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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 16-01-2005, 17.50.44   #1
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
dono e gratitudine

cosa ne pensate di questa spiegazione del dono e della gratitudine?


quando una persona fa un dono (non un dono di circostanza) ad un'altra persona, questa, se apprezza la persona da cui proviene il dono, proverà piacere e gratitudine.

proverà gratitudine più se apprezza la persona da cui proviene il dono, che se apprezza il dono in sè.

infatti il messaggio implicito alla gratitudine è "mi ha fatto piacere questo tuo gesto, e desidero ricambiarlo". Dove "questo gesto" che è il dono, è un gesto il cui valore sta, più che nel contenuto, nel gesto stesso, perchè è segno di un particolare tipo di rapporto interpersonale, o del desiderio di instaurare un particolare tipo di rapporto interpersonale, molto affettivo, intimo.

Infatti si fa un dono ad una persona che piace, sperando che provi piacere nel riceverlo, perchè questo piacere sta a significare che a quella persona piace, il fatto di piacere al donante.

in quest'ultimo caso, chi ha ricevuto il dono proverà gratitudine, che lo porterà a ricambiare il dono: per rendere esplicito che le piace il piacere a chi precedentemente le ha fatto il dono, aggiungendo che anche l'altro le piace, e quindi rendendo esplicito il desiderio di continuare un relazione affettiva di questo tipo, perchè gratificante.
r.rubin is offline  
Vecchio 16-01-2005, 18.04.22   #2
klee
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Data registrazione: 04-01-2005
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compliqué

Comme tu es compliqué!!!!come sei complicato...Prima di tutto un dono lo facciamo xchè piace prima a noi.E poi desideriamo che faccia piacere alla persona indirizzata.E' anche un gesto affettivo...in questo messaggio l'altra persona capirà quello che ci sarà da capire...
klee is offline  
Vecchio 16-01-2005, 21.55.54   #3
dana
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Messaggio originale inviato da r.rubin
Dove "questo gesto" che è il dono, è un gesto il cui valore sta, più che nel contenuto, nel gesto stesso....

Sono perfettamente daccordo, il valore non sta nell'oggetto, ma nel pensiero, tanto più che stiamo parlando di un dono spontaneo, non di circostanza.
Così anche la gratitudine non è dovuta al dono, ma all'affetto implicito nel gesto: proprio per questo penso non sia necessario ricambiarlo (il dono), perchè avrebbe un po' il sapore di un obbligo, non sarebbe spontaneo. Si può ricambiare l'affetto.
E' vero anche che chi dona, prova piacere nell'immaginare il piacere dell'altro.

ciao
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Vecchio 16-01-2005, 23.48.26   #4
edali
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La spontaneità esclude la premeditazione. Ciò che frega è la post- meditazione che può creare situazioni imbarazzanti e che portano, se non c’è uno scambio onesto di domanda- risposta, ad incomprensioni e cinema in testa. E vaiiiiii…
Meglio essere spontanei e girare le spalle. Ma se c’è la premura che l’altro ha ancora bisogno di aiuto? Non tutti sanno donare e non tutti sanno ricevere (mi sa che gli stessi) perché magari non hanno mai avuto una gentilezza in vita loro del tutto gratuita e non l’hanno mai fatta. Si può anche imparare…
edali is offline  
Vecchio 17-01-2005, 00.11.22   #5
Fragola
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Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Messaggio originale inviato da dana
Sono perfettamente daccordo, il valore non sta nell'oggetto, ma nel pensiero, tanto più che stiamo parlando di un dono spontaneo, non di circostanza.
Così anche la gratitudine non è dovuta al dono, ma all'affetto implicito nel gesto: proprio per questo penso non sia necessario ricambiarlo (il dono), perchè avrebbe un po' il sapore di un obbligo, non sarebbe spontaneo. Si può ricambiare l'affetto.
E' vero anche che chi dona, prova piacere nell'immaginare il piacere dell'altro.

ciao

Per me è importante l'oggetto. Quando faccio un regalo non di circostanza, di solito è perchè incontro una cosa che mi fa pensare all'altro e al piacere che l'altro proverà a riceverla. E per me il gusto nel fare un regalo è nel piacere dell'altro. Piacere che deriva dal fatto che ho capito cosa a lui(lei) piace davvero, che ho scelto per il suo piacere. Non mi aspetto che un appassionato di musica rock gongoli se gli regalo musica classica. E quindi, anche se a me piace, non glie la regalo. E non mi aspetto gratitudine e nemmeno un altro regalo. Avergli dato piacere è la "ricompensa".

