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Vecchio 02-09-2004, 18.29.56   #21
nevealsole
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Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
"Il fatto che le donne non percepiscano differenze tra gli uomini conferma il mio punto di vista: esse guardano al mondo maschile distrattamente, collateralmente a ciò che interessa loro davvero, ossia l'acquisizione di qualche orpello utile a meglio presentarsi dentro il gruppo prescelto."

Leibnicht,
credo fosse chiaro che la mia era semplicemente una battuta di spirito… per quanto mal riuscita.
Non credo affatto che gli uomini siano tutti uguali e mai li ho considerati un orpello. Mi spiace la tua visione negativa sul mondo femminile ma credo che poco potrei dire per farti cambiare idea quindi non lo farò.

"Ma, in fin dei conti, resta un vuoto, una tragica speranza di vero calore che ogni uomo intelligente sente vana."

Davvero sconfortante, ci riporta alla solitudine, la vera padrona di questo terzo millennio…
Neve
nevealsole is offline  
Vecchio 03-09-2004, 00.19.39   #22
iris_1
Ospite abituale
 
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
Re: Per nulla

Citazione:
Messaggio originale inviato da leibnicht
Non mi arrabbierei affatto se il giudizio di "omologazione" mi venisse affibbiato, in quanto "maschio".
Riconoscere un'"identità", un'affinità o simiglianza, è un fatto specifico di chi giudica.
La prima volta che sono stato a Copenhagen ciò che più mi colpì fu proprio l fatto che le donne mi parevano tutte uguali: sembravano stampate in multipli.
Tornandovi, mi sono reso conto che vi erano delle differenze e, col tempo, imparai ad apprezzarne le grandi varietà.
Dal punto di vista di un alieno, forse, poca differenza verrebbe percepita tra un uomo e una diatomea.
Il fatto che le donne non percepiscano differenze tra gli uomini conferma il mio punto di vista: esse guardano al mondo maschile distrattamente, collateralmente a ciò che interessa loro davvero, ossia l'acquisizione di qualche orpello utile a meglio presentarsi dentro il gruppo prescelto.
Per motivi professionali, credo di aver acquisito una certa esperienza: non penso di parlare a vanvera.
Ascolto quotidianamente le argomentazioni sincere di tante donne e, dopo tanti e tanti anni di neutralità, esprimo il mio
giudizio: nessuna specie esprime un genere tanto crudele quanto l'umanità nella sua versione femminile.
Le considerazioni, spassionate, che io ascolto sono, credimi, ai limiti del disumano, secondo il punto di vista maschile.
Due casi tra quelli visti oggi, te li cito per memoria recente.
La moglie, sessantenne, in crisi perchè il marito, finalmente in pensione, è ammalato di un cancro. Credi che sia in crisi perchè lui sta male ? Niente affatto. Si aspettava di poter stare finalmente in compagnia di un uomo che, per tutta la vita, l'ha protetta e mantenuta, ed ora non sa che farsene di un poveretto che ha paura della morte.
Il secondo: una donna trentenne che si chierde se, per caso, non sarebbe meglio guardarsi intorno con più attenzione ed, eventualmente, ripensare al senso delle sue scelte.
Interessante e lodevole, però: il padre di lui è morto di infarto all'improvviso, pochi mesi fa, ed ora lui fa fatica ad essere l'uomo comprensivo ed equilibrato che è sempre stato.
Ascolto lui e vedo un uomo giovane "al limite" , intendo al limite delle sue energie e della sua istanza di vivere: "parlo con mio padre"- mi dice-" e lo prego di aiutarmi a sopportare tutto questo".
Lei, intanto, sviluppa le sue crisi d'"ansia" e interrompe i suoi pseudotentativi di suicidio perchè un amico la chiama: il marito, che assiste, le concede, pensando di far bene, di incontrarlo.

Solo due casi tra tanti, innumerevoli: due casi di oggi, intendo le ventiquattr'ore trascorse.
Certo, queste considerazioni non le troverai mai sui rotocalchi che, destinati al pubblico femminile, pretendono specialisti compiacenti con il target del pubblico cui si rivolgono.
Ma sono la verità.
Io vedo e raccolgo una sofferenza indicibile tra gli uomini: una millantata, presunta e calcolata tra le donne.
Questa è la realtà.
Non è per caso che i tre quarti dei suicidi realizzati sono maschili, mentre i nove decimi dei "tentativi" non riusciti sono femminili.

Mettere alla frusta il cervello, per fortuna, consente piaceri che ci sollevano al di sopra di tutta questa meschinità.
Ma, in fin dei conti, resta un vuoto, una tragica speranza di vero calore che ogni uomo intelligente sente vana.


Secondo me leibnicht non si può fare un'omologazione, come dici tu, delle donne e degli uomini.

Tu porti l'esempio di donne terrificanti come io potrei riportarti l'esempio di lunghi dialoghi fatti con uomini che affermano cose altrettanto terrificanti. Per questo ritengo che non si possa definire 'nel giusto' un sesso e 'in errore' il sesso opposto.

Come credo che tu sbagli affermando che le donne sono delle calcolatrici egoiste che si nascondono dietro una falsa sensibilità, credo altresì che siano in errore le donne che affermano che gli uomini sono degli insensibili, fifoni ed egoisti... se ci fai caso ogni parte attribuisce all'altra più o meno gli stessi difetti, questo in me non fa altro che confermare la mia opinione che uomini e donne in fondo non sono poi così tanto diversi in quanto individui di sesso opposto.
Molte persone sono egoiste, calcolatrici, insensibili ecc ecc... il mondo ne è, aimè, colmo, ma è valido sia che si parli di donne come di uomini.
La generosità, l'altruismo e la sincerità sono qualità molto rare da poter riscontrare nelle persone che incontriamo sul nostro cammino e mi stupirei molto se ne incontrassi più di quante non ne potrei contare sulle dita di una mano... sia che si tratti di uomini sia che si tratti di donne.
Ciao

Ultima modifica di iris_1 : 03-09-2004 alle ore 00.22.17.
iris_1 is offline  

 



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