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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 25-11-2003, 23.00.51   #1
Attilio
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Data registrazione: 07-08-2002
Messaggi: 375
Dolore

Un delicato dolore; una ferma sensazione che, fluidamente, si insinua nelle pieghe di ogni pensiero. Una presenza ben conosciuta ogni giorno.

Un caldo dolore; sembra quasi nato per medicare, con il suo umano tepore, stati di sofferenza mentale. Dolore medicamentoso... è possibile?

Un immenso dolore.
Per capire, veramente, la vastità di questa sensazione è necessario guardarla nella sua completezza: dietro ogni pensiero, sotto ogni emozione, sparso in ogni attimo.
Unendo solo una piccola parte di questi frammenti sparsi in una giornata, senza arrivare al termine ma bensì quasi all'inizio della composizione, già le lacrime si affacciano al viso. Ingiustificate, lente, si fanno strada per le guance raggiungendo le labbra.
La forte consapevolezza del dolore che ogni giorno ci pervade, solo allora, si fa sentire.

Da dove viene tutto ciò? Quante piccole insoddisfazioni vengono tralasciate come insignificanti momenti passeggeri? Mentre invece andrebbero considerate e capite all'istante, esorcizzando così il loro potere disgregante sulla nostra sicurezza...
Sicurezza... che strana parola.

Poi arriva il piacere di rendersi conto di tutto ciò, dopo aver superato questa fase ci si apprezza di più. Pur vedendo tutte le proprie debolezze ci si apprezza molto di più.

L'importanza del viaggio interiore.
Attilio is offline  
Vecchio 25-11-2003, 23.22.32   #2
Fragola
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Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
Attilio, è davvero difficile rispondere a questo tuo scritto.
E' bello e poetico!
E viene voglia solo di leggerlo e stare zitti.

Fragola is offline  
Vecchio 26-11-2003, 10.31.55   #3
Sngniaus
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Data registrazione: 27-10-2003
Messaggi: 49
Citazione:
Messaggio originale inviato da Fragola
Attilio, è davvero difficile rispondere a questo tuo scritto.
E' bello e poetico!
E viene voglia solo di leggerlo e stare zitti.


confermo
Sngniaus is offline  
Vecchio 26-11-2003, 10.45.06   #4
moni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 03-11-2003
Messaggi: 78


Dolce il nostro Atti...

Il dolore, compagno di mille "avventure"... il dolore forte e intenso, "dolce" e "amico", presenza costante e insostituibile, lontano compagno di viaggio... per poi ritrovarlo quando magari meno te l'aspetti...

Quando si è "pronti" per affrontarlo e "amarlo"? Ovviamente il dolore immenso è quello che subito senti dentro e si allarga come una macchia d'olio, lasciandoti muto, inerte e distrutto... Quel dolore nato da motivi sicuramente forti, ma che possono esserlo più o meno per ogni individuo..

Tu però se non erro ti stai riferendo maggiormente a quei piccoli dolori che a volte potremmo ascoltare evitando quindi di lasciarli lì in attesa che giorno per giorno si trasformino in grandi dolori.

Spesso capita che non ci si fermi ad ascoltarsi, non ci si fermi a chiedersi cosa cavolo ci stia succedendo, manco quando si ha in sè la consapevolezza che "non va affatto bene"... non per qualcosa di grande, ma per qualcosa di piccolo, ma comunque non va affatto bene... e noi che facciamo "...si capisce che ho le cocombre... mi passerà..." domani è un altro giorno... E via a far mille cose, via a riempire il nostro tempo di cose serie o meno... perchè il tempo è quello, perchè dobbiamo esserci,perchè è importante fare fare fare... finchè un giorno così senza motivo crolli.. E il dolore è totale... perchè lui può starsene anche li tranquillo, può anche far finta di "assecondarti"... ma non scompare.. è lì in attesa...

Ognuno di noi ha i suoi tempi, ognuno di noi è capace o meno di cogliere le sfumature, uno lo fa ogni volta che si presenta, uno lo fa al limite... E' sempre questione di equilibrio, no? E' vero anche il fatto che chissà come mai di fronte ai grandi dolori tutti ci armiamo di una forza immane e ci scopriamo quasi "invincibili" e invece spesso succede che di fronte alle piccole prove, ci sembra di non farcela, ci sembra di "morire" quasi...

che strana la vita a volte...

