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Vecchio 06-06-2004, 07.24.55   #21
gyta
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Data registrazione: 02-02-2003
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Re: BENESSERE.......

Citazione:
Messaggio originale inviato da Rocco
Mi sembra che ci si sforzi impiegando grandi energie per capire gli altri..e dando quasi per scontato che conosciamo noi stessi , i nostri istinti...e che tutto sia immodificabile......


Io penso che l'energia che impeghiamo verso l'esterno
sia qualitativamente in rapporto ed al pari di quella
che impieghiamo verso noi stessi;
certo è che, se non si parte da (o non si arriva ad/) un'approfondimento su se stessi, qualunque riflessione
su gli altri non può portare ad un vero nostro arrichimento..

Negli altri si cerca il consenso, la condivisione ed il confronto..
Secondo la qualità della ricerca predomina la prima o le seconde.

Veramente..
Quale sarebbe questo "benessere" se l'organizzazione sociale (ed a seguire l'individuo! -per istintivo condizionamento) punta
all' "Uomo-Produzione-Beni-di-Consumo"
non all' "Uomo-Amore-Creativo"...???!!

Non vorrei essere retorica, ma la chiave è tutta quì !
Ed anche in questa la possibile radicale, anche se lenta-progressiva sostanziale, modificazione.

Non vedo altro che il contributo individuale attraverso il rapporto con gli altri -chicchessia!!!!- e solo di seguito (non per importanza ma per coscienza!) l'arma politica ed il referendum, come possibile reale partecipazione sociale alle scelte che danno il frutto del nostro futuro prossimo !!!!.

Se realmente iniziamo a credere di POTER INDIVIDUALMENTE cambiare le cose, sradicando dalle fondamenta ciò che ci appare disumano od ingiusto, attraverso il nostro piccolo, all'apparenza insignificante atteggiamento,
se non ci daremo 'per vinti' ogni volta che non vedremo all'istante la realtà mutare, se solo per la fede fine a se stessa, la fede nel 'bene-umanità' andremo avanti, noi stessi già saremo cambiati ed il contagio sarà stato grande!

Ma quanto è dura la partita quando non sai dove ti porterà ...se non ad una società migliore!



Gyta

Ultima modifica di gyta : 06-06-2004 alle ore 07.28.16.
gyta is offline  
Vecchio 06-06-2004, 18.58.24   #22
nemamiah
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Re: Istinto..........

Citazione:
Messaggio originale inviato da Rocco
"....altrimenti agirei prevalentemente d'istinto di conservazione , come gli animali....." By Rocco


ooooh..."istinto di conservazione" lo dici come se fosse
qualcosa di strano... io lo trovo assolutamente naturale,invece
ciò che non comprendo è il modo di agire degli umani
sempre più somigliante ad un ISTINTO DI DISTRUZIONE

By DAWORK



Incollo queste due cose per aprire un post sull' ISTINTO

Onde evitare fraintesi , chiarisco di seguito BENE :

La mia frase era riferita quell'agire del'uomo PREVALENTEMENTE ispirato dall 'istinto di conservazione.

L'istinto di conservazione ( da come lo definisce un autorevole vocabolario della lingua italiana ) è quello tipico manifestato dagli animali per conservare la propria specie ....

E comunque , ..tanto per non lasciar pigliare polvere ai nostri dizionari e capire il significato di termini che spesso usiamo con faciltà....." ispirarsi all'istinto di conservazione "..nel linguaggio comune vuol dire agire d'impulso , senza l'intervento dell'intelligenza e dello spirito riflessivo..."

Effettivamente io sento che questo tipo di agire - ripeto -ispirato all'istinto di conservazione e NON all'istinto in generale , non si addica proprio all'uomo , tant'è vero che concordo con Dawork quando dice in maniera pittoresca e simpatica che gli umani si ispirino più ad una sorta di "istinto di distruzione " che altro....

Ma voi..cosa ne pensate dell'istinto e delle sue varie forme ?

O pensate che l'istinto sia uno ???


