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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 04-11-2004, 11.02.25   #61
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
beh in un certo senso metaforico abbattare i muri dell'incomprensione serve per creare un contatto profondo con l'altro, da cui riuscire a essere coscienti dell'errore della persona che hai d'avanti per interpretare il suo essere e capire in che il modo in cui si è arrivati a quel punto di rottura...
bomber is offline  
Vecchio 04-11-2004, 12.30.06   #62
Kim
Utente bannato
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
beh in un certo senso metaforico abbattare i muri dell'incomprensione serve per creare un contatto profondo con l'altro, da cui riuscire a essere coscienti dell'errore della persona che hai d'avanti per interpretare il suo essere e capire in che il modo in cui si è arrivati a quel punto di rottura.
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Avrai anche ragione ma io sono una sostenitrice dell'incomunicabilità umana...e sono le parole la prima causa

Creare "contatti profondi" ? dubito anche di questo...passando irrimediabilmente attraverso la parola

Interpretare l'altrui? partiresti comunque da tè...massimo puoi usare l'intuito perchè li tu non ci sei, o meglio non muovi il cervello
rimani solo in ascolto

Riflessioni....
Kim is offline  
Vecchio 04-11-2004, 12.53.16   #63
dawoR(k)
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2003
Messaggi: 876
tra le varie forme di comunicazione
l'uso della parola
è di certo il più incompleto e fallace
ma altrettanto sicuramente
il più usato (ed abusato)
da tutta questa marea di esseri umani
che al proprio cervello
s'accontentano di far praticare
un pò di quotidiana ginnastica

deve finire ! è chiaro !

w.
dawoR(k) is offline  
Vecchio 04-11-2004, 13.14.37   #64
il pensiero
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
L’Antiguru ha detto:

Per comprendere qualcosa dovete viverci insieme, dovete osservarla, dovete conoscerne il contenuto, la natura, la struttura, il movimento. Avete mai provato a vivere con voi stessi? Se sì, comincerete a vedere che non siete statici, ma una fresca cosa vivente. E per vivere con una cosa viva anche la vostra mente deve essere viva. E non può essere viva se è intrappolata da opinioni, giudizi e valutazioni.
Per poter osservare il movimento della vostra mente e del vostro cuore, del vostro intero essere, dovete avere una mente libera, non una mente che è d'accordo o no, che prende posizione nelle dispute, discutendo sulle semplici parole, ma piuttosto una mente che segua con l'intenzione di comprendere - una cosa ben difficile da fare poiché molti di noi non sanno come guardare o come ascoltare il nostro stesso essere più di quanto non sappiano come guardare la bellezza di un fiume o ascoltare la brezza tra gli alberi.
Quando condanniamo o giustifichiamo non possiamo vedere chiaramente, e neanche lo possiamo quando le nostre menti ciarlano senza fine; allora noi non osserviamo ciò che è; guardiamo solamente le proiezioni di noi stessi che abbiamo creato. Ciascuno di noi ha una immagine di quello che crediamo di essere o di quello che dovremmo essere, e quella immagine, quel ritratto, ci impedisce nel modo più assoluto di vedere come realmente siamo,
È una delle cose più difficili del mondo guardare qualcosa in modo semplice. Siccome le nostre menti sono molto complesse abbiamo perso il pregio della semplicità. Non intendo semplicità nell’abbigliamento o nel cibo, indossando solamente una fascia intorno ai fianchi o battendo il primato del digiuno o queste sciocchezze immature che i santi coltivano, ma quella semplicità che permette di guardare direttamente le cose senza avere paura - che permette di guardare noi stessi come realmente siamo senza alcuna distorsione - di riconoscere quando mentiamo di mentire, e non di nasconderlo o di fuggirne.


Il Pensiero ribadisce che:
Per parlare, con la BASE della conoscenza personale di questa "cosa" , di questa emozione che si chiama “offesa” o "perdono"

dovete viverci insieme, dovete osservarla, dovete conoscerne il contenuto, la natura, la struttura, il movimento... .

E non la potrete conoscere se siete...

intrappolati da opinioni, giudizi e valutazioni.
Quando condanniamo o giustifichiamo non possiamo vedere chiaramente, e neanche lo possiamo quando le nostre menti ciarlano senza fine; allora noi non osserviamo ciò che è; guardiamo solamente le proiezioni di noi stessi che abbiamo creato. Ciascuno di noi ha una immagine di quello che crediamo di essere o di quello che dovremmo essere, e quella immagine, quel ritratto, ci impedisce nel modo più assoluto di vedere come realmente siamo,


la stessa proiezione la applichiamo a coloro con i quali ci relazioniamo, praticamente noi non li vediamo per quello che in realtà sono, ma li vediamo come

una immagine che ci siamo fatti di loro o di quello che vorremmo loro fossero, e quella immagine, quel ritratto, ci impedisce nel modo più assoluto di vedere come realmente sono


Esempi tipici di situazioni che non richiedono perdono:

un amico che tradisce la fiducia di un altro amico e gli crea un danno...”
una persona che ti ruba il parcheggio tanto cercato...
un consulente finanziario che ti convince a fare un investimento che si rivela poi buono per lui che l'ha consigliato e non per chi ha accettato il consiglio...
una persona che soffia il lavoro ad un altro solo perchè è raccomandato...


volendo si può proseguire...

mi rispondo... per scambiare alcuni pensieri e non veder andare avanti all'infinito il bla bla bla...

