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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 06-01-2005, 19.10.15   #11
Ygramul
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... non so...

Le mie opinioni sono molto di parte, in quanto sono alla 2° esperienza matrimoniale conclusa.

Il mio 1° matrimonio è il matrimonio di due ragazzi, con tutta l'incoscienza, l'immaturità e anche la curiosità tipica dei 22enni. E' finito perchè il nostro percorso di maturazione ha preso molto rapidamente strade davvero troppo lontane. Abbiamo provato a farlo funzionare oltre ogni possibile tentativo, ma non funziona ciò che si è definitivamente trasformato.

Il mio 2° matrimonio è arrivato alla fine di una lunga convivenza. In effetti l'istituzione matrimoniale all'epoca aveva a che fare con considerazioni in cui l'amore era meno importante: il mio compagno aveva perso il lavoro e ho voluto garantirgli un sostentamento che fosse "legale" e inoppugnabile da terzi. Sono formalmente sposata, ma non stiamo più insieme. Ho un altro uomo e mio marito lo sa, ascolta le mie "pene d'amore" come il più caro degli amici, condivide con me cose che difficilmente un marito è disposto a condividere. Ho nei suoi confronti un affetto immenso e una grande stima. Ma non lo amo. Aspetto, aspettiamo, che le circostanze rendano fattibile una separazione, e sarei arrivata così al 2° divorzio.

Mi risposerei? Non so, forse in "articolum mortorum", così sono sicura almeno che quello è "per la vita"...

Quesa è la base delle mie convinzioni attuali.

Mi son fatta l'idea che il matrimonio oggi come oggi sia un'area confusiva in cui si convogliano cose troppo diverse che possono molto facilmente entrare in irreparabile conflitto.

Mi spiego: il matrimonio è ancora, anche se molto meno, il nucleo primordiale della società e in quanto tale ha un ruolo giuridico e, appunto, sociale, economico. Oserei quasi dire politico, nell'accezione etimologica della parola.
Da un paio di secoli a questa parte però il matrimonio è visto in modo "romantico" come il coronamento del sogno d'amore, il progetto di vita in comune di una coppia di innamorati. Queste due facce del matrimonio sono destinate a generare un conflitto in quanto vengono mischiati troppo strettamente aspetti emotivo-affettivi con aspetti legali e razionali, rischiando di ragionare col cuore e di sentire col cervello...

Inoltre: il matrimonio è un patto, ma è formulato in modo piuttosto inaccettabile: non si può giurare per esempio fedeltà, se la fedeltà è una caratteristica che è spesso scossa da fattori legati alle pulsioni istintuali, non sempre controllabili.
Non si può giurare amore eterno (come capita per esempio nel matrimonio religioso) quando è l'amore che possiede noi e non viceversa.

Ciononostante, entrambe le esperienze matrimoniali per me sono state positive, ma solo a patto di relativizzare i confini del matrimonio stesso. Non considero infatti i miei matrimoni falliti, ma conclusi. E i relativi sentimenti per i due mariti non sono spariti, si sono trasformati...
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Vecchio 06-01-2005, 19.16.16   #12
gyta
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Messaggio originale inviato da Devi
..L’amore alberga in noi, ma quanta paura….perché non può vivere se non abbandoniamo tutte le nostre certezze (peraltro ingannevoli) e il nostro Ego imperante….
Ciò che può accadere fra due persone (e dico due perché, nonostante ciò che può unire molti, due corpi sono già sufficienti per una grande armonia..sempre che ciò non rappresenti un rifugio, ma una scelta consapevole...) non si può spiegare, ma talvolta se ne può scorgere il potere enorme, l’energia pura….può durare? Forse, ma solo attraverso la trasformazione costante, come di tutte le cose..
Forse non sappiamo riconoscerlo nei suoi infiniti cambiamenti. Se poi non è amore, dove è il problema?




Assolutamente d'accordo con tutto il tuo discorso..!
Con un minuscolo appunto.. che peraltro credo ti sia sfuggito visto che lontano da ciò che è l'essenza del tuo scritto..


Non l’amore ma Noi..!

E' la nostra paura che oscura il nostro essere-libertà profonda!
Noi diventiamo i suoi infiniti volti del possesso, gelosia, desiderio ossessivo, proprietà, bisogno di sicurezza, paura del futuro, della precarietà, della solitudine….tanti aspetti di un solo demone:
la paura> il Timore di perdere sé stessi..!!!

