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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 29-03-2014, 16.27.11   #21
gyta
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Riferimento: Classico esempio di amore non corrisposto.

Citazione:
Ciao Koirè.
L'amore non corrisposto è l'amore perfetto.
E' puro. Vive di sogni, immagini e non si scontra mai con la realtà.
Non viene scalfito dalla quotidianità nè sporcato dalle tante piccole delusioni che generalmente si mettono tra noi ed un'idea di amore che si trasforma in relazione.
Sei tu che immagini come avrebbe potuto essere. Immagini gesti, espressioni, paesaggi e niente di tutto questo ti viene portato via dall'impatto con quello che realmente è.
Gli amanti immaginati sono sempre perfetti, anche i loro difetti sono creati per renderli ancora più irresistibili.
E quando sei ad un passo dal trasformarlo in realtà, sei all'apice dell'idillio.
Se le tue speranze non si realizzano, ti senti privata di qualcosa di meraviglioso.
Senti che tutto quello che eri pronta a dare rimane lì, e nessuno lo vuole. Una profonda ingiustizia.
Immaginare un amore che non si concretizza è una grande fatica, un vero dispendio di energie. E' normale che poi non si abbia voglia di ricominciare.
Chi mai potrebbe competere con un amore idealizzato?

E' una sensazione dolce e amara, non è poi così male.
Molto peggio quando le illusioni si infrangono sullo scoglio della mediocrità.
In quel caso è ancora più difficile ricominciare.
Soprattutto quando l'età consente l'apertura di un terzo occhio cinico che non vuole smettere di sostituirsi agli altri due.

(Dri73)
Quadro perfetto.

Citazione:
Serve solo il coraggio di portare luce, come diceva forse anche Gyta, a quella parte di noi che sente e agisce senza che ne comprendiamo a fondo la ragione.
(nevealsole)
Come dicevamo “noi” e tutti quelli che si fanno due domande..
La profonda ingiustizia (citando le parole di Dri73) è a mio avviso non dare seguito
a quello che siamo in grado di poter condividere.
Ci sono infiniti motivi per cui le persone fuggono il rapporto ma il fondamento è il medesimo per ognuno a mio avviso
ed è la scarsa fiducia che abbiamo nelle nostre capacità di essere che vengono poi tradotte in scarsa fiducia nell’altro e nelle
sue possibilità. Perché un rapporto è innanzi tutto un terreno di messa in gioco e non di riproposta di usurati schemi a senso
unico. C’è chi se ne accorge e trasforma le proprie capacità in comunicazione effettiva, chi invece resta ancorato all’idea
che il rapporto si formi da sé attraverso la semplice condivisione del tempo. Il rapporto non si forma da sé così come la nostra
gioia non entra ed esce a suo piacimento dalla nostra vita, è la nostra volontà di porre luce che determina ogni minuscola
realtà e l’essere non coscienti non è buon motivo per credere che il mero trascinarsi dia atto alla più sublime delle vite
od al rapporto che tanto desideriamo ma chissa mai perché lasciamo sia il cielo a prendersene cura.
Il rapporto “idilliaco” è come la vita “idilliaca” esistono a condizione che facciamo qualcosa affinché idillio sia
e idillio è solo e solamente laddove l’essere coltiva per davvero la sua interezza disposto ad averne piena coscienza.
Allora la profonda amicizia trova il terreno fertile per mutare l’incontro apparente in un incontro profondo ed autentico.

