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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 09-02-2008, 10.12.05   #1
arsenio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
... ma un forum non è una chat ...

... ma un forum non è una chat ...


Alcuni presupposti di partecipazione ai forum, a parer mio, andrebbero sempre tenuti in mente,come il saperli distinguere dalle chat (chiacchiere d'evasione a ruota libera) e riguardo a quelli di settore, ma non professionali, non illudersi sull'affidabilità di consulenze,consigli, comunicazione di sostegno, da chiunque provengano. Certi “esperti” impliciti e non potrebbero far deviare da corrette interpretazioni. Senza generalizzare ,da mie verifiche attraverso le comunità virtuali, le motivazioni di partecipazione sono svariate: affermazioni d'identità spesso fragili, appartenenza a un gruppo omologante che rassicura, ecc. In alcune è ben manifesta un'emanazione della società postmoderna,sostenuta dall'immagine e del declino di saperi fondati sulla parole elaborata. Non molti partecipano per un confronto dialettico e fecondo, allo scopo di migliorare comunicazione, il discorso dialogico - culturale, il bagaglio di cognizioni.

C'è fretta più che impegno, inteso anche come preventive letture orientative, sia pure in veste di cultori, sugli argomenti che si sceglie di presentare o dibattere con qualche ragion veduta. La quantità è sempre a scapito della qualità, e le due cose nella nostra società spesso si confondono. Potrebbe risolversi tutto in condivisi artifici e finzioni. Dove le informazioni sono attinte dalla grande pentola delle imitazioni esoteriche fai da te, da pseudoscienze, da dubbie fonti reperite in Rete, da retoriche buonistiche, da confuse contaminazioni di fede, ragione e scienza. Si rischia uno sciupio di parole irriflesse.

Certi giudizi sono falsati all'origine perchè ciò che si desidera è sempre “vero”, ciò che stride con le proprie convinzioni è sempre “non vero”.Oggi chi mai s'interroga sulle modalità del proprio acquisire conoscenze, con lo scopo di revisionare, reinquadrare e ampliare il proprio bagaglio d' idee? Si cercano conferme a proprie credenze, mai falsificazioni.

Sovente non importa cosa è detto, ma chi lo dice,che interpreta meglio il trend culturale più approvato per stili condivisi
Con la fase tecnologica si sono estesi linguaggi non più logico-consequenziali,e ancoraggi al nulla. Si tende ad escludere chi si dimostra critico e non condivide l'ethos dominante,sottocodici linguistici e norme implicite. Ci sono più contrapposizioni che confronti e poca individualità, da non confondere con una conformistica arbitrarietà.
Le diffuse estrapolazioni quasi sempre servono per demolire il contenuto di un “avversario” a priori, e non allo scopo di focalizzare meglio i concetti , da cui potrebbero anche scaturire nuovi concetti, dopo dibattito.
Certi 3d di largo consenso a me sembrano poco chiari, confusi, sconnessi e con importanti omissioni. Oserei dire che non sarebbero suscettibili di una discussione interlocutoria, se non parodistica e con appigli forzati.
Allo stesso modo, mi rendo ben conto come io risulti incomprensibile alla maggioranza,non abituata a percorsi concettuali alternativi,che non siano superficiali, e con premesse di partenza meditate e non campate in aria, o impossibili da indicare.

E' comprensibile il pericolo che modelli di basso profilo s' impongano in ogni campo, in tempi di deriva politico-culturale. Chi non si conforma viene considerato un outsider. Certi modi di accostarsi a topic psicologici possono con il tempo assuefare a schemi di un pensiero elusivo che distoglie dall'affrontare con realismo problemi nell'interesse di tutti.
arsenio is offline  
Vecchio 09-02-2008, 15.45.32   #2
hava
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Riferimento: ... ma un forum non è una chat ...

Certi 3d di largo consenso a me sembrano poco chiari, confusi, sconnessi e con importanti omissioni. Oserei dire che non sarebbero suscettibili di una discussione interlocutoria, se non parodistica e con appigli forzati.
Allo stesso modo, mi rendo ben conto come io risulti incomprensibile alla maggioranza,non abituata a percorsi concettuali alternativi,che non siano superficiali, e con premesse di partenza meditate e non campate in aria, o impossibili da indicare.[quote] [ARSENIO].


