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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 22-05-2008, 15.01.23   #1
donella
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
Dietro a un nick c'è sempre....

Dietro a un nick c'è sempre una persona....

Mutuo la frase da Arsenio, in una sua discussione attiva che mai avrei inquinato con osservazioni esorbitanti dal suo tema.

E' una frase .... che ... mentre cercavo di orientarmi nel "combinato disposto" da altre tre quattro discussioni attive (quella di Monica sul "crescere", quella di Falbala sull'ipercriticità nel forum, e poi tutte quelle - tante - sul "dialogo") ...mentre cercavo di orientarmi fra queste... quella frase m'ha fatto l'effetto di una bussola.

La trovo profondamente vera e ancor più profondamente falsa: dipende (per me) dalla frettolosità con cui si liquida quel "dietro" o, invece, se ne considerino i possibili ... chiamiamoli "spessori" (questa volta, però, in senso affatto positivo).

Io trovo che sia un po' come dire.... che so.... che "quel che vedo <dietro> una webcam è sempre una persona".

Sì, certo, se si muove e parla .... prima o poi... dev'esserci pur <dietro> una persona.
Ma.... QUANTO <dietro>?

Dietro all'obiettivo della webcam.... con tutte le paranoie e le disfunzioni estetiche con cui s'è alzata alla mattina?
Oppure.... con l'abito del lavoro?
Oppure con quello delle "grandi occasioni, maquillage incluso"?
Oppure con la maschera con la quale vuol apparire, almeno in webcam, quel che non è e soffre di non essere?

Dietro c'è sempre una persona.
Ok.
Ma... quanto dietro?


Qualche modestissimo criterio, certo, aiuta nel discernere: chi parla puntualmente dei massimi sistemi e mai di se stesso... è verosimile presumere che venga , lui/lei, sì "dietro al proprio nick".... ma proprio "molto" dietro (io ci vedrei l'ipotesi "abito delle grandi occasioni, maquillage incluso); forse ancor più "dietro-dietro" (ipotesi maschera, per capirci) immagino chi recensisce il prossimo, sempre riservandosi rapidi ma suggestivi spaccati incidentali su una propria vita aurea, ma così aurea, che onestamente - immaginando di poterla avere - non mi residuerebbero risorse per immaginare per quale razza di motivo (abietto e futile) potermi ritrovare a fare il recensore (dall'Alto) di un gruppastro di poveri disgraziati che s'illudono di dialogare e ... persino si scervellano sui metodi migliori per farlo meglio!

Non vorrei essere ancora più noiosa di quanto lo sia già stata, e stringo: io non credo che lo spessore/trincea del nick sia uguale per tutti... mi sembra di sentire che per alcuni il nick sia un vetro trasparente e per altri sia il vetro ovattato che inquadra maschere e ceroni (certo, sì: a bardatura di una qualche persona che da qualche parte , e molto diversa dal proprio modo di vendersi, pure sta).

Semplicistica da vergogna, ma sentita davvero: quando ci si chiede di "volontà di crescere", volontà di confronto", "volontà di dialogo"........ io mi rispondo, oggi: "inversamente proporzionali alla distanza tra il nick e la persona che c'è - a distanza più o meno stratosferica - dietro".

donella is offline  
Vecchio 22-05-2008, 15.52.47   #2
chlobbygarl
Lance Kilkenny
 
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
Riferimento: Dietro a un nick c'è sempre....

Dietro a un nick c'è sempre...

Concordo pienamente sulla tautologia dell'assunto, dietro un nick c'è sempre una persona potenzialmente dotata di infinite e inossidabili maschere.Virtuale vs reale in questo senso è pura schizofrenia.
chlobbygarl is offline  
Vecchio 26-05-2008, 19.11.48   #3
chlobbygarl
Lance Kilkenny
 
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
Riferimento: Dietro a un nick c'è sempre....

Aggiungo alcune cose che la mancanza di tempo mi aveva impedito...

