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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 07-02-2008, 22.14.52   #1
Socrate78
Ospite abituale
 
Data registrazione: 06-05-2007
Messaggi: 107
Sfogo [il mio rapporto con gli altri]

Apro questo thread per esporre alcuni miei problemi legati al mio rapporto con gli altri e per avere alcuni consigli su come eventualmente affrontarli.
Il mio carattere è introverso e ciò è un'eredità delle mie esperienze passate, legate soprattutto all'età infantile e scolare. Durante tutta l'età dell'infanzia e della prima adolescenza i miei coetanei tendevano ad isolarmi e a prendermi spesso in giro, soprattutto a causa del mio aspetto fisico; ero infatti piccolo, troppo magro ed ho una mano (la sinistra ) che purtroppo non si è completamente sviluppata per problemi di atrofia congenita.
Questi problemi mi hanno causato un'adolescenza piuttosto difficile, sono cresciuto con pochissimi amici e, inoltre, nell'età scolare tendevo ad assumere un atteggiamento anche ribelle nei confronti delle regole scolastiche (per compensare il mio disagio ), ma ciò mi isolava ancora di più e peggiorava non di poco la situazione.
La mia vita sentimentale ne ha risentito moltissimo e adesso ho quasi 30 anni e non ho mai avuto nessuna seria storia sentimentale, forse anche a causa del mio carattere difficile, introverso e, a volte (lo ammetto) piuttosto acido e diffidente.
I rapporti con i miei colleghi di lavoro e con i miei alunni (sono un insegnante ) sono superficiali, spesso formali ;insomma, mi sembra di toccare solo la "superficie" delle persone e di approfondire ben poco.
Come posso fare per cercare pian piano di modificare e migliorare sempre di più la mia vita affettiva? Vorrei tanto avere una ragazza, più amici e, soprattutto, far in modo che gli altri finiscano per provare un autentico interesse nei miei confronti.
Socrate78 is offline  
Vecchio 07-02-2008, 23.07.29   #2
koan
Utente bannato
 
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Data registrazione: 19-09-2007
Messaggi: 522
Riferimento: Sfogo [il mio rapporto con gli altri]

Viviamo in un mondo molto superficiale e questo non consente alle persone ( "normali" ? ) di vivere una vita piena ed autentica, questo lo dimostra il fatto di quanto un bello/una bella e naturalmente più avvantaggiato/a di altri a realizzare un equilibrio aparente psico-fisico riscontri molte meno difficoltà ad instaurare rapporti con l'altro sesso e con amici ( soldi a parte ) .. Io credo che sia importante fare chiarezza dentro di sé e riscoprire pazientemente l'autentico se stessi, a prescindere cioè dai limiti e difetti ( reali ) degli altri.
Ognuno possiede molte doti e capacità, le quali aspettano solo di essere usate, senza perdere tempo nel riconoscimento da parte di un mondo che non è in grado di dare ma solo di ricevere e di prendere tutto quello che può o che vuole... anche se ormai, da molti atteggiamenti che vedo di fuori, credo non si sappia più neanche quello che realmente si vuole. Tutti copiano tutti, tutti sono e divengono rispetto ad altri, che poco o nulla hanno da dover comprendere e da dover dare più di quanto non vedono di fuori.
La fiducia in se stessi nasce probabilmente dal comprendere la realtà, non quella che ci colpisce direttamente, ma quella che agisce negli animi e nelle coscienze delle persone che si convincono di essere quello che in realtà non "sono", ma che semplicemente "fanno", alla pari di tutti.
Non si può comprendere gli altri se non si comprende prima ancora se stessi, e non si comprende se stessi se non si comprende il senso della vita e delle cose che esistono intorno ad ognuno di noi, le quali parlano più di tanti libri scritti dai più importanti autori e letterati umani .. basta solo imparare ad ascoltare e a comprendere con il cuore, aprendolo alla vita, così da capire che sono in realtà gli altri ad aver bisogno di noi e non noi dalla conferma di altri ( la quale non basta mai se non si accetta se stessi e non si accetta se stessi se non si comprende il valore reale delle cose, che si sia "normali" o meno ).
Chi non ha cerca quel che gli manca e chi ha si convince di avere ciò che potrebbe non portare in realtà a nulla, eccetto che al proprio egoismo ed ipocrisia di vita. Solo chi ha realmente è capace anche di dare e dà senza limiti, perché forse è proprio vero che "c'è più gioia nel dare che nel ricevere"...
Credo che nel momento in cui si comprende la vita, si comprende anche gli altri e conseguentemente se stessi .. ed a quel punto forse tutto può diventare POSSIBILE ..
Se vuoi trovare te stesso, non aspettare di ricevere, ma prima di tutto, sfruttando ogni occasione - quale che essa sia: dai !
Sono convinto poi che quando meno te lo aspetti, alla fine, verrà anche l'amore .. perché la sicurezza non la si ricerca, ma la si dà...
koan is offline  
Vecchio 08-02-2008, 12.12.29   #3
feng qi
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
Riferimento: Sfogo [il mio rapporto con gli altri]

