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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 15-12-2004, 18.35.47   #11
isaefrenk
Utente bannato
 
Data registrazione: 08-12-2004
Messaggi: 442
Citazione:
Messaggio originale inviato da Catharsis
Visto che si è tirato in ballo l'argomento schizofrenia, se qualcuno avesse le idee più chiare di me, mi piacerebbe approfondire. I tratti salienti di questa malattia quali sono? Una cosa che non ho mai capito è se le allucinazioni sonore e visive sono necessarie ad una diagnosi di tale malattia oppure si può essere anche degli schizofrenici senza allucinazioni, magari semplicemente con impoverimento emozionale, idee deliranti, e disorganizzazione del pensiero. Perchè allucinazioni non ne ho mai avute idee deliranti stile "io sono Napoleone" nemmeno..sull'impoverimento emozionale e la confusione mentale forse è già più il mio campo...
Vabbè, ma lasciamo perdere...sarà che in questo periodo sto studiando patologia, ma per un motivo o per l'altro mi ritovo sempre a parlare di malattie...e bbasta...poi si innescano i meccanismi stile "oddio c'ho questo, oddio c'ho quel'altro, sto impazzendo, mi sto ammalando..." e amenita varie...certi discorsi sono deleteri...

pensiamo che in questa conzone di Don Bachy



esempio di schizofrenia


SOGNANDO di Don Bachy

Me ne sto lì seduto e assente, con un cappello sulla fronte e cose strane che mi passan per la mente
Avrei una voglia di gridare, ma non capisco a quale scopo, poi d' improvviso piango un poco, rido quasi fosse un gioco
Se sento voci non rispondo, io vivo in uno strano mondo, dove ci son pochi problemi, dove la gente non ha schemi
Non ho futuro nè presente, io vivo adesso eternamente,il mio passato è ormai per me distante, ma ho tutto quello che mi serve, nemmeno il mare nel suo scrigno ha quelle cose che io sogno e non capisco perchè piango
Non so che cosa sia l'amore e non capisco il batticuore, per me la donna rappresenta chi mi accudisce e mi sostenta
Ma ogni tanto sento che gli artigli neri della notte mi fanno fare azioni non esatte, d'un tratto sento quella voce e qui comincia la mia croce, vorrei scordare e ricordare, la mente mia sta per scoppiare e spacco tutto ciò che trovo ed a finirla poi ci provo, tanto per me non c'è speranza di uscire mai da questa stanza
Sopra un lettino cigolante, in questo posto allucinante io sogno spesso di volare nel cielo, non so che male posso fare se sogno solo di volare, io non capisco i miei guardiani perchè mi legano le mani
E a tutti i costi voglion che indossi un camice per me, le braccia indietro forte spingo e a questo punto sempre piango
Mio dio che grande confusione e che magnifica visione , un'ombra chiara mi attraversa la mente, le mani forte adesso mordo e per un'attimo ricordo che un tempo forse non lontano qualcuno mi diceva t'amo
In un addio svanì la voce, scese nell'animo una pace ed è così che da quel dì io son seduto e fermo qui

poi ne parliamo

ciao
isaefrenk is offline  
Vecchio 15-12-2004, 19.46.08   #12
Rolando
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
Citazione:
Messaggio originale inviato da Catharsis
Ti dirò, la schizofrenia è una malattia che mi terrorizza. Tra le mie ansie rientra pure quella di diventare psicotico. Sarà per questo che l'argomento spiritualità lo prendo sempre con molta cautela, ed ogni volta che mi ci faccio trascinare dentro mi si gela il sangue. Fortunatamente che io sappia non ho casi di psicosi in famiglia, almeno conclamate, e la cosa mi rassicura, siamo solo una razza di ultra-nevrotici. Anche quando in passato parlavo di argomenti quali kundalini o tarocchi cercavo sempre di dare spiegazioni pseudo-razionali...archetipi e cose varie...anche se ripeto che certe teorie passate per psicoanalitiche mi sembrano alla fin fine dei "credo" come altri...anzi, a volte mi aggraapo alla mia nevrosi..finchè sarò cosciente di essere un pochino disturbato allora vado tranquillo...è quando non me ne renderò più conto che ci sarà da preoccuparsi...hehe...
Ciao Catharsis,
Le malattie mentali nella gran parte dei casi non sono infatti malattie veri, anche se creano grande sofferenza, e non dipendono per niente o almeno molto poco da processi cerebrali.

"Per esempio, guardando ciò che viene diagnosato "schizofrenia" come una crisi nella famiglia, e dando a questa famiglia l'aiuto psicoterapeutico o psicologico molto intensivo, cioè aiutandoli ogni giorno durante le prime settimane di comunicare in un modo sano, così che la persona "schizofrena", (e gli altri individui della famiglia), ha la possibilità di esprimere i suoi sentimenti ed i suoi pensieri, e con ciò sentirsi accettato e rispettato, la "schizofrenia" non si sviluppa più, e la persona si sviluppa in modo normale.
Questo è i risultato che si può studiare in testi di ricerca sul lavoro del psicologo Seikola, che lavora in Finlandia.

