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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 14-10-2003, 14.38.35   #1
Pierrot lunaire
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Data registrazione: 09-10-2003
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Quel calore interiore...

E' quello che mi è sempre mancato, quel calore interiore, quel nucleo intimo, il centro profondo di noi stessi, nel quale rifugiarci per trovare forza e conforto, riparo dalle vicissitudini del vivere...

E' sempre stato così... fanciullezza... adolescenza... e anche lungo questo tratto della mia giovinezza, questi anni... senza un centro, una presenza... pur rilassando la mente nella calma, solo il vuoto...

Quando si forma quel nucleo, come?

Dove è stato l'errore, lo sbaglio?

Non c'è rimedio? Si rimane segnati a vita, privi della gioia di essere al mondo, per sempre...?

Ultima modifica di Pierrot lunaire : 14-10-2003 alle ore 14.41.35.
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Vecchio 14-10-2003, 15.08.41   #2
VanLag
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Come sai che ti manca quel “calore”? Come sai che esiste? Se ne parli, se lo cerchi, evidentemente lo conosci. Forse una reminiscenza della fanciullezza o forse un ricordo ancestrale, ma per un attimo certamente fu tuo altrimenti non potresti parlarne.
Forse quel “calore” è ancora con te e l’idea di averlo perso ti viene dal fatto che lo cerchi altrove.
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Vecchio 14-10-2003, 15.37.20   #3
Pierrot lunaire
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Messaggio originale inviato da VanLag
Come sai che ti manca quel “calore”? Come sai che esiste? Se ne parli, se lo cerchi, evidentemente lo conosci. Forse una reminiscenza della fanciullezza o forse un ricordo ancestrale, ma per un attimo certamente fu tuo altrimenti non potresti parlarne.
Forse quel “calore” è ancora con te e l’idea di averlo perso ti viene dal fatto che lo cerchi altrove.

Il bagliore di una candela può insegnarci l'esistenza del fuoco, quel tanto da desiderare la fiamma di un camino... o quella del sole...
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Vecchio 14-10-2003, 18.02.04   #4
Fragola
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Re: Quel calore interiore...

Citazione:
Messaggio originale inviato da Pierrot lunaire
Quando si forma quel nucleo, come?

Dove è stato l'errore, lo sbaglio?

Non c'è rimedio? Si rimane segnati a vita, privi della gioia di essere al mondo, per sempre...?

Ciao Pierrot.
No, non si rimane segnati dalla vita per sempre. O meglio, è possibile, è sempre possibile trovare la gioia di vivere e il contatto con quel nucleo di calore.
Non è detto che ci sia stato uno sbaglio. Tu stesso dici di essere giovane. Ci vuolte tempo.
Posso dirti che sono riuscita ad intravedere quel rifugio interiore intorno ai trentotto anni. Prima, come te, ne intuivo l'esistenza ma non trovavo il modo di raggiungerlo.
C'è rimedio.
Però non posso darti consigli. Perchè non ti conosco. Perchè non so in che modo la vita ti abbia segnato. Perchè non conosco il tuo dolore e nemmeno il modo in cui lo ... "gestisci".
Se sei giovane come immagino, idea di dover vivere ancora per molti anni in compagnia del dolore potrebbe spaventarti. Ma non è detto che sia così. Ognuno ha i suoi percorsi e non è detto che il tuo debba assomigliare al mio.
L'unica cosa che posso dirti è che per me la via d'accesso a quel luogo dentro di me è stata un'esperienza di amore autentico. L'incontro, cioè, con una persona capace di amare davvero, in modo assolutamente gratuito.
Per te potrebbe essere un'altre cosa.
Ma se non ti abbandoni alla disperazione, nonostante la nostalgia che provi e che si percepisce nelle tue parole, troverai la strada verso il tuo centro.
Non posso dirti quanto ci vorrà. Quello che posso dirti è che, se anche ci dovesse volere tanto tempo, anche per un solo giorno vissuto così la vita diventa improvvisamente tutta bella. Posso dirti che esiste qualcosa che arriva addirittura a sanare il dolore del passato.


