quanto puo' influire sulla formazione del carattere una imposizione avuta in eta' adolescenziale? Una scuola imposta e vissuta male puo' avere ripercussioni anche in eta' adulta ?

Il nostro futuro e dettato dal nostro passato.

Ogni cosa che è accaduta in passato, non solo influenza ciò che accadrà ma lo fa proprio accadere; in che misura non lo so... dipende dai casi.

Se intendi la scelta di un indirizzo scolastico piuttosto che di un altro, scelta imposta dai genitori e quindi vissuta male, forse avrà qualche ripercussione, ma credo che la ripercussione più forte sia il fatto di non essere riusciti a ribellarsi a un imposizione. Se è questo il caso a cui alludi, forse rimane un senso di colpa per non essere riusciti ad opporsi e anche di rabbia verso di loro, e questo sì può creare problemi anche in età adulta.
E' vero che il passato ci condiziona, ma si può cercare di superarlo almeno in parte, o almeno accettarlo e farsene una ragione, per poter andare avanti.

IMHO
tutto influisce; e la misura in cui può influire è direttamente proporzionale al peso che ha questa imposizione.
Più si sente il peso di questa imposizione, più influirà.

Quindi i modi per non farsi influenzare sono due:
1) ci si svincola dall'imposizione
2) ci si adatta e si prova a vedere il lato positivo della questione


In ultima analisi, vorrei dire una cosa banale ma spesso viene dimenticata, quando si è giovani:

Ciò che i nostri genitori fanno, nell 99% dei casi, lo fanno cercando il nostro BENE, cercando di non farci ricadere negli errori che hanno commesso loro nella loro vita.
A volte sbagliano, nel voler imporre la loro concezione, non c'è dubbio,
ma è altrettanto sbagliato vivere l'imposizione in senso negativo e conflittuale, perchè le motivazioni che stanno dietro ad un imposizione adolescenziale nella stragrande maggioranza dei casi sono positive.

certo contando che l'adolescenza cosi come l'infanzia porta segni sulla personalità fino in età adulta per non dire per tutta la vita....

le imposizioni tutte indistintamente che siano adolescenziali o meno influenzeranno il futuro,ma solo quelle che non si e' riusciti ad accettare con serenita' provocano risentimenti e disagi interiori.

beh penso che per come e concepità la mentalità degli adolescenti ed il modo di vedere partciolare di quella fascia di età rendono molto particolare la loro comprensione e difficilmente insuccessi vengono superati come succede viceversa nella età adulta ....
insomma l'adolesente che per quanto pensi di essere forte e robusto è molto più sensibile agli infortuni che la vita gli mette d'avanti mentre questo per un allenamento di delusioni questo non succede alla persona più adulta ...

Nessuna imposizione per me è positiva. Una imposizione è fondamentalmente qualcosa di negativo.

Quel che per me è giusto e vero in questo momento potrà non esserlo domani. Come posso imporre a qualcuno una qualunque cosa?!
Si può aiutarlo, sostenerlo, guidarlo ma il buon genitore deve responsabilizzare il figlio non imporgli qualcosa.

Quel che mi è capitato nella mia infazia e adolescenza ha condizionato pesantemente tutta la mia vita.
Certo, è importante riuscire a trasformare in positivo il negativo, gli errori in esperienza.
Non dobbiamo mai dimenticare, però, che se ci scivola un vaso mentre lo stiamo pulendo e va a finire in testa a qualcuno abbiamo una certa resposabilità. Ma se prendiamo un vaso e lo lanciamo in testa ad un tizio la responsabilità aumenta.

Mary

Imposizioni....

in passato era la norma, imporre ai figli un certo tipo di educazione, un certo tipo di comportamento; ed i figli non fiatavano, non conoscendo altro che il mondo che gli era messo davanti.

Allora meglio un mondo con imposizioni od un mondo senza imposizioni ?

Guardiamo i due estremi: il mondo dell' imposizione è ben delineato da 1984 di Orwell...
tutti debbono sottostare al sistema, tutti vivono e lavorano e procreano secondo le regole. L'essere umano è ridotto ad un ingranaggio di un immenso motore.

Il mondo opposto, il mondo della libertà assoluta è il mondo dell'anarchia totale, in cui ognuno può fare qualsiasi cosa, dove non ci sono regole (imposizioni) di alcun tipo. Un mondo in cui vige solo la regola del più forte, un mondo dove nessuno è costretto a lavorare, dove progressivamente scomparirebbe il commercio (si ruba, non si paga) e l'industria (non si vende, non si produce)...
Ovvero un mondo in cui l'uomo progressivamente tornerebbe ad essere un animale...


Tutto ciò per dire che, a mio modo di vedere, non può e non deve esistere un mondo senza imposizioni, tanto quanto non può e non deve esistere un mondo dominato dalle imposizioni.


Anzi, considerando la stupidità del genere umano, che spesso agisce fregandosene dei più basilari concetti etici e logici, pur conoscendoli bene, direi che un mondo con qualche imposizione in più, in fin dei conti, non è male.

Caro Wax

in realtà ci vorrebbe un mondo ideale in cui ci sono alcune, pochissime e basilari, regole da seguire. Come, per esempio, la mia libertà finisce quando inizia quella dell'altro. E poi il resto dovrebbe essere la libertà piena dell'individuo di sperimentare, imparare, essere se stesso.

Anarchia e imposizioni sono la stessa identica cosa, l'uno è la faccia opposta dell'altro.

La vera libertà non sta nè con l'uno nè con l'altro, sta nel giusto equilibrio di entrambi.

Mary