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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 28-09-2003, 00.42.07   #81
Fragola
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Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
Re: efficacia psicoterapia

Ciao Maurizio Pierpaolo.
Qual'è il nome?

Temo che tu abbia interpretato male il mio intervento.

E' vero, sono tendenzialmente contraria all'uso dei farmaci in generale e degli psicofarmaci in particolare ma il mio intervento era proprio teso a spezzare la demonizzazione che in questa dicussione si è fatta dell'uso degli psicofarmaci.

Personalmente mi curo il più possibile con terapie non farmacologiche o, al limite, con l'omeopatia. Anche io mi sono occupata di terapie naturali. Ci sono tanti modi per ripristinare l'equilibrio. I farmaci tendenzialmente non lo fanno. Ma sono solo cose, non mostri. E' possibile fare di tutto un uso intelligente e consapevole e io non mi sento in colpa se una volta all'anno prendo una pastiglietta perchè mi è venuto il mal di testa proprio la sera in cui voglio fare una cosa a cui tengo molto! (il probelma di solito è che non ho in casa la pastiglietta!!!).

Non credo che il problema attuale siano i farmaci in sè. Credo che il problema della medicina occidentale sia stato, per un certo tempo, quello di non guardare mai la persona nella sua interezza. Ora non più. Ora non la guarda affatto!!! (parlo della medicina in generale. Ci sono singoli medici molto bravi e attenti alle persone con cui lavorano. E ho conosciuto terapeuti "alternativi" con un approccio atrocemente medico nella peggior accezione del termine)
Ma è un problema solo della medicina? Tu che lavoro fai? Prova a fare un giro in un'azienda per vedere come lavorano le persone!
Temo che stiamo arrivando ad un livello di disumanizzazione estremo. Prima o poi qualcosa esploderà. Forse è anche già esploso.
Ma siamo fuori tema. Magari apri un'altra discussione.
Leggerà il tuo link, non ora, ora vado a nanna.

ciao
Fragola is offline  
Vecchio 28-09-2003, 10.12.30   #82
Ygramul
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Carissima Fragola

Ogni volta leggo i tuoi interventi con molto piacere.

A volte ho l'impressione di combattere più contro dei miti che contro dei pregiudizi. Nel mio lavoro è frequente che mi possa trovare davanti a persone che mi guardano con sospetto e mi esprimono la preoccupazione che io possa "leggere" dentro la loro testa o addiruttura nell'anima.

E' una paura molto diffusa, quella di venire controllati da un estraneo attraverso mezzi di vario genere. Ho una grandissima voglia, ma grande davvero, di far scendere la figura dello psichiatra da quell'aura di mistero, positiva o negativa che sia perchè entrambe sono dannose, nella quale veniamo messi o ci mettiamo una volta iniziata la professione.

La paura dei farmaci è comune e comprensibile, tu dici che gli antidepressivi cambiano il carattere, di fatto se usati secondo le corrette indicazioni non è così. Probabilmente la tua amica aveva notato dei cambiamenti proprio perchè il suo problema risiedeva in un'area non intaccabile dalle medicine.

Voglio raccontare un'esperienza mia a questo punto. Quand'ero più giovane ero soggetta a periodi di depressione abbastanza intensi, una depressione che mi generava un'angoscia mortale. Ora la chiamo così perchè so di che si tratta, ma allora non lo sapevo e a causa di quel malessere ho impiegato 12 anni per riuscire a laurearmi. I problemi di cui soffrivo dipendevano dal fatto che vivevo una vita non mia, artificiale. Mi sono sposata molto giovane con una persona in gamba ma estremamente diversa da me, e per molti anni non sono riuscita ad ammettere neppure a me stessa che uno dei miei problemi stava proprio in un matrimonio con una persona che avrebbe dovuto essere solo un buon amico.
Sono uscita da questo tunnel quando ho imparato (e l'ho fatto da sola) a prendere in mano la mia vita e allora ho lasciato mio marito, mi sono creata un altro legame, mi sono laureata e sono rimasta incinta della splendida bambina che ho accanto a me.
Ma qualcosa non andava comunque. Le mie angosce tornavano sotto altra forma, e sapevo anche che la vita col mio compagno e padre di mia figlia era molto difficile, ma stavolta non era quella la causa dei miei malesseri.
Nel frattempo sono diventata psichiatra, tante cose le ho imparate. Avevo anche effettuato ben due psicoterapie che si sono rivelate fallimentari: una con una psicosomatista, e l'altra era la terapia didattica del corso di psicoterapia che avevo seguito contemporaneamente al corso di psichiatria. Entrambe per un verso o per un altro son state un disastro.

Ho iniziato quindi un'analisi junghiana con santa pazienza, analisi che mi appresto a concludere in questo periodo, e che è durata alcuni anni. Mi ha aiutato moltissimo, ma durante quest'analisi l'angoscia che provavo era veramente incontenibile, e ho chiesto al mio analista se fosse d'accordo se cercavo anche un aiuto farmacologico.

