Ti rispondo con questo passo straordinario di Emily Dickinson che sento molto mio:

"Sono capace di passare a guado il dolore
stagni interi di dolore-
ci sono abituata-
Ma se appena la gioia mi spinge e mi sfiora
le gambe non reggono-
e barcollo - ubriaca -"

Nicola

"tra prati fioriti e nudo terreno carsico c'è un pò di differenza."

no,nessuna differenza
qui i fiori
sbocciano direttamente
dalla pietra
ed i rovi
sembrano essere
la cosa meno pungente

AMO questa terra dannata !

w. (e danzo come gli indiani,sì
ma come hai fatto a capirlo ?)

a dawor

oh come fai bene
ad amare la terra,
il fiore che s'insinua fra le rocce,
le pietre che s'illuminano al sole
la neve che ricopre i tuoi monti
e te stesso inserito
in questo splendido paesaggio
ma non chiamarla dannata
perchè è pur essa parte
di questo splendido pianeta azzurro
che tanto Dio ama
e che chiamiamo Gaia
e cioè regno della Gioia
e della contentezza
e fai di tutto perchè
veramente lo sia

"dannata" certamente
...però
detto con ironia
carica d'immenso amore
- non fraintendermi

w.

bimbi. In voi mi ritrovo
nella vostra purezza di cui ho che un vago ricordo
nel vostro sorriso che finalmente mi restituisce
quello che mi fu tolto a 4-5 anni chi lo sa?
nella vostra voglia di vivere che tanto mi devasta
nelle vostre lacrime così fertili per i campi della speranza
nella vostra vicinanza all'unico vero Dio che esista
Allah? Jahvè? Dio? no no ha un solo nome universale
Si chiama.... AMORE

Un conto è vivere la sessualità e la genitalità come un conflitto, a causa di traumi subiti. E'straziante anche solo pensarlo, ma per fortuna non tutti ne fanno l’esperienza. In generale la genialità è vissuta come desiderabile e piacevole (chi più chi meno ovviamente, ognuno coi suoi limiti). Vorrei inoltre di nuovo sottolineare come il corpo umano sia “progettato” proprio per provare piacere e questa predisposizione a me fa molto pensare. Non penso che né Dio né Madre Natura ci abbiano voluto fare un tale meraviglioso dono per poi pretendere che non ne godessimo. Credo anche che mistici e religiosi dovrebbero poterne godere altrettanto, potendo così ringraziare ancor più il Creatore per quanto ricevuto! Se io preparassi un dolce per i miei bambini ed essi ne mangiassero solo un pezzettino piccolissimo a niente per paura di offendermi o dicendo che lo fanno come sacrificio nel mio nome, io ne sarei molto rattristata. Non avrebbero capito che li amo e desidero che siano felici e il dolce non l'ho fatto per metterli alla prova, ma per far loro cosa gradita.

Cara Naima,
com'è carina la tia descrizione della genitalità paragonata ad un dolce!: ma vedi come tu ben sai i piaceri se sono tali devono restare in un ambito di non dipendenza e purtroppo a volte
per disagi psicologici o per vuoti interiori mangiamo troppo dolce
per riempirci di ciò che ci manca e.. cadiamo in una patologia
la bulimia: Così è di ogni piacere che va sottoposto a moderazione da parte del nostro IO , l'auriga di Bagwatiana memoria (parlo del testo sacro induista). Poi per la sessualità
in particolare essa è talmente legata a connotazioni sentimentali, morali, religiose, che è complicatissimo
passarci attraverso con la gioia di un bimbo che mangia il dolce preparato dalla mamma!!!!!!E poi è sempre una questione di scala di valori. Per me amore e sesso erano strettamente
uniti e pertanto se il sesso avveniva senza amore via con i sensi
di colpa, la vergogna.....mamma mia com'è bello che tutto questo sia passato oggi e che non ci sia più il prete di turno dietro un confessionale con le sue curiosità morbose (ti tocchi?? quante volte l'hai fatto ?? perchè?? 5 Pater e 5 gloria come se Il perdono di Dio e l'amore del padre si possono riconquistare con
delle preghiere ripetute per obbligo......) . Ma torniamo a Daniela
ed al suo ritenere un valore la castità , dipende sempre dai motivi che la spingono a farlo e se tutto ciò non crea tensioni in lei
Alla fine la vita è sua, le energie sono sue che le impieghi come meglio ritiene..

Ma non parlavo di patologia (bulima sessuale ma anche anoressia sessuale). Parlavo del giusto riconoscimento di un piacere che non ha motivo di essere represso, poichè a reprimerlo nessuno (stando a quel che si sa) ne trae un particolare vantaggio. Il sesso in un contesto di amore poi è del tutto soggettivo. Diverso è parlare di sessualità imposta o con persone che non possono essere consenzienti (bambini) una sessualità che non è gioioso scambio di belle sensazioni, ma costrizione, rabbia, violenza... tutto il contrario isomma, ma qui si sa, spesso entra in gioco il discorso già detto sui traumi subiti, di nuovo la patologia insomma. Lo scambio sessuale può avvenire tra persone che non sono legate da amore ma che si rispettano e sono consapevoli e consenzienti. Trovare l'amore vero non è da tutti, anzi molti di noi in una vita non lo incontrano mai. Se evitassimo tutti il sesso per questo, saremmo quasi tutti casti. Poi sono d'accordo che farlo con trasporto amoroso è molto più bello. Ripescando la metafora del dolce è come mangiare una mousse al cioccolato invece di un budino di riso....(poi cìè chi preferisce il budino di riso per carità! e in tempi di carestia poi il budino di riso può essere comunque una valida consolazione).

Se fosse la condizione naturale, perchè non lo siamo? e se non fosse la condizione naturale perche doverlo essere?
Forse... ad ognuno piace come vive, ma allora perchè doverlo dire? Forse, perchè intimamente non ci crediamo... per cui abbiamo bisogno di conferme per poterlo credere?

ciao

spada di fuoco