Donella io non scenderei a confrontarmi in certi termini.
Siamo esseri umani, di sesso femminile e di sesso maschile. Io non voglio essere strumentalizzata, ne voglio strumentalizzare. Amo la mia libertà e quella altrui. Sono limitata e vulnerabile, e per questo voglio che vengano rispettati i miei limiti e la mia debolezza.

Ma stai scherzando? E tu vorresti paragonare il "mega-super-successo" dei prostituti trans con quello delle prostitute donne? Ma credi veramente alle sciocchezze che raccontano i mass media? Tra l'altro come ha gia' avuto modo di sottolineare misterxy, i trans sono estremamente violenti, spesso derubano e picchiano i loro clienti, a volte anche i tutori delle forze dell'ordine. Dipendesse da me, non se troverebbe piu' uno in circolazione. I metodi per "domarli" esistono... peccato che siamo nell'Italia del XXI secolo...
Eppoi ancora con questa storia secondo cui "i veri padroni di tutto" restano sempre uomini... ma basta, che non se ne puo' piu' ! Ascolta, io ho 33 anni, faccio l'impiegato, esteticamente sono uno qualunque, ho pochissimi soldi da parte e so di non esercitare alcun potere sulle donne. Anzi, dal punto di vista sessuale sono loro ad esercitarlo su di me. Francamente mi sono proprio stancato di sentir attribuire agli uomini comuni (come me) poteri che solo una elite maschile possiede. L'unico potere che ho e' sulla mia vita, per il resto so di non contare nulla su questo mondo.

Appunto! Stiamo dicendo esattamente la stessa cosa!
Quante donne comuni potranno esser stanche di sentirsi attribuire poteri e volontà che solo una elite femminile possiede? Anzi: che anche quella elite possiede con limiti temporali piuttosto ristretti e definiti (insomma: qual'è il potere sessuale della donna anziana?).

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Ornella scusami ma davvero non ho capito il messaggio e ti sarei grata se mi aiutassi.

Originalmente inviato da iulbrinner
Invece io credo che il senso della mia dignità mi deriva proprio dall'essere di sesso maschile, maggiormente incline di quello femminile all'assunzione di responsabilità dirette e meno avvezzo al vittimismo autoassolutorio.
Naturalmente nessuno ti chiede di condividere il mio punto di vista.


Quando si utilizza lo stigma del termine "gravità inaudita" - soprattutto se riferito ad un concetto o ad un'opinione - si deve anche giustificarlo.
Sono, quindi, curioso di sapere quale sia il reato commesso, quale la norma violata, chi abbia statuito questa norma ed in nome di chi o di cosa essa sia stata statuita.
In caso contrario - ossia, non vi fossero norme di condotta violate - non resterebbe altro che osservare che il mio punto di vista non coincide con il tuo ma se ne differenzia nell'osservazione della realtà e nella sua interpretazione.
Se, poi, per extrema ratio, fosse questa la norma violata, allora il discorso sarebbe completamente diverso e getterebbe una luce del tutto nuova sull'idea di "confronto libero" ma, forse, spiegherebbe molte più cose di quante non ne siano state argomentate sinora.
Personalmente questa idea di confronto - concepita in termini simili - la rigetto e, forse, anche questa è un nuova violazione di cui mi autoaccuso molto volentieri (dipende solo dai punti di vista in gioco).
Ai numerosi giudici presenti (giudichesse non credo si dica normalmente) l'abituale adozione della sentenza.

Come da regolamento la discussione verrà chiusa.