Lui non aveva nulla da ridire, e quindi mi sono rivolta ad un collega che conoscevo bene, che lavora solo con i farmaci e sapevo essere una persona davvero in gamba. Mi ha spiegato alcune cose che io di me non sapevo o che non avevo ancora colto in pieno. Mi ha spiegato che ho un temperamento ciclotimico e la gamma delle mie emozioni è più ampia della media delle persone. Mi ha anche spiegato che non avrei MAI dovuto assumere antidepressivi perchè nel mio caso sarebbero stati veleno puro. Mi avrebbero infatti slatentizzato dei disturbi ben più gravi. Mi ha quindi suggerito uno stabilizzante dell'umore, il Valproato di Magnesio, che io ho assunto per circa due anni o poco meno. Avere questo sostegno mi ha riequilibrato oscillazioni che erano divenute troppo ampie per essere tollerabili, ma non mi ha modificato di un grammo il mio carattere. Quando ho percepito di non averne più bisogno, ho smesso di assumerlo.
Ho continuato l'analisi e la presenza del farmaco non ha minimamente inciso sul percorso di crescita catalizzato dal terapeuta.

Aver provato sulla mia pelle questo percorso mi ha indotta ad essere molto più precisa nei confronti del mio prossimo. Ho un grosso debito nei confronti di entrambi, sia dello psicologo che del collega psichiatra. Quest'ultimo poi mi ha davvero insegnato tanto, cose che poi ho riportato nel mio lavoro, forte dell'esperienza che ho fatto sulla mia pelle.

Per inciso, le altre due psicoterapie sono state un disastro anche perchè entrambe le terapeute erano talmente incastrate nei loro modelli che hanno voluto infilare in essi anche me, anche quando non ci rientravo...
Ygramul is offline  
Vecchio 29-09-2003, 15.33.56   #83
Sté-detonator
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Cool

Già, già, già...Ho visto tutto, e Rolando dice bene qui: "l´idea che la psiche dell´uomo sia prodotta da processi cerebrali. Non è solo una presunzione ma anzi superstizione." Secondo quanto si può speculare* ora unendo le conoscenze in tutti i campi sembra proprio che la rete neuronica è solo una ricetrasmittente. Esiste semmai una sfera, proprio come l'atmosfera (*speculazione logicamente derivata almeno dallo specchio della natura), che è densa di psichismi, dei pensieri pensati e quindi prodotti da tutta l'umanità. Questa tesi concilia Jung e le più recenti teorie sul cosmo (vedi 'superstringhe'). Qundi la 'mente' non esiste nel cervello. Questo si ricollega a tutti i miei interventi che ho fatto qui sui vari topics, e fa crollare tutta la filosofia e psicologia e quindi psichiatria, ma anche la scienza dei modelli dogmatici, e quindi ogni parte esoterica di queste che astrae andando inventandosi livelli gerarchici di coscienza, fino a dio (alcuni la chiamarono religione). Semplicemente in un punto della storia abbiamo mandato 'in corto' questa antenna naturale, inventando la auto-coscienza (è chiaro: il serpente si morse la coda, e si avvelenò per suo dente, ). Adesso è tutta interferenza. Ogni tentativo di aggiustare questa antenna, continuando a 'mordersi la coda' non fa che avvelenarci sempre più. Solo la natura può intervenire colpendo (proprio come un fulmine e col solito effetto) l'antenna, riattivando il giusto equilibrio di frequenze e vibrazioni. [non ditemi che non son chiaro o 'parla come mangi', non posso tutte le volte copiareeincollare i miei stessi topics. Se siete bravi a giocare a Puzzle, vi sorprenderete]
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Vecchio 30-09-2003, 21.49.46   #84
maurizio pierpaolo
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inganni?

ciao carissimo sterminator o detonator..................qui ndi devi ancora esplodere.Quali inganni vuoi scoprire?Quali bombe vuoi far esplodere........?Tanto finisci sempre a tarallucci e vino.Non è evidentemente contraddittorio( il senso che hai così accuratamente selezionato?)Spiegami ...ciao ppm
maurizio pierpaolo is offline  
Vecchio 30-09-2003, 21.55.11   #85
maurizio pierpaolo
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efficacia psicoterapia

caro catharsis e tu a quale schema appartieni?Ce ne sarà uno.......anche unico,introvabile,singolare... ..ma sempre schema o canone.....................pur troppo c'è sempre...sempre.....sempre.cia o fammi sapere.......ppm
maurizio pierpaolo is offline  
Vecchio 01-10-2003, 00.12.59   #86
Sté-detonator
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Exclamation

