Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Psicologia
Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze


Vecchio 24-04-2008, 10.07.25   #31
chlobbygarl
Lance Kilkenny
 
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
Riferimento: Nel deserto dei sentimenti

Chiedo a Sùmina e a Iulbrinner di rendere una trattazione particolareggiata delle differenze di genere a loro avviso esistenti.

Il dibattito circa prevaricazioni più o meno compiute da ognuno dei sessi ai danni dell'altro, più o meno introiettate come 'date', non opzionabili e quindi culturalmente 'inconsce', prosegue da mesi con presupposto di metodo per cui proseguirà ancora per mesi senza portare a nessun avvicinamento reciproco, ma nemmeno a mio avviso ad una valutazione reale delle reciproche ragioni: proviamo a partire dunque da uno dei punti di arrivo ideali (o di partenza) di chi tali ragioni perora.

Sùmina e Iulbrinner da una parte, le donne dall'altra, potrebbero parlare di quali e quante differenze a loro avviso, anno 2008 e letteratura scientifica alla mano oltre al proprio bagaglio esperienziale, inequivocabilmente esistono tra i due generi da ogni punto di vista possibile.

magari si scoprono affinità insospettate, o magari no.

Che ne dite?
chlobbygarl is offline  
Vecchio 24-04-2008, 14.42.28   #32
Sùmina
Ospite abituale
 
L'avatar di Sùmina
 
Data registrazione: 23-05-2006
Messaggi: 143
Riferimento: Nel deserto dei sentimenti

Gentili nevealsole e chlobbygarl,

la vostra domanda l'aspettavo, e la temevo, perchè io ho ben chiaro cosa è maschile e cosa non lo è, solo che per il momento, lo voglio tenere per me....

Possiamo pero' dire, che cosa non è maschile e che cosa non è femminile.

La categoria sessuale (il termine genere non mi piace) non è la sovrapposizione manichea di una delle categorie morali testé indicate: bene/male, buono/cattivo, bello/brutto, giusto/sbagliato.

Qualora venga usato la categoria sessuale come sinonimo di una delle categorie morali, allora, per me, ma vorrei capire che vale anche per voi utenti/amministratori, si sta applicando un filtro ideologico e si sta quindi operando una forma di sessimo, il sessimo ideologico appunto.

Se questo primo punto va bene, si puo aggiungerne altri su cosa non è il maschile/femminile.

Grazie
Sùmina is offline  
Vecchio 24-04-2008, 15.48.46   #33
iulbrinner
Utente bannato
 
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
Riferimento: Nel deserto dei sentimenti

