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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 26-05-2004, 16.13.13   #41
libellula
Ospite
 
Data registrazione: 08-09-2003
Messaggi: 31
A tutti....

un affettuoso ringraziamento per l'accorata partecipazione e i contributi che tutti, pur non conoscendomi, avete saputo darmi.

Come avevo già scritto non ho il tempo necessario per seguire passo passo e per rispondere in tempo reale ai vostri interventi, anche se mi sarebbe piaciuto farlo perche' riprendere adesso le fila dei singoli discorsi mi riesce difficile.

Posso solo dirvi che Libellula non è, come ipotizzato da qualcuno, un "libellulo che lancia un appello"....si tratta di una ragazza (forse dovrei dire donna??) di 32 anni (qualcuno ipotizzava la mia giovane età pensando al modo forse un po' "bambino" di reagire ad una sofferenza apparentemente banale...) che si trova purtroppo disarmata difronte al modo in cui gestire la propria vita affettiva.

Non penso, e così rispondo a chi mi "accusava" di immaturità, che si tratti di questo perche' di fronte a situazioni "oggettivamente" difficili che mi sono trovata ad affrontare (un genitore in punto di morte penso possa definirsi situazione difficile) ho saputo tirare fuori molte piu' "palle" che in situazioni della quotidianità dove di fronte alle questioni piu' banali mi perdo...mi disgrego.....mi sento impotente.....

Forse non esiste una vera e propria oggettività, ma ognuno ha i suoi punti di debolezza.....per me è la vita affettiva, per altri può essere il lavoro.....io faccio fatica a reggere lo stress e la sofferenza che mi genera una vita sentimentale da anni travagliata, e al tempo stesso non trovo via d'uscita perche' penso che se perdessi l'uomo che amo starei ancora peggio.....non so se sia una situazione "oggettivamente" pesante, ma su di me grava come un macigno che mi impedisce di vivere pienamente e con serenità le altre sfere della mia vita che ne vengono inevitabilmente inficiate e compromesse.

So che da parte di alcuni di voi questo è stato colto con molta chiarezza, non così da altri, ma non posso pretendere che ci sia da parte di tutti la stessa sensibilità ed "empatia virtuale".

Ringrazio tutti quelli che mi hanno saputo ascoltare e capire così bene....e se avrete voglia di continuare a chiacchierare su questo tema, ne sarò felice.....
libellula is offline  
Vecchio 26-05-2004, 16.50.58   #42
Naima
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
Libellula, siamo quasi coetanee e a quanto pare abbiamo tristemente in comune un genitore deceduto.. non so se anche tu quando è successo eri molto giovane, io avevo sedici anni ed ho assistito alla morte di mio padre. In effetti sono i momenti in cui ti rendi conto della tua forza. Anche perchè molte volte non hai altra scelta, soprattutto se sei l'unica persona a non essere andata fuori di testa per ciò che è successo. Ma poi ne paghi le conseguenze perchè un dolore sopportato troppo per sostenere gli altri, si cristallizza come una spina nel cuore e rimane lì per tutta la vita. Ci passi sopra e continui ad andare avanti perchè così deve essere, ma non te lo puoi dimenticare mai. Ogni esperienza influisce nel nostro percorso di vita e ciò che all'apparenza è negativo può rivelarsi in futuro positivo (e viceversa). Certo che nel momento in cui si soffre questi pensieri non vengono proprio spontanei, ma se mi chiedi un sostegno morale, posso dirti soltanto questo. Sai ho una sorella con grossi problemi caratteriali che hanno sempre intralciato la sua vita sentimentale e anche ora che sembrava aver trovato un equilibrio, ricevo le sue telefonate disperate che mi creano non poca preoccupazione. Ma cosa posso fare? Le ragioni di ciò che le accade forse non le sa neanche lei! ti abbraccio forte..
Naima is offline  
Vecchio 26-05-2004, 16.59.09   #43
Vi@nne
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 14-09-2003
Messaggi: 299
Ciao Libellula, che piacere leggerti.
Hai visto, ognuno risponde col suo vissuto, e come sempre diventa una discussione a più voci e a più esperienze.
Io a 16 anni rimasi sola, passavo le domeniche al cimitero dai miei genitori, poi ho dovuto riprendere la vita in mano e andare avanti, ti capisco e ti sono vicina.
Ci formiamo con i grandi dolori, la vita ci insegna a reagire se non si vuole essere spettatori.
Tu cerca di trovare nelle persone buone un po' di sostegno, prendi quello che ti fa stare bene, il resto buttalo...se ci riesci.
A parole è tutto facile...lo so.
Un caro saluto
Vi@nne is offline  
Vecchio 26-05-2004, 17.19.39   #44
libellula
Ospite
 
Data registrazione: 08-09-2003
Messaggi: 31
Per Naima....

