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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 06-11-2007, 12.32.58   #1
ValeVale
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Data registrazione: 29-10-2007
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Smile Aggressività "celata" nel web

Ciao a tutti,

Sono nuova del forum, ma mi piacerebbe discutere con voi di questo argomento.

Ho letto un vostro post di qualche anno fa nel quale si parlava di "aggressività su internet" nel senso di "aggredire verbalmente", "offendere", sentendosi protetti da uno schermo o dall'anonimato.

Ecco, io vorrei parlare dell'aggressività che si nasconde dietro ai nick, ma non quella palese e manifesta, ma quella che tende a "plagiare" una persona per poi manifestarsi nel mondo reale sotto forma di "violenza" o aggressione e dei meccanismi che smuovono questo.

Vi faccio un esempio pratico: si incontra in giro per le chat, o nei forum, un uomo (la maggiorparte delle persone stanno lì per i rapporti interpersonali). Questo si presenta come il principe azzurro, incuriosisce, ci si parla per giorni, riesce ad ottenere il numero di telefono che seguono splendide telefonate, è sempre più interessante fino ad ottenere un appuntamento nel quale si rivelano le sue cattive intenzioni...
Questo è ovviamente riferito alle donne ma credo che un meccanismo simile sia per i pedofili o per altre forme di violenza.

Cosa ne pensate?
ValeVale is offline  
Vecchio 06-11-2007, 18.02.45   #2
Virginia
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Data registrazione: 18-08-2007
Messaggi: 54
Riferimento: Aggressività "celata" nel web

Ciao ValeVale
Personalmente ritengo il tuo post molto interessante...perchè ho avuto modo di "studiare" la realtà virtuale e cercare di coglierne le sfaccettature...ciò che penso è che tutto stia dietro alla complessità della persona umana...
Nel mondo virtuale è facile utilizzare uno schema per riuscire a "sedurre" verbalmente la persona che sta dall'altra parte, proprio perchè l'anonimato lo consente.In particolar modo, le chat...che aprono un mondo di possibili relazioni interpersonali...ma è davvero così? Chi c'è dall'altra parte? Dall'altra parte sicuramente c'è una persona...una persona con pregi e difetti...ma il problema è che tipo di difetti ha? Spesso la chat viene utilizzata come canale semplificato di approccio "sessuale o pseudosentimentale" proprio per la facilità con cui si scambiano informazioni spesso molto "personali", vere o presunte, ma cmq personali; ciò perchè pur fingendo non è possibile fingere a 360 gradi, in quanto trapelerà cmq una parte della personalità, anche e solo quella di essere in grado di inventare qualunque vicenda e di essere qualsivoglia personaggio, con l'unico scopo di affascinare la preda! Solo che la "malcapitata" o il "malcapitato" di turno se ne accorgerà soltanto dopo... Nella vita reale tutto ciò sarebbe molto più complicato, ci si deve esporre di più, ci vuole più tempo per aprirsi e raccontarsi e questo spesso avviene in contesti (tra amici comuni ecc,,, ecc,,,) Una persona può sempre inventare il personaggio del principe azzurro, ma sarebbe meno credibile, e soprattutto "smascherabile" nel confronto con altre persone e sicuramente prima che non in una chat.
Ti racconto una vicenda che è capitata ad una mia amica con un tizio conosciuto in chat...sono stati mesi a chiacchierare, insomma era nata una amicizia, ovviamente virtuale...ad un certo punto decidono di incontrarsi e lui con molta tranquillità le dice "mi spiace da oggi è finito tutto, non mi piaci esteticamente e non me la sento di continuare" (preciso che non parlo di ragazzini ma di ultratrentenni!). Nella vita reale quanti avrebbero detto questo? NESSUNO! Semplicemente perchè l'amicizia non sarebbe mai neanche iniziata! O magari iniziata per cause di forza maggiore (ad es. far parte dello stesso gruppo) ma dubito fortemente che la persona in questione le avrebbe detto con molta tranquillità "sei brutta" e soprattutto non lo avrebbe fatto dopo mesi e mesi di dialogo tranquillo
Per fortuna questa ragazza è una persona caratterialmente molto forte e autoironica, anche se sono sicura che come qualsiasi essere umano dotato di sensibilità ci sarà rimasta un po' male

Il forum, invece, ha tutt'altro scopo...personalmente lo trovo più "costruttivo" perchè si pongono delle tematiche interessanti...è un po' come leggere una rivista, dove in più hai il vantaggio di confrontarti su svariati temi ed esprimere il tuo punto di vista interagendo con i vari "scrittori/lettori".

