Credo che fare la corte racchiuda una serie di attenzioni che ti fanno capire che quella persona per te è particolare.
Non devono essere necessariamente gesti che corrispondano ad un esoso esborso di soldi, anche trovarsi un foglietto in tasca con una frase appropriata è un gesto carino (per es.).
Come donna dico che è più legato all’attenzione sincera che la persona mostra nei tuoi riguardi che non a quanti soldi spende per te.
..e non credo che per gli uomini la sensazione sia diversa…perché in questo si sono ‘femminista’…chi lo ha detto che solo gli uomini debbano fare la corte a noi?
Credo che sia piacevole reciprocamente…

certo che si!

Lo so che siamo sentimentaloni, sensibili e maturi in questi forum...

ma, almeno tra noi, sappiamo benissimo che il "fare la corte" vuol dire anche (sottolineo anche, quindi non solo) prendersi una donna, conquistarla, averla, possederla......

e dai su !!!! Va bene fare i micetti...ma tra noi facciamo sempre le tigri fameliche....

sta parlando il mio lato barbaro...so che lo abbiamo tutti.

Sai, Hec, in quanto vecchio ed ostrogoto, sono un po' fuori allenamento, però, nel mio piccolo, ho notato che essere sé stessi, con garbo, sensibilità, attenzione per l'altra ed ironia, è sempre un buon inizio...come già detto, capire le sue esigenze (il che significa, più a monte, prestarle attenzione, saperla leggere, anche dentro, dedicarsi, insomma, a lei, con rispetto e delicatezza) e soddisfarle...senza, per questo, diventare un tappetino....

Herzog

guarda Ettore che le donne la differenza la capiscono (tra i due tipi di approccio)...quello sincero da quello marpione...

e poi non ti aspettare che prendano posizione qui quelli favorevoli all'approccio marpione...quello si fa solo di nascosto...magari in un ambiente tutto maschile è capace che ti si esprimano liberamente anche quelli che sono d'accordo con l'approccio 'marpione', ma in presenza di femminucce la cedo male un'autoesposizione di questo tipo...

magari però sono io maligna ed ora prende il via un dibattito sulle tattiche di approccio...vediamo...

Daccordo.

Ma il termine "fare la corte" nasce e si sviluppa nel tempo come una serie di pratiche e regole (anche spirituali..) per conquistarel'oggetto amato.

Ciò presuppone il desiderio. E il desiderio ha bisogno di OSSERVAZIONE (come dice Klee), garbo, sensibilità, ironia come dici tu.
Personalmente provo anche io con l'ironia e la sensibilità (sia della testa che del cuore)...ma...

Il fare la corte presuppone che l'oggetto (indipendentemente dal mezzo) venga conquistato - scusa se insisto -

E' sensato dire che ci sono più abili conquistatori di altri? Se si, perchè?

Dire che si è se stessi non è un presupposto sufficente per fare il corteggiatore. Perchè fare il corteggiatore significa che metti in pratica certe "tecniche" e o "strategie".

Perchè così facevano i cavalieri con le dame...loro applicavano ad esempio la pazienza ( tre notti coricati con la persona amata...senza neppure toccarla con un dito).

E' vero, siamo nel 2005...
pongo la questione con un'altra domanda: perchè certi uomini sono più abili rispetto ad altri a conquistare le donne?

Perchè questo è innegabile...certi conquistano più di altri...e non sono necessariamente più "belli"....

Ciao Ettore, secondo me sarebbe meglio eliminare mezzi e strategie non credo diano buoni frutti.
Condivido in pieno quanto già detto nei post precedenti sul dare (e ricevere) attenzione, dedicarsi a lei (a lui): non costa poi troppo, ed è piacevole e fruttuoso per entrambi.

Forse i più abili sono coloro che per sensibilità propria sono più "attenti" all'altro, più intuitivi, più pronti all'ascolto.

La corte mi imbarazza un po', cerco sempre di buttarla sul ridere e sull' autoironia....
Però corteggiatori in gamba sono pochini...

Dana:

"guarda Ettore che le donne la differenza la capiscono (tra i due tipi di approccio)...quello sincero da quello marpione..."

Corretto Dana, sono contento che proprio una donna metta l'accento.

Infatti l'approccio barbaro è diverso dal marpione....che trovo viscido e degenerato.

L'approccio barbaro è quello del maschio tout-court...senza esposizione del lato femminile.L'approccio marpione è finalizzato a.....quello barbaro è quello virile,che sa e vuole, che combatte per, "che non diventa tappettino", che rischia di perdere la preda pur di non cedere alla sua virilità (il marpionetto invece usa mezzucci e opprime la sua virilità).

Ancora Dana:
"e poi non ti aspettare che prendano posizione qui quelli favorevoli all'approccio marpione...quello si fa solo di nascosto...magari in un ambiente tutto maschile è capace che ti si esprimano liberamente anche quelli che sono d'accordo con l'approccio 'marpione', ma in presenza di femminucce la cedo male un'autoesposizione di questo tipo..."

Hai ragione, infatti risponderanno in pochissimi.

In quanto a mezzi e strategie....qualcosuccia,poch ino,pochino,giusto per avere qualche aiuto...

Ancora Dana:
"magari però sono io maligna ed ora prende il via un dibattito sulle tattiche di approccio...vediamo..."
ci spero.....

alto e basso coincidono nello spirito (non so di chi è ma giuro che cerco e trovo chi l'ha detta...)

Ciao

quoto dana.