avete mai avuto paura della vostra ombra, quella parte malignia che emerge dal buio? sentirvi pedinati nel silenzio, un'artiglio dietro la schiena che è sempre lì lì per afferrarvi?

Come posso aver paura di me? Sono la sola persona su cui poter contare! Non mi faccio nè paura nè ombra, cerco di volermi bene e di stimarmi tanto. Perchè ti succede questo?
Bisogna aver paura degli altri, specie delle persone cattive, ce ne sono molte...

Brava Vi@nne, mi hai letto nel pensiero.
Non ho paura della mia ombra, so che da me non mi verrà nessun male, so che posso e devo contare su di me.

Sono gli altri che possono farci del male, purtroppo, volontariamente o involontariamente.

Se invece, caro Rubin, ti riferisci alle luci e ombre che sono dentro di noi, alle nostre parti nascoste, o in parte negate, neppure quelle mi fanno paura, perchè fanno parte di me, e hanno la loro ragione di esistere.

Temo che l'artiglio dietro la schiena possa venire solo dagli altri...

ciao

Sono orgoglioso della mia ombra, quella parte capace di combattere, cattiva come solo lei può essere.
Sinceramente non ne provo paura, la vedo come una parte di me e quindi sotto il mio controllo. E qualunque cosa decida di farè sarà sempre meglio delle mie indecisioni.

Rubin...potresti spiegarti ancora di più?vorrei afferrare meglio il significato della domanda .

ricordo quando camminavo qualche anno fa verso casa per la salita del paese e i lampioni non quelli di oggi ma quelli di una volta che riflettevano sull'asfalto la mia ombra... un'ombra che cresceva cresceva... poi rimpiccioliva... poi scompariva e poi ritornava e ricresceva... così finchè non giungevo a casa....

camminavo in fretta... per non permetterle mai di essere quel pelo più avanti di me... per non permetterle mai di essere troppo grande...

ma il discorso era un altro... o forse no...

in me ci son molte zone di luce e molte zone d'ombra... a volte si intersecano, altre sono ben distinte e si guardano altrettanto bene di non entrare in comunicazione... altre volte invece si danno molto fastidio e se prevalicano le ombre sulla luce...beh è un bell'intortamento... Non è mai successo che abbiano vinto una partita... ma spesso è successo che abbiano vinto qualche round e vi assicuro che non stavo proprio bene bene...

Che poi... servano anche loro... ma sicuramente... guai se non ci fossero... Forse per quel che mi riguarda dovrei cercare di dar loro il giusto peso... e il giusto metro... A volte vado in confusione e perdo il senso dell'equilibrio... ma anche questo fa parte del gioco...

ma..per rispondere alla tua domanda... nel passato ho avuto molta paura delle mie ombre...tanto da non volerle guardare in faccia... Con il tempo le cose son migliorate... Sicuramente non corro più a casa per non farmi superare da loro...

però c'è da dire che i lampioni di oggi non creano più quei giochi ... e allora il discorso è un po' diverso...

ma... non hanno mai avuto gli artigli più affilati dei miei!!! Anche se non ho mai avuto le unghie lunghe!!!

un baciotto

Ero terrorizzata dalla mia ombra quando ancora non sapevo della sua esistenza. Una paura senza nome, senza volto, eppure predominante nella mia vita.
Poi un giorno la vidi in un angolo. Smisi di fuggire.
Oggi so che non posso fare a meno di lei, ma la lascio dietro di me senza più il timore di essere sbranata dalla sua ferocia.

L'ombra non va temuta ma neppure sottovalutata, va vista, osservata, forse anche amata, sapendo che è una parte di noi stessi, siamo noi stessi.
Dobbiamo imparare a riconoscerla e non confoderla con quella di ..... un lampione. Conoscere la nostra ombra e sapere che anche gli altri hanno ciascuno la propria.

Ciao
Mary

purtroppo vado di fretta... tornerò con calma domani...
comunque il punto è quello che avete colto.
diciamo che quando mi sento inquieto, è come se l'ombra uscisse da me e prendesse il posto dell'aria lì fuori, iniziasse ad aleggiare come una nube oscura e tenebrosa, invisibile, ma che lascia percepire la sua presenza, la sua pesantezza; un'oppressione libera, perchè alla fin fine il mondo intorno a me mi appare ancora più vero, preistoricamente vero... e come tutti più o meno ci possiamo immaginare il mondo preistorico era forse più pericoloso di quello contemporaneo. Ma forse un fondo di verità è rimasto lì sotto, da sempre, lungo tutti i tempi, ed è comune ad entrambi.. ora scappo!

Dipende tutto dal filtro della percezione. Siamo accecati da troppa luce? Ci incupiamo. Siamo impauriti dal troppo buio?Cerchiamo di schiarirci (le idee)! Tutto sta nell'equilibrio. Certo, per superare definitivamente le proprie paure prima però bisogna farsi un bell ed inevitabile tuffo nel vuoto. Poi quando si diventerà inevitabilmente capaci, come dicevano i cari Timoria, di volare senza vento...allora si potrà cercare di continuare il viaggio senza troppi alti e bassi. Ad un certo punto si capirà che ciò di cui avevamo più paura erano solo inconsisteni ombre. Tutto dipende dalla sicurezza personale. Più si è sicuri di sè meno si ha paura,più si è insicuri più si ha paura. Sembra ovvio (e lo è) ma è così. Quindi con una bella autoanalisi cerca di costruirti una bella personalità solida e resistente (ma non artefatta e fittizia) e schiaccia i tuoi demoni come un carroarmato! Come diceva qualcuno...l'unica arma è il coraggio!

io non credo che le ombre vadano schiacciate, lo yin e lo yang si compenetrano a vicenda e formano un "uno".

per anima mia, il senso della domanda non lo conosco, nel senso che non ho la più pallida idea di dove può andare a parare...


voi dite: No pain! It's my dark side, and I love it! ...e questo è il top credo.
dite anche che bisogna aver paura degli altri. Yes! ma il fatto (uno dei fatti) è che.... non potrebbe essere che

si teme negli altri ciò che si teme in noi stessi

e che piuttosto di farci paura da soli preferiamo farci fare paura dagli altri, che è un pò più ragionevole?

mi vien da pensare questo perchè riflettendo sul mio lato oscuro e sulla paura che a volte può provenire dagli altri, constato una curiosa coincidenza di confini, una sovrapposizione perfetta.