Citazione:
Originalmente inviato da nevealsole
....che Morelli sia altamente sopravvalutato e dica solo ovvietà lo credo anche io. Il mio è un pensiero che mi rende maschio pur non essendolo, oppure una semplice opinione che col sesso non c'entra niente?
Affermare che lo scritto di questo Morelli non abbia nulla a che fare con le problematiche di genere - laddove non si parla d'altro che di femminile (in termini apologetici) e di maschile (in termini quantomeno dequalificanti) - mi sembra voler forzatamente mettere la testa sotto la sabbia.
Se tu lo vuoi fare, liberissima; non pretendere lo stesso da altri.
Sostenere che quelle sue tesi abbiano solo il difetto dell'ovvietà, ignorando quali ne siano i contenuti effettivi - tutt'altro che ovvi, come ho cercato di argomentare - mi sembra voler liquidare una questione (comunque messa in discussione in questo topic) come se non esistesse e, quindi, affondare la testa sotto la sabbia ancora di più.
Idem come sopra.
Ritenere la tematica posta come una questione sessualmente neutra, che non coinvolge l'identità di genere e la sensibilità personale dei possibili partecipanti, mi sembra ignorare l'evidenza per non volerla riconoscere.
Magari è una tua comodità, ma non è certo la mia.
Sbalordirsi perché si pronuncia un netto, chiaro ed argomentato dissenso critico rispetto a tesi che hanno il sapore ed il significato di una condanna senza appello dell'intero genere maschile, mi sembra un teatrino del tutto fuori luogo, comunque sintomatico di un certo stato di cose.
A questo proposito, ti informo che, in genere, alle aggressioni - anche quelle velate, indirette, ammantate di rosa e di merletti, edulcorate da poetiche di corredo e, soprattutto, ingiustificate - seguono reazioni e risposte dell'aggredito.
Il mio sbalordimento si sostituisce, invece, al tuo, se considero che questa è solo una delle discussioni di cui è quotidianamente inondata la sezione "psicologia" di questo forum, nella quale si esercitano predicozzi giornalieri, litanianti, monocorde e ripetitivi come un disco rotto, sull'inadeguatezza emotiva del "maschio", sulla necessità di una sua rifondazione su basi femminili, sulla superiorità etico-morale di Iside e delle sue sorelle, sulla luminosa verità di cui eterno femminino sarebbe portatore ed altre amenità del genere.
Rimane solo da chiedersi chi mai ti obbliga a seguire discussioni di cui non afferri il senso e che, evidentemente, non corrispondono ai tuoi interessi.
Il forum è pieno di tanti altri argomenti ed è liberamente navigabile, a quanto mi consta.
Puoi sempre seguire i rassicuranti predicozzi di cui comprendi evidentemente tutto e sui quali, in quanto donna, non potrai che compiacerti e trovare ovvi motivi di interesse. Di quelli, ne sono certo, non avrai modo di stupirti.
Citazione:
Chiedo a Sùmina e a Iulbrinner di rendere una trattazione particolareggiata delle differenze di genere a loro avviso esistenti.
A parte il fatto che mi sono dedicato ad illustrare le differenze di genere, documentando anche le mie argomentazioni con riferimenti precisi, in numerose altre occasioni, mi limito al caso di specie, rilevando, peraltro, che se dopo tante cose già dette è come se non le avessi mai scritte, allora la ricerca è, anche in questo caso, un teatrino senza senso.
Lo stesso che pone la domanda conosce (o dovrebbe avere già letto, in più occasioni) le mie risposte.
Si tratta della differenziazione ovvia, intuitiva, empiricamente rilevata e rilevabile, avvalorata dalla neurobiologia, dalla psicologia ufficiale e da ogni altra branca del sapere che si occupa della materia, della profonda diversità della sfera emotiva, dei suoi significati e della sua valenza nel vissuto femminile rispetto a quello maschile.
Come ho già sostenuto molte volte; mettiamoci anche questa.
Partire da questo punto fermo - che a tutt'oggi non vuole essere riconosciuto e, soprattutto, rispettato come fisiologico nei due generi - sarebbe già un passo in avanti.
Almeno, tutti quelli che si affannano a predicare la deformazione di questo dato naturale e ad invocare la trasformazione dell'uomonuovo nel similfemminino potrebbero mettersi l'anima in pace, mettendo in pace anche chi (malauguratamente) li sta ad ascoltare.
iulbrinner is offline  
Vecchio 24-04-2008, 16.53.34   #34
nevealsole
Moderatore
 
L'avatar di nevealsole
 
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
Riferimento: Nel deserto dei sentimenti

Citazione:
Originalmente inviato da iulbrinner
Affermare che lo scritto di questo Morelli non abbia nulla a che fare con le problematiche di genere...

