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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 02-06-2004, 10.25.54   #11
Knacker
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Ma quando dite "amore per la vita" intendete la propria o quella degli altri individui?
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Vecchio 02-06-2004, 10.42.23   #12
gyta
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Knacker.. TE POSSINO....!!!!!!!!!!!!!

Hai qualche altra domanda 'ShocK' nel cassetto???!
..cazzarola!

O devo pensare che sei serio?

Beh, in tal caso..
Per la 'vita' in generale..Quella 'dentro' e quindi per se stessi che coincide come risposta con un'atteggiamento fondamentale di amore verso la vita stessa, quindi verso gli altri, come altra parte di noi.



Gyta
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Vecchio 02-06-2004, 10.55.05   #13
gyta
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>Rif. Rocco

"..Io credo che in molti di noi vi siano delle carenze da un punto di vista educativo e che queste possono essere colmate attraverso percorsi di ricerca guidati. "

Sono assolutamente d'accordo.

"..Tra le proposte sociali ad esempio avevo lanciato l'idea -poi ampliata da Dunadan -di istituire anche l'ora di studio delle religioni... e ce ne sarebbero ancora ....."

Riguardo a questo ti risponderò direttamente nella discussione, ne avevo già idea, e sono contenta di non essere la sola a pensarla come carenza.. Cmq io sono per la fatidica 'ora di spiritualità' anche se a qualcuno non piace il termine per me è più che appropriato.. Non si insegna 'la spiritualità' ma si danno elementi per poter sviluppare la propria interiorità..

<Carino> 'Orco zio'

Ciao!!
Gyta
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Vecchio 02-06-2004, 12.11.04   #14
Knacker
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Beh in tal caso la cosa si fa complicata. Amare la propria vita e anche quella degli altri (tutti) è piuttosto difficlile. Le situazioni, le circostanze in cui ci troviamo quotidianamente sono dei bivi dove ci ci tocca scegliere se fare qualcosa che ci avvantaggia o no. A volte la strada che porta al nostro vantaggio, porta acnhe al vantaggio di altre persone, a volte è il contrario. Ora, se si amasse la vita tutta, in generale, come si potrebbe scegliere una strada in qualche modo dannosa per qualcuno? Al contrario, se si odiasse la vita in generale, come si potrebbe scegliere una strada che in un certo qual modo può portare vantaggio a qualcuno? Si rimarrebbe fermi al bivio in eterno. Osservando il comportamento animale, quello vegetale, e in particolare quello dell'animale "uomo" sono giunto alla conclusione che tutti agiscono per se stessi. Questo atteggiamento lo si può identificare come "amore per la vita" intesa come "la propria vita".
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Vecchio 02-06-2004, 12.25.39   #15
gyta
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"..Ora, se si amasse la vita tutta, in generale, come si potrebbe scegliere una strada in qualche modo dannosa per qualcuno? "
-Knacker

Esattamente !

"...Osservando il comportamento animale, quello vegetale, e in particolare quello dell'animale "uomo" sono giunto alla conclusione che tutti agiscono per se stessi. Questo atteggiamento lo si può identificare come "amore per la vita" intesa come "la propria vita"." -knacker

Questo atteggiamento lo leggo come tentativo di bene per se stessi, risposta in rapporto al proprio grado di 'sviluppo/crescita'.
Lo identifico come reale 'amore per la vita' quando i frutti del relativo comportamento vanno a reale vantaggio nella direzione di crescita spirituale e della qualità di vita dell'intera comunità.

Un saluto!


Gyta
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Vecchio 02-06-2004, 12.34.17   #16
Rocco
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Lightbulb Caro Knacker....

....grazie per lo spunto..... tocchi due temi particolarmente cruciali ed importanti, che sono un pò il minimo comune denominatore di parecchie persone e non so se sarà il caso di aprire dei topic separati , cmq...passo ad evidenziarli .....


Citazione:
dei bivi dove ci ci tocca scegliere se fare qualcosa che ci avvantaggia o no.


In questa affermazione si annida una delle maggiori tendenze conflittuali dell'uomo : agire per il piacere , ma più in generale per un fine , per cui alla fine è ovvio che si agisce in dipendenza dal fine o dal concetto di piacere , SENZA libertà alcuna , e con poco spirito di reale osservazione , e con tutte le conseguenze del caso che siamo noi a decidere ed " ipotecare "....ovviamente .



Citazione:
la propria vita e anche quella degli altri (tutti) è piuttosto difficlile.