Non c’è un uomo sbagliato od una donna sbagliata c’è un incontro profondo od un incontro farsa.
Questo pensiero mio è alquanto estremo ne convengo eppure ciò che intendiamo come “sbagliato” non
è che l’assenza di contatto autentico ed il contatto autentico presuppone non un’apparenza di similitudine
caratteriale o di interesse ma quella realtà in cui si giunge a verificare per davvero che non esistono differenti
modi di concepire la capacità di amare e quella di essere.
Il discorso potrebbe apparire “fascista” ma il linguaggio a fondamento della coscienza
sbaraglia presto un’idea fondata su nulla da una brama autentica di conoscenza del mondo mentale.
Allora non resta che la potenza dell’essere che investe l’anima sino a frantumare ogni noiosa ed inconsistente
apparenza. Il resto è sguazzare nella facile e mortale caverna delle ombre dove i nani appaiono giganti
e dove il benessere è segnato dallo scadere di sorrisi conosciuti. L’idillio è arte di folli prigionieri entro mura invalicabili
o l’accesso possibile al mondo autentico dove il conoscere non resta alla soglia dell’essere. Ma quanto è più rassicurante
restare alla soglia dell’uomo piuttosto che rischiare di perdere la propria definita immagine di sé e di mondo.
Così due restano due solo di numero però perché in realtà nulla si è conosciuto se non il balletto apparente
di maschere improvvisate e consuete. Che aggiungere? Che forse l’ingresso al regno dei cieli è più facile
a chi sente di non aver nulla da perdere.

Nell’apparenza non c’è che quella presunta realtà di incontri e separazioni
dove l’essere di tanto in tanto fa capolino per poi indietreggiare repentinamente sino ai confini di ogni sentire
e sparire in una nuvola di concetto falsamente razionale dietro il quale si siglano tutti quei incontri che ci premuniamo
dire non fossero adatti alle nostre esigenze. Le esigenze di chi? Le esigenze di una mente troppo spaventata per
spogliarsi dalle danze di costume e dall’immagini ferme di un benessere che non muta né infrange alcunché.
Questo, il nostro mondo sensoriale, il nostro mondo “reale”, è il mondo del possibile
dove il limite supposto determina non i differenti percorsi ma l’immagine stessa del mondo e chi siamo.

Questo è il mondo dei miracoli ed il mondo delle miserie, il mondo dell’idillio e del massacro
il luogo dove ogni immagine è reale, dove le possibilità spesso si barattano per un grammo di certezza,
dove la morte appare più rassicurante dell’essere e dell’amare, dove l’eros è simulacro di un dio rinnegato
e di una disertata identità. Questo è il luogo dei miracoli dove l’essere si sbriciola in involucro e dove l’anima talvolta
sembra risaltare dallo sfondo ambiguo di un‘atmosfera irreale. Questo è il luogo dei miracoli e dell’alienazione
dove una luce si spegne in fretta ed un’altra viene alimentata nel ventre nascosto del grido di diritto. Ci sono lacrime
autentiche di chi piange per poter essere e lacrime di chi piange per non riuscire più ad essere. La fine dei giorni
sono come il principio dei giorni, la luce la medesima che abbiamo curato o lasciato spegnere per pazzia.
Nulla di ciò che ci appartiene andrà mai perduto. Cosa ci appartiene?
gyta is offline  
Vecchio 30-03-2014, 17.31.54   #22
Koirè
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Riferimento: Classico esempio di amore non corrisposto.

Citazione:
Originalmente inviato da jador
Psicologicamente, l'amore non corrisposto è l'orgoglio ferito.
E' l'affronto alla propria autostima.
Non essere ricambiati lo si interpreta come non essere degni dell'amore dell'altro.
Ci si ostina ad idealizzarlo senza gli elementi necessari per farlo, senza le prove concrete, senza l'esperienza a due per poter dire: è vero amore.
Le proiezioni sull'altro rimangono fissate, diventa una fissazione.
Si continua nella speranza che si renda conto un giorno di chi e di cosa gli si sta offrendo, per vedere la propria autostima risalire alle stelle.
Questo diventa il vero obiettivo, poco importa se non dovesse rivelarsi poi così meraviglioso...

Spiritualmente invece, se l'equilibrio interiore è solido, nell'amore non corrisposto, se è puro, non inquinato da bisogni egoistici (possesso, bisogno di sicurezza e quant'altro) non è più la persona l'oggetto d'amore, ma l'amore stesso.
Con una nota di dolce malinconia magari, ma senza l'annullamento di se stessi.