Tanti cari saluti
Virginia is offline  
Vecchio 07-11-2007, 14.10.22   #3
MissDeath
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Data registrazione: 29-10-2007
Messaggi: 5
Riferimento: Aggressività "celata" nel web

Ciao a tutti! Bel post davvero, anche perchè ero una frequentatrice assidua di una chat ed ho potuto osservare quello che scrivi ValeVale.
Secondo me le chat sono molto frequentate proprio perchè permettono alle persone di lasciarsi andare: dicono, consigliano, si mostrano come vogliono, raramente come sono davvero. Il computer è davvero un buon scudo, tanto che si può spegnere appena ci si stanca.
Le relazioni che si possono sviluppare in chat sono spesso più belle di quelle che si formano nella vita reale.Purtroppo però, appena ci si incontra spesso ci si rende conto che la chat è una cosa e il mondo reale è un'altra! Infatti, sono poche le relazioni nate in chat che continuano anche all'esterno. La cosa è particolare, perchè sono sempre relazioni tra persone reali!
Da quello che ho potuto ricavare dalla mia esperienza, ci sono molte persone che mostrandosi buone, calme, ecc, mirano a secondi fini; altre ancora che senza mascherarsi, mostrano di avere secondi fini direttamente e spudoratamente. Questo spiazza molto perchè non ci si può non affezionare a qualcuno che, anche attraverso un pc, sembra prendersi cura di noi, soprattutto in momenti in cui ci si sente soli e depressi.
Bisogna stare molto attenti. Però, l'esperienza aiuta molto: presto, da come una persona ci parla e si pone con noi attraverso la chat, si riesce ad intuire se ha un secondo fine o no.
Chiudo dicendo che sono felicemente innamorata e fidanzata da più di un anno con un ragazzo conosciuto in chat: le persone buone ci sono anche in chat, ma bisogna cercarle bene!!
MissDeath is offline  
Vecchio 07-11-2007, 14.55.13   #4
donella
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-06-2007
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Riferimento: Aggressività "celata" nel web

L'argomento sembra carino anche a me.

Accedo all'esempio che porti (quello del nick "principe azzurro").
Secondo me, non è che questo, di per sè, celi aggressività.
Direi piuttosto che la neghi programmaticamente rispetto al suo titolare.
Il che resta, oggettivamente, una grande ingenuità (del titolare) non foss'altro perchè richiama immediatamente l'attenzione su quelle caratteristiche "buoniste" che troppo manifestamente egli MOSTRA di voler avocare a sè. In parole povere:
- se discuto con "Mario" o "Senzanome".... ascolto quel che dice e da lì mi faccio un'idea (che posso benissimo farmi, se voglio);
- se discuto con "Principe Azzurro"... alla prima performance che non sia esattamente da "principe azzurro"... già mi va nell'immondezzaio.... ma il BELLO è che la MIA attenzione sulle caratteristiche che pretendeva di avere e che non sa sostenere... l'ha richiamata proprio lui!

Insomma: il nick "angelicato" è la più ingenua condanna che un "marpione" possa darsi con la propria tastiera!

Dopodichè... mi sembra di vedere che di aggressività sia colma la rete. Come è colma la vita. Però , sincerissimamente, non credo affatto che i meccanismi di interattività in rete privilegino ed esaltino più il fattore (assunto come negativo) "aggressività" piuttosto che tanti altri (assunti come positivi). Penso alle tante Persone che hanno impulsi realmente positivi o che sono rese vive da interrogativi intelligenti ...e che per miliardi di ragioni diverse possono esprimersi in rete come non potrebbero mai nella vita, per semplicissime ma estremamente castiganti vincoli PRATICI . Esempio: immagini quale sarebbe, senza la rete, la solitudine forzata di un commercialista di successo o di un illustre medico.... se amassero interrogarsi su spiritualità e misticismo?

