"Questo vuol dire che ogni tentazione è una prova durissima. Anche la più banale può avere conseguenze straordinarie per la nostra vita, di grande ricchezza o di grande povertà."


per me tenere soldi che ricevo per errore non rappresenta una tentazione, li restituisco senza pensarci, perchè lo ritengo giusto. ho tentazioni paurosamente forti in altri ambiti...tipo infilarmi in situazioni ambigue senza capo nè coda...

"li restituisco senza pensarci"
non è altro
che un automatico assecondare
i preconcetti da cui siamo costituiti
non tanto per il "li restituisco"
quanto per il "senza pensarci"
io invece ci penso
ci penso sempre
cerco di essere sempre presente
alla mia vita
e questo mi consente
di valutare bene la portata
di ogni mio atto -
se a fare quell'errore
fosse stata una persona
non ricca e starfottente
come la mia ex datrice di lavoro
è molto probabile
che avrei reso l'ingiusto incasso
...molto

<<<w.>>>
-spesso le cose
non sono esattamente come sembrano-

A mary: Non riesco quasi mai a trovare niente d'aggiungere a quello che scrivi, e quindi la "tentazione" di non rispondere è grande, ma sarò forte...
Trovo solo una piccola cosa che considero in maniera diversa, e cioè quando tu dici: se conosciamo il frutto avvelanato non possiamo dare la colpa all'albero. Vero, vero, ma solo in linea di principio.

In realtà noi non sappiamo ciò che è bene per noi, o meglio lo sappiamo a livello puramente mentale. Solo il corpo ha la vera saggezza (meglio sarebbe dire corpo/mente) di guidarci.

Per gli altri: mi piacerebbe leggere qualche cosa che non sia il mero giudizio personale (lo fo o non lo fo, piglio o lascio) altrimenti si resta molto in superficie, scusate lo snobbismo senza limitismo ma non resisto alla tentazione di citare la canzone: si può fare di più.

La tentazione pericolosa è di abbandonarsi al sonno, al sogno, ancor più alla vita comoda e all'omologazione.
Queste cose ci seducono come un canto di sirene.

Per questo fra tutte le qualità apprezzo il coraggio che ci fa, a volte, vincere soprattutto noi stessi.
Di questo però né ha merito la vita che ci mette ogni tanto in merda, ma questa è forse un'altra storia...

ti sei lasciato vincere
dalla tentazione
di dare consigli agli altri
sul modo "giusto"
di partecipare
a questa discussione
...
ahi,ahi,ahi... w.

- volendo
si può fare
anche molto di meno -

visir

quando noi parliamo di qualsiasi cosa è come se stessimo descrivendo la luce che emette un diamante. Ciascuno vede il diamante ma i bagliori sono sempre unici e personali (e dell'istante vissuto).

In quanto al frutto avvelenato, certamente non possiamo dare la colpa all'albero ma solo il linea di principio. Come giustamente tu dici.
Noi ignoriamo quel che è veramente un bene o un male per noi. Persino il veleno, in piccoli dosi, diventa una medicina.

Se noi riuscissimo ad affidarci totalmente al corpo, alla mente e allo spirito non avremmo nessun tipo di problema. Non avremmo decisioni da prendere perché la conoscenza ci porterebbe a non sbagliare mai. Ma siamo esseri umani, scolari alle prime scuole elementari che non sanno quanto fa due più due. E se lo sanno è ben difficile che sappiano spiegarlo.
Stiamo imparando, sperimentando, apprendendo. Tutto qui.

margareth dice che restituisce i soldi senza pensarci. O ha raggiunto un grande livello di consapevolezza, oppure è solo una reazione meccanica conseguenza dei condizionamenti subiti.
Oppure non da alcun valore al denaro.

Ma il denaro come oggetto di tentazione è quello più comunemente comprensibile. Le tentazioni sono tante e tutte incredibili e straordinarie, se di tentazioni stiamo parlando.

dici: """La tentazione pericolosa è di abbandonarsi al sonno, al sogno, ancor più alla vita comoda e all'omologazione.
Queste cose ci seducono come un canto di sirene.
Per questo fra tutte le qualità apprezzo il coraggio che ci fa, a volte, vincere soprattutto noi stessi.
Di questo però né ha merito la vita che ci mette ogni tanto in merda, ma questa è forse un'altra storia... """

condivido pienamente. E' senza dubbio la tentazione più forte. Come il sonno che prende chi si ritrova smarrito nel deserto di gelo, è una tentazione fortissima.

A volte mi diverto a immaginare una vita con tanti soldi, senza nessun problema, senza tentazioni, senza dolore, senza paura, piacere sempre piacere, l'erba voglio da raccogliere nel nostro personale giardino.

Poi sorrido..... che razza di vita sarebbe quella?!!!!

Anche nel Padre Nostro si cita ...... non ci indurre in tentazione.

Chiediamo a Dio di non tentarci, e se la tentazione fosse un dono?! Un dono da saper ben utilizzare.

Ciao
Mary

Condivido con Mary (ormai sta diventando un'abitudine) e condivido pure con daw , si potrebbe fare anche di meno! Si potrebbe, ma non sarebbe così divertente.

A me piace spingere ogni cosa al massimo per vedere come diceva Jannacci "l'effetto che fà", soprattutto su me stesso.

Per Margaret: onguno ha le sue tentazioni, ma è come rispondiamo a queste tentazioni che getta un barlume di verità sulla nostra natura.
Ogni cosa è tentatrice. Secondo Osho subiamo il fascino del proibito perchè semplicemente non abbiamo veramente saziato la nostra fame.
Fame di fama o di sesso o chissà che altro, poco importa.

Ecco il perchè se non riusciamo a essere totali avremo sempre un languorino in fondo all'anima.

Ma essere totali comporta dei rischi, delle responsabilità, ci mette in gioco in prima persona, ed ecco che torniamo alla radice delle tentazioni pericolose: essere.
La più imperdonabile delle perversioni.

Grazie Dawork, Mary e Visir. Le vostre considerazioni sono state tutte molto illuminanti.
Hai ragione Visir, la risposta alle tentazioni dici molto sulla nostra nostra natura e forse, anche su ciò a cui non sappiamo rinunciare.
Ma cosa intendi tu con "riuscire ad essere totali"?

Essere totali significa per me impegnare tutta la mia energia in un'azione al di là del concetto mi piace/non mi piace.

Esercitare questo potere è l'unica grande libertà.