E a guardarci intorno poi, l'amore vero, corrisposto, eterno, lo troviamo più facilmente nei film e nelle favole che nella realtà.
Ringrazio davvero tutti x avere esternato i loro punti di vista,ci sono parecchie spiegazioni che mi sollevano.altre mi fan pensare...Sapete io con quest'uomo non ci sono mai uscita neanche una volta a cena..quello che sarebbe stato il mio desiderio era una unica cena x conoscersi e farmi conoscere(anche andare a prendere un caffè)...perchè tramite persone sono sorti malintesi,ed io vorrei dissiparli...lui no...tanto non è interessato..però avesse un pò di empatia...Dio abbiamo solo questa vita qui..Cmq se neanche quello concede ..tempo al tempo.
Comunque ripeto:GRAZIE A TUTTI.

[/quote]
Koirè is offline  
Vecchio 13-05-2014, 14.34.18   #23
Koirè
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Riferimento: Classico esempio di amore non corrisposto.

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Originalmente inviato da Duc in altum!
** scritto da jador:





Io invece ho inteso, da questa affermazione di Koirè: La mia domanda era:come mai la mia mente conscia ed inconscia non riesce a staccarsi da questo sentimento ...credimi,essendo non corrisposta non stò così bene e son la prima a cercare soluzioni...ma qlc mi blocca... -, che c'è una relazione dove lei ama senza essere corrisposta; e rileggendo più accuratamente gli scritti di Koirè precedenti, specialmente questo: Cosa psicologicamente..(spiritualme nte..perchè non sò ..ma mi dà l'impressione possa centrare qlc...e non è una scusa)..tiene quest'uomo nell'anima?-, penso, ribadendo, che il vittimismo sia alla base del suo blocco, perché addirittura non pensa a cosa le dice la sua di anima di questo disagio cosciente ed incosciente, ma vorrebbe capire e discernere l'animo che spinge questo signore a questa attitudine.
Ossia il problema non sono io è lui.
Scusate se riapro la discussione..ma rileggendo noto ora il vero senso della discussione di Duc...Volevo solo far chiarezza su questi 2 punti:
1:fidati non è il vittimismo il mio blocco.
2:la mia anima la ascolto ,perciò mi pongo queste domande...quella vocina che mi tira le orecchie perchè non riesco a capire come superare questo blocco,la sento ECCOME!!!.
Aggiungo ancora un 3 punto:ma chi a mai detto che io voglia sapere cosa pensa l'animo di questa persona?...e x ultimo e( x mè offensivo perchè non è così come dici) :..IO NON DO' NESSUNA COLPA A LUI,IL PROBLEMA NON E' LUI,SONO IO....Duc ,cosa è che ti fa scrivere che x mè non sono io il problema ma e lui?

E da un pò che volevo scrivere queste parole,ma avendo dato,come dire,il commiato e ringraziato tutti...bè mi pareva illogico riaprirlo x questo...invece poi qui ci va di mezzo la mia persona..e non voglio passare x quella che non sono.
Grazie.
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Vecchio 13-05-2014, 19.04.47   #24
Duc in altum!
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** scritto da Koirè:

Citazione:
Duc ,cosa è che ti fa scrivere che x mè non sono io il problema ma e lui?


Questa tua affermazione: Cosa psicologicamente..(spiritualme nte..perchè non sò ..ma mi dà l'impressione possa centrare qlc...e non è una scusa)..tiene quest'uomo nell'anima?

Dopo ciò, se tu sostieni che non è così, amen e così sia, ma io ho solo argomentato in risposta ad una tua frase.

Pace&Bene
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Vecchio 14-05-2014, 08.11.20   #25
Koirè
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Citazione:
Originalmente inviato da Duc in altum!
** scritto da Koirè:




Questa tua affermazione: Cosa psicologicamente..(spiritualme nte..perchè non sò ..ma mi dà l'impressione possa centrare qlc...e non è una scusa)..tiene quest'uomo nell'anima?