Citazione:
Originalmente inviato da donella
Non vorrei essere ancora più noiosa di quanto lo sia già stata, e stringo: io non credo che lo spessore/trincea del nick sia uguale per tutti... mi sembra di sentire che per alcuni il nick sia un vetro trasparente e per altri sia il vetro ovattato che inquadra maschere e ceroni (certo, sì: a bardatura di una qualche persona che da qualche parte , e molto diversa dal proprio modo di vendersi, pure sta).
Semplicistica da vergogna, ma sentita davvero: quando ci si chiede di "volontà di crescere", volontà di confronto", "volontà di dialogo"........ io mi rispondo, oggi: "inversamente proporzionali alla distanza tra il nick e la persona che c'è - a distanza più o meno stratosferica - dietro".
sono abbastanza daccordo con quello che dici, nel senso che la scrittura non dà mai l'anonimato che spesso si presuppone.

la scrittura su di un forum, se ovviamente non è la chiave per l'accesso allo screening psicologico di chi scrive, è però una traccia precisa della persona(lità).Si possono evidentemente capire molte cose di chi scrive leggendolo e altrettanto facilmente si può cadere vittime di deriva interpretativa circa quanto scrive.

vedo con favore quindi la sospensione del giudizio, la contestualizzazione degli ambiti di analisi, senza rinunciare alle proprie pulsioni o sensazioni, ma evitandosi di farle sedimentare con salto logico implausibile.

insomma dietro un nick ci sono molte maschere, tante quante potrebbero essercene dietro una faccia di carne, ma allo stesso tempo nessuna di esse mette totalmente al riparo dal sè che ci sta dietro.
chlobbygarl is offline  
Vecchio 27-05-2008, 00.23.13   #4
hava
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Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
Riferimento: Dietro a un nick c'è sempre....

Citazione:
Originalmente inviato da donella
Dietro a un nick c'è sempre una persona....

Mutuo la frase da Arsenio, in una sua discussione attiva che mai avrei inquinato con osservazioni esorbitanti dal suo tema.

E' una frase .... che ... mentre cercavo di orientarmi nel "combinato disposto" da altre tre quattro discussioni attive (quella di Monica sul "crescere", quella di Falbala sull'ipercriticità nel forum, e poi tutte quelle - tante - sul "dialogo") ...mentre cercavo di orientarmi fra queste... quella frase m'ha fatto l'effetto di una bussola.

La trovo profondamente vera e ancor più profondamente falsa: dipende (per me) dalla frettolosità con cui si liquida quel "dietro" o, invece, se ne considerino i possibili ... chiamiamoli "spessori" (questa volta, però, in senso affatto positivo).

Io trovo che sia un po' come dire.... che so.... che "quel che vedo <dietro> una webcam è sempre una persona".

Sì, certo, se si muove e parla .... prima o poi... dev'esserci pur <dietro> una persona.
Ma.... QUANTO <dietro>?

Dietro all'obiettivo della webcam.... con tutte le paranoie e le disfunzioni estetiche con cui s'è alzata alla mattina?
Oppure.... con l'abito del lavoro?
Oppure con quello delle "grandi occasioni, maquillage incluso"?
Oppure con la maschera con la quale vuol apparire, almeno in webcam, quel che non è e soffre di non essere?

Dietro c'è sempre una persona.
Ok.
Ma... quanto dietro?


Qualche modestissimo criterio, certo, aiuta nel discernere: chi parla puntualmente dei massimi sistemi e mai di se stesso... è verosimile presumere che venga , lui/lei, sì "dietro al proprio nick".... ma proprio "molto" dietro (io ci vedrei l'ipotesi "abito delle grandi occasioni, maquillage incluso); forse ancor più "dietro-dietro" (ipotesi maschera, per capirci) immagino chi recensisce il prossimo, sempre riservandosi rapidi ma suggestivi spaccati incidentali su una propria vita aurea, ma così aurea, che onestamente - immaginando di poterla avere - non mi residuerebbero risorse per immaginare per quale razza di motivo (abietto e futile) potermi ritrovare a fare il recensore (dall'Alto) di un gruppastro di poveri disgraziati che s'illudono di dialogare e ... persino si scervellano sui metodi migliori per farlo meglio!

Non vorrei essere ancora più noiosa di quanto lo sia già stata, e stringo: io non credo che lo spessore/trincea del nick sia uguale per tutti... mi sembra di sentire che per alcuni il nick sia un vetro trasparente e per altri sia il vetro ovattato che inquadra maschere e ceroni (certo, sì: a bardatura di una qualche persona che da qualche parte , e molto diversa dal proprio modo di vendersi, pure sta).

Semplicistica da vergogna, ma sentita davvero: quando ci si chiede di "volontà di crescere", volontà di confronto", "volontà di dialogo"........ io mi rispondo, oggi: "inversamente proporzionali alla distanza tra il nick e la persona che c'è - a distanza più o meno stratosferica - dietro".




