Io:sedici anni,zero stima in me stessa.Tra le mie amiche ero la meno corteggiata,la più sagace e cinica.Brillante ma "bruttina".Io:sedici anni e nessun ragazzo mi aveva mai chiesto di uscire.Mai dato un bacio.Le mie amiche e i miei genitori,attribuivano ciò al mio essere un po' burbera e poco accattivante.Io,che mi dimostravo forte e anticonformista,ma che durante la notte bagnavo il cuscino di lacrime.

E poi,finalmente lui.All'inizio credevo che non volesse fare sul serio con me:un ragazzo bellissimo (sul serio) con alle spalle miliardi di corteggiatrici ed ex-fidanzatine.Io che lo guardavo ammaliata,lui che mi inondava di complimenti.Io e lui:una storia che dura da ormai due anni.Lui,che è convinto di avere affianco la ragazza più bella del mondo.Io,che sono gelosa del suo passato,che mi detesto perchè non credo di essere abbastanza,che piango perchè lui è così speciale ed io non sono niente.Io:ogni giorno mi guardo allo specchio e non sono nulla.Lui,che ha avuto mille storie,mille persone a cui si è affezionato.Lui ed io.Anche se dovrei dire lui,io e gli altri.Perchè per me ogni cosa è un pericolo,perfino un ricordo sbiadito.Ma,infondo,è soltanto mio il problema.

(mi scuso per la forma un po' pedestre,ma,essendo questo uno sfogo,non ho voglia di controllare ciò che ho scritto)
(spero si capisca)

Grazie in anticipo

Dolcissima Cassydia,
il problema non è un "tuo" problema è anche un "problema" del rapporto(!)
Ti piace e stai bene con lui o ti piace per ciò che rappresentava nei tuoi stereotipi ?
La riflessione profonda su questo fa la differenza tra la tua vita vera ed una vita vissuta <a riscatto di>
(= alla ricerca di riconoscimento/di accettazione).
Ti piace e stai bene con lui, o ti piace perché stare con lui ti riscatta/ ti riabilita ai tuoi occhi la parte di te che un tempo si sentiva rifiutata? Perché spesso dietro la scusa del sentirsi "inadeguati", gelosi, o sentirsi come "mancanti di qualcosa" si nasconde in realtà la mancanza di un vero incontro con l'altro(!). Crediamo di essere con l'altro, l'uno davanti all'altro, ed invece recitiamo il ruolo che il nostro cuore ferito ci chiede di fare: riabilitare l'immagine di noi stessi finalmente ora che qualcuno ci dona la sua attenzione(!).
Chiediti perché ti piace! Chieditelo sul serio!
Potrebbe essere come dici tu, solo un'insicurezza in te stessa (-Anche se penso che non possa essere solo questo!-) o potrebbe essere che tu non ti senti amata da lui realmente(!). O forse piangi perché ti accorgi che ciò che ti dà non è ciò che ora vorresti(!)
Chiedi a te stessa tutto questo.. e quando scoprirai la verità parlane con lui.. magari è in grado di capirti, di comprenderti profondamente.

Un abbraccio da cuore a cuore..

Gyta

Sul serio..! Chiediti se ti piace perché vivi questo come una rivincita alla sofferenza che un tempo hai patito
o se realmente ti piace per quello che lui è.

Io: 18 anni, grasso, bruttino, non molto alto (1,70), timido, imbranato, pieno di complessi di inferiorita'. Tra i miei amici ce n'era solo uno disastrato come me. Mai dato un bacio, mai fatto sesso, nessuna ragazza aveva mai accettato di uscire con me (le poche con le quali avevo trovato il coraggio di farmi avanti), tantomeno mi aveva corteggiato. Il mio primo rapporto sessuale - se cosi' lo si puo' definire - l'ho avuto all'eta' di 19 anni, con una prostituta. Un qualcosa di squallido. Lei, profondamente distaccata, che mi chiedeva pure di sbrigarmi. Un'esperienza a dir poco umiliante.
La mia prima ragazza, invece, l'ho avuta a quasi 22 anni e conseguenzialmente anche il mio primo vero rapporto sessuale.
Oggi di anni ne ho 33, non sono piu' grasso, (a forza di diete e palestra sono dimagrito e migliorato; ho messo su anche dei bei muscoli), non sono piu' insicuro e timido come un tempo - benche' di quella insicurezza e di quella timidezza non mi sia liberato del tutto; e probabilmente non me ne libererò mai - ma non ho una donna, ne' amanti, ne' particolari "amicizie intime femminili".
Vivo per conto mio (in affitto), mi annoio alla grande, faccio un lavoro che non piace (sono un impiegato da 1200 euro al mese), non faccio sesso perche' oltre a non avere una donna non ho nemmeno la disponibilita' economica per frequentare delle prostitute e ogni giorno che passa mi chiedo sempre piu' quale sia il senso di questa assurda vita in questa assurda societa'.