Direi che in un forum come in qualsiasi societa' si dovrebbe fare uno sforzo per farsi comprendere dalla media dei frequentatori anche se "non abituata a percorsi che non siano superficiali"
Che senso ha di trasmettere temi e parole se pure di alto livello intellettuale se non vengono compresi secondo le nostre aspettative?
hava is offline  
Vecchio 09-02-2008, 20.19.32   #3
uranio
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L'avatar di uranio
 
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Messaggi: 470
Riferimento: ... ma un forum non è una chat ...

Il forum io lo considero uno spazio per rifettere con gli altri su determinati argomenti, quindi parlare nel forum è impegnativo, mentre nalla chat è modo per divertirsi e dire stupidagini a tutto spiano Dipende in certi momenti come stiamo io ad esempio se non voglio pensare mi metto su una chatt se invece devo esporre dei problemi oppure mi va di ascoltarli entro nel forum
uranio is offline  
Vecchio 09-02-2008, 21.10.08   #4
Mary
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Messaggi: 2,624
Riferimento: ... ma un forum non è una chat ...

il forum lo fa chi..... scrive sul forum. Non esiste un forum che si scrive da solo.

Se un partecipante porta se stesso, quello che è con il beneficio d'inventario, è ovvio. Cioè con quello che in verità e credenza è in quel preciso momento.

Sapessi quante volte mi sono ritrovata leggermente "diversa" solo il giorno dopo.
A volte mi basta leggere parole scritte con il cuore, con il cammino della propria vita a farmi sentire più ricca di qualche istante prima.

Questo non vuol dire che bisogna buttare fuori chi viene qui a mettersi in mostra, a fare sfoggio di cultura ed ego, a chi vuole solo parlare un poco anche di cose tantino sciocche.
Amo il rosso ma se avessi davanti a me solo il rosso diventerei pazza

A volte mi trovo anch'io a "sfoggiare" parole un po' più acculturate chiamiamole così, alcune, rare volte le lascio altre le cambio.

Stiamo parlando tra amici, stiamo parlando con livelli diversi di conoscenza e cultura e dovremmo sempre attenerci al rispetto di chi non si è laureato, di chi non ha letto trattati X e Y. E' amore anche quello.

Anche perchè le cose più importanti, le cose essenziali della vita sono sempre quelle che possono essere trattate in modo semplicissimo.

Ricordo un professorone universitario che venne a tenere una lezione di codici e codicilli..... persona stupenda. Ore e ore a parlare di cose aride e vuote ma il modo semplice ed efficace usato te le faceva amare e non pesare.

Sono doti e non tutti le possiedono.

Cosa fai se una persona ti sta parlando con grande sforzo ma tu proprio non riesci a capirla? la mandi a quel paese? trovi una scusa per allontanarti?
A me capita anche nella vita quotidiana, ed allora amore, attenzione, pazienza si centuplicano.

Stiamo solo vivendo e qui, ogni tanto, ci ritroviamo come quando ci si ritrova a casa dopo una dura giornata di lavoro: accolti, ascoltati, visti.
Mary is offline  
Vecchio 10-02-2008, 04.48.24   #5
marco gallione
Utente bannato
 
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Messaggi: 363
... ma un forum non è una chat ... potrebbe essere una barca

Citazione:
Originalmente inviato da arsenio
Alcuni presupposti di partecipazione ai forum, a parer mio, andrebbero sempre tenuti in mente,come il saperli distinguere dalle chat (chiacchiere d'evasione a ruota libera)

C'è fretta più che impegno, inteso anche come preventive letture orientative ...

mi rendo ben conto come io risulti incomprensibile alla maggioranza,non abituata a percorsi concettuali alternativi,che non siano superficiali, e con premesse di partenza meditate e non campate in aria, o impossibili da indicare.

Non avrei la preoccupazione di non essere capito, arsenio.
Il tuo post qui sopra è semplice, facilmente comprensibile, al pari degli altri tuoi.

Rilevi il ricorrere nel forum di "imitazioni esoteriche fai da te", "pseudoscienze", "retoriche buonistiche", "confuse contaminazioni di fede, ragione e scienza", "sciupio di parole irriflesse", "giudizi ... falsati all'origine". Noti che certi thread ti "sembrano poco chiari, confusi, sconnessi e con importanti omissioni". Aggiungi: "Oserei dire che non sarebbero suscettibili di una discussione interlocutoria, se non parodistica e con appigli forzati".
Ti interroghi scettico "sulle modalità del proprio acquisire conoscenze". Hai timore che, anche nei forum, si siano "estesi linguaggi non più logico-consequenziali, e ancoraggi al nulla".

