ciao ragazzi, sono nuovo del forum nel senso che questo è il mio primo post, ma vi ho adocchiati tutti da un pezzo e vi seguo praticamente tutti i giorni. di solito sto ad ascoltare ma stavolta ho bisogno di qualche guru della psicologia... spero di non aver sbagliato forum, ma se questa non è psicologia, cos'è...?

dunque:
iniziamo a parlare di sogni: sogni veri?
non mi ricordo mai quali sogni faccio di notte, ma questo non lo ritengo un problema... gli unici "sogni" che faccio e che mi ricordo, non li faccio mentre solo nella fase più profonda del sonno, ma sono sogni quasi ad occhi aperti, mattina presto, spesso inzia ad esser chiaro fuori... mentre sto sognando mi accorgo di avere la testa sul cuscino, di sentire il mio respiro di provare sensazioni tipo caldo, freddo, stanchezza, naturalmente tutto ad occhi chiusi. percepisco ogni mio movimento nel letto e sono in grado di sentire anche paura, coraggio, insomma mi sento come immerso nell'azione ma sono sempre e solo nel mio letto, anche se sudo freddo...

il soggetto:
quello che mi capita in questi "strani sogni da semi-sveglio" sono cose si solito macabre.
1- l'ultima volta una o due settimane fa, ho visto un'ombra con un coltello in mano son caduto dal letto e ho visto che questa scappava; l'ombra ora scappava, non so dove, non so se fuori dalla casa, ma aveva ucciso prima di me genitori e sorelle
2- un mesetto fa: ero in macchina di notte con la mia ragazza, coccolati l'uno dall'altro in un parcheggio non lontano da un cimitero e non lontano da un bosco. Mi sono voltato e guardandola sembrava il diavolo, insomma una sorta di spirito, avevo paura e mi continuava a graffiare, poi dopo essersi strappati i vestiti è uscita correndo dalla parte opposta rispetto al cimitero, in direzione del bosco. mi sono messo a rincorrerla iniziando a credere che fosse in preda a qualche sorta di demonio, quindi ho iniziato a dire preghiere. so che non mi sono addentrato nel bosco perchè avevo paura, ma lei si era fermata. non so dove. so solo che se prima ero sveglio, ma dopo ero così sveglio da non poter più sognare...

la paura:
non sopporto i film horror, non perchè non mi piacciono ma perchè se vado al cinema mi capita di urlare perchè mi faccio prendere talmente tanto da pensare di esserci dentro in pieno, se guardo un horror me lo porto dietro per tanto tempo, anche anni. talvolta mentre torno a casa di sera/notte, ho paura che un'ombra mi stia seguendo e mi voglia annientare solo con la paura che mi suscita, nient'altro. non grido non corro, però ho paura, i bridivi spesso arrivano, anche se leggeri. e sì che il buio mi piace!

ora vi chiedo, possiamo riderci sopra insieme pensando che io abbia qualche piccola parte del cervello poco funzionante, però vi chiedo:
- i sogni che faccio sono sogni o semplici suggestioni mie reali? se così fossero perchè?
- perchè soffro così terribilmente la paura e il terrore, sia in sogno che dal vivo? perchè non riesco a superarla?
- ammesso che io sia un semplice fifone: avete consigli (senza farmi morire prima di tornare sano...)?

grazie per avermi ascoltato.

... al di là dell'interpretazione dei sogni, penso che le tue paure siano causate da un'insicurezza di base tipicamente adolescenziale ... un fatto non molto comune è la tua reazione ai film horror, l'urlo ... mentre molto frequente, anche se per periodi più brevi, è il ricordo della paura ... l'urlo e quindi l'eccessiva emozione negativa generata da questi film, potrebbe indicare una sorta di incapacità di "difesa" nel reale ... forse ci sono situazioni frequenti e simili che non riesci ad affrontare come vorresti o proprio non trovi soluzioni a conseguenti "problemi" ... situazioni e "problemi" molto simili che si presentano spesso ...