Cara Cassydia,
anche io sono d'accordo con gyta e penso che dovresti porti le domande che lei ti propone.
Tu: intelligente, e mi pare perfettamente cosciente di esserlo, non troppo bella, e l'insicurezza direi che viene da qui. Un carattere di quelli che non fanno impazzire i ragazzi, poco considerata...
Lui: Bello, figo, passato da Casanova e ...basta.

Così hai scritto tu stessa.
L'amore però non si sazia di bellezza, peccato.
La bellezza conta nella primissima fase di un'intesa tra uomo e donna, quando nasce l'amore, se nasce, allora la bellezza fisica diventa relativa.

Continuiamo.
Nel tuo post tu appunto descrivi te stessa riguardo al lato soprattutto del tuo interiore, della tua spiccata intelligenza, del tuo essere te stessa.
E lui? È intelligente, ti appaga fare una discussione con lui? È se stesso oppure solo una pecora di un gregge senza meta?
Per stare bene in un rapporto oltre all'appagamento fisico è necessario che ci sia quello psicologico, e soprattutto intellettuale. Bisogna essere sulla stessa lunghezza d'onda e poter confrontare le proprie idee con armi equilibrate, altrimenti qualcuno soffre.
Meglio un tizio bruttino ma intelligente e comprensivo che un insipido figone (con questo non intendo dire che sia il tuo caso).

Come ha detto gyta guarda bene dentro te stessa e non mentirti.
Lui è quello che volevi da mostrare in giro per riscattarti, o quello che vorresti stesse con te tutta la vita?
Se mettesse su un 20 kg in pochi giorni cosa ti chiederesti, se ti piace ancora, o se hai ancora il voraggio di andare in giro con lui?
E se fossi tu a cambiare, a diventare una ragazza bellissima improvvisamente, questo risolverebbe i tuoi problemi con lui?
Ti sentiresti più "concorrenziale" con le altre?

Io ho 17 anni e l'anno scorso ero nelle tue stesse condizioni.
16 anni, non bellissima ma me stessa, intelligente, rapida e concisa nei ragionamenti e nelle risposte acide, bastarda con tutti.
Poi è arrivato il primo ragazzo che mi ha degnata di attenzione, bellissimo ai miei occhi, intelligente, diverso dagli altri.
Non mi sentivo abbastanza per lui.
E poi...tre mesi dopo che ci siamo messi insieme ho deciso di dirlo al mio gruppo di amici e amiche, che sinceramente erano tutti molto belli ma quanto a intelligenza valevano un fico, però tutti con storie alle spalle, io no, quindi mi sentivo un po' in soggezione.
Mi pareva di aver riconquistato la mia dignità di un tempo, ora anche io ero un'eletta con un tipo.
Quando ho fatto incontrare il mio ragazzo con il mio gruppo di amici...è stato uno sfacelo.
Le ragazze mi hanno detto "ma l'hai visto? È molle, magro, brutto!"
Il più stupido dei ragazzi del gruppo lo ha messo a tacere in pochi istanti e l'ha sottomesso prima che io mi frapponessi fra i due e difendessi quel ragazzo di cui fino a pochi momenti prima ero stata orgogliosa.
Che figura da sfigato che aveva fatto...che vergogna...