Temi, in conclusione, che in questo contesto il tuo pensiero risulti "incomprensibile alla maggioranza,non abituata a percorsi concettuali alternativi,che non siano superficiali, e con premesse di partenza meditate e non campate in aria, o impossibili da indicare".

Mi pare che si capisca tutto. Niente di troppo complesso.
I tuoi timori però destano sospetto, e potrebbero essere ingiustificati.

Stando a quel che leggo sopra, la tesi più intima che sembra animare l’apertura di questa tua discussione emerge senza fatica. E' tutt'altro che incomprensibile, e pare dire: - chi non mi capisce è perchè non ha studiato a sufficienza ed è un chattatore senza regole. Chi non ha studiato è meglio che se ne stia a casa sua.

Direi che mi è difficile essere d’accordo con questa tesi. Le ragioni si vedono ad occhio nudo.

Trovo, altrove, una considerazione di hava che invece mi pare tutt’altro che scontata: “giungo alla conclusione che il gruppo virtuale e' soprattutto l'espressione di bisogni umani e come tale potrebbe avere pure un certo valore terapeutico”. Ammettendo che un forum sia – come in effetti è – un gruppo virtuale, mi pare una osservazione pertinente quella svolta da hava, specie nel presente contesto. Oltre che acuta, illuminata (e democratica, tra l’altro), visto che supera la stucchevole chimera del forum ridotto ad enclave di (supposti) sapientoni.

Parto da me. Può darsi che io nella vita sia un sapientone, oppure no. Vengo qui a dire di me, e a leggere quello che gli altri scrivono di sé, intorno a temi diversi. Se devo assimilare nozioni, conoscenze, sapere – specie se tecnico, scientifico, accademico – preferisco affidarmi a fonti più autorevoli, sistematiche, e magari non anonime.
Di mestiere faccio quello che studia, ahimè. E non il buttafuori al Billionarie, come sognavo di fare da bambino. Però non sento il bisogno di replicare necessariamente la mia angusta condizione leopardiana anche qui, partecipando ad un forum.

Il forum – sì, ha ragione hava – è una rappresentazione di noi e dei nostri bisogni. Non esclusiva del nostro sapere (certificato da chi?), della nostra chiarezza di idee (quale?), della nostra dialettica rigorosa (fino a prova contraria…), della nostra missione pedagogica e di indirizzo (a che titolo?).

L’unico timone del forum è il suo regolamento, amministrato da un moderatore. Non dal censore di turno. L’anima del forum è fatta da quelli che ci scrivono dentro. Da quelli che stanno sulla barca a remare, e a raccontare di sé. Giudicarli tutti insieme, pubblicamente, è ammissibile. Ma a me sembra sciocco.

I rematori stanno tutti nella medesima posizione. Nessuno di loro ha in mano il timone.
marco gallione is offline  
Vecchio 10-02-2008, 10.53.17   #6
hava
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Riferimento: ... ma un forum non è una chat ...

......Il forum e' una rappresentazione di noi e dei nostri bisogni. Non esclusiva del nostro sapere (certificato da chi?), della nostra chiarezza di idee (quale?), della nostra dialettica rigorosa (fino a prova contraria…), della nostra missione pedagogica e di indirizzo (a che titolo?).....
[quote] [M.]



A questo punto sto pensando che anche l'esibizione del proprio sapere puo' riflettere un bisogno....un bisogno come tanti altri.
hava is offline  
Vecchio 10-02-2008, 12.21.34   #7
donella
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Riferimento: ... ma un forum non è una chat ...

...Indubbiamente un forum non è una chat...

...Tanto quanto un forum non è un'improbabile... Riflepedia... autocostrettasi a mettere insieme l'unica sottovoce "comunicazione: forme"....

Inoltre , e anche giocando a sviluppare la sottovoce di Riflepedia, ho il sospetto che troppa sia stata la fretta (per dire ossequiato il "rifle") di dar per ovvia "la" differenza fra forum e chat.

Mi sembra, cioè, che si sia generalmente portati a vedere , tra le due forme di comunicazione, una necessaria differenza di ponderosità dei contenuti, troppo facilmente obliando che l'unica differenza certa è , invece e appunto e solo, nelle forme: nella chat si ha lo scambio tra compresenti nello stesso lasso temporale con ovvio conseguente accento sulla personalizzazione dell'argomento piuttosto che sull'oggettivazione dello stesso; laddove nel forum è proprio la non neccessarietà della compresenza a favorire una prevelenza dell'oggettivazione sulla personalizzazione.

