Amore è espansione del sé

L’amore nel terzo millennio è considerato dall’universo maschile una residuale frivolezza femminile? Ma l’amore non sono solo le fiction tivù; è affettività, empatia, intuizione, autoconoscenza. E’ desiderio di relazione con un altro/a. In effetti queste sono inclinazioni perlopiù femminili.Le eroine del coinvolgimento totale sono Eloisa, Isotta, Fedra, Karenina, Emma Bovary,Butterfly. Per lo Stendhal de “Sull’amore” la passione appartiene alle donne. La sessualità non di possesso è femminile, ma se è meccanicità fisiologica è più a misura maschile.
Eppure è solo un’unione emozionale, fisica,intellettuale, spirituale che può espandere la nostra identità , anche nel senso di una crescita psicologica. Come quella del Simposio, dove l’androgino originario e sferico, maschio e femmina uniti, fu scisso da Zeus in due metà, ognuna alla ricerca,quasi impossibile, dell’altra. L’amore che esiste è sempre perduto, atteso inappagato.

Isbel Allende acompagnò varie amiche agl’”incontri alla cieca”. Su 150 incontri ciascuna, non ne scelsero alcuno.
Amore è apertura verso esperienze e sensazioni inabituali, autoscoperta che ristruttura il Sé e la visione del mondo a reciproco vantaggio.

Per Jung lo scopo della vita è esplorare e integrare i nostri indivisibili processi di pensiero, sentimento, sensazioni fisiche e intuizioni. Ma oggi nessuno sonda abissi, si naviga in superficie. Telecomando e mouse contro la letteratura dell psiche e l’alta poesia; frettolosità contro riflessione; immagini contro la parola; copia e incolla al posto di elaborazioni personali. E così cambiano i fondamenti del modo di pensare. Anche quello che impronta una relazione amorosa.

La conversazione giocosa e amichevole o cuore a cuore sono rare. Eppure la comunione amorosa attraveso tali colloqui potrebbe equivalere all’unione fisica che da sola non basta. L’amore e l’amicizia perdurano finchè s’intrattiene una convesazione intima e piacevole.

Il mondo è monotono per chi aspira ad allargare i propri orizzonti. Ma solo con un “Altro/a – da – sé che ci se-duce possiamo esplorare terre sconosciute.

l'amore è come una nostalgia di un'unione persa..è questa voglia struggente di ricongiungersi...insomma:la vedo un pò come il Simposio..
L'amore "fa anima" e schiude a nuovi orizzonti ed energie sopite,è il primo passo,quello più superficiale,narcisistico, di un Lavoro di autoriscoperta che sprofonda,nell'approfondirsi, a Radici trascendenti alle quali attingiamo per integrare il nostro vero Sè disperso..

Dico, elencassi mai una virtu' maschile... niente di niente... secondo te tutto cio' che e' maschile e' il Male assoluto, viceversa tutto quello che e' femminile e' il Bene assoluto.
Pure questa storia secondo cui la passione, l'amore, apparterrebbero solo alle donne, fa ridere anche i polli. Non ci sono parole, veramente...
arsenio, la realta' dei comuni mortali come me, e' molto diversa da quella descritta nei romanzi, nei film e nelle chiacchiere di certi intellettuali che della vita di quelli che non contano niente non sanno proprio un bel niente.

Bella e giusta questa tua frase, la quale ha ovviamente anche un simmetrico, ovvero, se quelli al potere non stessero dalla parte del potere...al potere non ci starebbero.

Io ad es. credo, al contrario di Arsenio, che le donne non siano capaci di amare, ma che amino solo di amore riflesso, quello che ha quindi la sua origine dall'uomo e quindi il solo degno si essere chiamato col termine "Amore", prova ne è che l'amore non corrisposto è una situazione "normalmente sconosciuta" al femminile e mai provato nell'arco di un' intera vita, perchè appunto l'amore ha origine nel 99% dei casi (poi le patologie esisteno sempre e cmq) solo e principalmente nel maschile.
La donna non fa altro che riflettere al mittente parte dell'amore che riceve, secondo quella che è la sua "generosità".

