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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 07-01-2008, 12.32.03   #1
hava
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Vacanze

Vorrei proporre un argomento:
quale effetto puo' avere una vacanza o cambiamento d'aria su persone tormentate da un problema? Se e' possibile di liberarsene anche per breve periodo, o addirittura permanentemente? o se i problemi continuano a perseguitarci ovunque si vada?
hava is offline  
Vecchio 07-01-2008, 14.24.06   #2
-Ivan-
Ospite abituale
 
Data registrazione: 09-03-2007
Messaggi: 49
Riferimento: Vacanze

Citazione:
Originalmente inviato da hava
Vorrei proporre un argomento:
quale effetto puo' avere una vacanza o cambiamento d'aria su persone tormentate da un problema? Se e' possibile di liberarsene anche per breve periodo, o addirittura permanentemente? o se i problemi continuano a perseguitarci ovunque si vada?

Dipende dal tipo di problema e dalla sua causa. In generale non è possibile liberarsi di problemi personali cambiando i fattori esterni come il luogo, le amicizie, il partner perchè i problemi personali vengono dalla persona, sono il sintomo che qualcosa non va nel modo di pensare, di comportarsi e di agire nei confronti della realtà. Qualcuno ha detto una frase del tipo: "i problemi nascono quando le illusioni della nostra mente si scontrano con la realtà", bisogna capire perchè nascono questi problemi, tutto qua, se scappi lo stesso problema si ripresenterà nel corso della tua vita. Questo non vale ovviamente per problemi materiali, se io faccio una pessima vita perchè ho un pessimo lavoro cambiare aria è la soluzione del problema ovviamente, per questo biosogna che specifichi meglio cosa intendi.
-Ivan- is offline  
Vecchio 07-01-2008, 14.54.51   #3
nevealsole
Moderatore
 
L'avatar di nevealsole
 
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
Riferimento: Vacanze

Citazione:
Originalmente inviato da hava
Vorrei proporre un argomento:
quale effetto puo' avere una vacanza o cambiamento d'aria su persone tormentate da un problema? Se e' possibile di liberarsene anche per breve periodo, o addirittura permanentemente? o se i problemi continuano a perseguitarci ovunque si vada?

Ciao Hava,
per quella che è la mia esperienza: i problemi ti seguono.
Se la vacanza vuole rimediare ad un accumulo di stanchezza, o a problemi che si sceglie di lasciarsi alle spalle (es. fine di una storia), allora il cambiar aria o il conoscere nuove persone aiuta a ricaricarsi e ricominciare.
Quando si è in un periodo di apatia, o di depressione, o più in generale di insoddisfazione personale, secondo me anche la vacanza non può più di tanto, perché il pensiero negativo persistente lo trasciniamo insieme a noi, in tali casi lo svago avviene solo per brevi momenti, oppure si portano le insoddisfazioni in vacanza creando tensione o litigi anche lì.
Almeno, questo è quello che ho sperimentato su me stessa.
nevealsole is offline  
Vecchio 07-01-2008, 23.46.17   #4
Alexiel
Ospite
 
L'avatar di Alexiel
 
Data registrazione: 19-08-2007
Messaggi: 35
Riferimento: Vacanze

Le vacanze quando si ha una vita piena di problemi sono un ottimo momento per staccare la spina, rilassarsi e ricaricarsi.
Si vedono i problemi da lontano e con un altro spirito, più calmo e ragionevole, che ci permette di capirli meglio e di trovare una soluzione più razionale.
Naturalmente non si può fare sempre così.
E poi...nonostante tutto, quando si torna alla routine i problemi sono lì ad aspettarti.
M'è capitato l'anno scorso, dopo aver scoperto delle tristi cose sul gruppo che consideravo "miei amici", e dopo spiacevoli e pesanti evoluzioni di quella scoperta, di lasciare tutto e tutti per 4 lunghissimi giorni: una gita in Germania con il mio ragazzo e la sua famiglia.
È stato decisamente un toccasana, mi sono ripresa e ho deciso in quei quattro giorni che la mia vita sarebbe cambiata.
Tornata i problemi mi sono ripiombati addosso, ma ne ho sofferto meno di quanto avrei dovuto soffrirne in altri casi.
Alla fine le cose sono andate come sono andate, ma senza quella gita sarebbero andate peggio e non so se i miei nervi avrebbero retto.
Alexiel is offline  
Vecchio 08-01-2008, 19.10.56   #5
ZioZen
Ospite
 
L'avatar di ZioZen
 
Data registrazione: 06-01-2008
Messaggi: 12
Riferimento: Vacanze

Nella mia esperienza considero le classiche "vacanze" come uno staccare la spina, un allontanarsi momentaneamente da qualcosa che, spesso, ci crea pesantezza. Pesantezza dovuta, a volte, a ritmi che non vibrano coerentemente col nostro interiore. Vuoi che siano ritmi di lavoro, di pensiero, di riposo. Ritmi che non sono confacenti a se stessi e che, a lungo andare, provocano disagi. Ecco che allora si sente la necessità di dover prendere una pausa, di rigenerarsi.
Questo modo di concepire le vacanze, mi ha sempre creato dicotomia interiore, ed un sentire la propria vita che non fluisse coerentemente ed in maniera univoca. Ho dovuto ascoltare il mio personale ritmo interiore, lasciarmi adattare ad esso giorno dopo giorno, farmi consigliare piuttosto che forzarlo. Attualmente non prendo una vacanza, così come è considerata generalmente dall'immaginario collettivo, da circa 10 anni.
Ovviamente ho dovuto trasformare la mia vita in base al mio ritmo ideale, e non viceversa.
ZioZen is offline  
Vecchio 12-01-2008, 02.51.16   #6
marco gallione
Utente bannato
 
