Nonostante l'apertura mentale della società moderna,guardandoci in giro si notano enormi lacune nella comunicabilità sincera tra i due sessi,causa primaria dei tanti divorzi e delle tante persone singole che si dichiarano felici.
Penso che riflessioni su questo argomento possano essere utili a una moltitudine di cari amici. Un invito sopratutto alle componenti il gentil sesso di questo forum.
Amichevolmente espert37

Certo..è già un messaggio errato che lanceremmo al partner con quella frase..
Nessuno da la felicità ad un'altro,e nessuno è responsabile della felicità di altri.
Parlo di rapporti maturi,s'intende,non creati sull' onda infantile del rapporto di dipendenza madre-figlio, chiaramente..
C'è solo eventualmente un rapporto armonico che crea gioia..
ma le promesse di felicità son frutto di nostre errate aspettative..

Espert caro...
...sai bene, essendo un grande amico per me, che posso riportare un esempio "concreto" in riferimento alla tua proposta di discussione (per questo mi intrattengo ancora in Psicologia anche se stavo migrando in Spiritualità )...

...però ti rivolgerei prima una domanda, se permetti... secondo te "comunicare" vuol dire soltanto esplicitarsi vicendevolmente qualcosa (uno stato d'animo, un esigenza, una paura, etc) oppure esplicitarsi questo qualcosa e ascoltarsi e comprendersi vicendevolmente (non per forza avere le stesse idee, ma "comprendersi" e basta)? Suppongo che concorderai per la seconda ipotesi, poi mi dirai tu... comunque per me è la seconda...

Sai espert, comunicare è un "arte" (per veraluce) che non ha neanche bisogno di tanti fronzoli... perché non è semplicemete "parlare"... comunicare è un atteggiamento verso la vita... un atteggiamento di "apertura" da me a te e da te a me per procedere verso un "noi" e verso il mondo... una persona può dire tante cose ma "comunicare" poco o niente a livello profondo, perché magari non si è aperta e non ha accolto innanzitutto sé stesso per quel che è (pregi e difetti) e quindi come potrebbe aprirsi e accogliere chi ha di fronte per quel che è (con altrettanti pregi e difetti)?... Dicendo questo capisci bene che mi riferisco alla mia esperienza attuale di coppia... sai che c'è caro espert? Te lo dico proprio come mi viene: c'è che la paura ci frega, amico mio... la paura del proprio sentire, di entrare in contatto con le proprie emozioni, con le proprie fragilità... ma io dico: cosa ci resta di questa vita se non mostriamo, dimostriamo, arrangiamo un pò di amore almeno verso chi ci sta accanto, proprio lì a due piccoli passi da noi? Te lo dico io cosa ci resta: un bel fico secco... come quello biblico che Gesù ha fatto seccare perché non "donava" frutti...

Adesso mi devi dire te (se vuoi), se io ti vengo a dire, ad es., che ho un problema e vorrei parlare con te, te che fai: ti giri e te ne vai? Non credo... perché mi hai dimostrato anche nelle "azioni", nei piccoli gesti, che tu Espert, sei un buon samaritano... e quindi mi riconosci come tuo "prossimo" e mi ascolti (salvo imprevisti di natura tecnica o altra )... Ora nessuno e perfetto, e va bene, ma perseverare nel voltare le spalle a qualcuno che ti dice "ho sete, dammi da bere" o vuol dire che sei "sordo" al mio (modo di)comunicare, o che l'acqua non ce l'hai oppure non sai dov'è... o, come ulteriormente potrebbe supporre qualcuno, lo fai intenzionalmente a voltar le spalle...
Ecco, per come sono fatta io non arrivo mai a pensare che lo si faccia consapevolmente a "trascurare" l'altro, tuttavia non posso non pensare che alcuni sanno dove stà l'acqua e altri no... e anche la "sordità" non è colpa di nessuno... è la vita... e ognuno è stato scolpito per come poteva esserlo...

...e sai poi che c'è? Che l'acqua neanche la si può pretendere, sia perché se te la danno quando la pretendi non ti disseterebbe per niente... sia perché solo quella donata spontaneamente è acqua di vera vita...

...la "fortuna" sai qual'è per quanto riguarda la mia esperienza in tutto questo ambaradam? E' che ho intravisto la sorgente dell'acqua dentro di me... e mi disseto con questa... condividendola, per quel che posso, anche con chi sta a due piccoli passi da me...

E adesso veramente chiudo qui (ho fronzoleggiato abbastanza)... vado a salvaguardare la mia sorgente interiore...

Ciao Espert... e grazie di esserci...

P.S.: ...e voglio ribadire che non sto dicendo che io so comunicare e chi mi sta davanti no... sto dicendo che ho tanti limiti e difetti come tutti gli altri esseri umani, se non di più (chi lo sà) però mi impegno con la volontà (che nasce dal sentimento) a non ficcare la testa sotto terra come uno struzzo per non vederli (perché lo ammetto che sono di coccio ed è difficile auto-accettarmi per quella bestiaccia che posso essere, ma so che mi serve far questo per "crescere", o sbaglio?)... cerco di puntare prima il dito verso me stessa, ma magari anche l'altro potrebbe ipotizzare di farlo a sua volta, no?... per amore verso sé stesso innanzitutto e non perché lo pretendo io "per me"... C'è uno strumento migliore di in un rapporto di coppia per riuscire ad essere "autentici"? Chi ci sta accanto in una relazione a due è uno specchio per la vita... poi ovvio, ognuno fa quello che gli pare a casa sua... e io faccio quello che mi pare a casa mia... e scusa se sono stata un pò irruenta... e pignolina... e rompi...!

Dopo le tempeste torna sempre il sareno, quando giunge il vento del buon senso a spazzare via le nuvole che coprono il sole caldo dell'amore,e quasi sempre quando il vento è spinto con forza e buona volontà,ci lascia un cielo
terso,limpido e tanto godibile.A volte nella vita di coppia,volendo vivere la propria libertà, inconsapevolmente si fanno dei torti, apparentemente innoqui al proprio partner,e che anche lui o lei non ne notano la nocività,per cui,se è in essere un carattere orgoglioso, non ne viene espresso nessun lamento,ma piano piano nella coppia si fa strada quel senso di disinteresse reciproco e di lento allontanamento che portano immancabilmente alle solite incomprensioni,ed a volte al desiderio di allontanamento definitivo. E' essenziale intuire e smorzare sul nascere queste situazioni,rinunciando eventualmente a qualche personale piacere,a favore di novella armonia finalizzata al raggiungimento di quella importante meta concordata sin dall'inizio dell'unione.
Io amo moltissimo partecipare a questo forum,leggo tutti i vostri arricchenti interventi,trascorro tanto tempo davanti al monitor,ma da qualche giorno ho notato in mia moglie una strano mutismo,tempo fà mi accennò appena che sola davanti al televisore tutte le sere senza poter discutere ,provava un certo senso di abbandono,subito non le diedi molta importanza,ma oggi con il suo mutismo mi ha dato la sensazione di un principio di disinteresse nei miei riguardi.Per cui,a favore della nostra unione,da domani mi dedichrò al monitor non più di un'ora ed il resto lo trascorrero con lei.
Il buon senso deve prevalere sempre nella vita.
Amichevolmente espert37

Caro Expert----leggo sempre i tuoi post che sono una fonte di saggezza dalla quale c'e' tanto da imparare.
E poi tu hai il segreto del vivere bene, e noi abbiamo certo bisogno del tuo ottimismo e della tua fiducia nel prossimo e disponibilita'. Spero di continuare a sentirti.