....capisco il tuo dolore ma mi sento "in obbligo" di dirti che mio padre fortunatamente non è mancato.....è stato un punto di morte a seguito di due operazioni due anni fa ma pedr fortuna alla fine ce l'ha fatta. Mi sono sentita di dovertelo precisare per "scaramanzia"....
Non dimenticherò mai, comunque, le ore passate in attesa di vederlo salire dalla sala operatoria e la notte passata con lui.....in quella circostanza sono stata forte, ho saputo sostenere mia madre che era a pezzi...e poi mi perdo in un bicchier d'acqua quando ho un litigio con il mio compagno!!!Non riesco a capire....forse non riesco a fare tesoro dell'esperienza....forse non ricordo quel dolore.....mi sento impermeabile all'esperienza e questo mi terrorizza!!!

Un abbraccio
libellula is offline  
Vecchio 26-05-2004, 17.30.10   #45
neman1
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
Io senza la madre a 11anni (poi il modo in cui...), per non raccontare di un grande amore sfumato nel nulla lasciandomi completamente assuefatto della persona....la vita scrive anche queste storie ma infine si sopravive e per fortuna c'e' anche la rinascita.
neman1 is offline  
Vecchio 26-05-2004, 17.42.20   #46
nicola185
al di là della Porta
 
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Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
Re: A tutti....

Citazione:
Messaggio originale inviato da libellula
un affettuoso ringraziamento per l'accorata partecipazione e i contributi che tutti, pur non conoscendomi, avete saputo darmi.

Come avevo già scritto non ho il tempo necessario per seguire passo passo e per rispondere in tempo reale ai vostri interventi, anche se mi sarebbe piaciuto farlo perche' riprendere adesso le fila dei singoli discorsi mi riesce difficile.

Posso solo dirvi che Libellula non è, come ipotizzato da qualcuno, un "libellulo che lancia un appello"....si tratta di una ragazza (forse dovrei dire donna??) di 32 anni (qualcuno ipotizzava la mia giovane età pensando al modo forse un po' "bambino" di reagire ad una sofferenza apparentemente banale...) che si trova purtroppo disarmata difronte al modo in cui gestire la propria vita affettiva.

Non penso, e così rispondo a chi mi "accusava" di immaturità, che si tratti di questo perche' di fronte a situazioni "oggettivamente" difficili che mi sono trovata ad affrontare (un genitore in punto di morte penso possa definirsi situazione difficile) ho saputo tirare fuori molte piu' "palle" che in situazioni della quotidianità dove di fronte alle questioni piu' banali mi perdo...mi disgrego.....mi sento impotente.....

Forse non esiste una vera e propria oggettività, ma ognuno ha i suoi punti di debolezza.....per me è la vita affettiva, per altri può essere il lavoro.....io faccio fatica a reggere lo stress e la sofferenza che mi genera una vita sentimentale da anni travagliata, e al tempo stesso non trovo via d'uscita perche' penso che se perdessi l'uomo che amo starei ancora peggio.....non so se sia una situazione "oggettivamente" pesante, ma su di me grava come un macigno che mi impedisce di vivere pienamente e con serenità le altre sfere della mia vita che ne vengono inevitabilmente inficiate e compromesse.

So che da parte di alcuni di voi questo è stato colto con molta chiarezza, non così da altri, ma non posso pretendere che ci sia da parte di tutti la stessa sensibilità ed "empatia virtuale".

Ringrazio tutti quelli che mi hanno saputo ascoltare e capire così bene....e se avrete voglia di continuare a chiacchierare su questo tema, ne sarò felice.....

Grazie delle tue parole, sono straordinarie, il dolore non si pesa su una bilancia." Io per primo cado spesso nell'errore di elargire consigli od offrire soluzioni per le quali solo noi stessi, con tutti i nostri enormi limiti, le nostre terribili paure possiamo affrontare. Ognuno di noi ha i suoi nodi esistenziali. E quando se ne scioglie uno ahimè eccone un altro da sciogliere. Grazie di cuore Libellula
nicola185 is offline  
Vecchio 26-05-2004, 20.01.11   #47
spada di fuoco
Ospite abituale
 
