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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 14-06-2004, 12.55.15   #1
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Post comunicazione non verbale... scritta

esiste la comunicazione non verbale scritta secondo voi?
si riesce a dedurre dalle parole il tono dello scrivente, lo stato d'animo, come se ce lo avessimo davanti... oppure qualora percepissimo tutto questo, di altro non si tratta che di un'attribuzione della nostra fantasia, totalmente scollata dalla realtà?

perchè io quando leggo, sento il tono di voce che esprime l'atteggiamento dello scrivente.. è solo il mio modo di leggere? è fantasia?

le pause, le virgole, le parole usate e con loro i loro accenti che danno ritmo e musicalità, comunicano stati d'animo?
esiste la poesia, mi dico...
ma non siamo poeti qui, dunque si potrebbe dire che gli accenti le parole usate ecc... non sono scritte in funzione dello stato d'animo, ma più prosaicamente delle parole che riusciamo a trovare per comunicare le nostre idee. Quindi ogni deduzione a pelle sullo stato d'animo è assurda e irreale.


oppure no?
o a volte si?
ma purchè...?
altrimenti?


voi deducete qualcosa, lo stato d'animo, l'atteggiamento, qualsiasi altra cosa... sù sù, diteci!
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Vecchio 14-06-2004, 13.06.26   #2
neman1
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x R.Rubin

La (auto)suggestione, si, c'entra con cio che domandi...ma anche l'esperienza accumulata di percepire attraverso la fantasia. Sta a questa esperienza, la capacita' di distinguere tra quanto c'e di reale nella suggestione e non. Spero di essere stato abbastanza chiaro. Ciao
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Vecchio 14-06-2004, 13.39.42   #3
epicurus
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descrivere seriosamente le proprio idee e` piu` o meno facile, il problema, come dici tu, e` capire lo stato d'animo.

le faccine aiutano, ma non sono onnipotenti.

si dovrebbe incontrare e conoscere personalmente una persona, poi, forse, si riuscirebbe meglio a capire lo stato d'animo in rete.

ciao
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Vecchio 14-06-2004, 15.10.52   #4
neman1
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Re: x R.Rubin

Citazione:
Messaggio originale inviato da neman1
La (auto)suggestione, si, c'entra con cio che domandi...ma anche l'esperienza accumulata di percepire attraverso la fantasia. Sta a questa esperienza, la capacita' di distinguere tra quanto c'e di reale nella suggestione e non. Spero di essere stato abbastanza chiaro. Ciao

insomma, si sviluppa l'intuizione cosi....ognitanto mi sfuggono i termini. Si puo diventare piu o meno bravi ad indovinare, ecco.Ciao
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Vecchio 14-06-2004, 19.01.20   #5
mark rutland
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Messaggi: 343
dietro la scelta dei vocaboli e la modalità espressiva eletta nel particolare impiego di un costrutto sintattico si cela sempre una persona , intesa nel senso più generale di elemento emozionale e razionale , che parla.
Più la comunicazione è mediata dal controllo espositivo, meno è indicativa(tuttavia qualcosa sfugge sempre al controllo...anche la particolare scelta dellle parole controllate e la loro composizione dice sempre qualcosa al di là del ero messaggio logico), se non dell'intento che ci si prefissa; per converso, meno è mediata dal controllo più è indicativa degli stati d'animo..

Poi si può discutere sull'impatto soggettivo ed emotivo che le singole parole, fonemi e quant'altro possono avere in relazione alla esperienza in cui il loro apprendimento ha avuto luogo tuttavia la lingua rimane un fedele specchio di quello che c'è dietro


così come ci sono molti modi per esprimere un concetto così ci sono altrettanti diversi intenti emozionali che li sorreggono

Ultima modifica di mark rutland : 14-06-2004 alle ore 19.06.58.
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Vecchio 14-06-2004, 19.12.36   #6
neman1
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x Epicurus

le faccine aiutano, ma non sono onnipotenti.