Però hai ragione caro Atti, nulla è più importante a volte di un viaggio interiore per capire come si sta, per poi "curarsi" se si ha qualche ipotetica vera o vana "malattia" e poi rientrare nel mondo più carichi e soddisfatti...

troppe volte rimandiamo, troppe volte non ci curiamo di noi o lo facciamo per qualcosa di poco vero, per qualcosa di vano.. Io rientro nella categoria di quelli che spesso non sentendosi pronti per "viaggiare" dentro... si mettono a "viaggiare" fuori... e ne faccio di ogni... ma poi so.. che i conti se non è prima o dopo li devo fare!

perchè ... è sempre e solo una questione di tempo!!

Grazie Atti!!

moni is offline  
Vecchio 26-11-2003, 16.33.10   #5
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Se ci ritroviamo nel bel mezzo di un temporale cerchiamo subito un riparo, ma se ci cadono addosso goccioline qua e la quasi non ci badiamo. Non è il caso di preoccuparsi per una, due, tre goccioline che ci cadono addosso: asciugheranno presto! Però cadendo così lentamente per lungo tempo potrebbero bagnarci più di un temporale se non prestiamo attenzione, se non ci fermiamo per comprendere.

Il dolore è molto simile all'acqua: capace di rigenerare ma anche di distruggere.

Quando diventi consapevole del dolore puoi anche comprenderne la provenienza, puoi trasformalo in fonte di rinnovamento.
Ma restarvi immersi troppo a lungo è distruttivo. Come le radici di un albero necessitano di acqua ma nel momento in cui restano immersi per molto tempo soffocano e marciscono. Così con il marcire delle radici muore anche l'albero, seccano le foglie e i rami.

E' così normale e naturale preoccuparsi del lavoro, dei debiti, dell'auto, di questo e di quello, mentre diviene così difficile preoccuparsi di se stessi.
L'attenzione verso se stessi dovrebbe essere il nostro quodiano pensiero. Se vuoi che l'auto sia efficiente devi stare attenta che ci sia benzina nel serbatoio, che i freni siano funzionanti, che il motore non abbia guasti. Se sentimao un rumorino o si accende una spia corriamo dal meccanico. E per noi stessi?! per noi stessi cosa facciamo?! come ci trattiamo?!


Durante il giorno ci sono tanti rumorini, vediamo accendersi un sacco di spie rosse e gialle ma quelli che ci badano sono pochi. Il nostro corpo, la nostra psiche ci manda continuamente segnali, verdi: tutto a posto, ma anche gialli: attenzione c'è qualcosa che può non andare bene, e rossi, tanti rossi: pericolo pericolo pericolo.

Sapete quel che si fa in genere?! si spengono le spie o le si ignora dicendo: le spie sono guaste.

Poi si fonde la testata (del motore) ed imprechiamo contro la sfortuna.

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 26-11-2003, 22.02.23   #6
joker
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 03-05-2002
Messaggi: 80
non riesco nemmeno piu' a scrivere di queste cose...
ci sono dei periodi che lo sento, in agguato, il dolore..lo sento li vicino, appena sotto la pelle, appena dietro gli occhi... una volta lo capivo...ora non piu'...e' solo dolore senza alcun significato...a ricordarmi che il confine tra lo star bene e lo star male e' un'inezia...passera', mi dico sempre in quei momenti, perche' in genere certi momenti passano davvero, dopo poco...ma le cicatrici, quelle restano sempre...in attesa della prossima stupidaggine, che generi la nuova crisi e che le faccia riaprire tutte assieme...e farle urlare tutte assieme...con il cervello che si spegne ogni volta un po' di piu'...per non sentirle le urla, e con il cuore che reclama un battito in piu', ogni volta un battito in piu'...che loro, i battiti, non bastan mai ..mai


Ultima modifica di joker : 26-11-2003 alle ore 22.07.35.
joker is offline  

 



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