedevo che le femmine a parlarne ne erano davvero disgustate, per cui mi veniva spontaneo chiedermi 'ma allora.. sto facendo una cosa orribile?'. quindi non avendo mai avuto amici con cui parlarne mi son dovuta arrangiare a capire il tutto da sola, fra sensi di colpa, astinenze forzate che non rispettavo mai e via così.

Io sono un caso, che pur avendolo affrontato senza la minima base di conoscenza (mai fatta educazione sessuale a scuola, mai mai, neanche un accenno), alla fine crescendo ha capito che era una cosa normalissima e bella; ma non dubito che ci siano tantissime persone chehanno iniziato in questo modo come me ma poi siano rimaste infossate in questo senso di colpa.

Io penso che parte della ragione per cui lo si vede come un tabù è anche perchè non si cerca di entrare a fondo in materia. cioè, magari a scuola lo si affronta come atto in sè, cos'è, cosa non è, ma non si va a fondo dal punto di vista psicologico, mettendo in chiaro che non è una cosa sbagliata o una strana disfunsione.
DaphneArgent is offline  

 



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