Sono egoista. E’ forse la prima frase di cui ho appreso il significato.
“Tuo fratello è piccolo,lascialo giocare con i tuoi giochi, non essere egoista! Devi dividere le caramelle con i cuginetti, perché sei così egoista?”
Se mi impegnassi un po’potrei ricordare mille di queste situazioni.
“Devi ringraziare per questo, quello e quell’altro ancora, devi studiare,devi rispettare i nonni perché poi diventerai vecchia anche tu..”
Tutto è un dovere.. Io voglio amare i nonni e li voglio rispettare perché li amo! Voglio giocare con mio fratello perché lo amo,non per dovere.
Non è più semplice insegnarmi ad amare, voglio amore, baci, carezze, sorrisi....In fin dei conti sono una bambina anch’io!! Alla fine della scuola sono promossa con ottimi voti, perché mi compri la bicicletta?……..Mi basta un abbraccio un sorriso e che tu dica “brava!” Non ti ho mai sentito pronunciare quella parola….eppure è semplice..
Sempre rimproveri per aver fatto o non aver fatto…
“Perché non vai a fare una passeggiata con il nonno? E’ venuto apposta a trovarti…così potreste trovare dei funghi..”
Porca miseria mamma! Ho 9 anni!! Non credi che avrei preferito fossi tu a spiegarmi il sesso?
Odio i funghi, mi fanno venire il mal di pancia!!
Le mie scelte sono sempre state sbagliate.. le amiche..il primo ragazzo...
Hai rovistato tra le mie cose, hai letto il mio diario…con quale diritto??? Se affido ad un diario l’emozione del primo bacio, dei primi approcci è perché non posso confidarli a te lo vuoi capire? Devo inoltre cancellare lo schifo che mi ha lasciato tuo padre.. Ma tu non lo sai, non sono mai riuscita a dirti neppure questo, ho la certezza che avresti dato la colpa a me…Perché non leggi la mia anima invece? Sto incominciando ad odiarti mamma!!! Non lo devi permettere..io continuo a cercare amore..
Anche l’uomo con il quale voglio vivere è sbagliato..Non poteva essere che così.
Riuscirò a crescere mio figlio insegnandogli l’amore, riuscirò a renderlo sicuro di sé?
Ti odio anche per questo mamma; mi spaventa l’idea di non riuscire ad essere madre. Non so come si fa!
Mio figlio cresce. A volte ho la sensazione che sia lui a insegnarmi qualcosa. I conflitti generazionali sono comunque inevitabili, ma sia io che suo padre siamo soddisfatti. E’ sicuro e sa di essere amato.
Intanto mamma continuo ad odiarti perchè di fronte agli altri continui a farmi sentire incapace di tutto.. I silenzi diventano interminabili…non ci sopportiamo più..
Mi hanno appena detto che il cancro si sta portando via l’uomo che amo, il padre di mio figlio..non ho avuto il coraggio di chiedere: quanto tempo?
Ti chiedo aiuto mamma…neppure una parola di conforto…E’ terribile che lo abbia pensato, ed è ancora più terribile che io adesso lo dica. Per tre mesi mi sono detta: ma perché non è successo a te? In fin dei conti i tuoi 81 anni li hai vissuti.. lui ne ha solo 50.. Mi sento un verme…
Ho sempre sperato che qualcosa ti sciogliesse..che riuscissi a dirmi una parola…… nulla..
Tu continui a dire che sono egoista, ti sento, lo sai, quando parli con le tue sorelle…tanto che ormai ci credo anch’io.
Vedo tutti i tuoi anni, mi rendo conto della tua fragilità. Il tuo corpo si muove lentamente, anche i tuoi pensieri si muovono più lentamente, Vorrei che tu vivessi altri 1000 anni, perché vorrei riuscire a dirti “ti voglio bene” Lo so che occorre un secondo per dirlo, forse meno.. non so. Non ci riesco ancora: perché sono egoista.

Se posso permettermi di rispondere, cerca di parlare con tua madre finchè sei in tempo,se non vuoi portarti dietro per sempre gli (immotivati) sensi di colpa nei suoi confronti...so che è difficle parlare coi propri genitori soprattutto di certi argomenti, perchè nei loro confronti si muovono pulsioni cosi violente da spazzare via ogni cosa....però mi farebbe piacere vedere che questo odio si trasformasse in amore...
Ma mi rendo conto che non è sempre tutto così semplice...

Forse la discussione avresti dovuto intitolarla sensi di colpa...
infatti per gli altri devi essere sempre tutt'altro che te stesso, devi soffire altrimenti sei egoista, devi fare questo, quello altrimenti sei egoista...e catene e catene di sensi di colpa...i bisnonni coi nonni, i nonni coi genitori, i genitori con noi, noi coi nostri figli ecc...nei secoli dei secoli...amen!

