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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 02-03-2005, 09.15.33   #1
arsenio
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"Amleto e Don Chisciotte"

"Amleto e Don Chisciotte" è il saggio di Turgenev (1860) appena ristampato che ha riproposto l'emblematica modernità di questi personaggi senza precursori classici.

Don Chisciotte fa parte dei personaggi che eludono l'insopportabile realtà con la follia, che gli concede anche di smascherare l'ottusità e l'intolleranza umane, i pregiudizi e la proteiforme mediocrità al potere. E' impavido e altruista ma la vera pazzia è aver fiducia nella verità e nella giustizia. Il senso della sua vita - inaccessibile a chi lo definisce pazzo - sono gl'irrinunciabili sogni e chimere.

Amleto ha l'animo mutevole; irresoluto e sopraffatto dal male che lo circonda, centrato sull'io pensante non per risoluzioni ma alla ricerca di criteri di giudizio sfuggenti perchè sa che è il pensiero a rendere le cose buone o cattive.

Don Chisciotte folle, fantasioso, idealista e Amleto lucido, analitico, dubbioso: eroi della finzione con limiti caratteriali eppure la loro complementarità sarebbe un modello in tempi avviati all'impoverimento di valori emozionali e immaginativi, e alla rarità di un pensiero riflessivo e autonomo ma conscio che la vita è opinione.
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Vecchio 02-03-2005, 09.44.17   #2
nevealsole
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Re: "Amleto e Don Chisciotte"

Citazione:
Messaggio originale inviato da arsenio

...è il pensiero a rendere le cose buone o cattive..

...la vita è opinione...

Spunto molto interessante. Ho estrapolato queste due frasi che saranno l'oggetto della mia riflessione odierna...

Anzi a dire la verità ci rifletto già da tempo...

Buona giornata
Neve
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Vecchio 03-03-2005, 09.46.47   #3
arsenio
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le rappresentazioni mentali

Già gli antichi notano che non è la realtà che turba ma la rappresentazione che ce ne facciamo e a cui ci affezioniamo talora nevroticamente :
“Ciò che turba e agita l’uomo non sono le cose ma le sue opinioni e fantasie intorno a esse (Epitteto)
Lo stesso innamorarsi può essere suscitato non dalla persona ma dall’immagine che ce ne siamo fatti.

Sono i monologhi interiori, le riflessioni su se stessi, sulle relazioni con gli altri o con l’ambiente (pensieri, ricordi, impressioni) che interagiscono con gli stimoli esterni e danno vita a un discorso silenzioso che influenza le nostre percezioni. Il linguaggio forma l’autocoscienza e la visione del mondo rendendo la realtà oggettiva conoscenza individuale.
Con il dialogo interiore si può comunicare con se stessi ridefinendo credenze e miti personali.
E’ la base della psicoterapia cognitiva : indagare sulle distorte interpretazioni della realtà con una costante visione negativa riguardo il mondo, se stessi, il futuro, rivelata dall’estrinsecazione di parole , frasi, concetti rigidamente pessimistici che hanno effetti negativi sul piano emotivo.

Ci si può ispirare in un approccio psicoeducativo per alcune domande “socratiche” con lo scopo di far assumere un atteggiamento critico verso le proprie interpretazioni, convinzioni, contraddizioni, non per controbatterle con affermazioni consolatorie o congruenti a soluzioni suggerite, ma per suscitare una riflessione.
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Vecchio 03-03-2005, 11.53.43   #4
nevealsole
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Re: le rappresentazioni mentali

Citazione:
Messaggio originale inviato da arsenio
Lo stesso innamorarsi può essere suscitato non dalla persona ma dall’immagine che ce ne siamo fatti.

E’ la base della psicoterapia cognitiva : indagare sulle distorte interpretazioni della realtà con una costante visione negativa riguardo il mondo, se stessi, il futuro, rivelata dall’estrinsecazione di parole , frasi, concetti rigidamente pessimistici che hanno effetti negativi sul piano emotivo.

Ci si può ispirare in un approccio psicoeducativo per alcune domande “socratiche” con lo scopo di far assumere un atteggiamento critico verso le proprie interpretazioni, convinzioni, contraddizioni, non per controbatterle con affermazioni consolatorie o congruenti a soluzioni suggerite, ma per suscitare una riflessione.

Domanda: come si fa?
Ovvero, come si fa a cambiare questo dannato modo di vedere la realtà?
Io ho un'amica che mi dice sempre che io sono ottimista in tutto tranne che in amore... qualsiasi cosa mi capiti riesco ad aggiustarla, guardo avanti e la supero (questo in generale detto da altri, non lo sto dicendo io). In amore non ci riesco... faccio un esempio: sul lavoro penso "valgo quindi non vedo perché gli altri non dovrebbero accorgersene" e infatti di solito mi viene riconosciuto il merito. In amore evidentemente penso di non valere perché tutte le volte riesco a incasinarmi la vita e, evidentemente, sono talmente convinta pur senza esserne consapevole che tutto andrà per il peggio che riesco puntualmente a farlo succedere. Ti dico in tutta onestà che di 'sta cosa sono proprio stufa... poi si ha un bel dire che evidentemente ancora non è arrivato l'uomo della mia vita... sono proprio io che faccio casino.
Qualche consiglio per cercare di far luce in questa tenebra?
Grazie

