La psicologia, attraverso dei processi colaudati, offre chiavi di lettura della mente e della'ttività comportamentale dell'individuo, tali da giustificare e razionalizzare ogni atto e ogni azione. Lo studio della mente e di quei procedimenti che ci fanno agire in un determinato luogo trovano però un limite nella sfera emotiva, o forse sarebbe meglio dire nel lato irrazionale, quello mosso da tutto ciò che non è la mente. E' vero, la psicologia si occupa pure di analizzare questi comportamenti solo apparentemente irrazionali, ma nel momento in cui lo fa mette in atto un processo di razionalizzazione.
In linea teorica attraverso la psicologia è possibile disegnare un quadro piuttosto esaustivo della personalità di un individuo e dei suoi comportamenti, ma il risultato riduce tutto ad una serie di automatismi che seppur sconosciuti da chi li compie, sono regole di condotta per chi li analizza; è come se quindi fossimo tutti uguali e ci comportassimoo tutti nello stesso modo, ma non è così.
Quello che manca è appunto una comparazione con la sfera emotiva e con quella della irrazionalità, quelle sfere che spesso ci portano a farci fare domande del tipo: "..ma come ha potuto... ?"
Ecco che la psicologia ricostruisce e giustica, ma mi si permetta, a posteriori è sempre tutto più facile.

... la psicologia nasce dallo studio di "ciò che è accaduto" e riesce spesso a descrivere "ciò che accadrà", ma uno studio fondato solo sul "ciò che accadrà" è privo di fondamento e non è vero che a posteriori è tutto più facile... lo studio "a posteriori" è necessario ...

... la comparazione con la sfera emotiva c'è sempre... con quella irrazionale mai, poichè l'irrazionalità non esiste nel soggetto che agisce, ma è un concetto introdotto dal "giudice" ...

Ciao, Marco .

Come non esiste il lato irrazionale???

Ihr fuhrt ins Leben ums hinein, Ihr lasst den Armen schuldig werden


Ciao Risiko,benvenuto,spero che tu posa trovarti bene su questo forum.

??? ???

... cosa intendi con "irrazionale"?

Bhè, la domanda te l'ho fatta io e dovresti essere tu a dire cosa intendi con quella irrazionalità che non contempli nel comportamento dell'individuo.

Beh, visto che per fortuna la psicologia cognitivo-comportamentale non è ancora stata imposta (anche se ci provano) come modello psicologico ufficiale ed unico "legalmente riconosciuto", quello che dici non mi sembra proprio esatto.
Mi pare che esistano tantissimi modelli psicologici che si occupano in primis della sfera emozionale e del lato irrazionale.

ciao

Credo che ci sia invece una forte considerazione della parte istintiva/irrazionale del paziente, infatti buona parte del tempo speso insieme è teso a cercare di comunicare ed esprimere quello che ci si porta dentro.
Poi lo psicologo cercherà di approfondire per cercare di capire quello che non si può manifestare, ma in primis si entra nella sfera emotiva/comportamentale dell'interlocutore.

Almeno, questa è la mia idea.

Ciao Attilio, è da un po' che non ci incontriamo!
quindi un bacione!

Attento però a non confondere psicologia e psicoterapia.