qualche psicologo sa dirmi se esiste (se è stato codificato) un meccanismo psicologico che funziona secondo questa logica:

una persona A si sente tanto eccezionale, superiore, da ritenere che la persona B non possa che ammirarla devotamente, e di conseguenza la considera con ironica superiorità , ma poi si sente in colpa per questo eccesso di narcisismo, per cui successivamente tende a interpretare in maniera distorta le successive comunicazioni di B come una presa in giro, una superiore, distaccata, ridicolizzazione

Non sono uno psicologo, ma penso che la risposta sia implicita. E' una sfumatura del narcisismo, appunto. Uno si sente superiore, ma in realtà è fragile. Allora quando qualcosa lo mette di fronte alle sue limitazioni va in mille pezzi.
Penso che l'ironia sia una sfumatura di carattere istrionico, per mascherare quanto in realtà il soggetto in questione stia male mette un goccio di esasperata ironia da giullare.

sì è sicuramente un'atteggiamento con sfumatura narcisista, ma io intendevo proprio il processo psicologico che porta a vivere l'atteggiamento dell'altro verso se stessi, uguale all'atteggiamneto proprio che si è avuto verso l'altro, in seguito ad un senso di colpa per quetso atteggiamento.

cioè, una realizzazione del motto "non fare all'altro quello che non vorresti fosse fatto a te"... tu lo fai, ti senti in colpa, e ti "punisci" (ma non so se si tratta di una punizione) ritorcendoti contro la tua azione "cattiva".

non so se è la cosiddetta "proiezione"... spero qualcuno sappia chiarire il concetto.


circa l'ironia, sono d'accordo, a volte è una maschera delle proprie insicurezze... ma devo rifletterci, c'è qualcos'altro secondo me.

ciao cat!

Non ho ben capito. Uno crede di aver subito un torto e allora lo riflette sulla persona che viene vista come l'autrice del torto? Probabile.

Non ho capito bene che fà il signor A-b?

Credo di trovarmi in una situazione simile!

Ciao Rubin

Più che narciso a tale persona darei dell'arrogante e cinico. Forse gli vengono i sensi di colpa perchè con tali qualità non riesce ad imporre il proprio gioco, quello di manipolare l'ammirazione da parte degli altri. Così il senso di colpa lo vedrei più come un senso di colpa per l'impotenza prorpia.
Ovviamente chi vola alto e poi cade, si fa molto male, ritrovandosi molto vulnerabile. Un'interpretazione possibile questa??? Saluti

ciao, credo che raramente una persona sente la colpa della propria impotenza, e se succede, credo accada ad esempio ad una persona che non riesce a salvarne un'altra da una situazione tragica, senso di colpa per la propria impotenza lo trovo in relaizone all'altruismo, più che all'arroganza e cinismo.

ma da un'altra ottica, credo che il senso di colpa in questione sia una voce della coscienza che, alla persona arrogante e cinica, fa capire come il suo comportamento sia sbagliato... e siccome la persona veramente cinica non ha una voce della coscienza che la fa sentire in colpa per il suo cinismo e arroganza, ciò mi farebbe pensare ad una persona che usa la maschera dell'arroganza per mascherare la propria impotenza a relazionarsi in un modo più normale.

Concordo con il tuo ragionamento, specialmente con l'ultima frase. Effettivamente mi riferivo ad una colpa nei confronti delle proprie aspettattive, le misurazioni con se stesso. Diventa il colpevole / responsabile per il fallimento (se valida l'ipotesi di manipolazione), e spesso automaticamente l'autocolpevolizzarsi tramuta in vergogna. Ciao