Neve

P.S. Qualcuno ricorda il titolo del libro suggerito da Fragola sull'aggressività femminile?
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Vecchio 03-03-2005, 14.40.44   #5
zorba
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Se sapessimo la risposta a tante domande,non saremo qui a crearci dei problemi e a riflettere...
Io sto iniziando a smetterla di cercare di rispondere.
Le domande che ho fatto a chi di dovere non hanno avuto seguito di risposta alcuna.
Cerco solo di essere me stessa,perchè purtroppo questo mondo è zeppo di inganni e falsità che io non so' riconoscere,ma che mi fanno da esca.
Questo mondo ha preso la sua direzione,non siamo in grado,neppur lontanamente,di capirci qualcosa.
E' tutta una corsa al migliore,alla donna sexi,al sesso...
Bhè forse sono sbarcata sul posto sbagliato,ma qui sono e qui devo restare.
Non è facile sopravviverci,io non so' dare consigli,ma parlo della mia esperienza e condivido.
nevealsole io ti auguro tanto amore! e tanta solarità!
e seguendo le indicazioni di arsenio un po' sono Don Chisciotte e Amleto.Mantenendo comunque e sempre me stessa nel cuore.

zorba
zorba is offline  
Vecchio 03-03-2005, 15.25.40   #6
Ettore
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Re: "Amleto e Don Chisciotte"

Citazione:
Messaggio originale inviato da arsenio
"Amleto e Don Chisciotte" è il saggio di Turgenev (1860) appena ristampato che ha riproposto l'emblematica modernità di questi personaggi senza precursori classici.

Don Chisciotte fa parte dei personaggi che eludono l'insopportabile realtà con la follia, che gli concede anche di smascherare l'ottusità e l'intolleranza umane, i pregiudizi e la proteiforme mediocrità al potere. E' impavido e altruista ma la vera pazzia è aver fiducia nella verità e nella giustizia. Il senso della sua vita - inaccessibile a chi lo definisce pazzo - sono gl'irrinunciabili sogni e chimere.

Amleto ha l'animo mutevole; irresoluto e sopraffatto dal male che lo circonda, centrato sull'io pensante non per risoluzioni ma alla ricerca di criteri di giudizio sfuggenti perchè sa che è il pensiero a rendere le cose buone o cattive.

Don Chisciotte folle, fantasioso, idealista e Amleto lucido, analitico, dubbioso: eroi della finzione con limiti caratteriali eppure la loro complementarità sarebbe un modello in tempi avviati all'impoverimento di valori emozionali e immaginativi, e alla rarità di un pensiero riflessivo e autonomo ma conscio che la vita è opinione.

Qui ci vorrebbe uno "psicologo letterato".
Amleto e DonChisciotte sono forse due storie assimilabili in qualche modo al complesso di Edipo?

Entrambi folli: l'uno attraverso la fantasia, l'altro attraverso l'io pensante. Travolti dalle emozioni e dalla immaginazione direi, più che equilibrati portatori di tali valori.
Travolti da un femmineo strabordante che occupa quello spazio che il Padre non ha saputo occupare.
Non modelli di valori emozionali e immaginativi, ma modelli di scorretto equilibrio tra parte maschile e femminile.

Sono personaggi che confinano più con la morte che con la vita: per questo motivo ardentemente evocativi, ma pericolosamente sull'orlo del precipizio.
Ettore is offline  
Vecchio 03-03-2005, 15.45.02   #7
zorba
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Messaggi: 16
ETTORE,allora sono sull'orlo del precipizio...?

può essere come dici tu,lo ammatto ma che dire io sono estremamente romantica e sognatrice attorniata da un mondo troppo pratico...

zorba
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Vecchio 03-03-2005, 15.55.10   #8
herzog
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Tienilo ben stretto il tuo lato romantico e sognatore, zorba, anche se sarà fonte di dolori e di amarezze...però, siccome io penso che non si possa alzare o abbassare il "volume" delle nostre emozione a seconda che siano, rispettivamente, piacevoli o dolorose, ma che il "volume" della nostra anima, la sua sensibilità debba rimanere alto se vogliamo avere emozioni vere, ricche e, alla fine, piene, ebbene, se vorrai avere l'uno, dovrai tenerti ed imparare ad accettare l'altro...ce la puoi fare, credimi...altrimenti, abdica a te stesso e condannati ad una vita di mera sopravvivenza...

Herzog
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Vecchio 03-03-2005, 16.10.25   #9
zorba
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Messaggi: 16
HERZOG,alla mia parte interiore di donna che sono ci tengo più di ogni cosa !
Non farei MAI compromessi per la mia dolcezza e sensibilità.
E hai pienamente ragione nel dire che per mantenerla devo combattare ARDUE lotte interne...

Preferisco soffrire a motivo dei miei sentimenti che per il possesso di una cosa,perchè l'essere ciò che sono,interiormente mi arricchisce a dismisura apportando una notevole ricchezza che nessuno mai mi ruberà...

un abbracio...

zorba
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Vecchio 03-03-2005, 16.15.13   #10
herzog
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Talking

D'accordo, perfettamente, zorba...in più, aggiungo che nel momento in cui si accetta l'inevitabilità del dolore come componente necessario della nostra vita, allora anche le lotte interne di cui tu parli si acquieteranno sempre di più...al limite, da combattere rimarranno lotte "esterne", con un mondo che fa fatica ad accettare questo modo di intendere la vita...
Herzog
herzog is offline  

 



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