In sintesi direi che è tanto colpevole, nella vita, "affidarsi" al biglietto da visita.. per quanto lo sia in rete "affidarsi" ad un nick.
Se "principe azzurro" mi abbaglia fino al punto che neanche "valuto" più cosa dice.... più che aggressività in principe azzurro dovrò rilevare dabbenaggine in me. Anzi, dovrei ringraziarlo per la possibilità che mi ha dato di riflettere tanto facilmente sul "come"voleva apparirmi attraverso quel nick. E se l'ho abbracciato acriticamente (lui e il suo nick, in virtù del nick)... la mia responsabilità diventa addirittura doppia.

donella is offline  
Vecchio 07-11-2007, 15.54.32   #5
ValeVale
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Data registrazione: 29-10-2007
Messaggi: 11
Riferimento: Aggressività "celata" nel web

Prima di tutto grazie mille per avermi risposto, ho trovato interessantissimi questi interventi.

Citazione:
Originalmente inviato da donella
- se discuto con "Mario" o "Senzanome".... ascolto quel che dice e da lì mi faccio un'idea (che posso benissimo farmi, se voglio);
- se discuto con "Principe Azzurro"... alla prima performance che non sia esattamente da "principe azzurro"... già mi va nell'immondezzaio.... ma il BELLO è che la MIA attenzione sulle caratteristiche che pretendeva di avere e che non sa sostenere... l'ha richiamata proprio lui!
Insomma: il nick "angelicato" è la più ingenua condanna che un "marpione" possa darsi con la propria tastiera!
Perdonami Donatella, credo di essermi espressa davvero male.
Per "principe azzurro" non intendevo che il nick di una specifica persona fosse "principe azzurro". Intendevo che una persona conosciuta in un contesto virtuale si presentasse in un determinato modo da far credere di essere il "principe azzurro" che aspettavi.

Non parlavo assolutamente di esperienze personali o riferimenti a nick esistenti. Il mio è un discorso più generico, mirato a focalizzare l'attenzione non tanto sui rapporti che si sviluppano nelle chat, quanto al tipo di persona "aggressiva" che si può nascondere dietro a tante belle parole.
Che poi dentro le chat possano celarsi grandi amori (come l'esperienza che ha riportato MissDeath) oppure possiamo illuderci di averlo trovato o comunque di aver trovato una bella amicizia (vedi l'amica di Virginia) è un altro discorso altrettanto vero.
Questo argomento non è per fare del terrorismo gratuito su questo mezzo di comunicazione. Assolutamente.
ValeVale is offline  
Vecchio 07-11-2007, 23.49.56   #6
marco gallione
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Riferimento: Aggressività "celata" nel web

Il post di valevale mi porta a fare le brevi considerazioni che seguono.

Uno dei temi in discussione mi pare sia: si paventa la possibilità che dietro lo schermo di internét si celi il maschiomarpione, o il pedofilo.

Quanto al pedofilo, non posso commentare, travolto dalla ripugnanza e dall'orrore che quella figura mi evoca.


Commento solo il tema del "marpione". Premettendo - (sperando che magari vogliate credermi) - che, personalmente, nella vita come su internét (dico astrattamente, perchè non mi è mai capitato di avere "storie" su internet), non mi faccio troppi problemi a fare le mie avances.
Eleganti magari (quando mi riesce) le avances, ma non manipolatorie; comunque da "marpione" nel senso tipico del termine (nel post che apre la discussione si dice che alla fine vengono fuori le cattive intenzioni... del marpione). Le mie "cattive" intenzioni sono schiettamente manifeste ab origine. Ma potete anche non credermi dicevo... è solo una premessa tipo excusatio non petita.. che mi è venuta così.

Il mio punto però sta da una altra parte: le cattive intenzioni.
E sono in vena di voli pindarici comparatistici tra le diverse discussioni aperte..

Mi chiedo - e vi chiedo - ma in un mondo dove la donnaemancipatapostfemminista è sempre più amazzone sfacciata, un quasi-maschio, un quasi-macho sfrontato come Rambo, che furoreggia di fronte ad un omino sempre più atterrito e femmineo, insicuro e tremante, ebbene, in quel contesto lì, possibile che ci sia ancora chi - internet o non internet - si stupisce delle "cattive intenzioni" del marpione?!