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
Fotografia della vacanza

Citazione:
Originalmente inviato da hava
Vorrei proporre un argomento:
quale effetto puo' avere una vacanza o cambiamento d'aria su persone tormentate da un problema? Se e' possibile di liberarsene anche per breve periodo, o addirittura permanentemente? o se i problemi continuano a perseguitarci ovunque si vada?

Mia esperienza recente, a beneficio del quesito di hava.

Io sono affetto da una ossessione. La mia ossessione si chiama Ibella, e questo è abbastanza noto.
L'ossessione si realizza - per farla breve - attraverso il ricorrere nei miei pensieri, diciamo a cadenze orarie o forse più (diciamo ogni venti minuti, in media), del pensiero della Ibella.
Non è bello.

Conducendo una vita piuttosto impegnata, e gravato di qualche responsabilità professionale, questa mia condizione attuale non mi agevola. Tiro a campare, e fin'ora non ho fatto danni, diciamo che me la cavo come al solito. Ma la fatica che faccio - vi assicuro - non è misurabile.
Per carità, a tutto c'è rimedio. Non voglio fare la vittima.

Il tema più inquietante è forse quello del permanere di questa situazione, oggettivamente da troppo tempo (7 mesi). Penso preoccupato: sarà irreversibile?

Giorni fa sono partito per una vacanza, in un luogo a dodici ore di volo da casa mia, circondato da amici e donne graziose anche single, tutti con la crema protezione 30, per una ottima abbronzatura nell'albergo stellato. Costo dell'operazione: milioni di euro. Tutte buone ragioni per staccare.

Che è successo?
Due cose.

1. Ho lenito il disturbo ossessivo. Il pensiero della Ibella si è diradato, ricorrendo ogni 4 o 5 ore circa. Direte che è poco. E invece vi assicuro che non è poco. Specie negli ultimi due o tre giorni, ho avvertito un certo sollievo, e una maggiore lucidità. A tratti anche un po' di fiducia rispetto alla possibile reversibilità della mia ossessione.

2. Al rientro, tutto è tornato pressochè come prima. Ogni venti minuti: tac! ecco la str..nza che riappare. Ho dei nuovi numeri di telefono di due ragazze davvero carine. Li userò, ma contro voglia. Come timbrare il cartellino. Nemmeno questo è bello.

Non ho fatto fotografie, salvo questa.

Grazie e saluti.
marco gallione is offline  
Vecchio 12-01-2008, 17.33.12   #7
hava
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Riferimento: Fotografia della vacanza

Citazione:
Originalmente inviato da marco gallione
Mia esperienza recente, a beneficio del quesito di hava.

Io sono affetto da una ossessione. La mia ossessione si chiama Ibella, e questo è abbastanza noto.
L'ossessione si realizza - per farla breve - attraverso il ricorrere nei miei pensieri, diciamo a cadenze orarie o forse più (diciamo ogni venti minuti, in media), del pensiero della Ibella.
Non è bello.

Conducendo una vita piuttosto impegnata, e gravato di qualche responsabilità professionale, questa mia condizione attuale non mi agevola. Tiro a campare, e fin'ora non ho fatto danni, diciamo che me la cavo come al solito. Ma la fatica che faccio - vi assicuro - non è misurabile.
Per carità, a tutto c'è rimedio. Non voglio fare la vittima.

Il tema più inquietante è forse quello del permanere di questa situazione, oggettivamente da troppo tempo (7 mesi). Penso preoccupato: sarà irreversibile?

Giorni fa sono partito per una vacanza, in un luogo a dodici ore di volo da casa mia, circondato da amici e donne graziose anche single, tutti con la crema protezione 30, per una ottima abbronzatura nell'albergo stellato. Costo dell'operazione: milioni di euro. Tutte buone ragioni per staccare.

Che è successo?
Due cose.

1. Ho lenito il disturbo ossessivo. Il pensiero della Ibella si è diradato, ricorrendo ogni 4 o 5 ore circa. Direte che è poco. E invece vi assicuro che non è poco. Specie negli ultimi due o tre giorni, ho avvertito un certo sollievo, e una maggiore lucidità. A tratti anche un po' di fiducia rispetto alla possibile reversibilità della mia ossessione.

2. Al rientro, tutto è tornato pressochè come prima. Ogni venti minuti: tac! ecco la str..nza che riappare. Ho dei nuovi numeri di telefono di due ragazze davvero carine. Li userò, ma contro voglia. Come timbrare il cartellino. Nemmeno questo è bello.

Non ho fatto fotografie, salvo questa.

Grazie e saluti.



non e' stato un quesito ma una lieve speranza.
hava is offline  

 



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