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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 03-11-2004, 13.12.48   #41
Kim
Utente bannato
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
ma quella semplicità che permette di guardare direttamente le cose senza avere paura - che permette di guardare noi stessi come realmente siamo senza alcuna distorsione - di riconoscere quando mentiamo di mentire, e non di nasconderlo o di fuggirne.

Si ma quando capisci di esserci arrivato?
Kim is offline  
Vecchio 03-11-2004, 13.45.22   #42
il pensiero
Utente bannato
 
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Messaggi: 1,265
... e le interviste continuano... da: "LIBERTA' DAL CONOSCIUTO"

Se sarete appassionati nel tentativo di scoprirlo, saprete che è là. Solo con una completa negazione, che è la più alta forma di passione, quella cosa che è amore nasce. Come l'umiltà non potete coltivare l'amore. L'umiltà nasce quando c'è la fine totale dell'orgoglio — e quindi non saprete mai cosa vuoi dire essere umili. Un uomo che lo sapesse, sarebbe un uomo vanitoso. Allo stesso modo quando date la mente, il cuore, i nervi, gli occhi, tutto il vostro essere per scoprire il modo di vivere, per vedere cosa realmente è e per andare al di là, e negare completamente, totalmente la vita che vivete adesso — proprio nel negare ciò che è laido, brutale, nasce l'altro. E ancora non lo conoscerete mai. Un uomo che sa di essere in silenzio, che sa di amare, non sa cosa sia l'amore o il silenzio.
il pensiero is offline  
Vecchio 03-11-2004, 14.38.01   #43
Kim
Utente bannato
 
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Messaggi: 1,288
Solo con una completa negazione

negazione di cosa?
Kim is offline  
Vecchio 03-11-2004, 15.22.56   #44
il pensiero
Utente bannato
 
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Messaggi: 1,265
...segue stessa fonte...

Molte delle nostre vite sono disciplinate esteriormente dalle richieste della società, dalla famiglia, dalla sofferenza, dall'esperienza, dall'adattarci a certi modelli ideologici o pratici — e quella forma di disciplina è la cosa più insensibile che ci sia. La disciplina deve essere priva di controllo, di repressione, senza alcuna forma di paura. Come deve nascere questa disciplina? Non è prima disciplina e dopo libertà, è libertà proprio sin dall'inizio, non alla fine. Comprendere questa libertà, che è libertà dal conformismo della disciplina, è in se stesso disciplina. Proprio l'atto di imparare è disciplina (dopotutto il significato basilare della parola disciplina è imparare), proprio l'atto di imparare diventa chiarezza. Comprendere l'intera natura e struttura del controllo, della repressione e dell'indulgenza richiede attenzione. Non dovete imporre la disciplina per poterla studiare, è proprio l'atto dello studiare che genera la propria disciplina in cui non c'è repressione.

Per poter negare l'autorità (parliamo di autorità psicologica, non della legge) — per negare l'autorità di ogni organizzazione religiosa, delle tradizioni e dell'esperienza, bisogna vedere perché generalmente si obbedisce — realmente studiarlo — e per studiarlo deve esserci libertà dalla condanna, dalla giustificazione, opinione e accettazione. Ora non possiamo accettare l'autorità e tuttavia studiarla — è impossibile. Per studiare l'intera struttura psicologica dell'autorità dentro di noi ci deve essere libertà. E quando studiarne neghiamo l'intera struttura, e quando neghiamo proprio quel negare è la luce della mente che diventa libera dall'autorità. Studiare tutte quelle cose che sono state considerate degne di valore, come ad esempio la disciplina esteriore, la guida, l'idealismo, non vuoi dire altro che negarle; allora proprio quell'atto di studiare non è solo disciplina ma anche una negazione e proprio la negazione è un atto positivo. Cosi neghiamo tutte quelle cose che sono state considerate importanti per dare quiete alla mente.
Vediamo quindi che non è il controllo che porta alla quiete. E neanche la mente è quieta quando ha qualcosa che l'assorbe tanto che in esso si perde. È come dare a un bambino un gioco interessante; egli si tranquillizza, ma toglietegli il gioco ed egli torna a fare capricci. Tutti noi abbiamo un gioco che ci assorbe e pensiamo di essere tranquilli, ma se un uomo si dedica a una certa forma di attività, scientifica, letteraria o qualsiasi altra, il gioco si limita ad assorbirlo e in realtà egli non è affatto quieto.