Dopo ciò, se tu sostieni che non è così, amen e così sia, ma io ho solo argomentato in risposta ad una tua frase.

Pace&Bene
Frase,probabilmente scritta male che da addito a mal interpretazione..xchè spiritualmente è una cosa personale,non possibile verificare nella realtà,un pensiero..non un'ossessione....e "tiene quest'uomo nell'anima!,in effetti è stato scritto male..perchè forse era più giusto e capibile subito che intendevo:Perchè quest'uomo è ancora nell anima mia..cosa lo tiene li?...

Con affetto.
S.g.
Koirè is offline  
Vecchio 03-06-2014, 07.36.34   #26
gyta
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Visto che hai riaperto per un frangente l'argomento
vorrei aggiungere due cose.. partendo da una frase precedente..
Citazione:
ma credo che innamorata così è da pochi....almeno io xsonalmente mai provato e questo mi confonde pure.
Non essere confusa sii orgogliosa di essere capace di possedere questi sentimenti
ma rammenta che solo chi è altrettanto capace sarà in grado di restituirteli.
Allora forse risulta chiaro “cosa tiene quell’uomo legato alla tua anima”
il pensare forse che quei sentimenti siano nati grazie a lui e tu in realtà non li possegga affatto.
Ma le cose non stanno esattamente così. Seppure sia vero che solo determinate anime
risvegliano in noi ciò che ci appartiene nel profondo. E’ però necessario, perlomeno se mi debbo riferire
alle uniche cose che riporti sul forum, diventare profondamente cosciente della propria anima, del proprio potere.
Allora nel tempo emerge in interezza ciò che ti appartiene per davvero e nessuna forzatura sarà necessaria.
gyta is offline  
Vecchio 04-06-2014, 08.47.06   #27
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Citazione:
Originalmente inviato da gyta
Visto che hai riaperto per un frangente l'argomento
vorrei aggiungere due cose.. partendo da una frase precedente..

Non essere confusa sii orgogliosa di essere capace di possedere questi sentimenti
ma rammenta che solo chi è altrettanto capace sarà in grado di restituirteli.
Allora forse risulta chiaro “cosa tiene quell’uomo legato alla tua anima”
il pensare forse che quei sentimenti siano nati grazie a lui e tu in realtà non li possegga affatto.
Ma le cose non stanno esattamente così. Seppure sia vero che solo determinate anime
risvegliano in noi ciò che ci appartiene nel profondo. E’ però necessario, perlomeno se mi debbo riferire
alle uniche cose che riporti sul forum, diventare profondamente cosciente della propria anima, del proprio potere.
Allora nel tempo emerge in interezza ciò che ti appartiene per davvero e nessuna forzatura sarà necessaria.
Vero quei sentimenti mai provati sono nati grazie a lui ,ma nell'anima ,appunto,quest'uomo stà x i sentimenti che ora sono MIEI..Comunque sono cosciente di non essere corrisposta,perciò li tengo in un'angolo del cuore..e ,se un giorno capiterà di incontrare una persona capace di sovrastarli,allora saranno un tenero ricordo del mio primo vero innamoramento.
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Vecchio 06-06-2014, 22.51.11   #28
gyta
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E se bastasse ascoltarsi per davvero..?

Citazione:
Vero quei sentimenti mai provati sono nati grazie a lui ,ma nell'anima ,appunto,quest'uomo stà x i sentimenti che ora sono MIEI..Comunque sono cosciente di non essere corrisposta,perciò li tengo in un'angolo del cuore..e ,se un giorno capiterà di incontrare una persona capace di sovrastarli,allora saranno un tenero ricordo del mio primo vero innamoramento.
(Koirè)

Prendo spunto dalle tue parole per rispondere non solo a queste tue
ma commentare intorno alla questione che riguarda fondamentalmente ognuno di noi.