Ma l'uomo marpione non era in via di estinzione?
marco gallione is offline  
Vecchio 08-11-2007, 09.50.50   #7
catoblepa
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Riferimento: Aggressività "celata" nel web

Un conto è il pericolo del delinquente o malato mentale dietro un nickname su internet e un altro è l'aggressività che può trapelare dai post di questo o altri forum.

Nel primo caso , direi che ognuno dovrebbe prendere le proprie precauzioni, o se si tratta di bambini , sorvegliare l'uso della rete che ne fanno , magari programmando il PC in modo che non possa accedere neanche per sbaglio a siti-civetta a rischio.
Si deve necessariamente fare affidamento nella buona fede altrui, e che credo che nella maggioranza dei casi la fede sia stata ripagata , dato che internet si è sviluppato in maniera enorme, e ha trovato i suoi "anticorpi" , magari aiutati da leggi ad hoc.

Nel secondo caso, l'aggressività rispecchia credo quella che naturalmente abbiamo, anche fuori da internet. La linea di questo forum, per esempio, tende a smorzare sul nascere qualsiasi approccio aggressivo, il che in alcuni casi è un bene, ma in altri porta a delle discussioni molto forbite ma a mio avviso piuttosto formali e poliiticamente corrette, nel senso noioso del termine.

Una parte aggressiva ce l'abbiamo tutti, l'importante è che sia canalizzata in maniera costruttiva, e per dare un pò di verve alle argomentazioni.
Gli eccessi, ovviamente, stonano.
catoblepa is offline  
Vecchio 08-11-2007, 10.04.04   #8
nevealsole
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Riferimento: Aggressività "celata" nel web

Citazione:
Originalmente inviato da marco gallione
Il post di valevale mi porta a fare le brevi considerazioni che seguono.

Uno dei temi in discussione mi pare sia: si paventa la possibilità che dietro lo schermo di internét si celi il maschiomarpione, o il pedofilo.

Quanto al pedofilo, non posso commentare, travolto dalla ripugnanza e dall'orrore che quella figura mi evoca.


Commento solo il tema del "marpione". Premettendo - (sperando che magari vogliate credermi) - che, personalmente, nella vita come su internét (dico astrattamente, perchè non mi è mai capitato di avere "storie" su internet), non mi faccio troppi problemi a fare le mie avances.
Eleganti magari (quando mi riesce) le avances, ma non manipolatorie; comunque da "marpione" nel senso tipico del termine (nel post che apre la discussione si dice che alla fine vengono fuori le cattive intenzioni... del marpione). Le mie "cattive" intenzioni sono schiettamente manifeste ab origine. Ma potete anche non credermi dicevo... è solo una premessa tipo excusatio non petita.. che mi è venuta così.

Il mio punto però sta da una altra parte: le cattive intenzioni.
E sono in vena di voli pindarici comparatistici tra le diverse discussioni aperte..

Mi chiedo - e vi chiedo - ma in un mondo dove la donnaemancipatapostfemminista è sempre più amazzone sfacciata, un quasi-maschio, un quasi-macho sfrontato come Rambo, che furoreggia di fronte ad un omino sempre più atterrito e femmineo, insicuro e tremante, ebbene, in quel contesto lì, possibile che ci sia ancora chi - internet o non internet - si stupisce delle "cattive intenzioni" del marpione?!

Ma l'uomo marpione non era in via di estinzione?

Quoto Marco, perché condivido quanto ha scritto.
Non ero intervenuta fino ad ora perché, in effetti, non capivo a cosa si stesse riferendo ValeVale.
Voglio dire, maniaci e perversi, pedofili e quant'altro purtroppo esistono. Ma si parla di casi particolari: immagino due persone che nel virtuale si descrivono diverse da ciò che sono (anche per età).
In generale, non capisco la differenza che fa Vale tra reale e virtuale se l'intento è la conoscenza.
E non capisco il termine "aggressività" usato in questo contesto.
Immagino però che esista un nuovo significato del termine aggressivo, che a me sfuggiva.
Giorni fa sono uscita con un'amica che doveva presentarmi alcuni colleghi. Ha premesso che non avrei dovuto essere "aggressiva".
Dopo una serie di giri ne è venuto fuori che, per lei, aggressiva è sinonimo di sessualmente esplicita. Tralasciando il fatto che non credo di essere stata mai sessualmente esplicita in vita mia, non trovo che - se si vuol essere compresi - tale comportamento sia traducibile col termine "aggressivo/a".
Per rispondere meglio, attenderei lumi sul principe azzurro improvvisamente diventato barbablù.
nevealsole is offline  
Vecchio 08-11-2007, 10.23.00   #9
ValeVale
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Riferimento: Aggressività "celata" nel web