Ma, voglio dire, sul "peso" dei contenuti....questo poco dice!

Giusto per: sarebbe intellettualmente più stimolante seguirsi l'ipotetica chat (su qualunque tema, anche "ho appena preso il caffè") fra Benni e Allen.... o un seriosissimo forum di giardinaggio tra tante Sore Giovanne e Mastri Peppe che, per non sbagliare, riportano con rigore tutto quel che trovano sul tema, da Frate Indovino all'ultima pubblicazione della EdiAgricole?

donella is offline  
Vecchio 10-02-2008, 13.37.55   #8
bomber
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Originalmente inviato da arsenio
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Alcuni presupposti di partecipazione ai forum, a parer mio, andrebbero sempre tenuti in mente,come il saperli distinguere dalle chat (chiacchiere d'evasione a ruota libera) e riguardo a quelli di settore, ma non professionali, non illudersi sull'affidabilità di consulenze,consigli, comunicazione di sostegno, da chiunque provengano. Certi “esperti” impliciti e non potrebbero far deviare da corrette interpretazioni. Senza generalizzare ,da mie verifiche attraverso le comunità virtuali, le motivazioni di partecipazione sono svariate: affermazioni d'identità spesso fragili, appartenenza a un gruppo omologante che rassicura, ecc. In alcune è ben manifesta un'emanazione della società postmoderna,sostenuta dall'immagine e del declino di saperi fondati sulla parole elaborata. Non molti partecipano per un confronto dialettico e fecondo, allo scopo di migliorare comunicazione, il discorso dialogico - culturale, il bagaglio di cognizioni.

C'è fretta più che impegno, inteso anche come preventive letture orientative, sia pure in veste di cultori, sugli argomenti che si sceglie di presentare o dibattere con qualche ragion veduta. La quantità è sempre a scapito della qualità, e le due cose nella nostra società spesso si confondono. Potrebbe risolversi tutto in condivisi artifici e finzioni. Dove le informazioni sono attinte dalla grande pentola delle imitazioni esoteriche fai da te, da pseudoscienze, da dubbie fonti reperite in Rete, da retoriche buonistiche, da confuse contaminazioni di fede, ragione e scienza. Si rischia uno sciupio di parole irriflesse.

Certi giudizi sono falsati all'origine perchè ciò che si desidera è sempre “vero”, ciò che stride con le proprie convinzioni è sempre “non vero”.Oggi chi mai s'interroga sulle modalità del proprio acquisire conoscenze, con lo scopo di revisionare, reinquadrare e ampliare il proprio bagaglio d' idee? Si cercano conferme a proprie credenze, mai falsificazioni.

Sovente non importa cosa è detto, ma chi lo dice,che interpreta meglio il trend culturale più approvato per stili condivisi
Con la fase tecnologica si sono estesi linguaggi non più logico-consequenziali,e ancoraggi al nulla. Si tende ad escludere chi si dimostra critico e non condivide l'ethos dominante,sottocodici linguistici e norme implicite. Ci sono più contrapposizioni che confronti e poca individualità, da non confondere con una conformistica arbitrarietà.
Le diffuse estrapolazioni quasi sempre servono per demolire il contenuto di un “avversario” a priori, e non allo scopo di focalizzare meglio i concetti , da cui potrebbero anche scaturire nuovi concetti, dopo dibattito.
Certi 3d di largo consenso a me sembrano poco chiari, confusi, sconnessi e con importanti omissioni. Oserei dire che non sarebbero suscettibili di una discussione interlocutoria, se non parodistica e con appigli forzati.
Allo stesso modo, mi rendo ben conto come io risulti incomprensibile alla maggioranza,non abituata a percorsi concettuali alternativi,che non siano superficiali, e con premesse di partenza meditate e non campate in aria, o impossibili da indicare.