Ciao Donella-----Non credo nell'efficacia dei nicks e delle maschere in generale, che spesso piu' che nascondere rivelano. Gia' la scelta del nick [maschera] e' rivelatrice e certo non fatta a caso.
E per parlare dei "bluffers" secondo i criteri da te menzionati, penso che siano proprio quelli i piu' "nudi" con le difese piu' fragili. E sono quelli che piu' ci invogliano a rivelarli.
Hai messi in scena alcuni tipi diversi in base a criteri, e che questi ti servano a discernere e' facilmente osservabile per chi ti legge con attenzione. Ma probabilmente alcuni ci cascano.
Trovo l'argomento interessante e vale la pena di approfondirlo.
hava is offline  
Vecchio 27-05-2008, 10.30.47   #5
veraluce
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Riferimento: Dietro a un nick c'è sempre....

Le "quote" sono di Donella :

Citazione:
Sì, certo, se si muove e parla .... prima o poi... dev'esserci pur <dietro> una persona.
Ma.... QUANTO <dietro>?

Dietro all'obiettivo della webcam.... con tutte le paranoie e le disfunzioni estetiche con cui s'è alzata alla mattina?


Si... ad esempio stamattina dovrei già stare a fare una cosa che rimando da un bel pò e che la mia mente si rifiuta di fare... quindi sono proprio in paranoia... oltre al fatto che non mi va neanche di togliermi il pigiama e vestirmi! Ma ora che ci penso sono già in tuta che stamattina sono andata a fare jogging... quindi peggio ancora...

Citazione:
Oppure.... con l'abito del lavoro?

Fortunatamente posso evitarlo... nel senso che posso tenere i miei!


Citazione:
Oppure con quello delle "grandi occasioni, maquillage incluso"?

Dio me ne scampi!!! Non "sopporto" gli abiti formali e non mi sono mai truccata in vita mia (anche se alcune volte ammiro quelle belle donne che si truccano in modo "perfetto")... preferisco spaventare per quello che sono al "naturale"...

Citazione:
Oppure con la maschera con la quale vuol apparire, almeno in webcam, quel che non è e soffre di non essere?

Forse è soggettivo... l'altro giorno chiedevo ad un'amica se davvero le persone quando compiono un'azione deleteria o "falsa" verso qualcun'altro lo fanno "intenzionalmente"... mi ha risposto che sono ingenua... perché per lei è ovvio che è così... io sinceramente non lo so... se penso che dovrei fare qualcosa per "far vedere" che sono in un certo modo già mi sento affaticata ad immaginarlo... poi se è un meccanismo mentale acquisito posso anche capirlo come "manifestazione" di "altro"...

Citazione:
Dietro c'è sempre una persona.
Ok.
Ma... quanto dietro?

Il dietro è la parte più bella talvolta... spesso è davvero una "sorpresa" scoprire un lato più intimo di una persona che non si rivela al "primo sguardo"...
Stamattina mentre stavo lì a correre sulla spiaggia, all'andata ho visto un grosso ramo di albero disteso sul bagnasciuga (sai no... quei resti di alberi che la corrente marina trascina con le sue onde a riva... )... di solito resto affascinata da qualcuno di questi "relitti" che si adagia così, sulla sabbia (ma per Santa Peppa : mi scordo sempre la macchinetta fotografica!)... ma quello di stamattina mi aveva dato un pugno nell'occhio, non mi piaceva proprio!... e l'ho evitato, tanto mi dava "fastidio" alla visione... Il fatto è che dopo, ripassando sempre per lo stesso tratto, al ritorno, ho riincontrato lo stesso ingombrande ramo, ma visto dalla prospettiva opposta... e che splendore! Neanch'io ci credevo che era lo stesso ramo... Quel lato era scolpito in un modo meraviglioso... sono rimasta di stucco e ho pensato dentro me: lo vedi che prima di sparare un giudizio devi avere una visione di ciò che hai davanti a 360 gradi... o almeno che ci si avvicini... insomma alla fine quel ramo mi è sembrato più bello di tutti gli altri che avevo reputato già belli a prima vista... proprio perché è stata una gran sorpresa!!!

Adesso però mi chiedo: e se avessi visto prima la parte bella? Probabile che mi sarebbe piaciuta anche quella "dietro"... vabbè, ho già parlato troppo...


Forse sono andata un bel pò OT, non so... ma Donella ormai un pò mi conosce e sa che quando una stà tanto tra le nuvole come me "ce devi avé nà pazienza"...

Buona giornata!
veraluce is offline  
Vecchio 27-05-2008, 14.44.17   #6
donella
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Riferimento: Dietro a un nick c'è sempre....