... forse ho detto una marea di stronzate, ma ho provato a scrivere quello che mi è passato per la mente leggendo il tuo messaggio, cercando di andare il più possibile nello specifico, seppur con una quantità di dati a disposizione del tutto insufficiente ...

Ciao, Marco .

Ciao Elend1,

Io riconosco la tua esperienza dell´"ombra" e delle entità "spirituali", e anche l´impossibilità di entrare nel sonno profondo.
I sogni sono, si può dire, delle "materializzazioni" di vari stati psichici. E le varie parti e le figure nei sogni sono espressioni di diversi lati della nostra persona o psiche.
E come sai, cì sono tanti lati della nostra coscienza o della nostra psiche che non conosciamo, cioè sono inconsci. Il motivo perchè sono inconsci è che sono da qualche ragione legate all´angoscia.

Quindi le "ombre" che ti danno paura sono in realtà parti di te stesso. Sono espressioni di qualcosa che non vuoi vedere o trovi troppo dificele affrontare.
Ma la soluzione è appunto avvicinarsi al nucleo della paura e accettare il dolore, l´ira, ecc., legati all´"ombra".
Penso che sia più facile fare questo lavoro insieme a un psicoterapeuta, forze preferibilmente un terapeuta che conosce la psicologia di C G Jung.
Il primo passo in un vero lavoro spirituale o psichico su se stesso è secondo Jung fare la conoscenza dell´"ombra".
Buon "lavoro"
Ciao

Ciao, anche se non me ne intendo, mi sembra molto azzeccata l'interpretazione che ti ha dato Rolando: probabilmente le "ombre" che ti spaventano così tanto sono parti di te che non vuoi vedere, perchè non ti piacciono, o non rientrano nell'immagine che hai di te stesso.
Dentro ognuno di noi ci sono tantissime sfaccettature, alcune magari difficili da accettare, o che non corrispondono alla nostra "immagine ufficiale".
Forse la maturità è riuscire ad accettarsi, e lasciar affiorare anche le nostre parti nascoste o negate, che un po' ci spaventano, ma fanno comunque parte di noi.

....è solo un'ipotesi.

Mi dispiace ma sono costretta a darti una risposta abbastanza secca: non è possibile interpretare un sogno a prescindere dal sognatore.
Un ombra in un sogno può essere la tua ombra in senso Junghiano. Ma può anche non esserlo. Non ci sono regole e manualetti a cui aggrapparsi.
Se vuoi un tentativo di interpretazione "a secco" ci si può provare ma devi essere assolutamente consapevole che potrebbe essere un'interpretazione assolutamente campata in aria. Una sola cosa puoi fare, sentire se ti "risuona", se ti dice qualcosa. In questo caso prendi da quella interpretazione quello che ti serve.
In psicanalisi analista e paziente analizzano il sogno insieme. Sono importanti le tue emozioni riguardo al sogno e le tue associazioni. Non è una cosa che qualcuno possa fare per te dall'altra parte dello schermo. Mi dispiace, ma è l'unica risposta seria che ti posso dare.

ciao

grazie ragazzi. siete gentili e premurosi.

non ho paura di non accettarmi o di accettarmi per qualcosa. negli ultimi 2 anni ho lavorato molto su me stesso, perchè in seguito a esperienze di vita non tanto carine ero a terra. son riuscito a risoollevarmi dialogando con le persone e ripendendo poco a poco autostima, anche grazie ai "successi" che la vita mi ha concesso. mi son letto qualche ribricino di psicologia, ma per loèpiù roba leggera tipo Erich Fromm (4-5 libri tutti...) poi al liceo mi ero leggiucchiato qualcosa di Freud estudiato jung.

ora vi chiedo, cosa mi potreste consigliare di leggere di Jung per cercare di far luce su qualcosa?

ma siete in grado di dirmi se quelli che ho fatto da cosciente sono sogni veri e propri o semplici suggestioni create dalla mente sveglia e lucida?

grazie a tutti

...vedo che insisti molto su questo punto... potresti spiegare meglio? ... perchè dici di essere sveglio ma a livelli differenti? ... da cosa deriva questa sensazione? ... è un "sogno lucido"? ...