Ciao! Sta già esplodendo molto da un bel pò. Bisogna essere sensibili per sentirne la vibrazione. Se hai letto qualcosa di mio non solo qui ne scopriresti di inganni scoperchiati, se anche tu hai vissuto qualcosa del genere di cui parlo. Non ho obiettivi in particolare e mire in riferimento a qualcuno di questo sito, perché le cariche che piazzo sanno da sole cosa fare in relazione alle cose, ripeto, che ho vissuto io e che qui esprimo come fatti che possono capitare a chiunque si imbarca in qualsiasi sentiero; sono generalizzabili, insomma, vanno lette così. Poi, non vedo nessuna contraddizione nel messaggino simpatico, anzi, c'è la riprova del fatto che se non si prende con ironia e serenità tutto ciò, ci si 'snatura' solamente e sempre di più. Comunque fammi pure domande più precise e sarò lieto di risponderti. Una ce n'ho anch'io: le tue quali sono di intenzioni, qui in quest' argomento e in riferimento alla curiosità su di me?
p.s.: non ho accuratamente selezionato alcun senso, io non mi soffermo a scegliere col pensiero logico, mi vengono queste espressioni, scrivo di getto, come ora.
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Vecchio 03-10-2003, 09.54.18   #87
Rolando
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Ciao Fragola
Citazione:
Tutta la medicina occidentale si basa sull'uso dei farmaci.
Sono una persona a cui i farmaci, tutti i tipi di farmaci, non piacciono. Li evito il più possibile. Ma non mi sognerei mai di dire che è meglio lasciar morire una persona per un'infezione piuttosto che dargli degli antibiotici.
I farmaci, psico e non psico, sono degli strumenti. Sta al medico (e al paziente, quando è abbastanza consapevole per scegliere) farne buon uso.

Neanche io "non mi sognerei mai di dire che è meglio lasciar morire una persona per un'infezione piuttosto che dargli degli antibiotici." Ma qui parliamo di "psico-farmaci".

Tu dice: "Sta al medico (e al paziente, quando è abbastanza consapevole per scegliere) farne buon uso".
Questo va bene riguardo alle malattie fisiche. Ma anche esse hanno spesso una causa psichicha. E fondamentalmente è sempre l´individuo stesso che è responsabile per se stesso.

Concernente i "problemi psichici" (uso questa denominazione intenzionalmente, inveve di "malattie mentali", perche spiega meglio di che cosa si tratta) si deve chiedersi che cos'è "buon uso"?

Io penso che sia importante capire che lo psichiatra fondamentalmente è medico. Ha studiato il corpo fisico dell´uomo,ed il sistema cerebrale. E per diventare specialista psichiatra ha studiato appunto le "malattie mentali". Ha dunque imparato a osservare "obbettivamente" l´atteggiamento dell´individuo e fare una diagnosi, per esempio "schizofrenia".
Siccome il medico dunque ha come compito di diagnosticare e "curare" "malattie", è necessariamernte preparato per trovare tale "malattie". Questo è il suo "strumento". Lo psichiatra non è dunque specialista della psiche, ma del fare diagnosi psichiatriche.

Normalmente lo psichiatra non ha studiato niente o molto poco la psicologia. Mentre per esempio lo psicologo studia la psiche e le funzioni mentali per sei anni, ed è interessato e capace di capire l´individuo/ l´uomo. È dunque preparato per veramente incontrare, (non osservare solo obbiettivamente) ed entrare in contatto con l´uomo. È quindi preparato per aiutare l´individuo a sviluppare una conoscenza della propria psiche e sviluppare nuovi modi di vivere ecc. È lo sviluppo psichico può aver luogo solo in relazione con un´altro uomo.

Non avendo una conoscenza della psiche o dell´anima dell´uomo il medico non può fare nien´altro di interpretare i problemi psichici dell´individuo come "malattie" e prescrivere farmaci.
Se l´unico strumento si ha è un martello, si tende a vedere solo chiodi.

Concernente i farmaci, si può anche chiedersi: Da dove vengono tutte le sostanze che usano i tossicodipendenti? Sono quasi tutti prodotti psico-farmaci.
Salve

Ultima modifica di Rolando : 03-10-2003 alle ore 10.00.43.
Rolando is offline  
Vecchio 03-10-2003, 21.10.23   #88
mauropitta
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Rolando......

Ciao Rolando....
io non sono un addeto ai lavori e neppure un paziente.
Vi sto' leggendo da un po' di tempo e non riescoa capire una cosa del tuo pensiero.
In parole povere e pur condividendo alcuni tuoi punti di vista, in pratica io ti chiedo: tu che cosa faresti con una persona che dopo una giornata di lavoro, torna a casa, mette i suoi 6 figli e la moglie in fila e li fa assistere all'impiccaggione del peggiore di loro? Anche se poi non lo uccide veramente?
Se dipendesse da te e per la visuale della cosa mentale che tu hai, cosa faresti a quest'uomo? Come lo aiuteresti?
Ciao. Mauro
mauropitta is offline  
Vecchio 03-10-2003, 22.19.25   #89
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Citazione:
Se l´unico strumento si ha è un martello, si tende a vedere solo chiodi.


...geniale...


r.rubin is offline  
Vecchio 04-10-2003, 01.38.56   #90
Fragola
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Caro Rolando:
ma tu lo hai letto tutto il mio intervento? Se non lo hai fatto ti prego di farlo, poi ne riparliamo. Ho fatto un esempio chiaro.
quanto alle sostanze che fanno male, ho seriamente rischiato la vita a causa di una colite necrotizzante (clostridium) per una banale cura antibiotica per una tonsillite.

ciao
Fragola is offline  

 



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