Affermare che hai ben chiaramente distinto il maschio dalla femmina in altre discussioni, mi pare privo di fondamento.
Infatti, sia io che Clobby abbiamo contemporaneamente posto la stessa domanda.
Ti leggo perché ti incrocio (nello specifico, leggevo Arsenio), mi è impossibile passare ad altro perché in questo luogo virtuale stai contaminando tutte le discussioni.
Ti rispondo ed ho provato a confrontarmi con te, come hanno fatto molte altre donne 'illuminate' del forum (leggasi donne che possono essere a ragione percepite come intelligenti al pari di un uomo), per cercare di aiutarti a capire che forse c'è una cultura dominante da riformare (io non penso affatto che le donne siano tutte buone e siano tutte giuste etc.) ma che il tuo modo di esprimerti e di fare 'casta' non aiuta il dialogo.
Lo abbiamo fatto in molte, ed in molte abbiamo gettato la spugna.
Arsenio si domanda, giustamente, il perché si perda tempo.
Io rispondo che è una deformazione mia, come di altre che ho potuto leggere, esprimere la propria opinione nella speranza che possa aiutare l'altro a superare alcune visioni parziali che possono essere per lui/lei fonte di disagio.
Io non liquido nessuno, rilevo però che i tuoi modi di esprimerti sono percepiti come aggressivi dalle utenti (inizialmente pensavo fosse un problema mio, ma vedo che il disagio si è presentato anche in altre) e che sono anche percepibili come intrisi di forti pregiudizi.
Tu non riconoscerai mai niente alle donne, perché le odi. E non otterrai mai niente dalle donne, perché le odi.
Questo si intuisce, leggendoti.
Io credo che questo sia assolutamente contingente (ritengo cioè che sia frutto di tue esperienze dirette, forse troppo recenti per essere digerite) ma che sia assolutamente innegabile.
Questo, a priori, rende il confronto sterile. In ogni negoziazione si deve sapere da dove si parte ma anche sapere cosa (o quanto) si è disposti a
concedere all'altro. Se la risposta è 'niente' inevitabilmente non c'è nessun punto intermedio utile per entrambi da raggiungere.
E non è con lo 'spamming' che si convincono le persone della bontà delle proprie posizioni.
Poi che chi è esasperato non abbia altro modo che urlare, posso anche capirlo, ma che serva non lo condivido.
Lo dico perché in altre discussioni noto che dici cose interessanti ed anche condivisibili, talvolta.
Sul terreno maschio/femmina non dico che non siano condivisibili, ma non sono espresse in modo da aprire al confronto.
Io continuamente mi sento offesa dall'odio, tuo e non solo tuo, verso la donna che esprimi perché mi dico:"io sono donna ma non sono così".
E ripeto, io non sono una che odia gli uomini, né che li manipola, né che crede di star meglio senza.
Di uomini "maschi", ce ne sono molti in questo forum, e non sono affatto asserviti al femminino, semplicemente non manifestano odio a prescindere.

Aspetto di sapere quali sono le differenze di genere, espresse in elenco numerico, altrimenti devo ritenere che la voglia di confrontarsi realmente non ci sia... e tutto il resto è noia...
nevealsole is offline  
Vecchio 24-04-2008, 19.04.01   #35
Sùmina
Ospite abituale
 
L'avatar di Sùmina
 
Data registrazione: 23-05-2006
Messaggi: 143
Riferimento: Nel deserto dei sentimenti

Nevealsole,
condivido il tuo post.
Sostieni che Iul odia le donne, e non è il solo, forse ci sono dentro anch'io.

L'odio, questo sì che e' un bel tema.

La domanda da 10 milioni di euro, è se chi odia qualcuno/qualcosa, ne ha le ragioni per farlo, è legittimato ad odiare chi è/(si rende) odioso, oppure se è un odio del tutto immotivato.

Oggi leggevo un ansa, una delle tante sentenze della cassazione che quindi non sanciscono fatti personali, ma che fissano i diritti della classe dominante e i doveri dei "Ciandala" , che la casa coniugale va alla moglie (gia' pluriproprietaria) anche in assenza di figli e anche se quella è l'unica casa del marito,e anche se questi e' privo di mezzi di sostentamento.

L'assegno di mantenimento non può essere riconosciuto al marito a cui la separazione è addebitabile,anche se privo di mezzi di sostentamento.
Inoltre la casa coniugale in comproprietà può essere assegnata alla moglie per evitare di interrompere il rapporto di confidenza con i luoghi e le persone vicine, anche in assenza di figli.



Essì, l'odio....loro ci odiano perche sono cattivi , noi invece....siamo buone.