Anche se esistono anche altri ragioni perche un'individuo diventa psicotico, usando la droga ecc, penso che la cosa importante sia sempre quella di aiutare l'individuo di capire e comunicare i propri sentimenti e pensieri.

Secondo Kierkegaard l'"angoscia è il vertigine della libertà".

Ciao

Ultima modifica di Rolando : 15-12-2004 alle ore 19.48.49.
Rolando is offline  
Vecchio 15-12-2004, 20.09.12   #13
isaefrenk
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Data registrazione: 08-12-2004
Messaggi: 442
ringraziamo Rolando per l'intervento chiaro.
Catharsis
, ci sono situazioni che sono fra il confine della realtà fisica e quella non riconosciuta scientificamente che possono portare veramente alla schizzofrenia, e il nostro caso e cioè di isaefrenk , se non avessimo trovato certe risposte per certe esperienze così insolite e quindi fuori dai canoni, saremmo inpazziti veramente.
voci , visioni mani che ti tirano le braccia i piedi i polsi, ecc ecc in tutto questo la vita ci ha aiutato molto , un po per la volontà che da noi scaturiva nel voler apprendere il significato più logico che si poteva apprendere e quindi dicevamo che la vita ci poneva innanzi tutte le risposte e noi le vedevamo.

questo per dirti che la Volontà fa smuovere la montagne
ciao un abbraccio
isaefrenk is offline  
Vecchio 16-12-2004, 00.33.49   #14
leibnicht
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L'avatar di leibnicht
 
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Messaggi: 486
Caro Rolando

la tua citazione non mi era conosciuta e, dato che si tratterebbe di una situazione assolutamente sconcertante ed in contrasto con tutti i dati di fatto e le impostazioni teoriche della ricerca contemporanea in neuroscienze, ho svolto qualche ricerca.
Dunque, vedi, si tratta di un articolo del lontano 1980, che riportava il caso, segnalato dal neurologo Lorber, alcuni anni prima, relativo ad uno studente ancora vivente.
Questo soggetto, di 26 anni, aveva ottenuto un riconoscimento in matematica e possedeva un I.Q. di 126 punti, specificamente relativi al quoziente intellettivo numerico.
Negli altri campi IQ, il suo quoziente era normale o, di poco, al di sotto della media (ai limiti dell'insufficienza mentale).
Ciò non gli aveva impedito di frequentare, seppure senza il successo di un master degree, alcuni corsi universitari.
Da bambino aveva sofferto di una forma grave di idrocefalia, una malattia che comporta un cospicuo aumento della pressione del liquido cefalo-rachidiano, un lubrificante che, normalmente, irrora il cervello, ma che in alcuni casi può essere prodotto in quantità eccessive, oppure impossibilitato a defluire, producendo una compressione sulle strutture cerebrali (segnatamente la corteccia), danneggiandole ed, eventualmente, provocandone l'atrofia (ossia un deterioramento anatomicamente evidente).
Con i mezzi di allora (siamo intorno al 1975-1977) si era tentato di valutare il danno effettivamente realizzatosi alla neocortex, e lo si era stimato, induttivamente (ripeto "induttivamente", ossia a partire da elementi e dati raccolti a posteriori e non per valutazione diretta), capace di indurre una riduzione a circa 1 mm dello spessore medio della corteccia cerebrale, contro i 4,5 mm medi del confronto sano.
Il punto è che, a quei tempi, tali rilievi erano ottenuti mediante due metodiche attualmente del tutto in disuso e pressochè dimenticate, perchè soppiantate dagli attuali mezzi diagnostici: ossia l'angiografia cerebrale e la manometria spinale.
A quei tempi si iniziava appena a sperimentare una possibile tecnica diagnostica meno invasiva, che si avvaleva di uno strumento nuovo e inusitato in medicina: il computer.
Di lì a pochi anni ne sarebbero seguite le prime TAC, le quali, fino alla metà degli anni '80, non raggiungevano che capacità di risoluzione di circa 10 mm.
Successivamente, l'impiego dei mezzi di contrasto ed il potenziamento degli strumenti elettronici in dotazione, avrebbe consentito allo strumento TAC di giungere a risoluzione dell'ordine dei 4-5 mm: ossia esattamente lo spessore della corteccia cerebrale sana (altro che scarti di un millimetro!).
Solo quando, al principio degli anni '90, le metodologie diagnostiche si perfezionarono ulteriormente, fu possibile accedere a risoluzioni maggiori: con la RMN era già permesso di effettuare scansioni così sottili, ma molto difficile eseguirle a ridosso di una sacca molle cospicua, a causa dell'interferenza acustica del mezzo liquido.
Per giungere alla possibilità di indagini così sofisticate da misurare effettivamente lo spessore della corteccia cerebrale ed il suo grado di trofismo, dobbiamo giungere alla fine degli anni '90, con la PET e la SPECT, le uniche metodiche che, ora, potrebbero convalidare ipotesi simili a quelle espresse da Lorber.