Un caro saluto


Rocco




Il vocabolario certamente inseriva tra gli animali,intesi come esseri viventi,anche l'uomo.
Non è chiaro,però,come mai gli animali possono preservare se stessi,a scapito di altri animali, e gli uomini a quanto pare,sarebbero da rimproverare???
Vi è un ciclo biologico,di cui vi fa parte anche l'uomo,essendo un esere vivente come tutte le specie animali e vegetali ecc.

Salux
nemamiah is offline  
Vecchio 06-06-2004, 19.22.49   #23
nemamiah
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Citazione:
Messaggio originale inviato da gyta
> a Rubin & c.



“…L’affinità tra il disprezzo necrofilo per la vita e l’ammirazione per la velocità e per tutto ciò che è meccanico, si è fatta manifesta solo negli ultimi decenni. Eppure fin dal 1909 fu osservata ed espressa sinteticamente da Marinetti nel suo ‘Manifesto Iniziale del Futurismo’ …”




Gyta

Abbiamo capito tutti che questo libro di Fromm,ti è piaciuto molto.
Anche se molto interessanti le citazioni varie,trovo poco attinente col discorso dello "spirito di conservazione".

E poi cosa centra il furturismo e Tommasino Marinetti?
Marinetti,beato lui,pare abbia avuto una storia con una pittrice che amo alla follia,ma a parte questa personale "distrazione", ha,con altri,contribuito ad una corrente di pensiero e di arte figurativa e architettonica. Facendo delle previsioni. Al di là se a torto o ragione,oggi l'uomo va più veloce.Essere veloci significa non preservare la vita? Pare di no,grazie alla velocità si son potute installare nello spazio i satelliti anche per consentirci di scrivere "velocemente" o salutarci attraverso un apparecchio in tempo reale da qualsiasi punto della terra.Ma i benefici della "velocità" del dinamismo,non sono solo questi...

Salux
nemamiah is offline  
Vecchio 06-06-2004, 23.58.43   #24
gyta
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Citazione:
Messaggio originale inviato da nemamiah
...Anche se molto interessanti le citazioni varie,trovo poco attinente col discorso dello "spirito di conservazione".
..Al di là se a torto o ragione,oggi l'uomo va più veloce.Essere veloci significa non preservare la vita?..

Forse se rileggi attentamente i miei post (e quelli degli altri) andando però in profondità ti parrà chiaro e consequenziale il discorso, che parte dall' affermazione di Dawo(R)k sul visibile 'istinto distruttivo' e non 'conservativo della vita' e le trasformazioni radicali d'indirizzo sociale, senza voler NULLA TOGLIERE al progresso scientifico, poiché questo NON SI ACCUSA ma la conseguente PRIVAZIONE DEI BISOGNI PRIMARI dell'uomo a discapito della sua stessa identità !



Gyta
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Vecchio 07-06-2004, 10.59.16   #25
Rocco
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Lightbulb ..........concordo

Citazione:
Se realmente iniziamo a credere di POTER INDIVIDUALMENTE cambiare le cose, sradicando dalle fondamenta ciò che ci appare disumano od ingiusto, attraverso il nostro piccolo, all'apparenza insignificante atteggiamento,




Semplicemente per dire che concordo molto su questo punto e ringrazio Gyta....non riuscivo a trovare le parole ......


Rocco
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Vecchio 07-06-2004, 11.10.09   #26
Rocco
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Lightbulb Uomo/Animali.....

Citazione:
Non è chiaro,però,come mai gli animali possono preservare se stessi,a scapito di altri animali, e gli uomini a quanto pare,sarebbero da rimproverare???



Spero di aver interpretato bene questa domanda......

A me , caro amico , è chiarissimo. Poi se a qualcuno non è chiaro ...provasse ad indagare meglio ove ritiene opportuno lui....

Qua nessuno insegna niente . Ognuno riflette , fa delle considerazioni e cerca di condividerle qui nel forum.

Per l'istinto di conservazione è piuttosto ovvio per me che un uomo non può preservare la propria specie a scapito di altri uomini......( a me almeno non mi viene stà cosa.......)

Se a scapito di altri uomini significa andare a fregare il prossimo o giù di lì.......per preservare la propria lo trovo semplicemnte ridicolo. Anche se certo , lo vedo in giro ed accade tutti i i giorni .