Pensa, per la razza ariana gli Ebrei erano malvagi.
Non lo trovi stupefacente?
Sùmina is offline  
Vecchio 24-04-2008, 19.21.54   #36
iulbrinner
Utente bannato
 
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
Riferimento: Nel deserto dei sentimenti

Citazione:
Originalmente inviato da nevealsole
.....per cercare di aiutarti a capire.....
Ecco di cosa stiamo parlando: della tua pretesa (nella circostanza concreta) di ergerti ad un livello di comprensione delle cose superiore al mio, in quanto presumi di avere visioni più complete (in quanto donna) di me (in quanto uomo).
Hai la pretesa che io stia su un gradino di comprensione sotto al tuo e di dovermi "spiegare" delle cose; "aiutarmi a capire".
In questo partecipi semplicemente di un fenomeno più ampio e pervasivo, che consiste nel mettersi su un altare di comprensione benevola verso chi starebbe - nella tua visione (a cui non voglio aggiungere aggettivi) - in una dimensione inferiore.
Sopra lei e sotto lui.
Nulla gli aggiungi e nulla gli sottrai in quanto nevealsole, ma eviti semplicemente di osservarlo e di considerarlo perché la cosa non ti danneggia e, in ultima analisi, forse ti rende abbastanza compiaciuta e comoda e, quindi, ne partecipi limitandoti a dire che non tutte le donne le donne sono uguali; come se il problema fossero le donne concrete e non, piuttosto, come dovresti avere capito leggendomi (ma questo capirlo non ti conviene) quello che le donne come te pensano - e sono condotte - a pensare.
La "cultura dominante da riformare", infatti, è la cultura degli arsenio, dei morelli, dei vedovati, degli psicologisti ginocentrici e di tutti coloro che si affannano ad interrogarsi sulle perdite di tempo che distolgono dal culto della "donna" contemporaneo.
Tutto il resto, dal rifugiarsi nel vittimismo della presunta ed insussistente aggressività per evitare gli argomenti scomodi, alla presunta ed altrettanto insussistente ostilità personale verso le donne, sono solo appigli utili ad evitare un confronto effettivo sulle idee e sui contenuti; su quelli non ho letto nulla di significativo, infatti, né da parte tua - che chiedi solo spiegazioni come un gendarme allarmato - né da parte di altri.
In ogni caso, invece di starmi a fare introspezioni fuori luogo per andare alla ricerca di motivazioni personali che non ti riguardano, sei tenuta ad osservare semplicemente le cose che scrivo; il che, mi rendo conto, è assai più difficile che svicolare sulle presunte motivazioni personali delle mie posizioni.
Se quello che scrivo non lo sai o non lo vuoi capire, è soltanto un problema tuo.
Ritengo di portare contenuti ben comprensibili nella forma e nelle finalità, oltreché rispettosi nei modi e nei toni.
Se vuoi fare altro vittimismo, accomodati pure.


Anche per te vale quello che ho scritto prima: sulle differenze di genere ho già detto e scritto molto.
Sull'argomento specifico l'ho appena scritto nel post precedente; comincia a confrontarti su quello, se questa è la volontà effettiva.
Per il resto non sei un'esaminatrice che detta le regole di una discussione ed interroga i cadidati.
In ogni caso, tu sei solo nevealsole e non lo spirito immanente del forum.

P.S. - "Contaminerò" le discussioni di questo forum sino a quando ne avrò voglia o sino a quando non verrò espulso dai responsabili.
Tu contamina quelle altre che ti pare.
....e mi auguro che, almeno in questo caso, i moderatori mi consentiranno il più elementare diritto di replica a parole di questo tipo.
iulbrinner is offline  
Vecchio 25-04-2008, 02.12.09   #37
misterxy
Ospite abituale
 
Data registrazione: 15-01-2008
Messaggi: 200
Riferimento: Nel deserto dei sentimenti

A proposito delle intrinseche differenze esistenti fra i due sessi...