Citazione:
Originalmente inviato da marco gallione
Commento solo il tema del "marpione".
Il tema non è il marpione.
Avrei voluto scorgere molto più a fondo la figura della persona "aggressiva" che non potendo nella realtà (o magari non così facilmente) mostrare la propria indole soddisfando i propri bisogni, "cerca" le proprie "vittime" in un contesto più facilmente gestibile come può essere quello virtuale.
Non parlo di persone che cercano rapporti interpersonali/sentimentali in chat facendo avances.
Citazione:
Originalmente inviato da marco gallione
Mi chiedo - e vi chiedo - ma in un mondo dove la donnaemancipatapostfemminista è sempre più amazzone sfacciata, un quasi-maschio, un quasi-macho sfrontato come Rambo, che furoreggia di fronte ad un omino sempre più atterrito e femmineo, insicuro e tremante, ebbene, in quel contesto lì, possibile che ci sia ancora chi - internet o non internet - si stupisce delle "cattive intenzioni" del marpione?!
Credo di aver così risposto anche a questa domanda. Se vogliamo spostare la discussione sul "marpione da chat" possiamo anche farlo, ma non era questo il senso della mia riflessione.
Citazione:
Originalmente inviato da catoblepa
Un conto è il pericolo del delinquente o malato mentale dietro un nickname su internet e un altro è l'aggressività che può trapelare dai post di questo o altri forum.
Ho seguito la tua logica e l'ho trovata molto vera.
Daccordo sulle precauzione e "sugli anticorpi"
E penso anche che sia all'attenzione e al buon senso della persona dare retta o comunque "cascare" o no nel gioco dell'"aggressivo/maleintezionato/maniaco/o quello che è" però come avete più volte detto l'amicizia virtuale non è solo (anzi non è affatto) piena di "persone con cattivi pensieri" dietro l'angolo, e quindi la persona si fida anche perchè si sa che la comunicazione nella chat è stravolta, ci si trova a parlare di roba intimissima senza magari neanche esserci presentati.
E' ovvio che la persona appena sente "puzza di bruciato" non ci mette molto a chiudere la finestra di conversazione e finirla lì, ma il mio pensiero si sofferma sulla "bravura" dell'altro, nel fare incuriosire, nel plagiare (e non parlo affatto di avances) e di ottenere infine ciò che vuole.
Arrivare al suo scopo che è comunque di natura aggressiva, violenta, alla soddisfazione di questo suo bisogno, ma questo non deve avvenire solamente sotto forma di incontro e violenza sessuale che ha come vittima una donna, non credo che esistano solo maniaci sessuali nella sfera delle persone aggressive, magari avviene anche provocando reazioni, il divertirsi nel creare situazioni di tensione ad esempio.
Parlo dei meccanismi che si creano in questo gioco, non di "tecniche di seduzione" o roba del genere.
ValeVale is offline  
Vecchio 08-11-2007, 11.31.39   #10
hava
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Riferimento: Aggressività "celata" nel web

La linea di questo forum, per esempio, tende a smorzare sul nascere qualsiasi approccio aggressivo, il che in alcuni casi è un bene, ma in altri porta a delle discussioni molto forbite ma a mio avviso piuttosto formali e poliiticamente corrette, nel senso noioso del termine.
[quote]


Per me questo e' un lato positivo di questo forum.
Opinioni espresse moderatamente e senza aggressivita' ci fanno sentire piu' liberi a reagire apertamente. E' proprio l'aggressivita' che ci limita allineando i partecipanti con la maggioranza o con la leadership. In molti casi ai forumisti rimane la scelta di tacere per evitare critiche e reazioni spiacevoli.
hava is offline  

 



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