Gyta
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Vecchio 07-01-2005, 11.04.44   #13
atisha
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Ygramul

Citazione:
Il mio 2° matrimonio è arrivato alla fine di una lunga convivenza. In effetti l'istituzione matrimoniale all'epoca aveva a che fare con considerazioni in cui l'amore era meno importante: il mio compagno aveva perso il lavoro e ho voluto garantirgli un sostentamento che fosse "legale" e inoppugnabile da terzi. Sono formalmente sposata, ma non stiamo più insieme. Ho un altro uomo e mio marito lo sa, ascolta le mie "pene d'amore" come il più caro degli amici, condivide con me cose che difficilmente un marito è disposto a condividere. Ho nei suoi confronti un affetto immenso e una grande stima. Ma non lo amo. Aspetto, aspettiamo, che le circostanze rendano fattibile una separazione, e sarei arrivata così al 2° divorzio.
...

ciao passavo di qui e casualmente mi sono imbattuta in questa discussione... leggendo mi ha colpito questa tua confessione qui sopra... scrivi che questo tuo marito condivide con te cose che nessun marito condividerebbe....
Ora mi chiedo, esistono due possibilità, o tuo marito è un debole che sottostà alla tua generosa compassione economica o sinceramente tra voi è sorta quella indifferenza tale da rendere i tuoi racconti leggeri e sopportabili...
Ognuno di noi vanta sempre (in questi casi) il compagno o marito speciale, che sa ascoltare come nessun altro. Se parlo è perchè ho tanta esperienza degli stessi, sia da una prospettiva che dall'altra e più matrimoni (due) finiti...falliti, ed ora mi permetto di crearne una visione ben più ampia...e meno leggera.
La mia storia è uguale la tua..e quella di molte altre ed altri.
La separazione è un fallimento di un progetto... un lutto difficile da sopportare nei migliori dei casi.. anche quando ci sosteniamo con il "chiodo scaccia chiodo", figurarsi stando a guardare...e convivendo al fianco di chi abbiamo amato. Fai un esempio..prova ad invertire la scena e viverti i suoi racconti gloriosi e le sue pene d'amore..saresti in grado tu, magari non avendo un compagno nuovo al tuo fianco di reggere la farsa? Se sì..è nata l'indifferenza e l'indifferenza non è neanche amicizia, perchè anche nell'amicizia esiste la gelosia..il possesso dell'altro..è sempre una storia d'amore più sottile...e va compresa e protetta.
Così, era solo una riflessione, perchè a volte si finisce con il leggere sul giornale che..."ma era tanto una bella coppia...chi lo avrebbe immaginato"..
Il mio consiglio è che non dobbiamo scherzare o sottovalutare la Mente dell'altro e non sottovalutare neranche la nostra..mai, perchè si cela sempre un demone in noi anche se a volte si veste a festa e sorride..
Auguri di buona Vita

Ultima modifica di atisha : 07-01-2005 alle ore 11.15.30.
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Vecchio 07-01-2005, 11.24.13   #14
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Re: ... non so...

Citazione:
Messaggio originale inviato da Ygramul

Ciononostante, entrambe le esperienze matrimoniali per me sono state positive, ma solo a patto di relativizzare i confini del matrimonio stesso. Non considero infatti i miei matrimoni falliti, ma conclusi. E i relativi sentimenti per i due mariti non sono spariti, si sono trasformati...

ciao Ygramul. Felice di incontrarti ancora!

Si sono trasformati!!!! Sono d'accordo sulla tua analisi sociale del matrimonio. Ma soprattutto mi colpisce questa testimonianza di un'esperienza che è anche mia. Se c'è davvero una relazione l'amore non more, non degenera. Si trasforma.
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Vecchio 07-01-2005, 11.44.22   #15
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Re: Re: ... non so...

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Messaggio originale inviato da Fragola
ciao Ygramul. Felice di incontrarti ancora!

Si sono trasformati!!!! Sono d'accordo sulla tua analisi sociale del matrimonio. Ma soprattutto mi colpisce questa testimonianza di un'esperienza che è anche mia. Se c'è davvero una relazione l'amore non more, non degenera. Si trasforma.


non muore l'illusione..si trasforma l'illusione...
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Vecchio 07-01-2005, 12.42.13   #16
rodi
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Re: Re: ... non so...

