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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 25-02-2005, 12.14.10   #11
giovanna
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Data registrazione: 21-02-2005
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sei veramente molto dolce...

..e di prsone sensibili ed empatiche come te non c'è n'è mai abbastanza!
io però sono anche testarda oltre che insicura come, con ragione, mi hai definito.
magari in privato risponderò a quella persona per le rime ma, come ho detto nell'altrro forum vorrei, nel mio piccolo fare qualcosa per divulgare informazioni su questa dannata sindrome che può rovinare l'esistenza di molti giovani( in famiglia ho un nipote che, viste le condizioni in cui attualmente si trovaa 28 anni, potrebbebbe essere un adulto con l'adhd non diagnosticata e curata) . parlo anche come insegnante, anche se di bimbi della scuola dell'infanzia, ma già da li si possono evidenziare i primi problemi comportamentali.
ciao, baci
giovanna
giovanna is offline  
Vecchio 25-02-2005, 12.38.33   #12
Ygramul
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Ehm... grazie...

Comunque io ho avuto un paziente giovanissimo, dimesso al compimento del 18° anno dal servizio di Neuropsichiatria infantile, il quale con tutta probabilità è stato un bambino affetto da ADHD non riconosciuto. Ha rischiato una pesantissima diagnosi di psicosi, la sua situazione di "bambino difficile" unita al fatto che effettivamente c'erano problemi gravi tra i genitori, ha generato delle situazioni nel nucleo familiare davvero esplosive e m'è costato sangue e sudore per aver ragione di tutto questo. E non sono mai del tutto sicura che le cose si siano messe davvero a posto, nonostante ora abbia la patente, lavori (sia pure non continuativamente), e gli altri membri della famiglia facciano terapie mirate, di tipo psicologico e familiare.

Ho letto qualcosa in quel forum e ho visto che il tipo in questione ha raccolto una caterva di documenti che sostengono la sua tesi. Comunque per dirti: ci sono molte persone che non credono nell'esistenza delle malattie psichiatriche (e l'ADHD non è una malattia psichiatrica, fra l'altro. E' una malattia neurologica con danni minimi ma con effetti comportamentali gravi...). L'unica cosa che potrei consigliare a questo tipo di persone è di prendersi la briga di fare volontariato per almeno un anno presso centri di salute mentale, Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura, presso famiglie in cui esista almeno un familiare malato di una malattia psichiatrica, insomma, che vadano un pò a vedere cosa vuol dire essere affetti da una di queste malattie e soprattutto che vuol dire in termini di carico familiare e sociale cosa esse comportino.

Tutti gli scritti di questa terra sono carta straccia senza un'esperienza diretta di questo problema. In questo campo non è possibile formarsi un'opinione sensata senza toccare con mano.

