Bocciata.

Vedi, per questo ti ho fatto quella domanda: tu mi parli di yoga, ma non sai neanche definirlo: ma di che cosa stai parlando?
E che risposte vuoi, se non conosci nenache le domande?
Non prendere quello che ti dico come offesa personale, faresti un errore. Comunque, fai pure come vuoi.


Ciao, Giulio

Vedi, io non dico nulla se tu non comprendi un altro punto di vista, anzi, ne tanto meno se non sei daccordo, ma che sia in modo serio e intelligente, ossia, visto che io ho già parlato di certe cose, semmai, è su quelle cose che occorrerebbe indagare e dunque iniziare a formulare domande serie. Dunque, mi hai domandato:

"Quindi sapresti anche rispondermi ad una domanda:
se osservare al 100% il proprio Io è possibile, chi è che osserva in quel momento?"

E' vero o no? Mi sono riletto alcune risposte che ho dato su questa discussione, e ho trovato:

"Alla parte eterna di noi, quella intuitiva, ad esempio, che non si fà ingannare dalla mente e che vive le leggi, quelle oggettive."

Che rispondeva alla domanda di epicurus:

"tu pensi che i pensieri siano un sottoinsieme dell'Io, cioè noi siamo i nostri pensieri e qualcosa d'altro? A cosa dovremo tendere?"

Che significa, ovviamente, che la parte intuitiva di noi, essendo quella che non si fa ingannare dalla mente, è quella a cui dobbiamo tendere e che può osservare la mente. Mettendoci cioè tutti rivolti verso la parte intuitiva di noi stessi, vedremmo la mente in modo distaccato. Semplice no?

"Sto parlando di corpo causale e di anima. E questo che va scoperto dentro di noi."

Anche in questo caso, rispondendo a epicurus, che aveva formulato una domanda simile alla tua, ho parlato di realtà che sono altra cosa rispetto alla mente, sono realtà molto ma molto più profonde dell'essere, sono realtà dalle quali è possibile avere una visione "diversa", per il momento, diciamo così.

Ora, non hai considerato minimamente queste cose di cui abbiamo parlato. Perchè?
Lo dovresti spiegare adesso: non sarebbe stato più appropriato domandare, semmai, qualcoa di più specifico su queste strane parole di cui ho dato accenno? Tra l'altro, la seconda, molto conosciuta (a parole). Eppure, è proprio dall'anima che è possibile osservare tutto.

Senza polemiche, adesso, discutiamo pure, seriamente, ...


Ciao, Giulio

Aspiriamo essere noi stessi senza saper che già lo siamo, ma c’immaginiamo altro...ad occhi chiusi, a volte aperti, nella mente galleria di fantasmi belli e brutti.
Impossibile davvero non essere noi stessi: lo conferma il ciò che E’,
però non l’accettiamo, e ci sognamo diversi...nell’ Ero o nel Sarò;
perché se siamo quì, vogliam essere là, perdendoci ancora...di nuovo.
Il presunto nostro potere é sempre un Suo volere, lo speriamo o lo neghiamo
ma é evidenza attiva, quando lo Spirito della Coscienza é acceso.
Si può chiamiare Fatalismo; rifiutarLo non importa, ignorarLo poco conta
perché Superiore é la sua Legge, che é nel mistero contemplata,
e che nell’Ora e non per tutti di VederLo non é data.
Spaziamo pure nell'immaginazione per dipingere il "prima" o "poi",
mentre il Sé ancora gioca a nascondonderSI nel Tutto e tuttora proprio in Noi.

Caro Giulio,
volevo cercare di farti capire che ho letto ciò che hai scritto, ma, non comprendendone il senso, la mia voleva essere una richiesta di riformulazione e niente altro.
Non ho preso nessuna delle tue affermazioni come un'offesa personale, piuttosto mi è apparso che sei stato proprio tu a risentirti per ciò che ho detto.
Come dici tu, non conosco cos'è realmente lo yoga (sapevo che mi avresti bocciata)... allora spiegamelo! .....non ho capito niente di ciò che hai detto.... spiegami anche questo se ti va!
Te lo dico seriamente, senza nessuna presunzione o risentimento; non ho mai preteso di sapere tutto e spero di non arrivare mai ad un livello simile di presunzione, ritengo che si possa imparare tanto da tutti e in ogni momento della vita, sbaglio?
Quindi, concludiamo... non ho capito niente di ciò che hai cerato di spiegare(), se ti va di rispiegarmelo sono pronta ad 'ascoltarti', se, al contrario, non ti va, nessun problema, chiudiamo qui la nostra discussione.
Ciao

Allora seguimi su spiritualità, va bene?




Giulio

Ottima idea

Evitando il problema originale (che a mio avviso si risolve 'linguisticamente' come ho proposto piu` su), se si dicesse ad una persona: Devi esser te stesso!

La persona si troverebbe in una situazione alquanto paradossale. Quindi e` meglio dare questi consigli non solo verbalmente, ma anche intrattenendo una relazione con la persona che stimoli nella direzione dell'esser se stessi (ossia non solo comunicando ma anche, e sopratutto, meta-comunicando).