Avere coscienza di un sentire significa avere coscienza che non c’è alcuna possibilità
di tenere in riserva qualcosa in noi. Non possiamo essere autenticamente noi stessi
ed al contempo scegliere una sorta di parzialità.

Come potremmo riconoscere in noi la bellezza
se ogni volta che qualcosa lontanamente ci rende vivi
corriamo verso una regressione terrorizzati chiudendoci a riccio?

Qualcuno potrebbe suggerire: “non tutti possono comprendere”
“non tutti hanno consapevolezza”. Cosa? Vuol dire.. che qualcuno può sentire senza sapere di sentire?
Ma che stiamo dicendo? Chi stiamo pigliando in giro?
Cos'è.. la coscienza è elitaria?!?
Comprende chi brama comprendere.

Esiste un qualche angolo nascosto dove seppellire parte della nostra identità
in attesa che qualche tempo (? ) o qualche spirito (? ) la riesuma all’occorrenza?

Ciò che sentiamo ci appartiene o non è che il riflesso di un sentire altrui?
Qual’è la nostra identità? Una richiesta di permesso?

Non so.. Temo che ci si fermi a ciò che il caso ci consegna
senza osare percorrere quel sentire fino in fondo a noi
sino possederlo per tutto quello che ha da donarci..
le emozioni sconvolgono perché ci obbligano a quella coscienza interiore
che solitamente il conformismo rifugge con l’estrema destrezza dell’ottusità.

Ci hanno ben insegnato che le emozioni portano caos
e noi bravi addestrati balilla ci si posiziona in dietro-front
pronti a marciare verso l’ordine e la consuetudine
ignari di abbracciare la nostra morte.

No, non sto parlando di sublimare le emozioni che sentiamo in noi
sto parlando di un ascolto autentico a ciò che per grazia divina
ancora non ci è precluso.

Mentre le persone si incontrano o si voltano le spalle
come se nulla fosse
come se l’essere incontrastato
procedesse su di una linea di confine
tanto vana quanto invisibile
in una coscienza distrutta agli albori del nascere.

I più spesso ascoltano l’unico canale in chiaro
che ripete incessantemente le regole di un procedere altrettanto chiaro
tanto che la luna sfigura al confronto ed il sole appare sparuto
il trionfo della notte [sull’essere e sull’amare]:
..l’amore sta fuori oppure sta dentro ai santi..
..ciò che ci appartiene bah.. sarà questa sorta di ordine di identità..

Sfumano i contorni. Carrellata sulla controfigura.

Oppure, la Grande Madre quella che compare sospesa nel cielo ad oscurare il sole
in un film di woody allen.. e che sa ciò che è giusto per te!
Il Grande Occhio.. talmente grande da confondersi ai tuoi stessi pensieri.
Dov’è andata quella certezza del sentire, ora? Dove l’identità?
Ordine. Assenza di caos. Consueto. Para Normale.
Dov’è l’essere?

Al di là dell’essere o meno riconosciuti dal/dagli altri,
al di là dell’essere o meno ricambiati dal/dagli altri,
dove finisce il nostro sentire? Solo nella migliore delle ipotesi pronti a sublimare?
E se bastasse ascoltare per davvero..?
E se quell’apparente ordine null’altro fosse che la voce della più bieca morte interiore?
Se non restano perlomeno queste domande allora è finita.. Consueto. Para Normale.
Umanamente disumano.