E' comprensibile il pericolo che modelli di basso profilo s' impongano in ogni campo, in tempi di deriva politico-culturale. Chi non si conforma viene considerato un outsider. Certi modi di accostarsi a topic psicologici possono con il tempo assuefare a schemi di un pensiero elusivo che distoglie dall'affrontare con realismo problemi nell'interesse di tutti.


beh la chat ha lo scopo di chiacchierare con le altre persone proprio anche dal termine.
Chiacchierare spesso di cose meno serie rispetto ad un forum.
soprattutto il parlare è attivato da un istantanetà che permette il rapporto costante e continuato per diverse battutte .
mentre il forum è un po come un muro dove tutti ci scrivono quaLCOSA per cui la relazione non è a due o a 3 ma quasi infinita ...
per cui tutti possono intervenire e comunicare con altri ...mentre viene già piu difficile rendere ampio il tiro con la chat perchè ha dei limiti strutturali ...
bomber is offline  
Vecchio 10-02-2008, 23.12.00   #9
vero
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Originalmente inviato da Mary

Sapessi quante volte mi sono ritrovata leggermente "diversa" solo il giorno dopo.
A volte mi basta leggere parole scritte con il cuore, con il cammino della propria vita a farmi sentire più ricca di qualche istante prima.

Questo non vuol dire che bisogna buttare fuori chi viene qui a mettersi in mostra, a fare sfoggio di cultura ed ego, a chi vuole solo parlare un poco anche di cose tantino sciocche.


Stiamo parlando tra amici, stiamo parlando con livelli diversi di conoscenza e cultura e dovremmo sempre attenerci al rispetto di chi non si è laureato, di chi non ha letto trattati X e Y. E' amore anche quello.

Anche perchè le cose più importanti, le cose essenziali della vita sono sempre quelle che possono essere trattate in modo semplicissimo.

Cosa fai se una persona ti sta parlando con grande sforzo ma tu proprio non riesci a capirla? la mandi a quel paese? trovi una scusa per allontanarti?
A me capita anche nella vita quotidiana, ed allora amore, attenzione, pazienza si centuplicano.

Stiamo solo vivendo e qui, ogni tanto, ci ritroviamo come quando ci si ritrova a casa dopo una dura giornata di lavoro: accolti, ascoltati, visti.

Concordo appieno con te,e lo hai saputo esprimere coll'anima e non colla mente...il ché vale 100 000 volte di più..magari anche perché io ci sono molto sensibile;il tuo cammino non è mio né lo puo' essere,ma scambiando si cresce,ed è quello il bello per me.
La massima tolleranza qui come nella vita,un giusto equilibrio tra il sapientone e il "non",sfumature infinite che fanno la nostra diversità e richezza,a patto pero' che non sia "sufficiente,orgoglioso"ma umile,umile da condividere cio' che lo anima,fosse psicologia o astrofisica..ossia,senza troppe pecche di ego smisurato..
Abbiamo tutti lati oscuri che talvolta vengono a galla in una discussione animata,basta solo accorgersene,in modo da non offendere perché ci sentiamo offesi..o non capiti!
Io poi non essendo nemmeno italiana,non dovrei neanche scrivere qui,ond'evitare sbagli grammaticali per i puristi..ma il mio bisogno di leggere,di comunicare,di scambiare...è di gran lunga maggiore all'eventuale disagio che dovrei o potrei provare..dunque!!
Grazie del tuo post molto sentito,ciao
vero is offline  
Vecchio 11-02-2008, 16.45.24   #10
Mary
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Riferimento: ... ma un forum non è una chat ...

Citazione:
Originalmente inviato da vero
.....
Abbiamo tutti lati oscuri che talvolta vengono a galla in una discussione animata,basta solo accorgersene,in modo da non offendere perché ci sentiamo offesi..o non capiti!
Io poi non essendo nemmeno italiana,non dovrei neanche scrivere qui,ond'evitare sbagli grammaticali per i puristi..ma il mio bisogno di leggere,di comunicare,di scambiare...è di gran lunga maggiore all'eventuale disagio che dovrei o potrei provare..dunque!!
Grazie del tuo post molto sentito,ciao

Sì, abbiamo tutti i lati oscuri, ed è bellissimo quando riesci a portarli alla luce.

Meglio, infinitamente meglio esprimere un pensiero sgrammaticato, ma frutto dell'esperienza personale, del proprio pensiero, del proprio cuore piuttosto che mille paroloni molte volte incomprensibili ai non addetti ai lavori.

Ciascuno è padrone nel proprio settore di conoscenza largo o stretto che sia, ma tutti dovremmo sapere che non possiamo sapere tutto.

Così se io mi mettessi a parlare il burocratese escluderei chi non ne capisce neppure una parola, e magari è un grande filosofo, o un bravissimo imbianchino.

Non lasciatevi impressionare da nessuno, siamo tutti ignoranti e dotti dipende dal campo in cui ci troviamo.

Solo l'amore e i battiti del cuore parlano la stessa lingua e si fanno comprendere sempre, o quasi....

ciao
Mary is offline  

 



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