1- Le variazioni del livello di testosterone in uomini diversi e nello stesso uomo in stagioni diverse o diversi momenti del giorno, sono in correlazione con la libido, la fiducia in se stessi e l'impulso a predominare. I criminali violenti hanno livelli di testosterone più alti di quelli non violenti e gli avvocati che esercitano in aula più alti di quelli che fanno solo i passacarte. Le relazioni sono complicate per diverse ragioni. Su un'ampia gamma di valori la concentrazione di testosterone nel flusso sanguigno non ha importanza. Alcuni tratti, come le abilità spaziali, hanno il loro picco a livelli moderati piuttosto che alti. Gli effetti del testosterone dipendono dal numero e dalla distribuzione dei recettori della molecola, non solo dalla sua concentrazione. Inoltre, sui livelli di testosterone può influire lo stato psicologico della persona e viceversa. Ma un rapporto causale, anche se complicato, esiste. Quando alle donne che si preparano a un'operazione di cambiamento di sesso vengono somministrati androgeni, esse migliorano nei test di rotazione mentale e peggiorano in quelli di scioltezza verbale. Benché i livelli di testosterone negli uomini e nelle donne non coincidano, le loro variazioni hanno effetti simili nei due sessi. Le donne con alti livelli di testosterone sorridono meno spesso e hanno più relazioni extraconiugali, una presenza sociale più forte e anche una stretta di mano più energica.

2- Gli androgeni hanno effetti permanenti sul cervello in sviluppo, non solo effetti transitori sul cervello adulto. Le ragazze che soffrono di iperplasia adrenale congenita producono un eccesso di androstenedione, l'ormone androgeno reso famoso dal grande giocatore di baseball Mark McGuire. E anche se i loro livelli ormonali vengono portati alla normalità subito dopo la nascita, crescono come dei maschiacci, giocano di più a fare la lotta, mostrano più interesse per i camion che per le bambole, hanno maggiori abilità spaziali e, crescendo, sviluppano più fantasie sessuali e provano più attrazione per altre ragazze. Quelle trattate con ormoni solo a infanzia avanzata mostrano, divenendo giovani adulte, modalità sessuali maschili, come una pronta eccitazione di fronte a immagini pornografiche, un impulso sessuale autonomo centrato sulla stimolazione genitale e l'equivalente di polluzioni notturne.

3- Un immaginario ma conclusivo esperimento per separare la biologia dalla socializzazione consisterebbe nel prendere un neonato, sottoporlo a un'operazione di cambiamento di sesso e farlo allevare dai genitori e trattare dagli altri come una bambina. Se il "genere" è una costruzione sociale, dovrebbe avere la mente di una normale bambina; se invece esso dipende dagli ormoni prenatali, dovrebbe sentirsi un maschio intrappolato in un corpo femminile. L'esperimento è stato compiuto, non per curiosità scientifica naturalmente, ma in seguito a malattie e incidenti. Uno studio ha preso in esame venticinque bambini nati senza pene (un difetto congenito noto come estrofia cloacale), poi evirati e allevati come bambine: tutti giocavano a fare la lotta come i maschi e avevano interessi tipicamente maschili; più della metà dichiaravano spontaneamente di essere dei maschi, uno a soli cinque anni di età. Ah, leggete pure qua:
http://en.wikipedia.org/wiki/David_Reimer