L'unico silenzio che conosciamo è quello che si ha quando si interrompe il rumore, quando il pensiero si ferma — ma quello non è silenzio. Il silenzio è qualcosa di completamente diverso, come la bellezza, l'amore. E questo silenzio non è il prodotto di una mente quieta, non è il prodotto delle cellule del cervello che hanno compreso l'intera struttura e dicono, "Per amor di Dio, sii tranquillo!"; allora le stesse cellule del cervello producono il silenzio e quello non è silenzio. Non è silenzio neanche il risultato dell'attenzione in cui l'osservatore è la cosa osservata; allora non c'è contrasto, ma quello .non è silenzio.
Vi aspettate che io vi descriva cos'è il silenzio, in modo che "voi possiate paragonarlo, interpretarlo, portarvelo via e seppellirlo. Non si può descriverlo. Ciò che si può descrivere è il conosciuto, e la libertà da ciò che è conosciuto si può avere solamente quando ogni giorno si muore a ciò che è conosciuto, ai colpi, alle adulazioni, a tutte le immagini che avete creato, a tutte le vostre esperienze — morire ogni giorno dimodoché le stesse cellule del cervello diventino fresche, giovani, innocenti. Ma quella innocenza, quella freschezza, quella qualità di tenerezza e dolcezza, non produce amore; non è la qualità della bellezza o del silenzio.
Quel silenzio che non sia derivato dall'interruzione del rumore è solo un piccolo inizio. È come passare da una piccola fossa a un enorme, vasto, esteso oceano, ad uno stato incommensurabile, senza tempo. Ma non potete comprendere a parole a meno che non abbiate compreso l'intera struttura della coscienza e il significato del piacere, del dolore e della disperazione, e le stesse cellule del cervello non siano diventate quiete. Allora forse potrete incontrare quel mistero che nessuno vi può rivelare e niente può distruggere. Una mente viva è una mente tranquilla, una mente viva è una mente che non ha centro e quindi né spazio né tempo. Una mente simile è senza limiti, e questa è l'unica verità, l'unica realtà.
il pensiero is offline  
Vecchio 03-11-2004, 15.54.30   #45
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
Citazione:
Messaggio originale inviato da Attilio
.... e provare a contribuire un pò alla discussione invece di chiedere sempre maggiori precisazioni agli altri?

Ognuno dà quel che può.

... oppure lasciare perdere... nessono si senta obbligato.



in effetti ...troppo domande fanno un interrogatorio non una discussione
bomber is offline  
Vecchio 03-11-2004, 16.21.26   #46
Kim
Utente bannato
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
Il problema si pone se l'interesse è sull'argomento di conversazione o solo quello di trovare punti deboli nei discorsi altrui
Kim is offline  
Vecchio 03-11-2004, 16.37.47   #47
dawoR(k)
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
io credo che
nella maggior parte
dei torti subiti
perdonare sia indispensabile
quasi quanto il non farlo
nei casi in cui l'effetto negativo
derivante dall'offesa subita
sia destinato ad ingigantirsi
nel corso del tempo
invece di attenuarsi

la perfezione ?

non mettersi mai nella condizione
di poter subire un'ingiustizia

lo so,lo so
per un "vivente" è impossibile

ma ragionate un pò
su questo mio suggerimento :
"non mettersi mai nella condizione
di poter subire un'ingiustizia"

io ci sono arrivato
e non sono un santo

w.
dawoR(k) is offline  
Vecchio 03-11-2004, 17.38.37   #48
Kim
Utente bannato
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
"non mettersi mai nella condizione
di poter subire un'ingiustizia"


e come si fa..?...suggerimenti graditi ...
Kim is offline  
Vecchio 03-11-2004, 18.07.23   #49
dawoR(k)
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
bisogna essere "nessuno"
ma diventare nessuno
in questo mondo di petti gonfi
bandiere e religioni
è molto più difficile
anche dell'interpretare
10 ruoli diversi al giorno
io ci riesco
perchè dialogo
col nulla pieno dell'universo
ed ho spremuto l'umanità
finchè ho voluto e potuto
innalzando poi
un muro altissimo
di solida libertà
per potermene distaccare
e ho stretto catene e manette
fatte di pura stella
alla mia mente
fino a non pensare più
...non pensare più
eseguendo solamente
lo spartito dell'istinto

p.s.: quando parlo qui
in realtà sono in missione segreta

quindi : sssshhhhhhhttttt!!!

w.

"non mettersi mai nella condizione
di poter subire un'ingiustizia"
: certo
bisogna provare ad esistere
ad un altro livello
dawoR(k) is offline  
Vecchio 03-11-2004, 18.18.22   #50
Kim
Utente bannato
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
ed ho spremuto l'umanità
finchè ho voluto e potuto
innalzando poi
un muro altissimo
di solida libertà
per potermene distaccare


allora perchè mi rispondi.....io sono dall'altra parte del muro...sai quello alto che mi hai detto
io di ruoli contando ne cambio cinque un gran fatica ti dirò...

i muri non mi piacciono, basta essere quel che si deve e poi vedi che non ti arriva niente....che tu non voglia....
Kim is offline  

 



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