Ciao, laura2804.
Hai tutta la mia comprensione, dev' essere un momento veramente terribile..
Siamo qui di 'passaggio' purtroppo ce lo scordiamo spesso mentre è proprio nei momenti 'più duri' che avremmo bisogno di sentire quella 'fede', quell'essere ..quel sentirsi 'tutt'uno con l'universo',unica possibilità di amare al di là di questo tempo e questo spazio limitati.. Sapere che nulla ..andrà 'perso'! Che tutto è quì attorno a noi da sempre, e sempre sarà..
Ci vuole un grande senso d'unità col mondo attorno e dentro per riuscire a sentire gioia e piacere e 'vedere' attraverso la realtà che 'muta'; di solito accade a gradi cosicchè non ce ne accorgiamo quasi avendo tutto il tempo necessario per 'prepararci' a leggere gli eventi attraversando l'apparenza..
Non pensare a tua madre, ora.
Pensa al tuo uomo come se fosse eterno -non solo nello spirito-
vivi con lui ogni attimo, cancellando ogni pensiero sul tempo che passa, chissà ..non si può preveder il futuro.
A volte si vive una vita intera per pochi attimi di eterno amore, eppure potendo scegliere ..lo rifaremmo !!
Ama con il tuo cuore, con le tue lacrime ..se anche di tristezza ma colme d'amore, dalle tue lacrime arriverà solo l'amore !
Non è momento di perdere energia in vecchi rancori generazionali,
se lei ti ama senza saperlo dimostrare ..capirà col cuore e per la mente troverete quando è ora il momento per chiarire, sennò sarà bastato il cuore (non si odiano i 'nemici' ma quelli da cui vorremo essere amati! -e questo arriva segreto nel cuore, cioè ..il cuore ..in fondo, in fondo 'sa' leggere.)

Che la forza e la fede siano con te!

Gyta

(p.s. Non sono cattolica, né simili)

Io qui vedo invece, che in te sie' creato un "circolo vizioso" tra Ego e Colpa formatosi ancora nell'infanzia. Un essere Egoisti frainteso da te come non amare. Credo nel tuo caso, per un fatto meccanico del organismo. Tutte le volte che venivi rimproverata, il tuo "essere" e andato a restringersi. L'essere come se fosse un muscolo "inrigidirsi". Mentre quando ami assomiglia di piu ad un espandersi. Per il frequente ripetersi dei rimproveri sei stata "abituata" a "restringerti" tutte le volte venivi a contatto con la madre, diventando cosi un fatto meccanico di autodifesa. Non sai quanto mi ci vedo nella tua storia e per questo non voglio sembrare insensibile nei tuoi confronti, ma proviamo di guardare un po' le cose da questo punto di vista: Intanto ti invito di ricordarti i vari motivi per cui non hai condiviso i giocatoli, per cui non ti e' venuto in mente di chiedere il tuo nonno a fare una passegiata, etc. Ovviamente non per caricarti di colpe. Quali sono stati i tuoi stati d'animo, pensieri in quei momenti? Per il fatto della bicicletta direi che i tuoi genitori ti volevano trasmettere il valore della "meritocrazia" nella sfera materiale. Perche non l'hai visto questo regalo come un mezzo datoti per essere piu libera? Sai, girando in bici...Libera a diventare piu matura? Credo che il tuo bisogno di amore non era solo un bisogno d'amore dai genitori ma anche un bisogno di maturare piu in fretta per vivere una relazione vera. Ti vedo di natura romantica.
Per quanto riguarda i rimproveri per le tue scelte: credo erano intese come "allenarti" a rafforzare le tue difese mentali. Imparare a giustificarsi anche argomentando. Certo che hai avuto una scuola "di vita" dura e doveva servire a farti diventare forte. Ma credo che da qualche parte hai ceduto, lasciando entrare colpe in te che non hai. Forse perche non eri ancora abbastanza forte per sopportare "la noia del dovere"o capace di giustificarti. Credo che c'entra anche un tuo autocolpevolizarti per questo. Da qualche parte nel passato...
Per il fatto del diario credo che era inteso come: per farti capire di non poter avere dei segreti verso la parte materna che ce in te. Ma questo lo dico in maniera azzardata. Prendilo piu come una idea vaga, vaga.
L'associazione ego-colpa-non amare, secondo me sie' creata cosi.
Personaggi come te si, hanno sofferto ma hanno anche il privilegio di ricercare la cosa piu grande che possa esistere: il perdono. Riabbracciare colui che ti ha causato dolore. Niente parole, ma un abbraccio...come questo caloroso che sto dando a te. Spero ti possa essere d'aiuto quanto ho scritto. Ciao

Laura,
il tuo e' un momento difficile e perdonaci se volendo dire qualcosa e lasciarti un segno magari sbagliamo anche noi...
Io volevo solo dirti questo, non ti sentire in colpa per quello che pensi rispetto a tua madre anch'io a volte desidero che mia madre sparisca nel nulla( perche' ho paura a dire quella parola) per tanti motivi..... E anch'io mi spavento di me stessa e mi chiedo chiedo come e' possibile...
Non credo che alla veneranda eta' di 81 anni tu possa recuperare da lei quello che e' mancato, non vorrei sembrarti dura ,ma non impiegare il tuo tempo in questo modo, non avrai ritorno. Quello che non hai avuto recuperalo dentro di te e quindi intorno a te e soprattutto il perdono non va a lei ma e' per te...
e se ci fosse bisogno impara ad essere egoista tu, ma stavolta davvero come sicuramente non lo sei mai stata.....nel passato
Un abbraccio

Ti sono vicina perche' anch'io figlia di una madre colpevolizzante e svalorizzante....so che le ferite legate a questo genere di rapporto non sono facili da rimarginare, io ne porto tutt'oggo il segno e le mie scelte sbagliate ne sono la prova.
L'unica certezza che ho è che dobbiamo essere noi ad emanciparci da questi vissuti, le nostre madri non sono in grado di rimettersi in discussione, la mia, almeno, non lo è....
Vorrei darti un messaggio di speranza e di fiducia ma so che la strada è faticosa.....lavora per te e liberati per quanto possibile dei sendi di colpa. Tira fuori la tua rabbia, urlala, rivendicala, adesso ne hai bisogno. Vogliti bene e abbi cura di te e delle tue emozioni, sono l'unica cosa che non ti abandonerò mai.
Un abbraccio.

Perchè non mandi questa lettera a tua madre? Prova a pensarci almeno per un attimo.