Che poi ciò sia naturale , normale o istintivo , ne dubito.

Per me l'uomo è nettamente diverso dagli altri animali ......poi se qualcuno ha altre teorie , contento lui .......

Io personalmente non rimproverò nessuno .......

e per la cronaca , ritengo che sinanche la galera a vita o la pena di morte non servano a nulla per fermare ed arginare certi comportamenti che vanno a scapito ed ingiustamente di altri esseri umani.

Il miglior giudice sarà la loro coscienza ( se ce l'hanno)

Un caro saluto


Rocco
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Vecchio 07-06-2004, 11.44.57   #27
visechi
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Citazione:
ispirarsi all'istinto di conservazione "..nel linguaggio comune vuol dire agire d'impulso , senza l'intervento dell'intelligenza e dello spirito riflessivo..."

Effettivamente io sento che questo tipo di agire - ripeto -ispirato all'istinto di conservazione e NON all'istinto in generale , non si addica proprio all'uomo


Non sono d’accordo con la seconda affermazione: l’istinto di conservazione è un istinto che, una volta attivato in reazione a stimoli esterni che pongono a rischio l’esistenza dell’individuo, bypassa tutte le facoltà di discernimento dettate dalla ragione. E’ una forza conservativa che presiede al compito di impedire che le circostanze, gli accadimenti producano danni, anche irreparabili (leggi pure MORTE), all’individuo. E’ una forza irrazionale giustappunto perché la sua attivazione non è dettata dalla ‘ratio’, ma da un impulso primordiale che, in un ambiente ostile, ha preservato la specie umana dalla scomparsa. E’ una reazione a situazioni che, istintivamente, sono stimate, a torto o a ragione, potenzialmente dannose. Se negli animali tale istinto è molto forte ed evidente, nell’uomo, per effetto degli inevitabili continui condizionamenti culturali, appare abbastanza silente, ma si innesca con immediatezza ogni qualvolta le circostanze lo richiedono. Un uomo senza questo potentissimo istinto non avrebbe la possibilità di reagire con prontezza alle diverse situazioni di rischio che inevitabilmente gli si presentano vivendo. Non è uno status persistente dell’essere, ma staziona in una condizione silente per attivarsi alla bisogna. E’ istinto di conservazione l’aggrapparsi ad una roccia nel mentre che si cade nel vuoto; è istinto di conservazione la reazione difensiva al cospetto di un pericolo imminente. La legge civile, come quella naturale, non sanziona la legittima difesa,, giusto perché risponde proprio a questo impulso primordiale. L’istinto di conservazione è innescato dalle paure e in queste s’innesta – paure naturali, non quelle sconsiderate - rappresentandone la conseguente re-azione. E’ attivato dalla parte più arcaica del nostro cervello, ed è un elemento imprescindibile dell’animale uomo, che oltre ad essere un animale culturale è anche, in una certa misura, un animale istintuale. Per cui ritenere che l’istinto di conservazione “… non si addica proprio all'uomo…” è solo una pia illusione, se non anche una vera e propria distorsione del concetto che si può avere dell’uomo.
Nell’uomo, oltre all’istinto di conservazione, è presente anche quello di distruzione, che più che un istinto vero e proprio è descritto come una forte pulsione degenerativa, non tesa a preservare la specie. Quest’ultimo impulso, ben radicato nell’uomo – piaccia o non piaccia -, è un po’ l’evoluzione distorta della forte pulsione all’autoaffermazione individualistica (il proprio IO) che se non ben mitigata dall’altra grande pulsione o tensione, quella tesa all’incontro e a vivere in società – l’uomo oltre a tendere ad affermare il proprio sé, il proprio Io, è un animale sociale -, rischia di pervadere la tipologia caratteriale dell’individuo producendo risultati deflagranti. Fromm definisce la natura dell’uomo come “… una contraddizione, l'essenza dell'uomo non e' una qualita' particolare, ma una contraddizione inerente all'esistenza umana". Credo che questa definizione sintetizzi benissimo l’essenza umana. L’uomo è mosso da più istinti ed è condizionato nel proprio agire da multiformi livelli di cultura. L’azione di
queste due forze centripete (istinto e cultura) rappresenta il costante e visibile risultato dell’essere come individuo, non certo come specie, perché è solo nell’individuo che queste due ‘energie’ esplicano la propria vitalità, anche se poi, per somma, la ‘media’ delle diverse individualità rassegna lo stato della specie umana. Una loro marcata disarmonia è causa di disfunzioni patologiche che si ripercuotono sull’individuo, riverberandosi così anche sulla collettività (Hitler è descritto come un necrofilo – ‘Anatomia dell’aggressività umana’). Una loro marcata disarmonia, con l’affermarsi di caratteristiche dell’essere troppo orientate ad affermare l’Io, tendono alla sopraffazione nei confronti del prossimo, che si manifesta nell’aggressività e nell’affermazione, nei casi più gravi, della patologia necrofila, cioè l’attrazione distruttiva rispetto alla MORTE. In pratica, l’essenza umana non è altro che una costante contesa fra tensione distruttiva – che Fromm definisce Thanatos – e quella creatrice e vitale, definita Eros. In questi termini e in quest’ambito Fromm definisce la natura dell’uomo una costante contraddizione… mi trova abbastanza d’accordo. Sarei anche propenso a credere che l’annientamento dell’una a vantaggio dell’altra rassegni un uomo dimezzato (bellissimo ed esemplare, a tal proposito, è il romanzo di Calvino ‘Il Visconte dimezzato’), o troppo esposto alle traversie della vita, o troppo incline alla distruttività, per cui ritengo che l’equilibrio fra le due pulsioni sia un imperativo che deve imporsi a diniego di qualsiasi altra dottrina tesa all’annientamento dell’una a vantaggio dell’altra.