Io mi sono scontrata con la malattia psichiatrica all'età di 16 anni, quando una mia amica e mia coetanea ha dato segni di gravissimo squilibrio...
Ygramul is offline  
Vecchio 25-02-2005, 12.55.11   #13
rodi
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Messaggi: 1,952
Forse per ogni cosa bisognerebbe fare esperienza diretta, se la nostra sensibilità personale non è sufficiente ad avere un'apertura verso chi ci sta di fronte.
Giovanna da parte mia non posso darti che solidarietà ed affetto, perchè nel dialogo che stai avendo con Ygramul io non ci sto capendo nulla...solo sto vedendo che, quale che sia il problema, c'è sempre qualcuno che si erge a giudice degli altri e sputa sentenze.
Già questo fatto ti dovrebbe far capire quanta poca apertura mentale ci sia.
Un grosso abbraccio a te e a tuo figlio
rodi is offline  
Vecchio 25-02-2005, 16.06.46   #14
giovanna
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Data registrazione: 21-02-2005
Messaggi: 13
Sono la mamma di tre figli meravigliosi, e nonna orgoglosa di Nicolò di mesi 3. Alessio il mio terzo figlio che a marzo compie 10 anni, fino ad aprile 2003 era considerato un bambino vivacissimo, disattento e molto molto polemico. Grazie all'intuizione di una mia collega che aveva visto in tv un programma che trattava della "sindrome di Pierino" ho deciso di attivarmi e a fare ricerche su internet. ho trovato 2 siti sull'argomento, precisamente sul DDAI (Disturbo da Deficit dell'Attenzione/Iperattività)che mi hanno fornito informazioni sui centri più vicini a casa mia specializzati per la diagnosi. Scarico 2 questionari dal sito A.I.F.A.per me e per le insegnanti di Ale. Li compiliamo e il risultato è identico: un punteggio di 23 che ci allarma( i dubbi sulla diagnosi si cominciano ad avere con un punteggio inferiore a 14). Chiamo l'Ospedale G.Gaslini di Genova: appuntamento ad aprile. Finalmente la diagnosi e l'inizio delle cure che fino al novembre 2004 sono esclusivamente psicologiche,di supporto alla famiglia, alla scuola, mirate al consolidamento dell'autostima di Ale.Ma i risultati sono scarsi, è stata solo una presa di coscenza del disturbo. Poi la proposta di una dottoressa: un farmaco (non il Ritalin che ad oggi in Italia non è ancora in commercio e che ha comunque un'efficacia di 4-5 ore) già presritto agli adulti ma non testato sui bambini.Il mio bambino è stato il primo; è stato monitorato per 2 mesi e già dalle prime dosi, praticamente omeopatiche, abbimo notato tutti la differenza nel comportamento di Ale, a scuola e a casa: Un solo effetto collaterale in via di risoluzione: un calo nell'appetito, non di eccesiva entità.Siamo tutti molto felici, sappiamo che la cura forse non durerà più di 2 anni e non porta assuefazione.Ringrazio le Dottoresse che lo seguono, tutto il reparto di Neuro psichiatria infantile Day Hospital del Gaslini e le insegnanti della classe 4 elementare di Molare (AL) che con amore, pazienza e professionalità hanno saputo intervenire nei momenti più difficili del percorso scolstico ( e non solo) di Alessio.
Alle famiglie che pensano di avere il mio stesso problema consiglio di rivolgersi subito ad una struttura specializzata nella diagnosi e nella cura del DDAI perchè purtoppo i pediatri non sempre conoscono il disturbo o hanno timore dei farmaci che lo curano(non è il mio caso). Non abbiate paura, è meglio effettuare una visita di controllo anche se ci sembra esagerata, che non intervenire tempestivamente (a 5-6 anni)correndo il rischio di compromettere il percoso scolastico, la serenità, l'adolescenza (con i problemi già insiti in questa fase dello sviluppo)e quindi il futuro dei propri figli.
Mi farebbe piacere uno scambio di opinioni cn chi ha i miei stessi problemi e non.
be, questo post ha creato una vera battaglia fra me e il "pedagogista" nel forum :mamma-psicologia e comportamenti del sito "alfemminile.com".
lui sostiene che drogo mio figlio eche lADHD non esiste
ciao giovanna
giovanna is offline  
Vecchio 25-02-2005, 17.32.06   #15
Ygramul
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La Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività è stata chiamata così perchè quelli sono i due aspetti basilari del disturbo: l'incapacità a prestare attenzione continuativamente alla stessa cosa per un tempo superiore a qualche minuto e l'irrequietezza motoria. Entrambe le caratteristiche devono comunque essere presenti al di fuori dell'età in cui esse potrebbero essere "normali", e devono essere di grado tale da causare disturbo sia al bambino che all'entourage familiare e scolastico.

Si provi solo un attimo a pensare che succede se un bambino dell'età delle scuole elementari non riesca a porre continuativamente la propria attenzione su nulla: sarà incapace ad apprendere qualunque cosa, diverrà impossibilitato a seguire le lezioni, a fare i compiti, o anche soltanto a scrivere i propri compiti sul diario.

Rimarrà indietro rispetto ai compagni, subirà continui rimproveri, soffrirà di senso di frustrazione che è praticamente impossibile da immaginare.

Aggiungeteci il 2° elemento: l'irrequietezza eccessiva. Un pò tale irrequietezza è determinata dall'incapacità nell'attenzione, ma un pò vive anche di vita propria. Non si limiterà ad essere un terremoto, ma metterà a durissima prova le energie di tutti coloro che stanno accanto al bambino. In questo modo il bambino si troverà velocemente in una situazione di grande solitudine: non avrà amici fra i coetanei, i quali tenderanno a scansarlo e evitarlo come la peste, non avrà un adulto che riesca a essere affettivamente valido, non per incapacità del'adulto ma per impossibilità propria di "prendere" qualunque cosa dagli altri. Un pò perchè è troppo attivo, un pò perchè si distrarrà subito e distoglierà l'attenzione anche da un semplice momento di affetto.

Sono bambini che sembrano non aver mai pace, non si fermano mai, diventa a volte impossibile anche fargli fare dei pasti in grazia di Dio, se le situazioni sono gravi. Poichè però ci sono vari livelli di gravità, a volte i sintomi possono essere confusi con una vivacità caratteriale, e a sua volta la vivacità caratteriale può essere confusa con un ADHD, generando le situazioni di cure incongrue che pure si sono verificate e alle quali si attaccano tanto certi personaggi come quel sedicente "pedagogista". Ma sarebbe un pò come dire che siccome a qualcuno è stata fatta diagnosi errata di tumore, i tumori non esistono...

Oltrettutto l'eccessiva vivacità del bambino può mettere a repentaglio la sua stessa incolumità, e a volte la vita stessa, in quanto in alcuni casi i bambini si cacciano all'improvviso in situazioni pericolose...