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Messaggio originale inviato da Fragola

... Se c'è davvero una relazione l'amore non more, non degenera. Si trasforma.

mi ha colpito questa tua frase, perchè la sento intimamente vera.
O, almeno, vera per quel che riguarda me e la mia vita.
Se si ama veramente un altro essere umano e con lui si stabilisce un rapporto di comunicazione profonda, questa comunicazione non cessa, ma si trasforma, al trasformarsi dei due esseri umani.
E non credo che questo sia vero solo nei riguardi di un marito o di un amante, ma anche nei rapporti con gli amici, con tutti coloro che il nostro vivere ci mette di fronte.
O forse sarebbe meglio dire: con tutti quelli con i quali scegliamo di vivere un rapporto intimo sincero.
Nell'infinita varietà di esseri umani che la vita ci mette di fronte siamo noi a scegliere con i quali stabilire un rapporto, nulla ci viene veramente imposto.
Credo che se questa scelta noi la compiamo con consapevolezza si instaurano queste 'relazioni trasformabili', se noi stessi la compiamo con un qualche 'vizio di forma' si arriva a quella che è l'incomprensione vera, ma solo perchè noi per primi non abbiamo saputo cogliere la mancanza di vera affinità con chi avevamo di fronte.

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Vecchio 07-01-2005, 13.04.14   #17
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Nell'infinita varietà di esseri umani che la vita ci mette di fronte siamo noi a scegliere con i quali stabilire un rapporto, nulla ci viene veramente imposto.


credi ancora sia così? che siamo noi a scegliere?
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Vecchio 07-01-2005, 13.22.00   #18
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credi ancora sia così?


Scusa, questa è una cosa che non sopporto e non la sopporto anche se non è diretta a me, perchè implica presunzione e giudizio.
"credi ancora che sia così?" presuppone il credere che la persona a cui ti rivolgi sia più indietro di te su un cammino. Ma il cammino, non è un'autostrada uguale per tutti. E' fatto di mille sentieri che a volte si intersecano e a volte no. Ciò che tu hai (o credi di aver) compreso, potrebbe essere una briciola rispetto a quello che hanno compreso altri, anche quelli che ti sembrano più banali e inconsapevoli. Magari una briciola diversa ma pur sempre una briciola.

Non ho voglia di litigare e non ho voglia di discutere a lungo su questo perchè secondo me non c'è altro da dire, ma mi sono allontanata definitivamente dal forum di spiritualità porprio per non dover più incappare in queste forme di presunzione che sono purtroppo tipiche di che crede di essere su quel tipo di percorso. E ribadisco "crede" di essere.
Magari non è il tuo caso, non ti conosco, e se non è così scusa il mio sfogo. Se invece davvero ti senti un po' superiore, ti invito seriamente a riflettere.
ciao
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Vecchio 07-01-2005, 13.24.49   #19
ancient
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non ho esperienze matrimoniali, ma ho avuto comunque esperienze di rapporti molto intensi; ero convinto anch'io di potere 'trasformare' quel sentimento, ma poi mi sono dovuto arrendere alla realtà. Non era possibile.

Forse bisognerebbe distinguere tra chi lascia e chi è lasciato (se i due non prendono atto allo steso tempo della fine di un rapporto). Per chi lascia il sentimento è ovviamente già mutato, per chi è lasciato no.
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Vecchio 07-01-2005, 13.34.24   #20
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Scusa, questa è una cosa che non sopporto e non la sopporto anche se non è diretta a me, perchè implica presunzione e giudizio.
"credi ancora che sia così?" presuppone il credere che la persona a cui ti rivolgi sia più indietro di te su un cammino. Ma il cammino, non è un'autostrada uguale per tutti. E' fatto di mille sentieri che a volte si intersecano e a volte no. Ciò che tu hai (o credi di aver) compreso, potrebbe essere una briciola rispetto a quello che hanno compreso altri, anche quelli che ti sembrano più banali e inconsapevoli. Magari una briciola diversa ma pur sempre una briciola.

Non ho voglia di litigare e non ho voglia di discutere a lungo su questo perchè secondo me non c'è altro da dire, ma mi sono allontanata definitivamente dal forum di spiritualità porprio per non dover più incappare in queste forme di presunzione che sono purtroppo tipiche di che crede di essere su quel tipo di percorso. E ribadisco "crede" di essere.
Magari non è il tuo caso, non ti conosco, e se non è così scusa il mio sfogo. Se invece davvero ti senti un po' superiore, ti invito seriamente a riflettere.
ciao


ok..hai ragione...rifletterò

adios
atisha is offline  

 



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