si dovrebbe incontrare e conoscere personalmente una persona

Anche le faccie viste dal vivo non ti danno la certezza di conoscere una persona dato che la mima corrisponde ai primi linguaggi "appresi" da neonati. Dato che si possono "recitare" anche gli stati d'animo (vedi gl'attori) opterei comunque per l'esperienza, considerando anche qua la relativita' di quanto ho detto. Ciao Epicurus
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Vecchio 14-06-2004, 22.04.11   #7
dana
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Re: comunicazione non verbale... scritta

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Messaggio originale inviato da r.rubin
esiste la comunicazione non verbale scritta secondo voi?
si riesce a dedurre dalle parole il tono dello scrivente, lo stato d'animo, come se ce lo avessimo davanti... oppure qualora percepissimo tutto questo, di altro non si tratta che di un'attribuzione della nostra fantasia, totalmente scollata dalla realtà?

Secondo me si può dedurre lo stato d'animo di chi scrive, magari non sempre e non con tutti, ma spesso sì. Si tratta, come ha detto Neman, di intuizione, di esperienza, e anche di sensibilità e di attenzione all'ascolto, forse è per questo che non capita sempre, a volte leggiamo distrattamente, oppure l'argomento non ci interessa molto, quindi usiamo poca disponibilità.
Però, se si vuole, si può andare oltre le parole, come se avessimo davanti la persona che scrive, quindi con la possibilità anche di sbagliarci.

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Vecchio 14-06-2004, 22.22.02   #8
nicola185
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Re: comunicazione non verbale... scritta

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Messaggio originale inviato da r.rubin
esiste la comunicazione non verbale scritta secondo voi?
si riesce a dedurre dalle parole il tono dello scrivente, lo stato d'animo, come se ce lo avessimo davanti... oppure qualora percepissimo tutto questo, di altro non si tratta che di un'attribuzione della nostra fantasia, totalmente scollata dalla realtà?

perchè io quando leggo, sento il tono di voce che esprime l'atteggiamento dello scrivente.. è solo il mio modo di leggere? è fantasia?

le pause, le virgole, le parole usate e con loro i loro accenti che danno ritmo e musicalità, comunicano stati d'animo?
esiste la poesia, mi dico...
ma non siamo poeti qui, dunque si potrebbe dire che gli accenti le parole usate ecc... non sono scritte in funzione dello stato d'animo, ma più prosaicamente delle parole che riusciamo a trovare per comunicare le nostre idee. Quindi ogni deduzione a pelle sullo stato d'animo è assurda e irreale.


oppure no?
o a volte si?
ma purchè...?
altrimenti?


voi deducete qualcosa, lo stato d'animo, l'atteggiamento, qualsiasi altra cosa... sù sù, diteci!

Io credo proprio di sì. Certo c'è molto del nostro sentire nel percepire lo stato d'animo che traspare nelle parole di altri, ma quando la sensibilità di chi comunica e di chi riceve la comunicazione è molto spiccata credo si possa stabilire una sorta di empatia virtuale. Anzi lo sto constatando di giorno in giorno. Nicola
nicola185 is offline  
Vecchio 14-06-2004, 22.29.09   #9
neman1
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Piu di empatia virtuale, direi empatia a distanza (anche nel tempo, i libri) con la differenza che, quando stai di fronte ad una persona dal vivo, disponi di piu elementi di valutazione, e la cosa diventa piu facile. Via internet hai solo le parole e l'esperienza delle persone gia' "vissute". Almeno secondo me. Ciao.
neman1 is offline  
Vecchio 14-06-2004, 22.38.40   #10
nicola185
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Messaggio originale inviato da neman1
Piu di empatia virtuale, direi empatia a distanza (anche nel tempo, i libri) con la differenza che, quando stai di fronte ad una persona dal vivo, disponi di piu elementi di valutazione, e la cosa diventa piu facile. Via internet hai solo le parole e l'esperienza delle persone gia' "vissute". Almeno secondo me. Ciao.
In effetti lo hai espresso ancora meglio quanto volevo dire. E' più corretto emaptia a distanza. Ciao Nicola
nicola185 is offline  

 



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