Data registrazione: 20-06-2003
Messaggi: 195
Tutti, forse, temiamo ciò che è causa della nostra paura. Tutti, forse, cerchiamo di fuggirla, di evitarla, cercando modi per far tacere la sensazione legata alla paura… Non vedere vie di uscita. Ma cosa cerchiamo? Cerchiamo una risposta su come non avere paura oppure su come risolvere il problema che in quel momento ci sta procurando quella sensazione di… paura?
Cmq sia cerchiamo delle risposte…
Ma sembra che le risposte che cerchiamo, ammesso di trovarle, non risolvono poi niente di quello che è la paura.
E allora quando le risposte non servono si dice che dobbiamo affrontare quella paura… Ma cosa vuol dire questo? Per chi lo dice, forse, può avere un significato, ma per chi ascolta… temo, non voglia dire niente…
Non ci domandiamo mai cosa sia la paura, vero? Non andiamo mai a vedere quale è il meccanismo, lo schema mentale, per cui si genera in noi quella sensazione…
Rimaniamo alla superficie del problema, cerchiamo la soluzione nella situazione che ha causato… la paura.
Non entriamo mai veramente dentro il problema della paura, cercando di comprendere cosa essa sia.
Quando, dunque, abbiamo paura?
Quando temiamo qualcosa, vero? E cosa è ciò che temiamo? E’ forse la possibilità di poter perdere ciò che abbiamo? Ma cosa abbiamo da perdere? Ciò che crediamo di avere, è così? Quindi pensiamo, crediamo, di avere qualcosa che però temiamo di perdere? Ma avere, possedere… non sono certo sinonimi di libertà, vero? Hanno a che fare con il tenere, con il legare, con il controllare… con il dipendere. Già, non ci accorgiamo che in questo modo siamo dipendenti. Di fatto lo siamo… perché, forse, vogliamo esserlo… Così, dal momento che vogliamo tenere, dipendiamo da ciò che teniamo. Se così non fosse non temeremmo di perdere… Infatti il nostro star bene dipende da ciò che abbiamo, che teniamo, che vogliamo… Ma è questa libertà?…. E allora ciò che chiamiamo paura è, forse, la… paura della libertà?

Forse il pensiero non è la verità, e proprio per questo allora dovremmo poterci mettere in discussione…

Ciao

spada di fuoco
spada di fuoco is offline  
Vecchio 27-05-2004, 10.26.10   #48
nemamiah
Utente bannato
 
Data registrazione: 03-11-2002
Messaggi: 601
Re: A tutti....

Citazione:
Messaggio originale inviato da libellula
un affettuoso ringraziamento per l'accorata partecipazione e i contributi che tutti, pur non conoscendomi, avete saputo darmi.

Come avevo già scritto non ho il tempo necessario per seguire passo passo e per rispondere in tempo reale ai vostri interventi, anche se mi sarebbe piaciuto farlo perche' riprendere adesso le fila dei singoli discorsi mi riesce difficile.

Posso solo dirvi che Libellula non è, come ipotizzato da qualcuno, un "libellulo che lancia un appello"....si tratta di una ragazza (forse dovrei dire donna??) di 32 anni (qualcuno ipotizzava la mia giovane età pensando al modo forse un po' "bambino" di reagire ad una sofferenza apparentemente banale...) che si trova purtroppo disarmata difronte al modo in cui gestire la propria vita affettiva.

Non penso, e così rispondo a chi mi "accusava" di immaturità, che si tratti di questo perche' di fronte a situazioni "oggettivamente" difficili che mi sono trovata ad affrontare (un genitore in punto di morte penso possa definirsi situazione difficile) ho saputo tirare fuori molte piu' "palle" che in situazioni della quotidianità dove di fronte alle questioni piu' banali mi perdo...mi disgrego.....mi sento impotente.....

Forse non esiste una vera e propria oggettività, ma ognuno ha i suoi punti di debolezza.....per me è la vita affettiva, per altri può essere il lavoro.....io faccio fatica a reggere lo stress e la sofferenza che mi genera una vita sentimentale da anni travagliata, e al tempo stesso non trovo via d'uscita perche' penso che se perdessi l'uomo che amo starei ancora peggio.....non so se sia una situazione "oggettivamente" pesante, ma su di me grava come un macigno che mi impedisce di vivere pienamente e con serenità le altre sfere della mia vita che ne vengono inevitabilmente inficiate e compromesse.

So che da parte di alcuni di voi questo è stato colto con molta chiarezza, non così da altri, ma non posso pretendere che ci sia da parte di tutti la stessa sensibilità ed "empatia virtuale".

Ringrazio tutti quelli che mi hanno saputo ascoltare e capire così bene....e se avrete voglia di continuare a chiacchierare su questo tema, ne sarò felice.....


L'umanità è fatta anche da daltonici,cioè da chi fa confusione tra i colori ed anche da dislettici come me.

Anche se vi era ben poco da interpretare in ciò che ho scritto,hai voluto,forse per via di condizionamenti,leggere come meglio credevi fosse opportuno per te.