Per contro, se una persona da cui desidero essere amata mi regala una cosa che proprio non mi piace, non apprezzo il pensiero perchè non è stato un pensiero d'amore. Anzi, proprio ci rimango male, peggio che se non mi avesse regalato niente. Proprio perchè per me lo scopo di un regalo è solo dare piacere all'altro, mi aspetto la stessa cosa. Se canna clamorosamente è perchè non mi ha vista. Non ha pensato a me. Mi ha fatto un regalo tanto per fare, o per far bella figura, senza tenere conto di me.
La cosa è diversa se la persona mi conosce poco, ma in questo caso spesso i regali sono di circostanza

Se invece parliamo di doni non materiali, come mi pare che faccia Edali, il discorso di fa più complesso. Se posso lo riprendo domani. Credo che sia vero che chi non sa dare non sa ricevere.

A proposito, grazie Edali per le genziane che hai messo sull'atra disussione!! Quello è proprio un regalo e regalo riuscito. Mi ha dato molta gioia!!!
Fragola is offline  
Vecchio 17-01-2005, 09.29.35   #6
Ettore
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Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 398
Questo tipo di definizione di dono, secondo me, è quello tipico della relazione commerciale.

Perchè sentiamo il piacere (ma in fondo è anche un dovere) di ricambiare un dono?

Donare e ricevere vanno sempre a braccetto? E non esiste il "dono" a fondo perduto?
Dono tutto ciò che ho , dono mè stesso, perdo tutto per NIENTE.

Se fosse questo il "vero" dono?
Ettore is offline  
Vecchio 17-01-2005, 09.41.08   #7
armonium
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Messaggi: 33
perchè ci vogliamo complicare la vita e annodarsi i cervello?

1) se devo fare un regalo cerco qualcosa che piaccia a chi deve riceverlo e la ricerca è più intensa se a quella persona tengo particolarmente

2) deve esprimere quello che provo per lui/lei

3) se sono fortunato e trovo qualcosa che piace ad entrambi sono + contento

4) a volte non si indovina la scelta giusta ma se chi riceve capisce il gesto non importa cosa si è regalato
armonium is offline  
Vecchio 17-01-2005, 09.57.50   #8
klee
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Data registrazione: 04-01-2005
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dono

Donare,regalare un presente...è bello nella sua semplicità,più ti fai delle domande e più il regalo diventa privo di fantasia...più pensi e meno vivi nel presente..
klee is offline  
Vecchio 17-01-2005, 17.32.33   #9
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Nel dono non dovrebbe comparire la gratitudine. Perché gratitudine innesca quel dare-ricevere che in uno scambio di vero amore e piacere non dovrebbero esserci.

L'ho imparato a mie spese.

Il vero dono è quello che genera ricchezza e gioia sia in chi lo riceve che in chi lo offre senza che venga fuori il bisogno di ricambiare.

E' cosa assai difficile e occorre avere una persona che sia sulla stessa lunghezza d'onda altrimenti gli spiacevoli malintesi sono assicurati.

Riscoprire il dono come comunicazione di amore è qualcosa di veramente bello.

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 17-01-2005, 18.03.54   #10
Ettore
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 398
Mary, concordo con te.

Aggiungo che nel dono non dovrebbe esserci - implicitamente o esplicitamente - l'elemento "scambio" del dare/ricevere

Dare un dono senza aspettarsi niente in cambio e ricevere un dono senza sentirsi costretti a ricambiare è un'idea "rivoluzionaria " di scambio relazionale

Ettore is offline  

 



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