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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 31-12-2004, 12.30.02   #1
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Q.i.

Salve.
Vorrei avere un'informazione riguardante i test che misurano l'intelligenza.
Volevo sapere come mai si dice che il quoziente intellettivo si blocca ad un'età di 16 anni, quando l'età evolutiva del cervello è ancora in corso ( finisce a 21 anni ) e soprattutto la parte prefrontale che controlla le funzioni superiori deve ancora svilupparsi. Per di più in questo periodo le connessioni sinaptiche che crescono in modo molto veloce diminuiscono l'efficienza della parte prefrontale, quindi la domanda è : perchè a 16 anni ?.


Ringrazio in anticipo per un'eventuale risposta.
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Vecchio 31-12-2004, 21.29.44   #2
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Nessuno che mi possa aiutare ?
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Vecchio 01-01-2005, 02.07.23   #3
leibnicht
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Occorre distinguere

tra il QI dell'adulto e quello del bambino o del giovanissimo adulto ancora in età evolutiva.
La scala di Wechsler applicata al bambino ed all'adolescente si "ferma" ai 16 anni, per il semplice motivo che essa è impostata al fine di formulare un quoziente intellettivo ponendo in rapporto l'età mentale con quella anagrafica.
Oltre questa età le misure si rapportano, più semplicemente, alla media statistica della popolazione.
I valori normali, per gli adulti, si situano tra i 90 e i 110 punti.
Al di sotto di questi valore, è lecito parlare di insufficienza mentale (dalla pseudo - 80/90 - alla lieve, media e grave).
I test normalmente in uso presentano problemi di natura logica, in un senso molto esteso, applicata a settori differenziati del funzionamento psichico: verbale, numerica, spaziale, orientativa, formale, simbolica e schematica.
Il risultato dei test considera il numero di items risolti ed il tempo impiegato per farlo.
I valori ottenuti sono rapportati, di norma, ad una scala logaritmica su base 10: un quoziente 90/110, implica l'appartenenza al complesso della popolazione.
Il valore 120, intende la localizzazione al decimo percentile: cioè, su 100 persone solo dieci hanno questi valori o di più.
130 significa un solo punto percentile: su 100 individui solo uno ottiene questo, o un risultato superiore.
140 si rapporta al millesimo, 150 al decimillesimo, e così via.
Lo sviluppo e la crescita intellettiva continua molto più a lungo tra coloro che appartengono alle fasce "alte" della popolazione: è provato che chi possiede, a vent'anni, un QI superiore a 130, migliora le sue prestazioni fino a oltre quarant'anni. In casi limite, relativi a soggetti con livelli eccezionali, il miglioramento prestazionale raggiunge i massimi oltre i 50 anni, e tende a decrescere molto più lentamente, dopo quell'età.
Coloro che si dispongono ai livelli "bassi", al contrario (meno di 120) raggiungono le migliori performances in giovane età, intorno ai 20-25 anni, e decadono, poi, più rapidamente.
Sull'attendibilità del QI vi sono parecchie controversie.
E' difficile, infatti, prevedere il successo sociale di individui molto giovani in funzione del loro livello intellettivo.
Se, però, si analizzano soggetti più attempati, che hanno raggiunto un certo prestigio professionale, un alto reddito ed un buon successo sociale, i dati sono statisticamente significativi: la media del QI tra managers, professionisti affermati, imprenditori efficienti, politici ed opinionisti di successo, supera nettamente la media.
Nelle società meritocratiche, come quelle anglosassoni, il QI medio dei laureati presso le università più serie e accreditate, e quindi più appetite, è di circa 130.
Questo dato vale, all'incirca, l'1% della popolazione.
La media di questi laureati, ottiene, nel tempo, livelli di reddito molto superiori alla media dei laureati presso atenei di minor prestigio.
Per converso, sono rari i casi di soggetti che, con un QI medio, o poco superiore alla norma, ottengono, nel corso intero della propria vita, un buon livello di successo sociale.
Ciao.
leibnicht is offline  
Vecchio 01-01-2005, 02.40.43   #4
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Ho un amico di 17 anni che ha provato a svolgere alcuni di questi test. Ha ottenuto un punteggio dai 140 ai 144 punti a seconda del test. Questo vuol dire che è destinato ad aumentare ancora ? Diventerà un genio !

Grazie della risposta molto dettagliata ( non mi presenti il conto vero ? )
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Vecchio 01-01-2005, 15.59.01   #5
leibnicht
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Salvo imprevisti,

sì.
Il "genio" è cosa diversa dall'intelligenza: la genialità non ha alcuna classificazione scientifica.
Il QI prende in esame solo la capacità di risolvere problemi, il genio sa intravvedere aspetti problematici della realtà, anche laddove tutto appare piatto.
Il genio è la capacità di proporre soluzioni inusitate e nuove, non necessariamente le più immediate e semplici, capaci, però, di aprire nuovi squarci nel mondo dei fenomeni.
L'intelligenza è conformista, il genio è sempre scandaloso: solo in casi straordinariamente rari le due capacità sono fornite con grande ricchezza alla stessa persona.
Quando ciò accade, tuttavia, rimangono impronte indelebili nella storia umana.
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Vecchio 01-01-2005, 16.03.30   #6
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Quindi forse geni matematici sarebbero anche grandi pittori o cmq grandi in tutti gli ambiti che prevedono creatività ?
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Vecchio 01-01-2005, 16.57.11   #7
r.rubin
può anche essere...
 
