Spesso, credo in modo improprio, vengo definito da mia moglie tirato se non tirchio, mi pongo ora questa domanda dove finisce la morigeratezza e inizia la tirchieria? Per il mio vissuto, ho visto, fortunatamente non provato (durante i miei viaggi in Oriente, la vera povertà, questo mi porta a non cercare il superfluo; per esempio ho una bicicletta vecchia che mi pemette di fare ugualmente delle belle passeggiate perchè cambiarla? per averla più lucente o più leggera o più bella? il suo fine è un altro.......grazie delle vostre opinioni

Il senso del risparmio è, secondo me, un'ottima virtù. Ma dove sta il limite che stabilisce l'eccesso? Forse basta chiedersi: "ma dopo aver passato una vita a risparmiare, cosa me ne faccio dei soldi accumulati?" per capire che ogni tanto è bene anche spenderli

Ti capisco sai! Non ho mai vissuto la povertà, ma certo nemmeno l'agiatezza. Abituata fin da piccola a riciclare il riciclabile, a non sprecare, ad accontentarmi della seconda scelta o della marca inferiore, ormai il germe della parsimonia ha attecchito nel mio sangue. Ora non è che sguazzi nei denari e comunque trovo offensivi i prezzi di certe cose, anche se mi piacciono non riesco a giustificare i costi esorbitanti di certo abbigliamento. Così continuo a riciclare risultando spesso poco alla moda. Ho poca roba in casa, non mi piace riempire i mobili di tutto, se compro qualcosa di nuovo è perchè butto il vecchio. Il mio compagno, abituato con la sua ex a ben altro tenore di vita (lei era molto benestante) ogni tanto si concede un lusso (es tv al plasma... no lcd proprio plasma...) e ammetto che io faccio molta fatica a nascondere la disapprovazione!

Forse: il tirchio è quello che considera tutto, o quasi tutto, superfluo...
Hertz

Per riconoscere un vero tirchio, avaro, spilorcio, pidocchio… e chi più ne ha più ne metta direi che vi sono indizi fortemente “indizianti”…
1. Se volessi potresti spendere?
2. Qualsiasi cifra ti venga richiesta per qualunque genere di prestazione o servizio è sempre troppo alta e ti costa fatica separarti da quella seppur piccola somma?
3. La tua ragione di vita è il “non spendere”?
4. Giustifichi la tua condotta con considerazioni del tipo “nei prodotti di marca paghi solo la pubblicità ma la qualità è identica”?
5. A conforto di tale affermazione ti nutri esclusivamente di cibo già in evidente mutazione genetica mentre lo cucini ed i cui avanzi offerti al cane/gatto di casa vengono accompagnati da smorfie di disgusto?
6. Covi un sentimento di rancore che monta ogni volta che hai l’impressione che qualcuno non ti renda quel paio di euro che ti doveva?
7. Alla frase del collega/amico: “ti dovevo 0,50 centesimi, eccoli” rispondi “sì grazie” e elimini il debito dal tuo promemoria personale?
8. Controlli l’uso che i tuoi familiari fanno dei regali ricevuti?
9. Quando arriva il momento di pagare il conto ti ricordi sempre che dovevi fare quella telefonata e sparisci?
10. Fai seguire l’affermazione “la prossima volta offro io” a mesi di irreperibilità di modo che non ci sia la “prossima volta”?
11. Soffri nel veder mangiare i tuoi ospiti pensando che “finirà tutto”? …Anzi hai mai degli ospiti?
12. Ad ogni ricorrenza galante ti presenti a tua moglie solo con un fiore sostenendo che “basta il pensiero”?
13. Credi di essere morigerato anche se intorno tutti continuano a dirti che sei tirchio?

Se hai risposto affermativamente ad almeno due di queste domande (la prima e l’ultima) allora sei tirchio… soffri della sindrome di Arpagone. Ne puoi uscire: consegna a tua moglie la tua carta di credito per un mese ogni mattina dicendole “cara, comprati quello che più ti piace”. All’inizio crederai di non farcela.. ma col tempo vincerai!!!

Ovviamente giocavo un po’.
Saluti
Neve

Se volessi potresti spendere
Si potrei permettermi una bicicletta nuova
ho una bicicletta vecchia che mi pemette di fare ugualmente delle belle passeggiate perchè cambiarla


In base a quanto riportato sarei tirchio?

Ma... del tipo che tu passeggi e la bici la porti a mano?
(ha fatto la battuta!)

... la scelta di non comprare la bici nuova non è di per sé indicativa... io ad esempio mi asterrei per evitare che quella nuova me la rubino... ci sono i motivi "affettivi" ... ma nella mia lista c'erano molti punti ...

Non credo esistano confini "oggettivi" tra avarizia e parsimonia.
Però credo di poterti suggerire alcuni aforismi prodotti dalla mia semplice osservazione quotidiana.
1) In generale si tende a spendere con prudenza il denaro guadagnato faticosamente.
2) Le donne in età fertile e i bambini tendono a spendere con maggiore facilità rispetto agli uomini e alle donne in età non più fertile.
3) Spesso l'ansia e lo stress accentuano i tratti caratteriali: il parsimonioso diventa avaro, il generoso, prodigo.
4) Molti avari hanno un rapporto di vero amore con i propri beni: assomigliano ai collezionisti che, in effetti, amano con autentica passione, fino al sacrificio, gli oggetti che raccolgono. Credo che l'avaro sia un po' come un amante, come un innamorato che non vede se non ciò che ama, mentre il parsimonioso è più sereno e calcolatore.
L'avaro non gioca in borsa, nè ama investire, al contrario del parsimonioso.

Credo che la parsimonia corrisponda ad una certa visione, sobria ed austera della vita, ma in fondo anche costruttiva e aperta al progetto.
L'avaro, invece, vive miseramente, la sua visione della vita è tragica e pessimista.
Non credo che scriverebbe in un forum.