Citazione:
Originalmente inviato da Socrate78
...Il mio carattere è introverso

...ero infatti piccolo, troppo magro ed ho una mano (la sinistra ) che purtroppo non si è completamente sviluppata per problemi di atrofia congenita.

.. tendevo ad assumere un atteggiamento anche ribelle nei confronti delle regole scolastiche (per compensare il mio disagio ), ma ciò mi isolava ancora di più e peggiorava non di poco la situazione.

La mia vita sentimentale ne ha risentito moltissimo.. forse anche a causa del mio carattere difficile, introverso e, a volte (lo ammetto) piuttosto acido e diffidente.
I rapporti con i miei colleghi di lavoro e con i miei alunni (sono un insegnante ) sono superficiali, spesso formali ;insomma, mi sembra di toccare solo la "superficie" delle persone e di approfondire ben poco.
Come posso fare per cercare pian piano di modificare e migliorare sempre di più la mia vita affettiva? Vorrei tanto avere una ragazza, più amici e, soprattutto, far in modo che gli altri finiscano per provare un autentico interesse nei miei confronti.

ciao socrate!
ho voluto quotare le parti più interessanti del tuo scritto.
se guardi bene, sembra che ciò che all'inizio della tua vita é stato la causa dei tuoi disagi (la mano), continua ad essere la stessa causa anche ora di tutto ciò che va storto nella tua vita, o per lo meno che non va come tu avresti bisogno che andasse.

Vorrei dire in sostanza, vediamo se riesco a comunicare bene , che quella manina non del tutto ben sviluppata ha dato origine, forse anche per una leggera tendenza caratteriale, dico forse, ad un modo di essere nel mondo che ha fatto danno. O giusto o sbagliato, questo non deve importare perché eri un bambino-ragazzino e a quell'età si sa...

Ma ciò che mi pare più importante é che tu veda che quel modo di essere nel mondo, di allora, continua a fare danno a distanza notevole da allora. Tu ancora sembri essere quel bambino con la manina malata.

Tutte le volte che la nostra vita di relazione va male, é utile domandarci come va la nostra relazione con noi stessi.

Te lo dice una persona come me con gravi problemi di comunicazione e relazione! Che però da un po' vede un po' meglio e cerca di "curarsi".

Tu non devi curarti, devi solo domandarti se hai consolato abbastanza quella manina, quel bambino, quel ragazzo e adesso quest'uomo. Se ti vuoi bene "nonostante "la mano, o proprio perché sei unico insieme alla tua mano. Se quel problemino l'hai superato, allora vediamo altrove da dove hanno origine i tuoi inceppamenti.

Ma prima vediamo questo. E' solo un'idea la mia, eh?

un abbraccio
feng qi
feng qi is offline  
Vecchio 08-02-2008, 17.21.37   #4
hava
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Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Riferimento: Sfogo [il mio rapporto con gli altri]

Ciao Socrate---penso che una delle cose che ci rende infelici sia di voler essere come altri e non accettare la propria diversita'. Se tu sei introverso penso che non ci siano molte probabilita' di convertirti in cio' che non sei. Piuttosto cercherei di scoprire in te stesso quelle facolta' che certo hai, e potrebbero darti soddisfazione e farti crescere.
Quali sono gli interessi e le occupazioni che potrebbero dare un nuovo senso alla tua vita? Se invece di pensare continuamente a cio' che in te non va', tu cercasti soddisfazioni che sono a tua portata, forse anche il problema della ragazza si risolverebbe.
hava is offline  
Vecchio 08-02-2008, 20.07.32   #5
Antigone
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L'avatar di Antigone
 
Data registrazione: 18-03-2006
Messaggi: 33
Riferimento: Sfogo [il mio rapporto con gli altri]