4 - I bambini affetti da sindrome di Turner sono geneticamente neutri. Hanno un singolo cromosoma X, ereditato dal padre o dalla madre, invece dei normali due cromosomi X delle bambine (uno ereditato dal padre, l'altro dalla madre) o X e Y dei bambini (l'X ereditato dalla madre, l'Y dal padre). Siccome lo schema corporeo femminile è quello standard fra i mammiferi, essi hanno l'aspetto e il comportamento di bambine. I genetisti hanno scoperto che il corpo dei genitori può influire a livello molecolare sui geni del cromosoma X rendendoli più o meno attivi nel corpo e nel cervello in sviluppo del figlio. Una bambina con la sindrome di Turner che prende il cromosoma X dal padre ha probabilmente geni ottimizzati dall'evoluzione per una bambina (perché un X paterno porta sempre a una femmina), mentre una bambina con la sindrome di Turner che prende il cromosoma X dalla madre ha probabilmente geni ottimizzati dall'evoluzione per un bambino (poiché un X materno, se può portare all'uno come all'altro sesso, opererà senza incontrare opposizione solo in un maschio, che manca di corrispettivi dei geni X sul suo "povero" cromosoma Y). E infatti le femminucce che presentano tale sindrome differiscono psicologicamente a seconda del genitore da cui hanno ricevuto il cromosoma X. Rispetto a quelle che l'hanno ricevuto dalla madre (caso in cui esso è pienamente attivo solo in un maschio), le bambine che l'hanno ricevuto dal padre (caso in cui esso è destinato a una femmina) sono più brave a interpretare il linguaggio corporeo, a leggere le emozioni, a riconoscere i volti, a maneggiare le parole e vanno più facilmente d'accordo con gli altri.
misterxy is offline  
Vecchio 25-04-2008, 11.30.41   #38
Sùmina
Ospite abituale
 
L'avatar di Sùmina
 
Data registrazione: 23-05-2006
Messaggi: 143
Riferimento: Nel deserto dei sentimenti

Citazione:
Originalmente inviato da misterxy
Siccome lo schema corporeo femminile è quello standard fra i mammiferi

Ed infatti sono convinto che mentre l'uomo abbia dentro di se sia il maschile che il femminile, la donna non abbia "dentro" nessuna controparte maschile, per la semplice ragione, biologica, che il maschio è l'evoluzione della femmina. (lo si vede chiaramente osservando lo sviluppo fetale.....).

Mi spiace per Jung, ma nel dare l'anima all'uomo e l'animus alla donna, ha preso un granchio grosso come una cavallo, oggi si direbbe che il suo errore fu quello di essere politicamente troppo corretto (lo stesso atteggiamento che vediamo nei post di Arsenio insomma, del resto è quello che paga meglio...), ma , la scienza non è politica, è solo l'uomo che essendo il solo individuo universale, li ha dentro di se entrambi. (contrariamente a quanto affermano gli psicologi-sti...dotti in una "scienza" che si è dimostrata essere crivellata da errori e parente piu' prossima alle scienze politiche che a quelle naturali)

E del resto lo vediamo anche nei fenomeni sociali/politici, oltre che biologici (la donna non puo' che generare altre femmine perchè nel suo corpo il maschile è assente), le donne sono incapaci di "guardare" ad entrambi, infatti il principio principe che lega come un filo d'arianna tutto il modo d'agire e di pensare del femminile, è l'auto-riferimento.
Cosa che del resto, si evince chiaramente anche dal linguaggio delle ns. interlocutrici (o forse, come il monarca di puntolandia di Abbot, credono di parlare con se stesse).

[gyta]
perché l'autentica indagine dovrebbe, a mio avviso, su stessi porre basi e luce, prima di tutto da se stessi partire affinché il fine delle generalizzazioni risieda nel gioco a specchi della nostra stessa anima.

Questo sarebbe veramente da incorniciare e da mettere sul sito di fianco al monologo del monarca di pointland descritto da Abbot.....

Comunque, in questa eccezione, il femminile è "profondamente anti-democratico".
Per natura.
Sùmina is offline  
Vecchio 25-04-2008, 16.49.38   #39
numeripari
Ospite
 
L'avatar di numeripari
 
Data registrazione: 15-03-2008
Messaggi: 17
Riferimento: Nel deserto dei sentimenti