Il mio ragazzo era intelligente, bello ai miei occhi...ma per gli altri no, anzi, era considerato un tizio dalla psicologia strana e del tutto fuori di testa...e allora a che mi serviva un ragazzo che non potesse rendermi interessante?

Me ne sono accorta pochi mesi dopo.
Da quel momento io avevo smesso di "amarlo". Ma l'avevo realmente amato?
No. Era solo un tizio che potesse farmi da schermo e farmi sembrare una ragazza "degna" agli occhi del gregge.
Sono stata meglio con me stessa (forse non con gli altri) quando sono tornata single, me stessa, la ragazza non bellissima ma intelligente e bastarda...e la mia autostima non la elevo mangiandomi uomini, ma cercando di migliorare i miei difetti.
Funziona e sarà forse più semplice stare con me per il prossimo che arriverà.

Prima di tutto:grazie a tutti per l'attenzione e per le (belle) risposte che mi avete dato.Davvero,grazie.

Credo che nel post non si sia evinto il fulcro della situazione:io.Il mio ragazzo era solo un "di più" per farvi capire la mia situazione di inferiorità FISICA in generale e non solo nella coppia.E mi pare ovvio,a questo punto,che ritengo di essere abbastanza intelligente e sensibile.
Lui è una persona dotata di un'intelligenza fortemente matematica:ombroso,schematico, folle ma razionale,dolce,un po' maturo un po' *******,con il cuore tenero.Quando lo abbraccio mi batte il cuore,quando lo guardo lo ammiro.Dal punto di vista "mentale" lo trovo appagante,anzi,alcune volte è come se mi completasse.C'è una sintonia mentale paurosa.Lo amo per questo,soprattutto.

Sono gelosa principalmente perchè,quando mi guardo allo specchio,IO mi sento uno schifo,IO mi sento inadeguata.Per le piccole stupidaggini che mi ridacchiavano alle spalle in passato,per le prese in giro...tutto questo mi ritorna in mente ogni volta che mi ritrovo dinanzi una superficie riflettente.
E allora,cosa faccio?Analizzo ciò che ho e lo rendo fragile.
E' vero,il mio è mero un peccato di vanità.Parecchie volte ho pensato di essere superficiale.
Ma forse sono solo un po' esteta,un po' fragile.Un po' perfezionista.La gente ben pensante dice sempre che non ho nulla che mi manca,che dovrei essere felice...e condivido in pieno.Ma non credo che sarò mai felice fino a quando non avrò un bel rapporto con me stessa.

Ma scusa Scorpion...ti interessa più fare sesso o avere un rapporto d'amore? Perchè da come parli sembra che tutto il tuo problema sia il "non fare sesso"...

Nell'uomo è intrinseco un profondo desiderio di perfezione.
Si tratta di un desiderio non realizzabile umanamente.
Poi nella vita dell'uomo arriva l'amore.
E con lui un nuovo desiderio di perfezione.
È il desiderio di perfezione per l'altro, legato al fatto che l'obiettivo è la felicità della persona che amiamo, la nostra felicità ne diventa solo conseguenza.
Con questo non voglio sminuire il tuo problema, ma solo invitarti a considerare che questa sensazione la prova chiunque provi del vero amore verso l'altro (poi varia di intensità), quindi in parte è normale, ma se per te è un disagio molto pesante allora è meglio affrontarla e riportarla ad un "livello" entro le norme.

e

Allora il tuo difficile rapporto con te stessa è causato, a quanto dici, in parte dal tuo aspetto fisico.
Beh, non so quali siano i tuoi difetti fisici, ma se al tuo ragazzo piaci vuol dire che gli piacciono anche i tuoi difetti tienilo presente...questo non significa che tu non possa migliorarli per sentirti meglio con te stessa e magari per migliorare il tuo rapporto con lui.
Innanzitutto tu sola sai quali sono le parti di te che non ti piacciono.
Se c'è qualche chilo in più basta cominciare a fare un po' di sport, che so, un giro di mezz'oretta in bici ogni giorno, ora che inizia l'estate potrebbe essere l'ideale.
Se vuoi migliorare la tua autostima e capire quanto vali però il mio consiglio è di provare a correre, prova a misurare la tua resistenza e a sfidare i tuoi limiti, superandoli.
Correre su lunghe distanze è una sfida con noi stessi molto molto dura psicologicamente ma in realtà meno difficile di quanto si pensa fisicamente poichè la potenza del nostro corpo è ben oltre ciò che noi immaginiamo.
Vedrai che scoprendo di riuscire a fare cose che magari non immaginavi neanche di poter provare a fare la tua autostima migliorerà.