Ciao a Tutti e grazie delle risposte, che mi stanno enormemente aiutando a mettere a fuoco le ragioni dell'insofferenza (sì, onestamente era "insofferenza non identificata") che aveva generato il mio post. Altrettanto hanno contribuito tutti gli interventi nella discussione di Falbala.

Trovo molto sensati ed autentici i correttivi portati da Chlobby : se da un lato è vero che la scrittura rivela sempre molto oltre il voluto, dall'altro è vero che la prima maschera che ci portiamo in giro è il nostro viso di carne.

Così come concordo pienamente con Hava quando ricorda che chi indossa volutamente maschere sia il più sprovveduto e più facilmente riconoscibile. In questo senso credo di dover aggiungere che i miei esempini di getto siano stati assolutamente troppo frettolosi e semplicisticamente fuorvianti... perchè sollecitano l'attenzione su quanto è consapevolmente voluto.... e oscurano tutto quanto (di più enorme) è inconsapevolmente voluto/inscenato, così trovando il proprio primo spettatore ignaro di esserlo (e spesso unico gaudente dello spettacolo di se).... nell'artefice stesso della mascherata.

Cerco di spiegarmi prima di sembrare pazza, e ripesco il mio esempino ispirato alla webcam nei due estremi opposti (e che identici resterebbero nel reale, se anzichè riferirci al posizionarsi davanti alla webcam ci riferissimo, che so, alle condizioni minime necessarie per aprire la porta di casa nostra quando suonano al campanello).
In quell'esempio (malato di conturbante semplicismo) con troppa sommarietà dicevo: che chi si posiziona davanti alla webcam (o apre la porta di casa) così come s'alza la mattina, e c'è chi invece non riesce a farlo se non dopo aver indossato la maschera. Il tutto, ascrivendo valenza positiva alla prima ipotesi e negativa alla seconda.
Oggi capisco che sembra vero, e che invece la fregatura maggiore è proprio lì!

Nel senso: se non mi limito all'oggettività del gesto (che poi sempre resta molto soggettiva nella lettura, ed è la MIA lettura l'unica vera oggettività-soggettiva di cui dispongo, peraltro facilissimamente leggibile dall'altro nella misura in cui mi espongo con "i miei" punti di vista), e se in ciò che la scrittura rivela involontariamente riesco ad attingere alla soggettività di chi mi offre la SUA e SEMPRE VOLUTA (consapevolmente o inconsapevolmnte) visione di sè.......... avete ragionissima voi!

Posso scoprire che il sedicente manager Brambilla che si professa impegnatissimo tra un volo e l'altro.... è un poverello d'Assisi che per il momento consapevolmente indossa quella mascheretta lì. E fa pure tenerezza.

Come posso scoprire che una convintissima Vivalamore , tutta nature e paranoie esposte, e convintissima paladina del "volemose bene come me che amo tutti" ... REALMENTE IN BUONA FEDE IN QUESTO PALESARSI.... manca di mangiare ancora molte pagnotte prima di realizzare (per esempio) che non apparirebbe alla porta o alla web come s'è alzata, se non fosse che lo vive come sicuramente gradevole e magari sexy.... (salvo masochismi patologici).

Tranquillamente, insomma, posso arrivare a vedere addirittura ribaltato il mondo delle maschere, e scoprire l'ingenuità e profonda fragilità di quelle volontarie... così come il ben più radicato tasso di malignità.... proprio di quelle involontarie e inconsapevoli all'autore, ma che non per questo non sono maschere. Anzi! Son proprio quelle da Maestri di Museo delle Cere!

E allora, Chlobby, torna preziosissimo (ma con un correttivo che credo ci veda concordi) quel tuo "virtuale vs reale è schizofrenia pura". Il correttivo che propongo è piccolo e semplice: che "virtuale" e "reale" siano riferiti non tanto al mezzo di comunicazione con l'altro, quanto alla virtualità O realtà della comunicazione di ciascuno con se stesso.
donella is offline  
Vecchio 27-05-2008, 15.01.11   #7
donella
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Riferimento: Dietro a un nick c'è sempre....

Ops! Avevo omesso Veraluce e me ne scuso.

Però, Vera, sinceramente non ti vivo come "una che sta nelle nuvole".