In quest'altra invece si racchiude uno degli enigmi più difficile da sbrogliare nel percorso di ricerca di sè stessi , ossia l'intestardirsi ad osservare la vita propria e quella degli altri come due cose distinte .....( fuorviati come siamo dalla cultura , dall'educazione ricevuta etc etc .) e , sostanzialmente , finire con l'erigere continuamente dei muri e delle barricate....


Ditemi voi se dobbiamo aprire altri post o proseguiamo qui .....



Rocco
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Vecchio 02-06-2004, 13.43.54   #17
sisrahtac
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Gyta,mi sono piaciute molto le tue parole su biofilia e necrofilia...

L'uomo ha effettivamente questa bivalenza. Da una parte la sofferenza e la distruzione...dall'altra la fertilità, la salute psiofisica... Cioè, più che di bivalenza, poichè a me dividere in opposti non è mai piaciuto, parlerei più che altro di un unico concetto che ora non saprei come chiamare...quello che i credenti chiamano "anima", "karma" che io chiamero la nostra mente,la nostra psiche,l'iniseme dei processi biochimici del nostro sistema nervoso...che può assumere valenze positive o negative...valenze influenzate dall'ambiente in cui si vive ma anche da, non so,anche qualcosa di genetico... il popendere verso la vita o verso la morte ha qualcosa di dannatamente genetico effettivamente...come genetiche sono la depressione e molte malattie mentali...
A volte mi si affaccia un pensiero abbastanza oscuro e tremendo...ho come l'idea che questo male oscuro,che questa aurea mortifera che permea la nostra società sia generata dal troppo benessere...noi ci stiamo stiracchiando,allungando...in condizioni naturali la maggior parte di noi sarebbe già bella che morta (io sicuramente dopo due broncopolmoniti e tante altre malattie superate solo grazie ai farmaci...)...cioè,stiamo diventando decrepiti,vecchi....è il prezzo che stiamo pagando per aver interferito con l'evoluzione...e più andremo avanti,più interferiremo...ovviamento ciò che ci spinge è il nostro stesso istinto di conservazione....però,non so....troppo benessere dopo un po' va in putrefazione....non so come dire...c'è una certa sovrasaturazione che ci sta avvelenando...

Io immagino un umanità in futuro sorretta dai farmaci, dalle bobole di ossigeno, dalle macchine....in simbiosi con la tecnologia...stiamo spostando l'equilibrio dalla natura verso la nostra tecnologia...ciò in apparenza sembra positivo....ma a me da l'idea che ognuno di noi abbia geneticamente un tot di vita a disposizione...quello che stiamo facendo noi non è un aumento della quantità di vità, ma una diluizione,una rarefazione...

Ultima modifica di sisrahtac : 02-06-2004 alle ore 13.48.53.
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Vecchio 02-06-2004, 16.48.36   #18
gyta
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"..A volte mi si affaccia un pensiero abbastanza oscuro e tremendo...ho come l'idea che questo male oscuro,che questa aurea mortifera che permea la nostra società sia generata dal troppo benessere..." -Catharsis

..dal troppo APPARENTE benessere..

"..quello che stiamo facendo noi non è un aumento della quantità di vità, ma una diluizione,una rarefazione..." -Catharsis

..non un'aumento di reale QUALITA' della vita..!



Gyta
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Vecchio 02-06-2004, 18.57.41   #19
Knacker
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Messaggio originale inviato da gyta
"..Ora, se si amasse la vita tutta, in generale, come si potrebbe scegliere una strada in qualche modo dannosa per qualcuno? "
-Knacker

Esattamente !
[...]
Ma una strada non dannosa per nessuna vita non esiste o almeno non sempre, dunque cosa si fa? Che strada si sceglie? Io credo che si scelga quella che porti più vantaggi per sè.
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Vecchio 03-06-2004, 10.44.35   #20
Rocco
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Lightbulb BENESSERE.......

Le ulteriori riflessioni di Catharsis & Gyta mi hanno fatto indagare meglio sulla questione benessere......apparente/ benessere.....

Credo che scavando più nel profondo e rimanendo meno sulla superficie del benessere , possa emergere una sorta di attegiamento più generale che tende a cercare fuori , negli altri , nell'avere comunque ......anzichè nella ricerca delle risposte attraverso sè , e quindi nell'essere..........

Mi sembra che ci si sforzi impiegando grandi energie per capire gli altri..e dando quasi per scontato che conosciamo noi stessi , i nostri istinti...e che tutto sia immodificabile......

Mentre forse........

Voi cosa ne pensate ?


Un caro saluto


Rocco
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