Se invece il tuo problema è che magari non ti piace la tua fisionomia ci sono tanti modi per esaltare le parti migliori di te nascondendo quelle considerate meno piacevoli.
Ora come ora mi viene in mente per l'estetica il trucco: una spolverata di ombretto o un filo di matita o lucidalabbra illuminano il viso senza per forza cancellare l'essenza dei tuoi lineamenti e senza per forza farti risultare una di quelle tipe massicciamente truccate e conciate per le feste che sembrano maschere di carnevale.

Se magari porti gli occhiali potresti provare a portare le lenti a contatto qualche volta, gli occhiali sono spesso fonte di vergogna per noi adolescenti, anche se sono in fondo solo degli oggetti che indossiamo.

Mi raccomando però di non attaccarti angosciosamente a questi problemi.
Non devi crearti delle malattie solo perchè vuoi migliorarti.

Migliorarsi è molto diverso da cambiarsi totalmente.
Migliorarti significa attenuare i tuoi difetti ed esaltare i tuoi pregi, ma non stravolgere la tua forma fisica, che è anche ciò che tu sei e ciò per cui piaci al tuo ragazzo.
Ricordati che se cambi troppo finiresti poi magari per non piacergli più perchè saresti troppo diversa da quella te che a lui piace.


Le piccole stupidaggini che ti ridacchiavano alle spalle, le prese in giro, tutto quello che ti torna in mente quando ti vedi allo specchio è causato dal tuo corpo, ma è ciò che ti ha permesso di formare il tuo carattere, sensibile, sagace eccetera.
Per quanto vuoi cambiare, cambierai, migliorerai o peggiorerai, non puoi nè potrai rinnegare il tuo passato, e per quanto questo sia stato negativo è solo grazie ad esso che tu sei la grande persona che oggi scrive, quindi questo devi cercare di accettarlo, non per il fardello che è stato, ma per il fattore che tra le altre cose ti ha permesso di crescere.
Se non ci fosse stato il tuo passato tu al tuo ragazzo probabilmente non saresti mai piaciuta, vedila così.
Invece di causa di fragilità dovresti fare di esso uno dei tuoi punti di forza, della tua fonte di esperienze.

Mi permetto però di ricordarti da adolescente come te che questo periodo di crisi con se stessi è normale in tutti gli individui che abbiano un certo spessore nella propria sensibilità e forse in questo momento è in una curva piuttosto accentuata, cosa che ti fa soffrire particolarmente intensamente.
Forse sarà solo passeggero, forse durerà un po', forse molto.
La riflessione su te stessa e la tua introspezione sono però le armi migliori per identificare al meglio i modi per curare questo tuo malessere e per capire quale sia il modo migliore di agire.

Buona fortuna.

Sei una donna, pertanto non puoi comprendere fino in fondo il bisogno di fare sesso di un giovane uomo. Non e' un'offesa, ne' una provocazione, ma un semplice dato di fatto relativo all'incapacita' di tantissime donne di capire questa elementare e naturale esigenza umana e soprattutto maschile.
Tuttavia, allo stato attuale delle cose, mi interessa - o meglio, mi interesserebbe, viste le mie difficolta' - avere un rapporto d'amore, con relativo ed ovvio "feeling sessuale".

Grazie di cuore Alexiel,credo che la tua risposta sia stata davvero efficace,profonda e di aiuto.
p.s. sei un adolescente?Quanti anni hai?Sei davvero molto maturo,complimenti!

Si ma volevo sapere se per te viene prima il sesso e poi forse una relazione sentimentale, o se viene prima la relazione e di conseguenza il sesso...
ma poi ti posso chiedere perchè sei in difficoltà? cioè perchè non riesci a trovare una donna?