Infatti, a parte le solite mosche bianche (cioe' a loro dire, tutte le donne, che pero' chissà perchè nessun uomo le ha mai viste...) ed i molti miti letterari, anche oggi nonostante decenni di cultura votata al "femminile d'azione" immaginare donne che mandano mazzi di rose che vengano puntualmente cestinati, o che perseverano in inviti (ma anche solo che iniziano) che vengono declinati, appare assurdo ed offensivo per il pensiero onesto (per gli "intellettuali" invece non lo è) , infatti se è vero che "l’androgino originario ... fu scisso da Zeus in due metà, ognuna alla ricerca ...dell’altra" , queste metà non sono state divise per nulla in parti uguali, e dunque , quella di Arsenio, è la solita formula ecumenica tanto cara al femminile, e che giustifica agli "intellettuali" il loro posto nell'Olimpo della società femminile.

Perchè altrimenti, se scrivessero davvero le cose per come stanno, rac-contando il pensiero di quelli che non contano niente, cioe' la maggioranza, lì.....non ci starebbero.

e quando ami un uomo che non ti ama...o che non sa nemmeno che esisti?
io non so cos'è l'amore vissuto da un uomo...però il mio lo so, l'ho sentito e potrei anche descriverlo ogni cosa che sentivo e percepivo nella mia mente e nel mio corpo. ho amato uomini che non mi ricambiavano per cui non poteva esserci un amore di riflesso.

Sei sicura che fosse proprio amore? Forse era un "voler amare" purtroppo mai sfociato in un "amare"... almeno non un amare di tipo "coniugale", perché questo tipo di amore contempla la reciprocità e il "progetto" di un cammino insieme nella stessa direzione... spero che incontrerai presto chi vorrà crescere insieme a te... sempre se non l'hai già al tuo fianco!

Ti abbraccio jkea!


...e percepire il Senso (primo-ultimo-infinito-etc) dell'esistenza... (crisi mistica!)

A presto Arsenio!

è un vero amore, che oggi sarebbe uguale senza nessun cambiamento. l'amore esiste anche quando non è ricambiato. mi ha molto colpito quel post perché l'80% delle mie relazioni erano ricambiate di riflesso, ovvero l'amore che mi veniva ridato era semplice gratitudine dell'amore che provavo e davo...un amore che tornassi indietro ridarei...perché non è una scelta l'amore ma è ciò che provi. l'amore è sempre nato da me, anche all' insaputa di chi amavo... mai stimolato, mai indotto dall'altro, mai cresciuto perché qualcuno mi dava o mi dimostrava qualcosa...
sì poi l'ho trovato, ma trovarsi e amarsi con la stessa intensità d'amore è come vincere all'enalotto...c'è sempre chi ama e da di più ...e chi prende...chi ama di più si ritrova spesso in uno stato psicologico di inferiorità anche impercettibile...
grazie per gli abbracci

...mi piace come ti esprimi ... non vorrei essere petulante, ma sai, io faccio spesso un sacco di domande (ovvio che puoi anche non rispondere se senti che invado la tua "intimità" ) ... è solo per capire meglio... quindi volevo domandarti: cosa intendi dire tu con "chi ama di più"? Da cosa lo comprendi che l'uno o l'altro ama di più?

chi ama di più è più fragile perché ha più da perdere.
l' innamoramento credo sia uno stato mentale dove si perde l'irrazionalità, il controllo di se stessi e della realtà. poi c'è l'amore una fase più equilibrata delle proprie sensazioni...ma cmq persiste la paura di perdere o deludere le aspettative dell'altro.
ma come si fa a percepire chi ama di più?
non da ciò che dici o da ciò che fai... ma credo dal potere che ha una persona su di te quando ami...tutto il resto è conseguenza...che poi non è che sia così orribile, sai solo di essere importante per l'altro.

sono d'accordo che si parla troppo del sentimento e l'amore femminile, descritto spesso solo con dettagli frivoli e romanticheria stucchevoli...
...ma come può vivere di riflesso un amore, quando dall'altra parte non si ama e c'è solo affetto?


lo si capisce che è così...come lo ha ben capito sùmina , l'ho capito anch'io.