Citazione:
Originalmente inviato da Socrate78
Apro questo thread per esporre alcuni miei problemi legati al mio rapporto con gli altri e per avere alcuni consigli su come eventualmente affrontarli.
Il mio carattere è introverso e ciò è un'eredità delle mie esperienze passate, legate soprattutto all'età infantile e scolare. Durante tutta l'età dell'infanzia e della prima adolescenza i miei coetanei tendevano ad isolarmi e a prendermi spesso in giro, soprattutto a causa del mio aspetto fisico; ero infatti piccolo, troppo magro ed ho una mano (la sinistra ) che purtroppo non si è completamente sviluppata per problemi di atrofia congenita.
Questi problemi mi hanno causato un'adolescenza piuttosto difficile, sono cresciuto con pochissimi amici e, inoltre, nell'età scolare tendevo ad assumere un atteggiamento anche ribelle nei confronti delle regole scolastiche (per compensare il mio disagio ), ma ciò mi isolava ancora di più e peggiorava non di poco la situazione.
La mia vita sentimentale ne ha risentito moltissimo e adesso ho quasi 30 anni e non ho mai avuto nessuna seria storia sentimentale, forse anche a causa del mio carattere difficile, introverso e, a volte (lo ammetto) piuttosto acido e diffidente.
I rapporti con i miei colleghi di lavoro e con i miei alunni (sono un insegnante ) sono superficiali, spesso formali ;insomma, mi sembra di toccare solo la "superficie" delle persone e di approfondire ben poco.
Come posso fare per cercare pian piano di modificare e migliorare sempre di più la mia vita affettiva? Vorrei tanto avere una ragazza, più amici e, soprattutto, far in modo che gli altri finiscano per provare un autentico interesse nei miei confronti.

Socrate
a leggerti mi sovviene che forse, lo sottolineo forse, tu non sia un introverso, ma un introvertito. Come se il tuo "stare al mondo" si sia evoluto, viste le esperienze che narri, come un chiudersi all'esterno poiché esso rimbalza tanto doloroso. Però l'eco sofferente che sollecita in me è quella di chi vuole essere visto dal mondo.
Potrebbe essere una domanda buona da porsi, laddove gran parte del viversi male venga o possa venire, dal violare la propria indole naturale.

Un abbraccio
Antigone is offline  
Vecchio 09-02-2008, 10.21.57   #6
veraluce
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Messaggi: 603
Riferimento: Sfogo [il mio rapporto con gli altri]

Citazione:
Da Socrate78:
soprattutto, far in modo che gli altri finiscano per provare un autentico interesse nei miei confronti.

Ciao Socrate78!

Forse l'interesse deve partire prima da te verso gli altri... devi cominciare tu a costruire i rapporti che vorresti... animati di coraggio, volontà e fiducia in te stesso... non ti abbattere se sarà difficile all'inizio, pian piano, se veramente ci tieni e ti ci impegni vedrai che riuscirai ad amare e ad essere amato... io conosco persone che hanno difetti fisici anche più evidenti del tuo, e sono persone dolcissime che sanno dare tanto nei rapporti interpersonali...

Allenati a "costruire"... anche il forum può essere un mezzo per iniziare ad imparare come si "dà" e come si "riceve"...

Buona giornata a te
veraluce is offline  
Vecchio 09-02-2008, 10.42.11   #7
nevealsole
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Messaggi: 706
Riferimento: Sfogo [il mio rapporto con gli altri]

Ho un collega con un difetto congenito simile al tuo.
Ha però un po' meno del doppio dei tuoi anni, una bellissima moglie e due figli grandi, nonché un senso dell'ironia non comune ed una intelligenza che spicca.
La prima volta che l'ho incontrato, in effetti, mi sono soffermata sul difetto.
Poco dopo l'ho dimenticato, è emerso tutto il resto, molto più interessante.
Io credo che forse, come mi sembra ti abbiano suggerito, il problema parte dalla non accettazione di te.
Sei tu il primo che non accetti interamente quello che sei, e magari pensando che anche gli altri non lo accettino, li schivi.
Per avere un buon rapporto con le persone bisogna raccontarsi, aprirsi senza paura di essere feriti. Come hai fatto con noi.
Una cosa che ho sperimentato funzionare, se ben condotta, sono i così detti "gruppi di auto-aiuto": ci si confronta su problemi comuni senza paura, e si impara a raccontare chi siamo per capire chi siamo.
In ogni caso, già questo forum può darti l'occasione di aprirti agli altri, come hai fatto oggi.
nevealsole is offline  
Vecchio 09-02-2008, 13.25.36   #8
Socrate78
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Data registrazione: 06-05-2007
Messaggi: 107
Riferimento: Sfogo [il mio rapporto con gli altri]