Vedi, in un ambito così complesso e tanto evolutivo come è quello delle neuroscienze, un dato vecchio di vent'anni deve essere, necessariamente, circonstanziato: vent'anni o venticinque, in questi settori, valgono quanto cento in chimica ed in fisica, e come cinquecento in cosmologia e geologia.
Ti rassicuro: il cervello, ahimè, è davvero necessario.
leibnicht is offline  
Vecchio 16-12-2004, 02.13.39   #15
bomber
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Ripensandoci è meglio che mi autocensuro ....
bomber is offline  
Vecchio 16-12-2004, 20.53.10   #16
Rolando
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Citazione:
Vedi, in un ambito così complesso e tanto evolutivo come è quello delle neuroscienze, un dato vecchio di vent'anni deve essere, necessariamente, circonstanziato: vent'anni o venticinque, in questi settori, valgono quanto cento in chimica ed in fisica, e come cinquecento in cosmologia e geologia.
Ti rassicuro: il cervello, ahimè, è davvero necessario.
Ciao leibnicht,
Anche se l'osservazione attuale ha più di vent anni non cambia il fatto che il neucortex dello studente in questione manca quasi completamete tante delle parti che secondo la neurologia sono l'origine di tante facoltà mentali cruciali.

E, come viene spiegato anche nello stesso articolo, questo caso di idrocefalia non è l'unico.
Ci sono anche per esempio tante persone che sono stati feriti in guerra, e che hanno perso parti del cervello molto grandi, ma ciò nonnostante hanno potuto continuare a vivere la vita senza disturbi intellettuali, mentre in altri casi le stesse ferite hanno causato grandi disturbi mentali.

Ci sono anche tanti altri fenomeni, l'esperienza fuori il corpo ecc, che indicano che la coscienza o la mente dell'uomo non dipendono dal cervello, ma esistono e funzionano indipendentemente del corpo fisico e del cervello.
E se la reincarnazione è una realtà è naturale che la coscienza non dipende dal corpo fisico, ma invece l'usa per vivere, fare esperienze e svilupparsi qui sul piano fisico.
Ciao
Rolando is offline  
Vecchio 18-12-2004, 23.28.55   #17
isaefrenk
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Scoperto il meccanismo inceppato che da' origine alla schizofrenia. ''Funzionano male le cellule cerebrali che scambiano informazioni con l'ambiente esterno e che aiutano a formare le impressioni'' spiegano sui Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas) i ricercatori dell'Harvard Medical School di Boston. E questo spiegherebbe perche' tra i sintomi piu' frequenti di questo disordine mentale ci siano le allucinazioni e i pensieri confusi. Per indagare sulle possibili cause della malattia, gli scienziati hanno analizzato le onde cerebrali di 20 malati e di altrettante persone sane attraverso l'elettroencefalogramma (EEG). Quindi hanno sottoposto tutto il campione a determinate immagini in cui dovevano essere viste o meno alcune figure nascoste. ''Tutti hanno risposto in pochi secondi. Ma le persone affette da schizofrenia hanno impiegato qualche millisecondo in piu' e fatto molti piu' errori'', hanno aggiunto i ricercatori Usa. In piu', analizzando i tracciati cerebrali dell'EEG, e' stato scoperto che mentre nelle persone sane si attivavano alcune aree cerebrali deputate alle informazioni visive, nei malati non accadeva lo stesso. ''Anzi - sottolinea il coordinatore della ricerca, Robert McCarley - negli schizofrenici le bande di onde cerebrali corrispondenti all'attivita' di visione delle immagini erano del tutto asssenti''.

isaefrenk is offline  
Vecchio 19-12-2004, 02.27.33   #18
bomber
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ma cosa intendi per psichiatraa nuova o vecchia ???
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Vecchio 19-12-2004, 07.55.01   #19
isaefrenk
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ma cosa intendi per psichiatraa nuova o vecchia ???


la psichiatria vecchia e vecchi rispetto alla nuova è logico.
come la psicologia iniziata da da Froid e quella attuale, vi è lo sviluppo dei tempi seppur arilento

isaefrenk is offline  
Vecchio 19-12-2004, 11.58.13   #20
bomber
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Messaggio originale inviato da isaefrenk
la psichiatria vecchia e vecchi rispetto alla nuova è logico.
come la psicologia iniziata da da Froid e quella attuale, vi è lo sviluppo dei tempi seppur arilento



ti correggo si chiama freud e non froid O meglio ci scrive cosi ...
va beh ...Accenni stroici Freud è l'inventore della Psiconalasi e non della psicolgia ... chi diciamo ha lanciato l'idea di psicologia potrebbe essere Wundt o altri studiosi delle epoca ....
Freud è arrivato leggermente dopo infatti era l'alievo di Jenet e Catoht sempre che abbia scritto bene i nomi ...


Cmq la psichiatri in primis in questi anni ha fatto dei salti da gigante, le nuove tecnologie e i nuovi studi di neuroscienza e fisiologia hanno datto in la a qualche certezza in piu rispett a quello che succedeva 30 anni fa dove in italia si usava regolarmente l'elettro shock
bomber is offline  

 



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