Citazione:
Originalmente inviato da nevealsole
Sul terreno maschio/femmina non dico che non siano condivisibili, ma non sono espresse in modo da aprire al confronto.
Io continuamente mi sento offesa dall'odio, tuo e non solo tuo, verso la donna che esprimi perché mi dico:"io sono donna ma non sono così".
E ripeto, io non sono una che odia gli uomini, né che li manipola, né che crede di star meglio senza.
Di uomini "maschi", ce ne sono molti in questo forum, e non sono affatto asserviti al femminino, semplicemente non manifestano odio a prescindere.
Pur rispettando la tua interpretazione, onestamente da donna, non condivido del tutto questa levata di scudi.
All'interno della discussione, non ho trovato nessun riferimento a donne ma ad idee dominanti del nostro tempo, nelle quali l'uomo-maschio sembra, ad essere onesta, sempre in debito di qualcosa nei nostri confronti.
L'argomento sembra più sul mondo maschile che effettivamente sul nostro.

Forse dovremmo anche noi fare uno sforzo di comprensione su quanto viene detto da alcuni utenti, senza chiuderci sempre sulla difensiva.

numeripari is offline  
Vecchio 27-04-2008, 12.35.26   #40
chlobbygarl
Lance Kilkenny
 
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
Riferimento: Nel deserto dei sentimenti

Citazione:
Originalmente inviato da iulbrinner
A parte il fatto che mi sono dedicato ad illustrare le differenze di genere, documentando anche le mie argomentazioni con riferimenti precisi, in numerose altre occasioni, mi limito al caso di specie, rilevando, peraltro, che se dopo tante cose già dette è come se non le avessi mai scritte, allora la ricerca è, anche in questo caso, un teatrino senza senso.
Il senso è quello di sistematizzare nello stesso topic le differenze di genere che indubbiamente esistono tra i due sessi.Sistematizzarle per poi svilupparci sopra un dibattito più oggettivo e meno "partigiano" rispetto a questo, che ovviamente rimane legittimo, ma che a mio avviso si perpetua troppo uguale a sè stesso; forse all'uopo sarebbe utile un nuovo 3d.In quello cui di seguito ti riferisci tale chlobbygarl scrisse chiaramente nella prima pagina dell'esistenza delle differenze di genere (tra le altre cose).

Citazione:
Si tratta della differenziazione ovvia, intuitiva, empiricamente rilevata e rilevabile, avvalorata dalla neurobiologia, dalla psicologia ufficiale e da ogni altra branca del sapere che si occupa della materia, della profonda diversità della sfera emotiva, dei suoi significati e della sua valenza nel vissuto femminile rispetto a quello maschile.Come ho già sostenuto molte volte; mettiamoci anche questa.
Il senso è parlare delle differenze nel modo più oggettivo possibile dicevo, e non delle storture derivate da una intepretazione dolosamente o colposamente sbagliata delle medesime.Che inevitabilmente qui viene rigettata sul mondo femminile come una colpa che lo totalizza e parimenti su quello maschile come una responsabilità parziale riferibile ad alcuni suoi componenti incapaci di vedere la ormai celeberrima "foresta" di oberon, e solo in grado invece di scorgerne gli alberi uno ad uno.Perchè la discussione incentrata sulle sole esperienze/opinioni personali, supportate magari da articoli di cronaca, configura l'ossimoro del dialogo apodittico:ogni assunto diventa costituzionalmente inconfutabile esattamente quanto legittimo e soggettivo.

affermare che chi è in disaccordo "non vuol vedere la foresta" significa usare un sofisma per ribaltare sull'interlocutore l'onere della 'prova' o della plausibilità argomentativa da lui stesso richiestaci: lo ha reso noto a sè stesso anche oberon, che dopo aver sostenuto più volte tale posizione ha smesso di scrivere dal momento che nessuno leggeva più i suoi trattati, asseritamente tesi a non non convincere nessuno, praticamente invece incapaci di 'essere' confutati argomentando, per la non-volontà dell'autore di accettare il metodo dialogico non-apodittico (come da prove in vivo).

Io suggerisco di partire da oggetività scientifiche, per quante e quali possano essercene, e poi proporre alla controparte un dibattito conseguente.

A meno che invece la volontà, legittima ripeto, sia solo quella di emettere comunicati.
chlobbygarl is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it