Intanto io rispondo a tutti e lo faccio direttamente,poi va fatta una distinzione tra ipotizzare e fare degli esempi come ho fatto.
Tu non puoi sapere chi sono io,se sono un paralitico,un balbuziente ecc,oppure un detenuto o un ricoverato in ospedale o clinica psichiatrica.Potrei essere di tutto e di più.L'unica certezza che abbiamo è quella di un freddo monitor e una tastiera.
Su questo aspetto ho cercato di focalizzare l'attenzione,non per creare dubbio sulla tua femminilità o mascolinità,ma per dire che non esistono libri universali capaci di alleviare sofferenze o che possano risolvere problemi.

Non sei l'unica sulla faccia della terra che in questo momento soffre ed è in preda alla paura e mi pare di aver detto che la delusione d'amore,non è il massimo delle tragedie.

Mi secca molto spiegare più volte lo stesso discorso,come a volersi giustificare,con chi vede nero ovunque.
Un consiglio,apri la finestra del tuo cuore e lascia passare aria pulita e luce.

salux
nemamiah is offline  
Vecchio 27-05-2004, 11.02.43   #49
Naima
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Re: Per Naima....

Citazione:
Messaggio originale inviato da libellula
....capisco il tuo dolore ma mi sento "in obbligo" di dirti che mio padre fortunatamente non è mancato.....è stato un punto di morte a seguito di due operazioni due anni fa ma pedr fortuna alla fine ce l'ha fatta. Mi sono sentita di dovertelo precisare per "scaramanzia"....
Un abbraccio

Naturalmente mi fa molto piacere, e capisco la voglia di precisarlo!
Non sempre è possible fare tesoro delle esperienze, per esempio se hai un carattere passionale non è semplice razionalizzare freddamente quello che ti succede, tenere a freno l'impulsività e poi quando lo si fa spesso si sente come un macigno nello stomaco. E non è neanche facile capire se è peggio la repressione o il senso di colpa per essersi sfogati!Non ti ho aiutata lo so, ma non riesco a rimanere indifferente e a non risponderti nulla!
Naima is offline  
Vecchio 28-05-2004, 10.32.08   #50
libellula
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Messaggi: 31
Re: Re: A tutti....

Citazione:
Messaggio originale inviato da nemamiah
L'umanità è fatta anche da daltonici,cioè da chi fa confusione tra i colori ed anche da dislettici come me.

Anche se vi era ben poco da interpretare in ciò che ho scritto,hai voluto,forse per via di condizionamenti,leggere come meglio credevi fosse opportuno per te.

Intanto io rispondo a tutti e lo faccio direttamente,poi va fatta una distinzione tra ipotizzare e fare degli esempi come ho fatto.
Tu non puoi sapere chi sono io,se sono un paralitico,un balbuziente ecc,oppure un detenuto o un ricoverato in ospedale o clinica psichiatrica.Potrei essere di tutto e di più.L'unica certezza che abbiamo è quella di un freddo monitor e una tastiera.
Su questo aspetto ho cercato di focalizzare l'attenzione,non per creare dubbio sulla tua femminilità o mascolinità,ma per dire che non esistono libri universali capaci di alleviare sofferenze o che possano risolvere problemi.

Non sei l'unica sulla faccia della terra che in questo momento soffre ed è in preda alla paura e mi pare di aver detto che la delusione d'amore,non è il massimo delle tragedie.

Mi secca molto spiegare più volte lo stesso discorso,come a volersi giustificare,con chi vede nero ovunque.
Un consiglio,apri la finestra del tuo cuore e lascia passare aria pulita e luce.

salux

E'vero, non so chi tu sia e non mi sembra di essermi espressa in toni provocatori nei tuoi confronti.....non ho chiesto a te nè a nessun altro giustificazioni, sei forse tu, se non sbaglio , ad avere un po' la "coda di paglia".

So bene di non essere l'unica sulla faccia della terra che sta soffrendo, ma non vedo perche' il tuo tono debba essere sempre così freddo e cinico....mi fai passare come un'adolescente inquieta che piagnucola perche' il fidanzatino di turno non la porta in discoteca!!!!

Ognuno vive le situazioni, per quanto oggettivamente diverse possano essere, con gli strumenti che ha....io riesco paradossalmente a fronteggiare meglio situazioni oggettivamente piu' difficili e cado di fronte alle banalità della vita di coppia....in quello sono scoperta, non ho gli strumenti giusti,m e mi disgrego. Ma non per questo penso che questa sofferenza sia banale, perche' le sensazioni che noi viviamo, a prescindere dal motivo per cui si scatenano, hanno comunque una loro ragione d'essere.

In ogni caso non mi aspettavo affatto una giustificazione da parte tua o di altri....e non mi sento affatto una che vede nero ovunque. In questo momento è dura, e vedo nero, ma non è sempre così. Penso di potermi concedere un momento di debolezza, e penso anche che tu non possa dare giudizi sul mio modo di essere prendendo spunto da qualche intervento su questo forum.

Spero di aver chiarito gli equivoci.
libellula is offline  

 



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