Ciao, Marco .

Personalmente ti posso dire questo. Io per una vita ho fatto dei sogni molto angoscianti altri forse meno angoscianti ma che mi sembravano assolutamente reali tanto da confonderli con la realtà anche quando ero sveglio. Ho sempre pensato che fossero sempicemente sogni, che il terrore che provavo in certe situazioni anche da sveglio fosse dovuto ad una sorta di "malformazione genetica". Probabilmente l'avrei pensata sempre così se non avessi affrontato, forzato dagli eventi, un lungo lavoro introspettivo e psicoterapico che tuttora và avanti. Ho scoperto ahimè che quei sogni nascondevano verità, utilizzando un eufemismo, spiacevoli, verità che appartengono ad un mio lontano passato e che ancora razionalmente non riesco a fotografare, anche se emotivamente sono assai chiare. Quei sogni che facevo, certe sensazioni che provo nel relazionarmi con le persone, ora hanno un senso e la paura comincia a scemare. Credo che oltre a un buon libro di Jung Freud e Fromm, debba prendere in considerazione anche l'affrontare un lavoro psicoterapico, (non sentirti matto per questo, i matti sono quelli che credono di esser sani) con la consapevolezza che i primi risultati li vedrai solo fra qualche anno. A meno che tu non sia più fortunato di me.

Auguroni Nicola

Sono d'accordo, in certe situazioni che vanno a compromettere la vita sarebbe meglio rivolgersi ad un bravo specialista. Io non riesco a decidermi eppure so che dovrei farlo. Forse non mi sento pronta. Ho fatto per anni sogni terrificanti con risvegli urlanti anche con modificazione della voce (chiamavo mia madre... ma con la voce di quando ero piccola... ) spaventando mia sorella e tutto il vicinato. Mi è capitato ancora, ma ora sempre meno frequentemente. In compenso ho sviluppato delle fobie che prima non avevo: claustrofobia in particolare e paura di volare. Come vedi caro elend1 non sei affatto solo! E poi ha ragione nicola 185: son matti quelli che credono di essere sani.

Ciao Elend1.
Al liceo hai studiato Jung? Ti invidio, sei un caso rarissimo!!!
Non farti troppe illusioni però, per studiare davvero Jung ci vogliono anni!
Sinceramente, come ho detto in un'altra discussione, io sconsiglio caldamente la lettura diretta di Jung senza una preparazione preliminare. Non è semplice, la sua opera non è sistematica come quella di Freud. Rarissimamente espone casi clinici.

Fromm è un'ottima lettura ed ha scritto cose che condivido molto e che apprezzo.

Se vuoi avvicinare Jung in modo semplice e chiaro ti consiglio, per incominciare, un libretto molto facile ma che assolutamente non banalizza i concetti: "Diventa te stesso" di Claudio Risè, ed. red. (credo che adesso si trovi anche in edizione economica)
Ti copio la quarta di copertina:
"La psiche umana ha un carattere multiforme, polimorfo, che sfugge a una caratterizzazione definitiva:è mutevole e tutt'altro che unitaria.
È cioè una specie di teatro nel quale continuamente si muovono e interagiscono diversi personaggi, tutti dotati di un ruolo ben preciso. Il testo che recitano si chiama individuazione ed è ciò che distingue un individuo dall'altro, ciò che ci fa essere così come siamo.
Claudio Risé ci introduce in questo teatro presentando uno ad uno i personaggi che lo popolano (la Persona, l'Ombra, l'Io, l'Animus e l'Anima, il Sé), indicandoci il loro ruolo, mostrandoci di che stoffa sono fatti. E ci invita poi a riconoscerli: nella letteratura, nella pittura, nel profondo di noi stessi..."


La mia impressione è che quelli che racconti siano sogni, ma anche se non lo fossero non cambia molto. Il contenuto viene ugualmente dall'inconscio.
Succede molto spesso anche a me di sognare con la consapevolezza che sto dormendo e sognando. Non è così raro. Ed accade anche di sognare di sognare.


ciao