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ciao utente, in questo forum non ho mai visto nessuno presentare parcelle, non preoccuparti.. perchè non ne abbiamo bisogno, tutti noi utenti abbiamo redditi molto superiori alla media!
..dai che sto scherzando, lo so lo so che non ti preoccupava davvero il pagamento di una parcella.. ci siamo capiti

comunque, ultimamente ho riflettuto sul qi.
l'occasione mi è stata offerta da un mio conoscente che aveva un qi di 135 a 13 anni, poi è cresciuto e così continuamente sbatte la testa contro la traversina delle porte. un giorno l'ho visto che camminava a testa alta per la strada, era tutto un bernoccolo. stupito gli chiedo: ma perchè non t'abbassi? lui con sguardo fiero impettito mi risponde: "il mondo dovrebbe essere fatto a misura di quelli come me". è successo vicino a natale, io avevo in tasca un soldo di cioccolato, di quelli chiusi in una cartina dorata. lo vedevo depresso, così glielo porsi. lui sdegnato rifiutò. in quel momento s'avvicina un bambino che aveva seguito tutta la scena, mi porge la mano aperta e lo do a lui, che felicemente corre via sul viale, ma prima si gira verso il mio conoscente e canticchia come fanno i bambini: "scemo! scemo!", scoppia a ridere e poi corre sul viale.

è una persona sola perchè non riesce a entrare nei locali, solo d'estate frequenta quelli con giardino.
ma una sua spiona vicina di casa m'ha riferito che quella sera l'aveva visto agirarsi furtivo attorno alla sua bellissima villa: spegne tutte le luci del viale che conducono all'ingresso, ma la vicina ha il telescopio ad infrarossi (collegato ad uno studio di registrazione migliore di quelli di hollywood), e lo vede girare la chiave nella toppa, quindi abbassarsi a terra e strisciare dentro l'uscio fino a sparire.

abbiamo proiettato il filmato della scena proprio ieri, a CapoDanno, al teatro del paese (tanto non ci sarebbe mai entrato).

poi oggi mi telefona la guardia medica del paese, e mi racconta: "beh senti questa! ieri notte EuGenio arriva di corsa allo studio medico, tutto un bernoccolo, era disperato, strillava e si strappava i capelli urlando: "perchè perchè il mondo non è fatto a misura d'eugenio, perchè perchè! il mio qi continua a crescere, cresce cresce come posso fare dottore, come??!". allora io non riesco a resistere, lo osservo a lungo con occhio clinico e alla fine rispondo: "E'uGenio, lo sa qual'è la soluzione?", lui mi fissa e allora continuo: "facile! compri un grande preservativo!".



questa storiella (che prende solo spunto dal 3d ma non ha nessun bersaglio particolare) per dire che l'intelligenza è una facolta troppo integrata al modo di essere di una persona, per poterne dare una misurazione davvero universale, e inoltre non garantisce il benessere. sono d'accordo, specifico, con un valore dei test d'intelligenza, concordo con tutto quello detto da leibnicht.

ma io eviterei di attribuirle un valore eccessivo: la psiche è complessa, l'intelligenza (poi ne esistono tante) è solo uno dei tantissimi parametri che "definiscono" la persona. sicuramente eviterei di dire che la persona intelligente è migliore di quella meno intelligente.

conosco una persona che "non è a 100" che apprezzo moltissimo per la sua schiettezza, simpatia, originalità anche.
penso a un john nash schizofrenico.

per concludere un'ultima considrazione sull'intelligenza e la psiche in generale. l'intelligenza è capacità di problem solving, e quindi richiede la percezione degli elementi che definiscono il problema, e quindi la capacità di riorganizzarli per giungere ad una soluzione: non è detto che la persona intelligente, che dovrebbe essere in grado di percepire chiaramente i dati di un problema, effettivamente li percepisca: esistono delle difese psicologiche ad esempio che scotomizzano parti di realtà, rendendone impossibile la percezione.
r.rubin is offline  
Vecchio 03-01-2005, 00.39.24   #8
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Quindi forse geni matematici sarebbero anche grandi pittori o cmq grandi in tutti gli ambiti che prevedono creatività ?

Ma l'ho sparata grossa ?

Cmq r.rubin grazie anche a te per avermi risposto.

x leibnicht : gli aumenti del q.i. di cui parlavi, nel corso della vita di quanto possono essere ?
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Vecchio 03-01-2005, 14.21.20   #9
nonimportachi
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Re: Occorre distinguere

Citazione:
Messaggio originale inviato da leibnicht
...Il valore 120, intende la localizzazione al decimo percentile: cioè, su 100 persone solo dieci hanno questi valori o di più.
130 significa un solo punto percentile: su 100 individui solo uno ottiene questo, o un risultato superiore.
140 si rapporta al millesimo, 150 al decimillesimo, e così via....

Ho un amico con un QI di 180 (misurato dal Mensa)

cose'é? un'autentica rarità? un genio certificato?
nonimportachi is offline  
Vecchio 03-01-2005, 14.35.28   #10
r.rubin
può anche essere...
 
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Re: Re: Occorre distinguere

Citazione:
Messaggio originale inviato da nonimportachi
Ho un amico con un QI di 180 (misurato dal Mensa)

cose'é? un'autentica rarità? un genio certificato?

senz'altro un caso rarissimo... ma ricordiamo che esistono scale di valutazioni differenti: così come i gradi si possono misurare in celsius e fahrenait, anche il QI, che il mensa misura in cattel: ad un qi cattel di 180 corrisponde un qi Welsh. di 160 circa, sempre se non sbaglio. comunque un punteggio da einsteiniana memoria.

che tipo è il tuo amico?
non ho mai conosciuto persone intelligentissime.
r.rubin is offline  

 



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