IL FATTO:
Cosa frulla per la zucca di un offeso nel caso di
una persona che ti ruba il parcheggio tanto cercato...
(frullare = testa serena con farfalle variopinte (pensieri) che volteggiano nell'aree..)

...to! che fortunato che sono “io” oggi! un posto vuoto questo è "mio" “mi” appartiene...
...
...ma guarda che testa di ca**o questo qua! chi si crede di essere? LUI non sa chi sono IO!

Definire l’offeso: l'"io"

Definire il meccanismo dell’offesa (citando gli attori) farfalle....

"Che nessuno venga a dire che il sig. Rossi (io) sia un buono a nulla... “io” perderei la reputazione... dimostrerei di essere “uno” smidollato... la morosa “mi” lascerebbe ... la “mia” moglie “mi” farebbe i corni... i “miei” figli non “mi” degnerebbero più di uno sguardo... come potrei presentar”mi” ancora al “mio” Bar del circolo? che figura del pila ”io” farei?..."

(praticamente è crearsi una immagine futura di quello che succederà e questo genera tutta una serie di emozioni negative... che ti fanno asteriscare tutti le voci dell’esame del sangue ...)

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Definire il perdono
stesso identico meccanismo....

Il grillo ha detto, acutamente..:
Lo trovo un atto di alta presunzione mascherata da bontà ( lo so sono molto esagerata su sta cosa) questa bontà trasforma in vittima chi la mette in atto perchè nonostante il gran male subito io da vittima riconosco te come carnefice e ti assolvo .. humm come mi stona .

Definire il perdonante:
stesso attore :l'io

Definire il meccanismo del perdono. (citando gli attori).
Auto gratificazione dell' io e svalutazione dell'altro io
Trattasi di meccanismo razionale (pensato) e quindi va senza dubbio ad ingrossare il senso dell'io anche se mascherato apparentemente da un atto di "grazia".

Non c’é altro da dire il meccanismo è questo ed è inutile menar il can per l’aia...bla bla bla...

P.S.
Per quelli (ottusi) che ancora non avessero capito come si fa a perdonare do loro un compito per casa... una novità assoluta... cosa mai detta prima... una cosa orientata al massimo del nichilismo!:

Per comprendere qualcosa dovete viverci insieme, dovete osservarla, dovete conoscerne il contenuto, la natura, la struttura, il movimento. Avete mai provato a vivere con voi stessi?

un Vs fratello umile umilissimo... debole... insignificante... assente....
il pensiero is offline  
Vecchio 04-11-2004, 13.17.39   #65
Kim
Utente bannato
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
tra le varie forme di comunicazione
l'uso della parola
è di certo il più incompleto e fallace
ma altrettanto sicuramente
il più usato (ed abusato)
da tutta questa marea di esseri umani
che al proprio cervello
s'accontentano di far praticare
un pò di quotidiana ginnastica

deve finire ! è chiaro !



Comincia tu...noi ti seguiamo....

Kim is offline  
Vecchio 04-11-2004, 13.41.59   #66
il pensiero
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Data registrazione: 15-10-2004
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Kim
...

deve finire ! è chiaro !

Comincia tu...noi ti seguiamo....

kim, elenca alcune negatività nel seguire l'invito di dawor(k)
il pensiero is offline  
Vecchio 04-11-2004, 13.58.57   #67
Kim
Utente bannato
 
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
tra le varie forme di comunicazione
l'uso della parola
è di certo il più incompleto e fallace
ma altrettanto sicuramente
il più usato (ed abusato)
da tutta questa marea di esseri umani
che al proprio cervello
s'accontentano di far praticare
un pò di quotidiana ginnastica

deve finire ! è chiaro !

w.


quale invito...? io non ci leggo inviti tu si...?

deve finire è chiaro, è l'invito......?

a mè non serve perchè non sono parte di tutta quella marea ...se va bene a tè, riflettici....
Kim is offline  
Vecchio 04-11-2004, 14.22.44   #68
il pensiero
Utente bannato
 
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Messaggi: 1,265
maschere...

Citazione:
kim ha detto:
Hai capito male, mancanza di senso dell’umorismo tuo… non mio.
...bene e con questa, delle 5 siamo a 2..., avanti un’altra!
il pensiero is offline  
Vecchio 04-11-2004, 15.21.41   #69
dawoR(k)
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2003
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trovare inutile
l'uso della parola
non significa automaticamente
rinuciarvi
anche se in molti casi
non posso fare a meno
del silenzio

<<<w.>>>

Ultima modifica di dawoR(k) : 04-11-2004 alle ore 15.24.18.
dawoR(k) is offline  
Vecchio 04-11-2004, 17.51.51   #70
Kim
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non posso fare a meno
del silenzio

Bravo bel consiglio comincerò anche io

Ultima modifica di Kim : 04-11-2004 alle ore 17.54.57.
Kim is offline  

 



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