Si ci vuole più coraggio, molto più coraggio. Vivere nella tana del lupo ci insegna a difenderci dal lupo ma ci protegge da tutto il resto. E di fatto quando mi sento in pericolo torno dentro la gabbia. Dal mio amico/nemico lupo. Ma il mondo fuori è straordinario. E un po' alla volta lo esploreremo proprio guardando dentro di noi.

Credo che abbiate detto qualcosa di davvero meraviglioso...
io ho tanto desiderio di uscirne fuori...mi hanno spaventata certi sbalzi di umore tra la rabbia, lo svuotamento totale, la solitudine purtroppo e la paura...tanta paura...tanta insicurezza.....
vorrei tanto vincerle....vorrei tanto .....

ù



ci sono tanti modi di uscirne ...a volte pero non e ficile vederli ....

io ho avuto esperienza con uno stile di terapia che mi portava a parlare molto e a tirare fuori quello avevo dentro, dietro l'imput del terapeuta.
Devo dire che mi è servito soprattutto per sfogare i pensieri che affollavano la mia mente e per fare chiarezza....del resto, i problemi non si cancellano.

Sbalzi di umore? è normale.
Personalmente mi è capitato (specie all'inizio) di provare entusiasmo dopo alcuni colloqui, e nei giorni seguenti un senso di impotenza e malinconia.

beh il problema potrebbe anche essere risolto
almeno che orientamento aveva il terapeuta ???

problema risolto? beh in gran parte sì, più che altro è stato fondamentale per quel periodo di vita.
Non saprei definire il suo orientamento, cmq la sua "strategia" l'ho brevemente descritta in due righe:
"parlare molto e a tirare fuori quello avevo dentro, dietro l'imput del terapeuta".

Cara Camelia

non aver paura di avere paura. Paura di tutto, della sofferenza, dell'ignoto, dell'ombra che ad un tratto possiamo scoprire con un sussulto di terrore.

E' come attraversare una foresta sconosciuta in una notte senza luna. Una foresta di giorno può essere meravigliosa, paurosa, bella, brutta, può essere di tutto ma di notte è sicuramente angosciante.
Ci ritroviamo al buio e non sappiamo come siamo arrivati a trovarci così. Ma voler vedere è già un interrompere l'oscurità.
Nell'oscurità non vi sono ombre, le ombre appaiono quando accendiamo anche una sola scintilla.
Ed è con la nostra ombra che dobbiamo continuamente misurarci.
Ci terrorizza, ci angoscia, ci può spingere a non cercare più la luce, ed è qui che occorre coraggio, tanto coraggio.

Fino al giorno in cui si accetta di averla come fedele compagna, come dolce amica e non ci spaventa più. E' impossibile far scomparire l'ombra se si è in cerca della luce, almeno in questo mondo.

Come se ci trovassimo davanti ad un cane ringhioso ed invece di fuggire lo guardiamo, lo osserviamo fino a quando lo stesso non si lascia accarezzare e diventa nostro amico fedele.

Se vuoi chiedermi qualcosa sarò felice di risponderti.
Posso solo aggiungere che il cammino che conduce alla conoscenza di se stessi non finisce mai. Perché mai potremo sapere tutto di noi stessi. Ma è nel viaggio che la nostra vita diventa vita.

Ciao
Mary

ma psicologia dinamica e terapia psicodinamica sono la stessa cosa?

e come funziona esattamente nella pratica? so ke spesso e' la piu' accreditata per i casi d personalita' borderline mi sapresti spiegare il perke'?


visto ke li stai studiando probabilmente t puo' servire come ripetizione

ma se t toglie troppo tempo fa nulla grazie lo stesso

Allora....
Il termine psicologia dinamica può essere usato praticamente come un sinonimo di psicoanalisi, per cui terapia psicodinamica e psicologia dinamica rappresentano entrambi questo: il metodo psicoanalitico.

La psicologia dinamica si basa principalmente sui concetti di continuità della vita mentale e del rapporto tra normalità e patologia che non possono essere distinti chiaramente.
Il metodo psicanalitico classico ha come cardini le libere associazioni di idee, l'interpretazione dei sogni e il transfert.
Le psicopatologie curate sono le nevrosi e le psicosi.
Le prime in cui la libido è molto estroversa è possibile attuare il transfert, mentre nelle seconde la questione è molto + complessa!
Nelle psicosi c'è la dissociazione del pensiero, scissione dell'io che porta all'inattualizzazione della psicoterapia poichè è impossibile stabilire un rapporto transferale.

La sindrome da personalità borderline sta nel mezzo tra psicosi e nevrosi ed è ciò che ha aperto i confini netti tra psicoanalisi e psichiatria che da sempre si sono scontrati.
Questo perchè solo i farmaci o solamente la psicoterapia non portano ad una guarigione, ma spesso sono necessari entrambi per ottenere buoni risultati.
Questi disturbi di personalità sono caratterizzati da reazioni eccessive nei confronti degli stimoli ambientali,autodistruzione, tanto da provare il suicidio in casi estremi; grande difficoltà a tornare alla normalità anche dopo la cura.
Durante la terapia sono instabili, spesso molto silenziosi e di difficile analisi per il terapeuta che può anche essere manipolato dal paziente stesso!!!
Insomma...delle pesti!! :P
Il rapporto stretto con la psicoanalisi non te lo so dire, so solo che non si riesce a stabilire la causa di questa malattia - biologica o psicologica - ma fin ora si pensa per lo più alla seconda, quindi per questo più vicina alla psicoterapia.
Credo sia questo il motivo!

Spero di averti soddisfatto!!

sei stata preziosa e precisa grassie mille