Come se si potesse trovare fuori qualcosa che dentro non ci appartiene affatto..
Come se queste parole altro non fossero che giochi ad effetto..
Nasciamo perlomeno due volte. La seconda nascita è una scelta cosciente..
Anche l’aborto..
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Vecchio 24-06-2014, 13.04.52   #29
FMJ
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Citazione:
Originalmente inviato da Koirè
Volevo sapere psicologicamente perchè quando un amore non è corrisposto ,alcune volte,non si riesce ad andare avanti...nel senso che non si a voglia di conoscere uomini(x non prenderli in giro,tanto in testa hai lui)..ma ti passa anche la voglia di ridere sinceramente perchè di fondo si è tristi.E' raro ,credo, che dopo mesi...anni..un amore non corrisposto possa fare ciò..specialmente ad una persona che ha sempre lottato..nella vita nulla gli è stato regalato...insomma ha il suo bel carattere...ed anche in questioni amorose aveva il suo bel carattere.
Cosa psicologicamente..(spiritualme nte..perchè non sò ..ma mi dà l'impressione possa centrare qlc...e non è una scusa)..tiene quest'uomo nell'anima?
Graditi consigli,non insulti..nel senso le vecchie cose trite e ritrite..tipo:devi uscire di più.(esco)..devi cercare qlc frequentare e poi magari ti accorgi che è quello giusto (fatto)..devi amarti di più (cerco di farlo).....Sei una debole(non è vero)..

S.G.

La risposta è nel sistema di significati della persona. Per quella persona, cosa significa "non essere corrisposti". Chiarito questo, se ne possono apprezzare le conseguenze. Una persona che reagisce in questo modo, sta proteggendo qualcosa di sé, attraverso una "costrizione del campo percettivo". Ha ricevuto una tale invalidazione da non voler più sperimentare. E' arroccata in difesa di qualcosa, di una certa costruzione di se stessa, che il "rifiuto" ha invalidato pesantemente. Un amore non corrisposto può provocare questo terremoto, se e solo se incontra una certa costruzione di se stessi e riesce ad invalidarla in maniera drammatica. Evidentemente, il sistema di costrutti della persona, non era preparato a subire questo tipo di invalidazioni e ha generato ansia e depressione. La strada per uscirne è quella di ri-costruire l'evento attraverso linee di significato alternative, con diverse conseguenze sulla persona.

FMJ
FMJ is offline  
Vecchio 27-07-2014, 15.14.33   #30
laryn
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Riferimento: Classico esempio di amore non corrisposto.

Citazione:
Originalmente inviato da Koirè
Vero quei sentimenti mai provati sono nati grazie a lui ,ma nell'anima ,appunto,quest'uomo stà x i sentimenti che ora sono MIEI..Comunque sono cosciente di non essere corrisposta,perciò li tengo in un'angolo del cuore..e ,se un giorno capiterà di incontrare una persona capace di sovrastarli,allora saranno un tenero ricordo del mio primo vero innamoramento.

Ho letto la tua storia.
Un vecchio proverbio recita così: "Amare e non essere amato è tempo perso".


INsomma, signorina Koirè, vorrei semplicemente dirti di non battere insistentemente sullo stesso chiodo, visto che non risponde al martello che tu usi, respingendolo. Guardati in giro e vedrai che, come per incanto, di chiodi ce ne sono tanti altri, altrettanto, e forse, più significativi e promettenti. Canalizza il tuo interesse anche altrove e vedrai che prima o poii qualcuno risponderà al tuo fascino. "Non c'è stata mai notte così lunga che non abbia visto l'alba". Non è profittevole regalare il proprio amore a chi non sa e non vuole riceverlo. E' troppo prezioso per sprecarlo con chi non risponde e ricordati: "amare e non essere amati è tempo perso". Non disperare di incontrare chi saprà raccogliere il tuo fiore e aver cura dei suoi petali delicati. C'è anche da sapere, cosa che credo tu sappia già, che i tempi sono mutati ed oggi i singles sembrano la norma... contenti loro, contenti tutti. Il bacino in cui pescare è vastitissimo... non arrendersi!

Una domanda: tu gli hai mai palesato, magari con un certo savoir faire, da siluappa, che lui potrebbe aver accesso fra i tuoi sentimenti?
Tanti auguri.

Ultima modifica di laryn : 28-07-2014 alle ore 08.37.47.
laryn is offline  

 



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