---------------------------

Da logorroica non posso perdere l'occasione per un "bilancio provvisorio".
E in questo momento direi che "dietro a un nick, come dietro a una faccia di carne, di sicuro c'è un oceano di misteri e sorprese - a volte belle, a volte no.
Sempre (direi io) inversamente proporzionali a quella che sembra la "facilità di lettura". (e questo, forse, non è un caso)
donella is offline  
Vecchio 27-05-2008, 17.48.52   #8
hava
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Per usare uno degli esempi di Donella---e' possibile che la paladina di "vivalamore" non si renda conto della sua interpretazione, ma il pubblico e lei stessa pensandoci su arriveranno prima o poi alla coscienza di una stonatura .
Ma non credo che ci sia differenza fra reale e virtuale. Solo che nel reale si arriva piu' presto a smascherare perche' ci sono piu' dati.

Le maschere le usiamo un po' tutti, coscienti o ignari, verso il pubblico e verso noi stessi.
E a questo punto sto pensando come sarebbe la nostra vita senza la difesa delle maschere? Sarebbe sopportabile?
hava is offline  
Vecchio 27-05-2008, 20.14.17   #9
veraluce
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Citazione:
Originalmente inviato da donella
Ops! Avevo omesso Veraluce e me ne scuso.

Però, Vera, sinceramente non ti vivo come "una che sta nelle nuvole".



Grazie... per avermi detto che non mi vivi come avevo erroneamente dedotto io... forse l'avevo pensato perché altri (anche fuori dal virtuale) me lo fanno notare di continuo (che barba!!!)... e avevo concluso che tutti mi percepissero così... meno male và... sono contenta!

Citazione:
Da Donella:
Da logorroica non posso perdere l'occasione per un "bilancio provvisorio".
E in questo momento direi che "dietro a un nick, come dietro a una faccia di carne, di sicuro c'è un oceano di misteri e sorprese - a volte belle, a volte no.
Sempre (direi io) inversamente proporzionali a quella che sembra la "facilità di lettura". (e questo, forse, non è un caso)

Interessante... "inversamente proporzionale a quello che sembra"... secondo me è un discorso valido... probabilmente con qualche solita eccezione alla regola, ovviamente... ad esempio, personalmente ho conosciuto persone che erano molto in equilibrio tra ciò che apparivano in forum (almeno per come li percepivo io) e ciò che erano fuori , nel quotidiano... anzi fino ad ora quelle poche che ho conosciuto si sono sempre rivelate coerenti... e ci ho mangiato, bevuto e condiviso molto tempo a parlare faccia a faccia (e ancora lo facciamo quando si può)... ma sai che non mi sono mai chiesta cosa pensassero invece loro di me? Magari qui vengo percepita in modo totalmente diverso da come avviene fuori... adesso sono curiosa... glielo devo chiedere...
...ma forse è meglio non sapere

Buona serata a tutti!
veraluce is offline  
Vecchio 27-05-2008, 20.45.35   #10
donella
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Citazione:
Originalmente inviato da hava
Per usare uno degli esempi di Donella---e' possibile che la paladina di "vivalamore" non si renda conto della sua interpretazione, ma il pubblico e lei stessa pensandoci su arriveranno prima o poi alla coscienza di una stonatura .

Possibile e auspicabile (credo sia più facilitato il pubblico, però).
Resta, in termini di dialogo, - ed è questo che mi avvilisce - che sino all'auspicata presa di consapevolezza dell'inconsapevolmente voluto OGNI speranza di autentico dialogo è recisa alla radice!
Perdona l'abuso dei miei esempini, ma vuoi mettere?
Chi indossa consapevolmente qualunque maschera.... beh... almeno la poggia sul comodino appena spegne la web.
Ma chi se la ritrova incosapevolmente connaturata, e per di più nella versione "mi mostro come proprio come sono, anzi al minimo di me".... e quand'è che se la strappa di dosso e la poggia sul comodino?

Citazione:
Ma non credo che ci sia differenza fra reale e virtuale. Solo che nel reale si arriva piu' presto a smascherare perche' ci sono piu' dati.
Totalmente d'accordo.

Citazione:
Le maschere le usiamo un po' tutti, coscienti o ignari, verso il pubblico e verso noi stessi.
E a questo punto sto pensando come sarebbe la nostra vita senza la difesa delle maschere? Sarebbe sopportabile?

Totalmente d'accordo anche su questo punto, che poi apre la tua domanda piena di fascino.
Di getto sarei portata a rispondere che non sarebbe neanche possibile, e dunque non solamente insopportabile.
Però vedrei d'istinto una così radicale differenza tra l'usarle consapevolmente o invece no.... da fare delle due categorie di fruitori (tutti, dunque).... più che due generi della stessa specie.... direttamente due specie diverse.
donella is offline  

 



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