1) Disturbo di borderline: qualcuno potrebbe fornirmi delle delucidazioni a riguardo?
2) Ansia e tensione nervosa: esistono dei parametri entro i quali sarebbe consigliato sottoporsi ad un controllo specialistico?
3) Attacchi di panico: esistono strutture a Catania che trattano il problema? Se è si, potreste dirmi dove procurarmi qualche indirizzo?

^Mèq_d29^

Per quanto ne ho capito io si intende borderline quella persona in cui non vi è una precisa patologia psicologica, ma tutto un insieme di situazioni che si vengono a sovrapporre...insomma, avete presente qui bei grovigli interiori apparentemente inestricabili?

Per quanto riguarda l'ansia... meno ci pensi e meno ti fai problemi, meglio è...
Poi rivolgiti a qualche medico, così da farti prescrivere qualche ansiolitico e\o antidepressivo per superare il periodo critico...

Dopoddicchè rivolgiti a qualche psicologo oppure no, fai tu... tanto non cambia niente...

http://www.sospsiche.it/disturbi/bor...borderline.htm
http://www.benessere.com/psicologia/panico.htm

http://www.ipsico.org/attacchi_di_panico.htm

Per porre diagnosi di disturbo 'borderline' devono essere presenti simultaneamente almeno 5 di 9 criteri diagnostici che valutano gli stili comportamentali e gli stati emotivi abituali:
(1) drammatica instabilità nelle relazioni affettive, relazioni interpersonali intense e instabili caratterizzate da alternanti idealizzazioni e svalutazioni;
(2) paura cronica di essere abbandonati;
(3) instabilità dell'umore, caratterizzata da rapidi viraggi verso la depressione, l'irritabilità, o l'ansia, che durano ore o pochi giorni (= rapide oscillazioni del tono emotivo);
(4) frequenti esperienze di collera immotivata;
(5) periodici comportamenti suicidiari o autolesivi;
(6) cronici sentimenti di vuoto interiore e noia;
(7) marcato disturbo dell'identità in almeno due aree tra le seguenti: immagine di sé, sesso, carriera, scelta di amici, valori;
(8) transitori ma ricorrenti sintomi dissociativi: depersonalizzazione, amnesie lacunari, stati oniroidi di coscienza; oppure di ideazione paranoide;
(9) comportamenti auto-lesivi impulsivi e incontrollabili (abbuffate compulsive, promiscuità sessuale senza attenzione a rischi di infezioni o di gravidanze indesiderate, cleptomania, abusi di alcool e droghe, ferite auto-procurate).

Esistono numerose classificazioni dei precedenti criteri diagnostici e altrettante variazioni numeriche (8 o 9 in genere), infatti se fai caso ai punti 7 e 8 potrebbero essere riconducibili ad un solo punto.
Ma non cimentiamoci nella diagnosi di personalità 'borderline' basandoci esclusivamente su questi parametri (non è una 'lista della spesa')... la diagnosi è prettamente specialistica e solo un professionista può essere in grado di individuarla

Ciao

i parametri sono la percezione personale di sofferenza o disagio; quando una persona pensa che sia il caso allora va dal medico.
credo sia meglio farlo prima che si venga a creare una situazione che mette in difficoltà sul lavoro, con gli amici, a casa, nel tempo libero; comunque un parere non fa mai male, anche dal medico di famiglia, che dovrebbe conoscere in modo essenziale il problema, visto che ne soffrono milioni e milioni di persone ed è all'ordine del giorno;

non ci sono parametri standard di ansia "tollerabile". dipende anche da quanto l'ansia influenza la tua vita, i tuoi rapporti o il tuo lavoro. un consiglio: evita di affidarti a un medico di base. spesso prescrivono ansiolitici come se fossero "aspirina"! uno psicologo potrà anche spiegarti bene cos'è il disturbo borderline non ricorrendo necessariamente e solo a classificazioni nosografiche e termini specifici che spesso invece di aiutare a capire confondono e basta.

Ciao Meg,
Penso che sia importante sapere che è soltanto consultando un psichiatra che si può essere denominato "borderline" o di avere "attacchi di panico". Evitando i psichiatri si rimane "sano", nel senso che i problemi psichici non vengona "patologizzati" o "psichiatrizzati".

Visto dal punto di vista psicologico il termine "disturbo di borderline" è un modo di definire un problema di "fiducia esistenziale" durante la infanzia che ha fatto si che l´individuo non è stato in grado di integrare nella propria psiche sentimenti "buoni" e "mali".
Cioè non ha sviluppato sufficientemente la capacità di stare in contatto simultaneamente con sentimenti contrari, nel contatto con altri individui.
Ciò significa che quando una persona è dello stesso opinione dell´individuo, essa è considerata "amico" ma se questa persona esprime un´opinione contraria nasce una forte ansia nell´individuo, (a causa della mancanza di fiducia), e l´altro diventa immediatamente "nemico" e viene "assalito" dall´individuo. Questo atteggiamento crea naturalmente grandi problemi nei rapporti sociali e personali ecc.

Essendo un problema psicologico e di sentimento la soluzione non sta nel campo della psichiatria ma nello sviluppo personale e psicologico. Andando in psicoterapia psicodinamica in cui si può evolvere un rapporto profondo con il terapeuta si ottiene la possibilità di superare la mancanza di fiducia e di integare i sentimenti opposti sviluppando così un atteggiamento più armoniosa cogli altri. E allora la diagnosi "borderline" non esiste più.

La psichiatria è il servitore troppo docile dell´industria dei farmaci ed effettivamente, nel senso vero, non può aiutare nessuno ma fa spesso sì che il patiente diveta dipendente del medico e dei farmaci . Può nel meglior dei casi moderare i sintomi temporaneamente.

Secondo me anche "ansia" e "attacchi di panico" devono essere guardati dal punto di vista psicologico e non da quello psichiatrico.

Kierkegaard ha chiamato l´ansia "vertigine della libertà" perche secondo lui l´ansia esiste solo in situazioni o in periodi in cui si sta per, o ha la possibilità di, varcare qualche "confine" o limite" personale, e quindi crescere personalmente.
Quindi l´"ansia", pur essendo un´esperienza spiacevole, sarà infatti considerata un "bene" nel senso che indica che l´individuo non vive in conformità con i suoi veri desisderi e bisogni più profondi. Quindi nel lungo andare aiuta l´individuo a crescere e svilupparsi.

Ciao

Ringrazio tutti per le vostre informazioni. Mi saranno molto utili. A presto.

Mi scuso per la mia grossolana risposta sul disturbo borderline,avevo un po' le idee confuse...però non capisco che differenza c'è con la fobia sociale allora... boh,poi cmq essere troppo rigidi in queste classificazioni è solo controproducente... dal mio punto di vista il male psicologico è uno, poi ci sono le varie sfumature e varianti...

non centra niente con la fobia sociale, che è sostanzialmente una timidezza esasperata.