visechi is offline  
Vecchio 07-06-2004, 15.12.59   #28
Rocco
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Arrow Istinto ..e varie forme ....

Caro Visechi ,

grazie mille per le doverose precisazioni.

In effetti , un pò frettolosamente , avevo aperto il post sull'istinto in maniera un pò grossolana , con un copia e incolla molto frammentato che lasciava un pò spazio a fraintendimenti .

Ma se lo rileggi un sec di nuovo , io proprio per questo successivamente mi ero dedicato alla spiegazione di ciò che intendevo.

Ossia che l'agire impulsivo dell'uomo ispirato all'istinto di conservazione non gli si addiceva. ( questo in maniera generica , riferito a comportamenti in genere impulsivi come citava il dizionario e non certo quando siamo in presenza di serio pericolo di morte , ovvio ! )

Evidentemente la mia esposizione è stata infelice.

Certo che concordo quando dici che " l’istinto di conservazione è un istinto che, una volta attivato in reazione a stimoli esterni che pongono a rischio l’esistenza dell’individuo, bypassa tutte le facoltà di discernimento dettate dalla ragione. E’ una forza conservativa che presiede al compito di impedire che le circostanze, gli accadimenti producano danni, anche irreparabili (leggi pure MORTE), all’individuo"

Spero di essermi spiegato meglio......

E comunque attendo ancora lumi sull'istinto da tutti circa le varie forme di istinto , oltre quella di conservazione ......( era sempre la domanda principale del mio post andatasi via via dilatando...)


A presto



Rocco
Rocco is offline  
Vecchio 07-06-2004, 16.46.07   #29
nemamiah
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Messaggio originale inviato da gyta
Forse se rileggi attentamente i miei post (e quelli degli altri) andando però in profondità ti parrà chiaro e consequenziale il discorso, che parte dall' affermazione di Dawo(R)k sul visibile 'istinto distruttivo' e non 'conservativo della vita' e le trasformazioni radicali d'indirizzo sociale, senza voler NULLA TOGLIERE al progresso scientifico, poiché questo NON SI ACCUSA ma la conseguente PRIVAZIONE DEI BISOGNI PRIMARI dell'uomo a discapito della sua stessa identità !



Gyta


va bene,mi faccio in tuffo in apnea....
nemamiah is offline  

 



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