E' un disturbo sul quale si studia da moltissimo tempo, e poco vale tirare in ballo le solite questioni sulle case farmaceutiche che devono vendere le medicine: anche le malattie cardiache richiedono molto spesso l'uso di farmaci, ma provate un pò a dire che non si devono somministrare vasodilatatori a un soggetto che rischia l'infarto?
Rispetto a tanti altri prodotti dell'industria, l'industria farmaceutica ha una resa strettamente dipendente dal risultato. Se un farmaco non funziona, prima o poi scompare. E' solo una questione di tempo. Le uniche eccezioni erano costituite da alcune (non tutte) categorie di "ricostituenti", usate per stati di stanchezza che erano comunque transitori. Ma anche quei farmaci, una volta stretti i controlli, sono spariti qualora fossero inefficaci...
Ygramul is offline  
Vecchio 25-02-2005, 17.56.56   #16
visechi
Ospite abituale
 
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Hai descritto con estrema precisione e dovizia di particolari la situazione di un compagnetto di scuola di mio figlio... distratto, aggressivo, profitto inesistente, rifiutato da tutti, una situazione familiare disastrosa... dopo ben tre anni sono riusciti, nella tua città - una psichiatra (chissà che non sia proprio tu) - a diagnosticargli la turba di cui parli nel tuo post. Ora gli somministrano dei farmaci, le cose sono migliorate notebvolmente, mio figlio non si lamenta più... il profitto a scuola se ne ha tratto giovamento ed anche, cosa ben più importante, la socialità... è invitato a tutte le feste di compleanno e nessuno lo respinge più.

Ciao e grazie ... fa davvero piacere ritrovarti qui... un abbraccio
visechi is offline  
Vecchio 25-02-2005, 18.04.07   #17
Ygramul
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Data registrazione: 22-07-2002
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Ciao carissimo!!!

No, non sono io la persona che ha fatto quella diagnosi perchè io lavoro con gli adulti, e inoltre non lavoro nella mia città di residenza.

Comunque è una sindrome che, sia pure a livello non specialistico, conosco abbastanza bene.

Ciao Visechi!


uff... non riesco a scrivere senza errori di battitura... sto correggendo tutti i miei post....
Ygramul is offline  
Vecchio 25-02-2005, 18.04.38   #18
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
ciao giovanna ti auguro tutto il meglio per te e la tua famiglia.

qui scrivo solo in generale, sul tema di questa malattia, perchè effettivamente, indisponibile e ostile al "potere" come sono, a volte temo che questo potere, che si caratterizza per il suo aspetto coercitivo, si intrufoli ovunque nella vita sociale, fino a prendere forme anche autorevoli e scientifiche, dimostrate da prove, da esperimenti, che poi si rivelano, magari, manipolati, falsi.

non so se questa malattia esista oppure no, e nemmeno se sia una malattia, ma credo che esista (pur non sapendolo con certezza). eppure mi sono spaventato molto dal venire a conoscenza delle percentuali di bambini malati di questa malattia presetni negli USA. cifre esorbitanti, clamorose, voi avevete dei dati?
anche solo quella percentuale riportata da giovanna (a cui ripeto, auguro tutto il meglio con tutto il cuore), del 5%, mi sembra una cifra clamorosa.

5%???

e da dove salta fuori questa malattia?
da quanto tempo se ne parla?
e prima, non esisteva?
oppure esisteva sotto altre forme, che non ricevevano il nome malattia?

non dico che questa malattia non esista, per carità.
ma temo un abuso.

poi chiedo, a chi ne sa di più, è vero che i disturbi di questa malattia sono normalmente presenti nei bambini mentalmente superdotati, geniali?

ciao
r.rubin is offline  
Vecchio 25-02-2005, 18.12.52   #19
Ygramul
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Data registrazione: 22-07-2002
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Rubin

Sinceramente il tuo discorso lo capisco molto poco. A chi giova "inventarsi" l'esistenza di una malattia? Non sono già tante quelle reali?

Se è vero che nel campo psichiatrico cambiano spesso le classificazioni, ciò che non cambia è l'esistenza della malattia. Poi nel tempo le definizioni si raffinano, si tende a differenziare in due malattie distinte quelle che originariamente erano accorpate in un'unica sindrome, o al contrario si valuta che due malattie distinte altro non sono che aspetti diversi della stessa malattia.

Sebbene capisco che questo gioco dei nomi possa confondere i non addetti ai lavori, sappi che non c'è nulla di esercizio di potere in questo, ma un grande sforzo di comprensione. Il potere lo si esercita in ben altri modi, credimi. E uno dei modi è proprio quello di lasciare le persone con cure scarse, sottodosate o inadeguate, perchè in questo modo si tengono i pazienti per le palle (scusate il turpiloquio....) e questi continueranno a usufruire dei "servizi" del professionista (medico, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, psicopedagogista o quant'altro) per un tempo praticamente infinito.

Chi cura davvero perde il paziente, pensateci a questo!
Ygramul is offline  
Vecchio 25-02-2005, 18.16.41   #20
Ygramul
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Citazione:
poi chiedo, a chi ne sa di più, è vero che i disturbi di questa malattia sono normalmente presenti nei bambini mentalmente superdotati, geniali?


no, non è vero. I bambini possono essere superdotati o geniali nè più nè meno che quelli "tranquilli". Alcuni hanno una sindrome ADHD invece proprio perchè sono lievemente insufficienti (sono le forme secondarie).

I bambini geniali hanno problemi di tipo diverso, non sono più vivaci degli altri, di solito sono invece molto chiusi in se stessi, solitari, poco propensi a stare nei gruppi perchè non si sentono (e effettivamente non vengono) capiti.
Ygramul is offline  

 



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