Un abbraccio sincero.
Fragola is offline  
Vecchio 14-10-2003, 23.04.08   #5
Attilio
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Ciao Pierrot, Van Lagh mi ha rubato le parole: se sai della sua esistenza vuol dire qualcosa.

Io credo che non sia possibile conoscerlo per terza persona. Se lo conosci è dentro di te, ma qualcosa ti impedisce di accettarne l'esistenza.

Purtroppo solo tu puoi arrivarci.
Buon viaggio... un viaggio sereno!
Attilio is offline  
Vecchio 15-10-2003, 02.09.15   #6
irene
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Messaggi: 474
Penso a questo calore interiore come a ciò che ci consente di trovare accoglienza in noi stessi, a volerci bene...Io ne ho reminescenze molto lontane, ma precise. Infanzia, qualche anno oltre...Poi ha iniziato a scendere progressivamente il gelo,a rendermi irrecuperabile ogni immediatezza, ogni capacità di trasmettere agli altri quel calore che io stessa avevo perso.
Una leggenda africana dice che se si ferisce a morte l'anima di un bambino essa fugge molto lontano...e serviranno molte lune per ritrovarla...
irene is offline  
Vecchio 20-10-2003, 14.00.17   #7
Pierrot lunaire
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Data registrazione: 09-10-2003
Messaggi: 48
Citazione:
Messaggio originale inviato da irene
Penso a questo calore interiore come a ciò che ci consente di trovare accoglienza in noi stessi, a volerci bene...Io ne ho reminescenze molto lontane, ma precise. Infanzia, qualche anno oltre...Poi ha iniziato a scendere progressivamente il gelo,a rendermi irrecuperabile ogni immediatezza, ogni capacità di trasmettere agli altri quel calore che io stessa avevo perso.
Una leggenda africana dice che se si ferisce a morte l'anima di un bambino essa fugge molto lontano...e serviranno molte lune per ritrovarla...

mi hanno colpito molto queste tue parole, Irene, profondamente...

spero ancora di sottrarmi a questa morte in vita...
Pierrot lunaire is offline  
Vecchio 20-10-2003, 18.48.45   #8
irene
Ospite abituale
 
Data registrazione: 19-11-2002
Messaggi: 474
ESTRANEITA'


Negli alberi non posso più vedere alberi.
I rami non hanno le foglie, che offrono al vento.
i frutti sono dolci, ma senza amore.
non riescono nemmeno a saziare.
Che avverrà mai?
Davanti ai miei occhi il bosco fugge,
davanti al mio orecchio gli uccelli serrano il becco,
per me nessun prato si fa giaciglio.
Sono sazia prima del tempo
eppure ho fame di esso.
Che avverrà mai?

Di notte sui monti arderanno i fuochi.
Devo dunque rimettermi in cammino, riaccostarmi a tutto?

In nessuna via riesco più a vedere una via.



(Ingeborg Bachmann -1948)




Caro Pierrot,
quando in nessuna via riusciamo più a vedere una via non è perchè siamo morti. Ma perchè siamo in esilio....
Per non gelare bisogna muoversi, cercare.
Solo ciò che si muove non congela.
Un bacio.
irene is offline  
Vecchio 20-10-2003, 21.37.59   #9
sisrahtac
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
Se non lo uccidi ti ci puoi alleare...

Cervello plastificato e anima criogenizzata + corpo di plastilina,cosa si vuole di più dalla vita? Sinceramente io preferisco il gelo...il calore non fa parte di me,non è per me,e cercarlo sarebbe come tradire me stesso.L'unica fiamma in cui mi riconosco è quella catartica,purificatrice auto-distruttrice?Mah..
Troppo calore potrebbe liquefarmi e ammosciarmi....(non c'è lo smile che si squaglia? )
sisrahtac is offline  

 



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