Vi ringrazio molto per i vostri interventi, tutti equilibrati e pertinenti. Già dialogare nel forum mi ha in parte aiutato a capire l'origine delle mie difficoltà caratteriali e a come fare per cercare di superarle.
Aggiungo una piccola cosa:le mie difficoltà con l'altro sesso derivano anche dal fatto che le donne che mi è capitato di incontrare si sono rivelate superficiali, guardavano appunto soltanto il mio aspetto fisico e, dopo i primi miei approcci e i miei banali inviti (a mangiare una pizza, ad esempio ) tendevano ad evitarmi, a diventare sfuggenti e alla fine affermavano che avevano già dei legami sentimentali (a volte erano solo menzogne ).
Forse, chissà, avrei dovuto essere più costante nel corteggiamento, sforzarmi di tirar fuori gli aspetti migliori di me;però, comunque, in amore si deve essere in due e se l'altro ti dà messaggi anche evidenti di stop diventa piuttosto difficile e imbarazzante continuare....
Ciao
Socrate78 is offline  
Vecchio 09-02-2008, 20.44.27   #9
uranio
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Messaggi: 470
Riferimento: Sfogo [il mio rapporto con gli altri]

Citazione:
Originalmente inviato da Socrate78
Vi ringrazio molto per i vostri interventi, tutti equilibrati e pertinenti. Già dialogare nel forum mi ha in parte aiutato a capire l'origine delle mie difficoltà caratteriali e a come fare per cercare di superarle.
Aggiungo una piccola cosa:le mie difficoltà con l'altro sesso derivano anche dal fatto che le donne che mi è capitato di incontrare si sono rivelate superficiali, guardavano appunto soltanto il mio aspetto fisico e, dopo i primi miei approcci e i miei banali inviti (a mangiare una pizza, ad esempio ) tendevano ad evitarmi, a diventare sfuggenti e alla fine affermavano che avevano già dei legami sentimentali (a volte erano solo menzogne ).
Forse, chissà, avrei dovuto essere più costante nel corteggiamento, sforzarmi di tirar fuori gli aspetti migliori di me;però, comunque, in amore si deve essere in due e se l'altro ti dà messaggi anche evidenti di stop diventa piuttosto difficile e imbarazzante continuare....
Ciao
Molti ti hanno detto che devi essere tu a non sentirti diverso dagli altri il difetto non comporta barriere nel mondo se tu lo vuoi, anche nelle relazioni con le donne ti senti inferiore perchè pensi di non essere bello perfetto, ma l'amore non guarda solo qst cose, ma anche la simpatia, il calore che la persona sa trasmettere all'altro la comprensione ecc. Inizia ad amare ed accettare te stesso e vedrai che il tuo modo di fare di interagire con gli altri cambierà in meglio, voglio dire che non è il tuo fisico che spaventa, ma è il tuo approccio con gli altri. Se tu sei così è perchè hai sofferto quindi ti stai proteggendo dagli altri come un riccio, Ora visto che hai capito che in te ci sono difficoltà è positivo perchè vuol dire che hai voglia di cambiare e migliorare. Sei sulla strada giusta continua ad andare avanti esprimi i tuoi disagi anche qui nel forum è modo per libersarsi delle cattive idee che ci siamo fatti di noi stressi Sei un uomo anche tu come gli altri
uranio is offline  
Vecchio 09-02-2008, 21.20.17   #10
Mary
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Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Riferimento: Sfogo [il mio rapporto con gli altri]

Tu puoi sempre dare la colpa dei tuoi problemi alla tua stupenda e meravigliosa mano che non ha voluto crescere insieme a te.
A proposito ho un'amica straordinaria che ha lo stesso problema.

Io non avevo niente a cui dare la colpa per la vita infernale che ho vissuto sin dall'infanzia. Ero un oggetto che gli altri trattavano come inutile e superfluo e se lo mettevano da parte, se lo ignoravano era già un passo avanti.

Posso solo dirti che con pazienza sono riuscita a capovolgere tutto.

Ora sono io ad andare da chi ha problemi e sorridergli, sono io che considero ogni essere umano un mio parente stretto. Ora che io amo immensamente me stessa, mi accetto così come sono, con tutti i miei difetti e solo così che posso accettare gli altri.

Se non sei caduto nell'acqua gelida non puoi capire chi ti parla di una doccia fredda.

Tutto quello che ci accade anche lo cosa più dura o banale serve ad arricchire il bagaglio della nostra esperienza.
Senza dimenticare che la sola cosa che ci salva sempre è l'amore.
Mary is offline  

 



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